Black Swan

di Darren Aronofsky

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    CITAZIONE (Trinità&Bambino @ 28/3/2011, 21:56) 
    Ma mica ho detto quello, premetto che a me nn mi è neanche mai piaciuta molto, eccezion fatta per Closer.

    Qui è bravina, ma almeno un minimo di tuo metticelo anche in quella fase lì, poi che un fosse lei a ballare lo sapevano tutti.

    Non sono comunque d'accordo sull'interpretazione magnifica, discreta ok ma non da strapparsi i capelli, almeno secondo me.

    Se non lo sei mettiti gli occhiali, perché se non è straordinaria un'interpretazione di questo tipo...non lo so....e poi non so quanto ci sia da andare avanti con sta storiella di non è un granché come attrice, quando Leon, Free Zone, Closer, My Blueberry Nights, Black Swan sono tutte più o meno grandi interpretazioni di un'attrice che ha soltanto 29 anni, non scordiamocelo mai.... età alla quale, tanto per dire, Dustin Hoffman, Meryl Streep, Al PAcino, Robert De Niro non erano ancora niente!!!! Non è un tentativo di metterla sullo stesso piano di quei mostri sacri, ma soltanto un modo per riflettere sempre sulle cose e di contestualizzarle: il talento anche quello più grande ha comunque bisogno di preparazione e di studio, come hanno dimostrato proprio quegli attori che ho citato, che hanno dovuto studiare a lungo recitazione e hanno dovuto fare una bella gavetta prima di imporsi. La Portman, oltre ad aver già messo in carniere ottime interpretazioni, quelle sopraddette, con lo studio e la dedizione con la quale si dedica alla recitazione, con il coraggio che ha dimostrato nelle sue scelte e nel centellinare la carriera, ritirandosi per qualche tempo per finire la scuola, quando adolescente era contesa da tutti (Mann e Burton compresi) e nel concedersi poco per qualche tempo per poter studiare e laurearsi ad Harward, mi sembra indirizzata su un'ottima strada. Ed è pure maledettamente sexy!

    Edited by michibaldi - 30/3/2011, 02:35
     
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    Io lo appoggio sano sano al minchio stavolta. :wub:
    Troppo facile dare dell'attricetta alla Portman, su. Mi ricorda certi estremi destrorsi e sinistroidi che danno del mercenario a Garibaldi senza essersi studiati un cazzo di storia del Risorgimento. :lol:
     
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    Non ti è uscito benissimo come esempio :lol:
     
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    È stata la prima cosa che m'è venuta in mente, 150mo e tutto. :lol:

    Diciamo che è come dire che tu ma' non è abbastanza troia, ecco.
     
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    CITAZIONE (michibaldi @ 29/3/2011, 23:47) 
    Se non lo sei mettiti gli occhiali, perché se non è straordinaria un'interpretazione di questo tipo...non lo so....

    La Portman è straordinaria, ma fino ad un certo punto... probabilmente in parte per colpa della scrittura, non so.
    E' perfetta nel ruolo di cigno bianco, ma la trasformazione in cigno nero è discontinua, troppo frammentata e forse precipitosa
    nel crescendo finale, in sostanza poco in linea con i tempi della progressione narrativa del film.
    Parere personale, ci mancherebbe
     
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  7. Clockwork_Lion
     
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    Visto ieri.... mamma mia.... FILMONE!
    Emozionante, carnale.... passionale.... ti prende dentro... vien voglia di andare a vedere il balletto anche ad uno, come me, che schifa piuttosto decisamente la danza classica :D
    Fenomenale la Portman, ci son sequenze di un'eroticità devastante.
    Voto: 9
     
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    Dopo la seconda visione, dopo quella cinematografica, confermo il mio voto. Pellicola che riesce a far amare il balletto, anche a chi, come me, non ne hai mai visto uno e non ne ha mai sentito parlare. L'intepretazione della Portman è perfetta, la regia di Aronofsky è come sempre sublime, al limite tra sogno, immaginazione e realtà. Forse, a fine della seconda visione, si è un pò meno entusiasti rispetto alla prima, ma questi film bisogna assimilarli piano piano, in fondo non è solo un balletto, è la forza di raggiungere con tutte le proprie forze il proprio sogno.

