Il Dubbio

di John Patrick Shanley

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  1. Il_Tenente
     
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    CITAZIONE (Cate84 @ 27/1/2009, 21:07)
    CITAZIONE (LordofDarknes @ 21/12/2008, 09:41)
    interessante...ne avevo già sentito parlare bene

    CITAZIONE (LordofDarknes @ 20/1/2009, 12:25)
    nonostante la presenza dei due protagonisti questo film non mi attira molto...

    Ma ma :lol:

    LOLLLLLL
     
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  2. Cate84
     
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    CITAZIONE (LordofDarknes @ 27/1/2009, 21:10)
    a distanza di un mese le opinioni possono cambiare :D

    cmq mi fa piacere la tua attenzione, ma non posso darti quello che cerchi :lol:

    Anche perchè io ho già trovato :lol:

    Mi aveva fatto ridere la cosa, tutto qui ^_^
     
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  3. LordofDarknes
     
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    stamattina hanno fuso due differenti thread dedicati allo stesso film e anche io rileggendolo mi son messo a ridere... :D

     
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  4. futuregista
     
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    Di questo ho visto il trailer poco fa su Coming Soon.. e devo dirvi che non mi sembra male, anche se ho avuto qualche déjà vu durante la visione.. mi sembra ottima l'interpretazione di Hoffman, però.. ;)
     
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  5. anais
     
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    l'ho visto, a breve vi posto la rece
    beh..che dire...di certo un film di un notevole spessore, prove magistrali degli attori.. si vede che è un rifacimento teatrale, è un film raffinato e che ti prende
    Non è tra i miei generi preferiti, però non posso negare che notevole.. si si..ve lo consiglio!
     
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    eh qui siamo su altro livello rispetto a Milk , la streep ormai nn mi meraviglia + , prova sontuosa come hoffman e la coprotagonista , stupenda la regia secondo me
     
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  7. stablok
     
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    Mi ispira questo film, anche leggendo i commenti positivi, spero di vederlo nel prossimo week-end.
     
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  8. Trinità&Bambino
     
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    Attori in grandissima forma.

    Film molto teatrale almeno come messa in scena, manca un po' di ritmo.

    Interessante lavoro comunque.

    @bobo: non ho capito se lo hai preferito o no a Milk. Io ho trovato migliore il film di van sant anche se sono due film totalmente diversi.
     
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  9. marsellus wallace
     
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    Il dubbio



    Un film di John Patrick Shanley. Con Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Viola Davis, Lloyd Clay Brown. Joseph Foster, Bridget Megan Clark, Lydia Jordan, Alice Drummond, Audrie J. Neenan, Susan Blommaert, Carrie Preston, John Costelloe, Michael Roukis, Haklar Dezso, Frank Shanley, Robert Ridgell

    Titolo originale Doubt. Drammatico, durata 104 min. - USA 2008. - Walt Disney data uscita 30/01/2009.



    Trama: 1964. In una scuola gestita da religiosi, nel Bronx, una suora di ferree e rigide convinzioni, Sorella Aloysius Beauvier, ha forti sospetti di pedofilia verso il parroco della congregazione, padre Flynn. Parrebbe che l'ecclesiastico abbia abusato dell'unico ragazzo di colore della scuola, dopo avergli fatto bere del vino, come testimoniato dalla mite e devota sorella James. Padre Flynn rigetta tutte le terribili accuse, ma la religiosa non demorde e comincia una serie di indagini personali per scoprire possibili verità inconfessabili. Tra dovere e sospetti, quello che paga i maggiori danni è il ragazzo coinvolto nel terribile dubbio.



