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el_dao.
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Signore & Signori 
Anno: 1966
Genere: Commedia
Durata: 115 min
Regia: Pietro Germi
Attori: Gastone Moschin; Virna Lisi; Alberto Lionello; Franco Fabrizi; Moira Orfei; Alberto Rabagliati; Olga Villi
Trama: Tre storie di corna in una cattolicissima cittadina veneta (Treviso, ndr) dove ognuno pensa ai fatti degli altri e dove i tradimenti sono la regola sottintesa, anche se il divorzio non c'è ancora e probabilmente non servirebbe a niente (dal Morandini)
Uno dei film più conosciuti e amati del trevigiano e paesi limitrofi, è sicuramente questo discusso lungometraggio diretto da Pietro Germi del 1966. Da un paio di anni è disponibile in dvd (restaurato per l'occasione), ma prima di questa data la pellicola è stata oggetto di una sorta di 'congiura del silenzio' (dovuta alla critica morale mossa al film sin dal suo esordio), non venendo quasi mai proposta nei palinsesti televisivi e scarsamente considerata nella distribuzione in home video. Ma un vero e proprio boom di vendite ha caratterizzato l'uscita in dvd in buona parte del Veneto. Com'è noto, il film è totalmente girato a Treviso, e parlato in un comprensibile (credo) dialetto veneto. Ecco dunque facilmente spiegato il motivo tale affezione nelle nostre terre. Ciò che però rende particolarmente interessante questo suggestivo ritratto sociale è l'indagine del vizio dell'adulterio che Germi propone, farcendo la storia di battute comiche davvero azzeccate e di situazioni equivoche che fondano le proprie radici nella commedia dell'arte (sviluppatasi un tempo proprio nelle vicinanze). Sotto questa geniale veste comica egli traccia uno spaccato molto netto della società trevigiana: da una parte la facciata cattolica e perbenista, dall'altra i sotterfugi di questa compagnia di amici alto-borghesi la cui unica ossessione sembra essere quella di venir meno al vincolo nuziale. Su tutti giganteggia un impeccabile Gastone Moschin (voto 8; geniale la trovata dei tappi alle orecchie), accompagnato nell'episodio che lo vede protagonista da una giovane Virna Lisi (voto 6,5). Davvero azzeccati anche altri due personaggi: Alberto Lionello (voto 8, probabilmente il personaggio dove è più lampante l'incarnazione delle due facciate contrapposte) e il dottor Gigi Ballista (voto 7,5). La critica di Germi non risparmia nessuno: anche l'integerrima Ippolita (una magnifica Olga Villi, voto 8) alla fine cadrà in tentazione pur di salvar la reputazione del marito e di tutta la compagnia. Da segnalare infine la comparsa della giovanissima Moira Orfei (voto 6), in un ruolo (la donnaccia) che le si addice alquanto.
La regia (voto 8) è molto snella e ritmata, spesso accompagnata dal ripetersi del magnifico motivetto che fa da colonna sonora (voto 8) (praticamente sempre extra-diegetica), le ambientazioni (voto 8) perfette.
Il successo del film all'uscita è segnato anche dalla Palma d'Oro ricevuta a Cannes, dal David di Donatello per miglior regia e produzione, e dal Nastro d'Argento per la miglior sceneggiatura.
Voto complessivo: 8
Scheda del DVD
Signore & Signori (edizione speciale 2 dvd)
Produttore: General Video Recording
Distributore: Medusa Video
Anno pubbl. film: 2006
Area: 2 - Europa/Giappone
Codifica: PAL
Formato Video: 1,33:1
Formato audio: 2.0 Stereo Dolby Digital Italiano
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Tipo Confezione: Amaray
Dischi nella confezione: 2
Contenuti Extra:
Biografie di regista e cast
Intervista a Pietro Germi
Intervista a Luciano Vincenzoni: ''Il mio film per Germi''
Intervista a Gastone Moschin ''Il mio burbero amico''
Intervista a Robert Haggiag ''The Birds, the Bees''
Documentario: ''Signore e Signori: Treviso''
La traccia video, in considerazione del fatto che il film ha più di 40 anni, non eccelle affatto, soprattutto in alcuni tratti. Era difficile comunque aspettarsi di più; nel complesso è accettabile, il restauro ha comunque sortito qualche effetto. Al contrario l'audio è molto disturbato, un brusio di fondo permane durante tutta la durata del film. In compenso proliferano gli extra (costa rara per un General Video), con un secondo disco dedicato. Facendo una media tra le due cose (profilo audio/video voto 5,5, extra voto 7,5), ne esce un buon 6,5.
Edited by el_dao - 13/1/2009, 10:28
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Complimenti per la recensione. Il film non lo conosco, ma a questo punto se riesco a recuperarlo lo prendo.
Vai dao, ne vogliamo ancora.. -
penny.