    8,5
     
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    CITAZIONE (Guido75 @ 30/3/2011, 15:19) 
    CITAZIONE (michibaldi @ 29/3/2011, 23:47) 
    Se non lo sei mettiti gli occhiali, perché se non è straordinaria un'interpretazione di questo tipo...non lo so....

    La Portman è straordinaria, ma fino ad un certo punto... probabilmente in parte per colpa della scrittura, non so.
    E' perfetta nel ruolo di cigno bianco, ma la trasformazione in cigno nero è discontinua, troppo frammentata e forse precipitosa
    nel crescendo finale, in sostanza poco in linea con i tempi della progressione narrativa del film.
    Parere personale, ci mancherebbe

    concordo al 100%, La portman mi piace molto come attrice, nel film e' bravissima nella resa in crescendo dell' ossessione, ma penso anch'io per motivi non a lei imputabili, la
    trasformazione nel cigno nero risulta non in linea con il naturale svolgimento della pellicola, scelta probabilmente fatta per avere piu' impatto
    e per essere piu' in linea con il finale drammatico


     
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    CITAZIONE (Pak7 @ 16/6/2011, 00:13) 
    Dopo la seconda visione, dopo quella cinematografica, confermo il mio voto. Pellicola che riesce a far amare il balletto, anche a chi, come me, non ne hai mai visto uno e non ne ha mai sentito parlare. L'intepretazione della Portman è perfetta, la regia di Aronofsky è come sempre sublime, al limite tra sogno, immaginazione e realtà. Forse, a fine della seconda visione, si è un pò meno entusiasti rispetto alla prima, ma questi film bisogna assimilarli piano piano, in fondo non è solo un balletto, è la forza di raggiungere con tutte le proprie forze il proprio sogno.

    8,5

    Sono sostanzialmente d'accordo, la pellicola è vera e profonda, più di quello che si possa credere, è di una grande forza e potenza che fà vibrare lo spettatore. :wub:

    Io alla prima visione detti 8 ma è il voto minimo di partenza, diciamo un 8 a salire :rolleyes: :wub:
     