    Commento: Dalla pièce teatrale di John Patrick Shanley, regista del film. Siamo nel 1964, nel Bronx. In una rigida scuola gestita da una preside di ferro, sorella Aloysius Beauvier (la sempre eccezionale Streep), avviene un fatto increscioso: sorella James (la candida Amy Adams, principessa in Come d'incanto, produzione Disney, incredibilmente come questo film) trova l'unico ragazzo di colore della scuola, Donald Miller, in stato semiconfusionale e con un alito che sa di alcool. Avvertita subito la superiora, dei sospetti di pedofilia cadono su padre Flynn (il premio Oscar per Truman Capote, il sempre ottimo Philip Seymour Hoffman). Questi non li accetta e cerca di scagionarsi come può, ma gli indizi contro di lui sono molteplici. Comincia una serie di indagini e congetture che potrebbero modificare alla radice l'assetto stesso della scuola, anche perché Donald pare nascondere parecchie cose strane.
    Questa la trama. Il film ad altissimo impianto teatrale – che tratta in maniera pulitissima delle vicende spinosissime, peggiorate dal fatto che si svolgono in un ambiente che mai e poi mai ammetterebbe certi peccati di natura – non è solo pregevole per le strepitose interpretazioni di due autentici mostri di bravura come la Streep e Hoffman (i loro duetti sono fantastici, ma anche la Adams non scherza nel tratteggiare la suora illusa della bontà dell'uomo), ma anche per la sua trama cosciente, che si svolge e si incupisce man mano che il dubbio serpeggia e corrode, non solo in chi ha compiuto ma anche chi deve dimostrare il fatto. Sembra che i segreti degli altri debbano essere una pietra per coprire i propri, accentrare le colpe un modo per distoglierne altre e i compromessi un modo di vita assolutamente necessario per arrivare a degli obiettivi.
    Il mondo della St. Nicholas è fatto di lampadine che si fulminano durante i momenti più intensi (una mano divina d'avvertimento? L'oscurità sui segreti?) o di vento che entra da finestre non si sa perché aperte (il mondo esterno che non può essere lasciato fuori) o di fiori recisi, dolcemente appoggiati al di fuori di una bibbia (il dubbio di un atto infame o di un atto d'amore genuino eseguito come uomo e non come prelato), di vecchi papi non più in carica usati come specchietti retrovisori per scoprire malefatte innocenti dei ragazzini.
    Un film stracarico di simboli e di icone («Per catturare un topo serve un gatto!») che colpisce senza pietà non solo il mondo della curia ma anche quello degli uomini all'esterno, vogliosi di trovare vie di mezzo davvero poco entusiasmanti e onorevoli. I ragazzi sono usati dal film come mezzo per protestare («Mi punisce solo perché ho parlato!», e chi ha eseguito il provvedimento si trova anch'esso nella stessa situazione), un simbolo di disagio strutturale che arriva a procurarsi delle emorragie per fuggire dalla scuola.
    Le analogie di costruzione con altri preti indagatori (impossibile non ricordare Il nome della rosa, ma la Streep sembra più una Miss Marple in abito ecclesiastico) sono molto smussate: non ci sono che piccoli indizi da confermare e non grandi puzzle da risolvere, il pretesto del dubbio non è per cercare l'indagine ma la denuncia, che viene eseguita alla perfezione prendendo tutti i lati del triangolo (durezza, bontà, occultamento).
    Lo spettatore si ritrova scaraventato contro un muro, un'omertà senza fine che vuole arrivare a un obiettivo moltiplicatore buono per tutti lontano dalla giustizia (per molti versi ha ricordato anche Il verdetto di Lumet), che neppure le dure parole di una suora dette con tanta durezza possono far vibrare e crollare.
    Il finale, perfetto, completa un arco narrativo incandescente che non molla la sua presa neppure per un secondo, giocando con i dubbi in maniera sublime – d'altronde non tutti i preti o le persone sono accomunabili. Segnaliamo che direzione e sceneggiatura sono davvero di ferro.
    In definitiva un grande film teatrale, che seppure giochi sul limitato come territorio (quasi completamente nella struttura della scuola) ha una durezza e una capacità di colpire l'anima grandiosa, senza timore di affrontare un tema tale con tanta intensità (il Vaticano sicuramente non gioisce per la presenza in sala di queste pellicole; magari preferirebbe altre caciaronate lontane dal credo ma anche dalla denuncia) con delle interpretazioni (che bello poter dire che siano scontate) di due grandissimi attori che seppure passi l'età non smettono mai di stupire, e dato che la Adams non sfigura anche il futuro lontano può avere già oggi il suo timido germoglio.
    Lo consigliamo allo spettatore senza tema, in quanto anche il seguirlo risulta mai pesante, potendo giocare sui simbolismi per dare una propria interpretazione personale, forza incommensurabile del vedere un film. La pellicola è dedicata alla figura, realmente esistita, anche se magari con altre sfaccettature, di suor James, simbolo di bontà e purezza, senza macchie tra i due poli che forse qualche macchia hanno.



    pubblicato su Cine Zone
     
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  10. Sixx^
     
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    Domani sera vado, cascasse il mondo.

    Ci vado poco al cinema, ma questo è uno dei pochi da vedere.
     
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  11. Sixx^
     
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    CITAZIONE (Trinità&Bambino @ 1/2/2009, 20:25)
    Attori in grandissima forma.

    Film molto teatrale almeno come messa in scena, manca un po' di ritmo.

    Interessante lavoro comunque.

    Concordo in pieno. La cosa che risalta di più è il cast, Streep e Hoffman veramente eccelsi.
    Interessante messa in scena con dialochi acuti e svegli, mai banali. Bello il finale.
    SPOILER (click to view)
    Io ci ho trovato pure una critica alla chiesa, per il modo che ha di fronte ai preti pedofili. Il trasferirli da una sede ad un'altra senza farli smette, perchè sappiamo che la pedofilia è sempre recidiva...