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Ultimo grande film di Germi , che inspiegabilmente dopo aver diretto in 3 anni 3 capolavori (oltre a questo, Sedotta e Abbandonata e Divorzio all'Italiana) ha improvvisamente ripiegato su lavori imbarazzantemente mediocri (per non dire scadenti). . -
MrBlù.
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Che-tempismo! Adoro-Germi,conosco-a-memoria-molte-delle-sue-opere,
e-conservo-gelosamente-quattro-tra-quelle-che-considero-tra-le-miglior-opere-italiane-di-sempre,
Sedotta-e-abbandonata,il-ferroviere,divorzio-all'italiana,e-l'uomo-di-paglia,ma-non-ho-mai-visto-Signori-e-signore.
L'analisi-mi-involgia-ulteriormente-ad-un-acquisto-prossimissimo^^. -
Ten. Cobretti.
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Ottima recensione El... La pellicola mi incuriosisce e il cast, regia compresa, promette bene. Quando posso lo recuperero! . -
el_dao.
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Non ve ne pentirete.. unico neo, il fatto che sto dvd non va mai in offerta...
Concordo con penny sul fatto che dopo questo film Germi non abbia più prodotto opere all'altezza, ma ricordate che morì durante la lavorazione di Amici miei, che venne ripresa poi da Monicelli.... -
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Bella recensione.
Solo una precisazione per "el dao": Gigi Ballista è caratterista impiegato spessissimo nel cinema anni '70. Su imdb puoi consultare la sua vasta filmografia, tra cui spicca un ruolo in "Fuga di mezzanotte" di Alan Parker (fa la parte del giudice).. -
el_dao.
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CITAZIONE (caesars @ 12/1/2009, 13:15)Bella recensione.
Solo una precisazione per "el dao": Gigi Ballista è caratterista impiegato spessissimo nel cinema anni '70. Su imdb puoi consultare la sua vasta filmografia, tra cui spicca un ruolo in "Fuga di mezzanotte" di Alan Parker (fa la parte del giudice).
Nella filmografia su MyMovies mi dava solo Salon Kitty... infatti mi pareva strano vista la sua bravura... comunque ora correggo.. grazie. -
Kurtz.
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Terzo e ultimo atto germiano sui vizi privati e le pubbliche virtù (di parata) degli italiani, Signore e signori non si sposta soltanto geograficamente (dalla Sicilia al Veneto), ma acuisce fortemente la visione del suo regista che castigat ridendo mores caricando il suo cinismo anche a scapito dell’ironia. La macchietta grottesca siciliana incarnandosi nella borghesia veneta medio-alta lascia in bocca un sapore assai più amaro, e non, come si potrebbe pensare, per viete e facili questioni sociali, bensì perché è l’occhio di Germi a farsi (ancor) più disincantato.
Né ciò riguarda solo l’aspetto concettuale. Signore e signori è scritto (ma va?) divinamente, rivoltando come un guanto il film a episodi e costruendolo come fosse un romanzo corale a struttura sinusoidale: dal presentazione iniziale dei personaggi se ne stacca nel centro uno solo per poi tornare, nel segmento finale, a una nuova focalizzazione corale, in un movimento che trasforma, di volta in volta, protagonisti in coro e viceversa, un coro che è l’assurda personificazione di uno status sociale fondato sulla difesa ad ogni costo di un buoncostume inesistente.
Germi apre il film con un ritmo folgorante, scandito da un montaggio martellante e fluido al tempo stesso, che si insinua tra i personaggi andando a raccoglierli nei primi venti minuti nelle rispettive abitazioni per poi riunirli a una festa ed esplorare cinematograficamente il loro patto sociale, basato sul tradimento reciproco che si ferma solo di fronte alla rispettosa apparenza da consegnare in pubblico. Affidandosi alla pura forza delle immagini, Signore e signori scandaglia gli intrecci clandestini tra uomini e donne del gruppo, in cui tutti sanno ma fanno finta di. Attori che interpretano personaggi-attori.
Il coro anonimo cui dar conto in Sedotta e abbandonata e Divorzio all’italiana diventa soggetto e oggetto dell’indagine, la singola famiglia dominata dal protagonista-patriarca della Sicilia (Urzì/Mastroianni) si tramuta in un sistema di famiglie dominate da un matriarcato più o meno velato, con la complicità – come per gli altri due capitoli – della Chiesa. E se gli atti commessi possono sembrare, pur nel loro disgusto, più “umani” dei “delitti” d’onore, in realtà siamo di fronte a un’umanità assai più gretta, o quanto meno fotografata con occhio assai più impietoso, strappando loro la simpatia, la maschera, la pelle, per guardare dritto in faccia a una bassezza che è rischia pericolosamente di tramutarsi nella cifra umana.
9. -
el_dao.
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grande colonnello... 
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Signore & Signoridi Pietro Germi (1966) |
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