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  11. BlaNka
     
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    è il primo film di Aronofsky che vedo, e devo dire che nel complesso mi è piaciuto come pochi. Entusiasmante e sconvolgente, con un finale sicuramente prevedibile ma toccante. Natalie è stata semplicemente divina, quasi la parte di Nina fosse stata disegnata per lei; è stato anche il personaggio da me più apprezzato per la sua fragilità e instabilità. Certo, molti l'avranno presa comunque per una psicotica autolesionista - ed effettivamente lo è, o almeno in parte - ma io non sono riuscito a non guardarla col cuore pieno di tenerezza, specie quando la telecamera si soffermava a mostrarci la sua camera. Credo che in fondo Aronofksy abbia voluto portare un pezzo di noi nel suo film, perchè tutti abbiamo un lato "bianco" ed uno "nero", pregi ma anche demoni interiori. E proprio la crudezza di certe scene, additate come scandalose e del tutto insensate, a mio avviso è servita per rendere meglio il dramma che afflige Nina, per far comprendere meglio la sua triste situazione.
    Innegabilmente, il mondo della danza non ne è uscito fiero da questo film, poichè sono state portate alla luce alcune sue debolezze ed enfatizzate per rendere il dramma ancora più "dramma". Ma alla fine si tratta di un film, e sebbene siano molti i clichè, non penso affatto che il pensiero del regista fosse quello di ridicolizzare una delle sette nobili arti.
    Riassumendo, è un film che ti colpisce, in un modo o nell'altro. Può inquietarti, può stordirti, può disgustarti, può esaltarti. Però è difficile che ti lasci indifferente, a meno che tu non abbia neanche un briciolo di sensibilità. Sicuramente non è un capolavoro assoluto, perchè i difetti purtroppo ci sono - la trama aveva un potenziale ancora sfruttabile, le scene allucinogene a volte scadono in un horror pacchiano e inutile, (vedesi la scena in cui Nina cerca di uccidere Lily), i personaggi positivi sono pressocchè assenti, la presenza del lato oscuro di Nina è limitata a pochi, meravigliosi sprazzi - ma questo non toglie luce ad un film comunque splendido nel suo insieme. Da vedere assolutamente.
    Voto : 8,5
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 4/3/2011, 14:52) 
    “Il Cigno nero” cannibalizza lo sguardo e obbliga ad azzerare il cervello in favore del cuore, trasportandolo in una metropoli di follie interiori dalla quale non c’è possibilità di ritorno, un vero e proprio cortocircuito dei sensi, ove lo spettatore attraverso la protagonista sarà costretto a osservarne il lato oscuro, in un masochistico gioco di riflessi, ove la realtà e l’incubo s’intrecciano senza soluzione di continuità. Darren Aronofsky filma allo stesso tempo la sua opera più completa (non la migliore) e personale, dove l’estetica e i temi a lui cari, si sposano alla perfezione, riuscendo a generare emozioni forti e mai contrastanti con un impatto visivo debordante ma elegante al tempo stesso.

    Si apra la claque per Ray. :wub:

    Come tanti di voi/noi, sono rimasto quasi traumatizzato dalla potenza espressiva ed evocativa di questa mirabile opera di Darren Aronofski, il quale a mio giudizio ormai da tempo (diciamo da The wrestler) si è guadagnato un posto nel ben impaginato libro dei registi più bravi al mondo. Dico da The wrestler senza voler per forza elevare quella pellicola al primo posto nella sua filmografia, ma perché l'impatto che ebbe fu debordante anche solo per avere nel ruolo di protagonista sua maestà Mickey Rourke.

    Avete già detto quasi tutto o tutto voi, io approfondirò un altro aspetto che mi pare importante.
    Ovviamente premetto che la recitazione della Portman è sconvolgente per intensità e forza, che la bravura del resto del cast è da applausi (la Kunis ottima, Cassel meraviglioso e che dire della madre Barbara Hershey; ah, Aronofski si permette il lusso di far fare solo un cammeo a una come Winona Ryder!) e che il film è una lenta ma inesorabile litania verso lo spettatore.

    Guardavo il regista negli extra durante il backstage e cercavo di intravedere in quegli occhi che cosa l'abbia spinto a dare luce (o ombra...) a qualcosa di tanto tormentato, di tanto profondo, capace di scavare nelle pieghe nell'anima. Durante la visione mi sono meso nei panni della protagonista Nina e, sebbene mi sia incollato letteralmente alla sedia e abbia provato brividi in più di un'occasione, mi sono stupito e a volte scandalizzato per la cattiveria dilagante. Aronofki spinge il piede sull'acceleratore sulla brutalità e la violenza non la trova, un po' come Haneke (ma il regista austriaco poi concretizza on modo del tutto diverso), nel palese, nel visibile, bensì all'interno del cuore delle persone. Nina già di suo ha un carattere insicuro, è oppressa da una madre castrante e iprcontrollante, soffre di ansia da prestazione, si è vista annullare la sua componente istintuale per far prevalere quella che anela alla perfezione. Mi sono quasi chiesto che necessità c'era di gravare così tanto. Ma Aronofki è un regista eccessivo, a suo modo estremo, in cui pulsioni e realtà diverse si sovrappongono in chiave distruttiva (o autodistruttiva).

