Saw V

di David Hackl

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  1. marsellus wallace
     
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    vuoto come un vasetto pieno del cervello della De Filippi

    Saw V



    Genere Horror
    Anno: 2008
    Nazione: USA
    Durata: 88 minuti
    Produzione: Twisted Pictures
    Distribuzione: Lionsgate (USA) / 01 (ITA)
    Regia: David Hackl
    Cast: Tobin Bell, Julie Benz, Greg Bryk, Meagan Good
    Uscita ITA 05 dicembre 2008



    Trama: Morto definitivamente il crudele e tecnologico primo enigmista, che puniva a modo suo le colpe non scontate, la sua eredità viene raccolta da un nuovo killer a sua stessa legge e filosofia. Il detective Hoffman deve ripulire a dovere tutte le tracce lasciate nel corso delle imprese passate per evitare che qualcuno ricolleghi le nefaste gesta di morte a lui. Ovviamente il compito viene svolto a colpi di trappole, macchinari fantasiosi di tortura e scelte da eseguire da parte delle vittime per salvarsi davvero difficili da prendere.



    Commento: Ed eccoci arrivati al capitolo cinque della saga dell'enigmista, che bene o male aveva tenuto i suoi valori di qualità su decenti livelli anche se la serializzazione aveva minato e fatto un po'disperdere il valore del primo episodio. Con l'abbandono del nume tutelare della serie Darren Lynn Bousman, probabilmente conscio di trovare ormai terreno arido per poter coltivare nuove avventure decenti, arriva alla regia David Hackl (anch'esso collaboratore per la saga ma alla prima esperienza dietro la mdp), che con il suo ciak promulga l'arrivo del punto e a capo, con un nuovo inizio e un nuovo enigmista, cosa ampiamente prevedibile visti gli eventi del capitolo tre e quattro, quasi fosse un punto ideale per nuovi spettatori che magari non hanno organizzato un Saw day in dvd per riepilogare, oppure per gli occasionali che vogliono vedere solo un film con brividi forti e sanguinolenti senza dover conoscere cronologie o accadimenti passati. Che questa sia la scelta giusta (tanto per parafrasare il crudele killer) non lo sappiamo, ma di fatto coloro che non hanno visto i capitoli precedenti si perderanno in questo, troppo legato a richiami e oltretutto con la presenza di vari inserti flashback (e di Tobin Bell, l'immancabile enigmista originale defunto) per chiudere alcune cose poco chiare. Tra l'altro viene anche mostrata per la prima volta la costruzione di uno dei macchinari di tortura visti nei capitoli passati, domanda che ci percuoteva il cervello ogni volta che assistevamo alla proiezione di uno dei film. Jigsaw o meno, sembrava impossibile che certe cose venissero realizzate in così pochi e in poco tempo, onestamente nonostante la buona volontà il dubbio e le perplessità rimangono ancora.
    Comunque, la trama di questo chapter five non è dissimile da quelle precedenti, esistono delle colpe da espiare e dei colpevoli da punire, macchinari da usare, il primo omicidio come d'uso è quello più cruento e fantasioso, l'unica vera novità non è quella del nuovo super tecno killer (cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa) ma per il fatto che il detective Hoffman (Costas Mandylor), dopo il chapter scorso salito sul trono, deve eseguire una sorta di pulizia verso chi potrebbe risalire a lui.
    E così con questa scusa incominciamo a vedere il solito gruppo (via via che passano gli episodi sempre meno credibile) che deve uscire dal magazzino dove è stato imprigionato evitando le terribili trappole. Il bodycount è davvero di poco spessore, il giochino della tortura poco fantasioso e il meccanismo è ormai decisamente troppo logoro per reggere la corda del discorso. Purtroppo sappiamo benissimo che il sesto capitolo non tarderà ad arrivare, ma siamo decisamente alla frutta. Sarebbe il momento che Tobin Bell e company decidano di andare a fare qualcosa d'altro invece di insistere a guadagnarsi la pagnotta con idee ora stantie che hanno tracimato la loro durata reale possibile.
    Per chi entra cercando gli effettacci, dopo il primo omicidio (un pendolo tagliente che scende a poco a poco sul malcapitato incatenato a un tavolo) non ne abbiamo molti altri, la sequela prosegue senza alzare di molti il contatore della serie, segnalando la cannuccia della biro infilata nel collo usata per respirare e il dover riempire a sufficenza un recipiente con il proprio sangue.
    Il finale poi lascia perplessi, ovviamente non chiude nulla, ma neppure è quel grande colpo di gong in cui speravamo. Evidentemente la produzione considerava il quinto chapter uno spartiacque tra la vecchia e la nuova gestione, non impegnandosi più di tanto per uscire dallo schemino.
    Chi è fan della serie rimarrà sicuramente deluso dalla mancanza di fantasia e per la ripetitività del nuovo enigmista, chi non l'ha seguita fino ad adesso non c'è nessun motivo per cui inizi a farlo ora. La fascinosa figura del giustiziere dalla logica di giustizia distorta sta perdendo la sua aurea e il suo sinistro carisma, i suoi ingressi in videotape ormai quasi delle patetiche doverose presentazioni asettiche di futuro dolore, lasciatelo per favore morire di eutanasia e non andate oltre al prossimo capitolo che è già in previsione, sarebbe solo una nuova inutile pagina di un libro chiuso già la volta scorsa.
    Non ce la sentiamo neppure di dare un giudizio di definitiva, basta dirvi che siamo davvero alla frutta, in quanto pare che la chiusura con Saw, nonostante le evidenti aridità creative, sia una parola davvero inutile e sprecata da scrivere indipendentemente dalla mancanza di idee mostrata con questo capitolo five. Sapendo che non è finita qui, fate la vostra scelta.



    pubblicata su Cine Zone
     
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28 replies since 5/11/2008, 11:40   639 views
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