    7,5
     
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  12. Kurtz
     
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    In un'intervista Shanley che con questo film si proponeva l'obiettivo di instillare il dubbio nel pubblico. Io i miei dubbi ce li ho avuti, ma temo non siano di quelli che il regista si aspettasse, a meno che non volesse instillare il dubbio sulle sue capacità registiche, no perché in quel caso ci ha preso in pieno. Il mio dubbio è sul film in sé, che non mi pare questa grande cosa, affossato da una regia statica e leggermente teatrale, con qualche "guizzo" che si esplica tutto in queste inquadrature oblique (che temo dovessero alludere all'ambiguità del giudizio e delle apparenze). Che poi, onestamente, a me tutti questi dubbi neanche venivano. Colpa di un personaggio (della Streep) così ciecamente sicura del suo pregiudizio da diventare una macchietta, senza contare poi il più che vago sospetto che agisse per motivi del tutto avulsi dai problemi etico-religiosi, ma molto più prosaicamente personali. Mi scuso con gli estimatori della Streep, ma io non son mai stato un grande fan del suo stile raggelante specie - come qui - quando da luogo a questi personaggi scavati nel marmo, con una scopa su per il culo, che a dire il vero, con l'avanzare della trama più che su per il culo la scopa la Streep sembrava avercela tra le gambe e che ci andasse a cavallo. Ho preferito indubbiamente i dubbi della sorella Amy Adams e quell'istrione di gran classe che è sempre Hoffman, che pure in un copione così prevedibile in fondo riesce a seminare qualche ambiguità grazie a sguardi, silenzi e piccoli gesti studiatissimi.
    Anche quel finale che in teoria dovrebbe essere un coup de thèatre a me è sembrato un ulteriore macigno sul film. Anche perché, ed è questo il punto, durante il film tutta questa indecisione non mi pare che sia passata allo spettatore. Ho assistito a un dramma in cui i due contendenti litigavano su un affare che neanche esisteva, almeno da come ce lo presenta il film. Per cui i - presunti - ribaltamenti della - presunta - verità che avvengono durante il procedere dell'intreccio (e alla fine) sono risultati, almeno a me, del tutto telefonati.

    5.5
     
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  13. stablok
     
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    Vista stasera. Bel film molto intenso e ottime interpretazioni che risaltano in particolar modo. Il dubbio tiene lo spettatore coinvolto fino alla fine, ma in fondo ci troviamo di fronte a un due ideologie diverse, da una parte il prete è il simbolo di una chiesa più aperta, più a contatto con le persone, senza rigide regole..dall'altra la suora con un bigottismo estremo, regole ferree e tradizioni. Concordo con Kurtz quando dice che questo dubbio non è poi cosi marcato come forse vorrebbe, proprio per il personaggio della Streep...ottimo niente da dire, ma secondo me troppo esagerato. Nel mio caso quindi l'interpretazione alla fine è stata questa:

    SPOILER (click to view)
    il prete non ha fatto nulla, e ha deciso di trasferirsi quando di fatto si trova di fronte una persona accecata da fatti senza prove ma che comunque vuole andare per la sua strada(e sappiamo benissimo il gran sparlare che ne seguirebbe), questo oltre a ledere al prete andrebbe a pesare anche sul ragazzo di colore. Che sia stato trasferito più volte non confermerebbe altro il fatto che in un periodo pieno di bigottismo qualcuno di innovativo nella chiesa risulta molto probabilmente scomodo. Il prete viene trasferito e gli viene affidata anche la scuola, una sorta di promozione..la suora oltre ad accusare senza avere prove di fatto ammette di aver mentito(tutta questa perfezione ma in fondo...), e vive sempre disperata nel dubbio.


    Ovviamente punto di vista strettamente personale, ma di fatto il personaggio della Streep cosi "pompato" non mi ha lasciato poi tutti sti dubbi nella dare una (mia) interpretazione, seppur abbia aprezzato molto il film.

    Per il resto dal punto vista tecnico belle le musiche e anche la fotografia. Concordo infine con Marsellus per quanto riguarda il giocare nel dare poi una propria interpretazione personale, e su suor James.

    Voto: 7,5
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    Chissà perchè ma già dal trailer avevo avuto le stesse impressioni riassunte dal colonnello nella recensione.
     
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  15. LordofDarknes
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 12/2/2009, 08:43)
    Chissà perchè ma già dal trailer avevo avuto le stesse impressioni riassunte dal colonnello nella recensione.

    anch'io...per questo alla fine lo vedrò direttamente in dvd
     
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38 replies since 20/12/2008, 16:25   798 views
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