    Insomma che cosa ha spinto il regista a andare così con il coltello nell'anima della protagonista e nei sentimenti? Aronofski padroneggia in modo meraviglioso queste dinamiche e si esce dalla visione esausti e quasi felici che sia finita.

    Lo confesso: questo film mi ha provato molto, mi è entrato nella carne.

    Credo che una riflessione del genere sia importante per mettere in correlazione l'opera con i tempi in cui è inserita. In questi anni molti uomini e donne, molti di noi, sono chiamati per lavoro e anche nei rapporti umani a essere performanti (un neologismo che reputo stupendamente indicativo dei tempi che corrono: "to perform", ecco cosa ci viene chiesto! OFFRI UNA PERFORMANCE), precisi, la qualità del nostro operato è sotto gli occhi di tutti e in alcuni casi basta una virgola a farci sgridare, correggere, squalificare. Ecco l'attuale incidenza delle vicissitudini di Nina, in cui tutti possiamo rivederci perché sappiamo quanto è stancante dover dimostrare qualcosa a qualcuno e... Prima di tutto a noi stessi. Di valere, di essere accettati, di essere in grado.

    Poi ovviamente c'è tutto il resto: la danza come metafora delle perfezione, il tema del doppio (fondamentale se legato al discorso di cui appena sopra), la madre che, fallita lei stessa da giovane, deve avanzare delle aspettative sulla figlia salvo poi dirle "Lo sapevo che non avresti retto".

    La schizofrenia in cui sfocia l'ossessione di Nina allora, in modo allargato ma a mio avviso calzante, è la macro-metafora dei tempi che viviamo.


    Voto: 9 (perfino a salire forse)

    Edited by macina - 9/12/2013, 14:45
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    CITAZIONE (macina @ 9/12/2013, 14:25) 
    CITAZIONE (raystorm @ 4/3/2011, 14:52) 
    “Il Cigno nero” cannibalizza lo sguardo e obbliga ad azzerare il cervello in favore del cuore, trasportandolo in una metropoli di follie interiori dalla quale non c’è possibilità di ritorno, un vero e proprio cortocircuito dei sensi, ove lo spettatore attraverso la protagonista sarà costretto a osservarne il lato oscuro, in un masochistico gioco di riflessi, ove la realtà e l’incubo s’intrecciano senza soluzione di continuità. Darren Aronofsky filma allo stesso tempo la sua opera più completa (non la migliore) e personale, dove l’estetica e i temi a lui cari, si sposano alla perfezione, riuscendo a generare emozioni forti e mai contrastanti con un impatto visivo debordante ma elegante al tempo stesso.

    Si apra la claque per Ray. :wub:

    :wub: :wub: :wub:
    Gentile, attendo la tua!
     
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    CITAZIONE (macina @ 9/12/2013, 14:25) 
    Credo che una riflessione del genere sia importante per mettere in correlazione l'opera con i tempi in cui è inserita. In questi anni molti uomini e donne, molti di noi, sono chiamati per lavoro e anche nei rapporti umani a essere performanti (un neologismo che reputo stupendamente indicativo dei tempi che corrono: "to perform", ecco cosa ci viene chiesto! OFFRI UNA PERFORMANCE), precisi, la qualità del nostro operato è sotto gli occhi di tutti e in alcuni casi basta una virgola a farci sgridare, correggere, squalificare. Ecco l'attuale incidenza delle vicissitudini di Nina, in cui tutti possiamo rivederci perché sappiamo quanto è stancante dover dimostrare qualcosa a qualcuno e... Prima di tutto a noi stessi. Di valere, di essere accettati, di essere in grado.

    Riflessione e metafora essenziale che spiega l'intero film, ne ti accennai ieri sera ciò che penso della pellicola, opera vivida e pulsante, che scorre nel sangue e non va più via!! ;)

    Contento che tu l'abbia recuperato, non potevi negartelo! ^_^
     
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163 replies since 16/6/2009, 09:38   3359 views
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