Incontrerai l'uomo dei tuoi Sogni

di Woody Allen

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  1. Kurtz
     
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    Sono stati tutti un po' troppo cattivi nei confronti dell'ultimo film di Allen, specie quando lo si è accusato di rimestare nelle solite tre quattro tematiche. E allora? Sono anni, da sempre, che il suo cinema è caratterizzato da un'autoreferenzialità che sfocia quasi in un (delizioso) autismo. Con questo non voglio negare che l'ultima opera qualche difettuccio se lo porti dietro, ma è pur vero che tirar fuori tanti film a così breve distanza non può dar luogo a una sequela imprescindibile di capolavori. Dopotutto, anche se è strano detto da me, anche Allen è umano.
    E dunque, certo, il finale delle varie vicende soffre di un pessimismo un po' troppo forzato, quasi che il regista volesse anteporre la propria visione nichilista agli eventi e alle ambizioni dei personaggi; ma pure questo aspetto è tuttavia mitigato dalla direzione degli attori, dalla verità che tutti esprimono al di là delle (minime) forzature di scrittura.
    Che il mondo sia una girandola impazzita in preda al caos e che i rapporti umani ne siano un perfetto riflesso, sono anni che Woody ce lo va raccontando. Magari in altri film un po' meglio, ma pure You will meet a tall dark stranger sa ritagliarsi i suoi momenti, riesce, come pochi altri film, a reggere il racconto corale sotto una volta dalle potenzialità indubbie. E se la girandola di questa tranche de vie sembra interrotta un po' troppo bruscamente, Allen resta uno dei pochi registi a perseguire la sua visione del mondo e del cinema con una coerenza ammirabile che gli si fa perdonare senza remore anche qualche difettuccio.

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    CITAZIONE (Kurtz @ 29/12/2010, 23:10) 
    Sono stati tutti un po' troppo cattivi nei confronti dell'ultimo film di Allen, specie quando lo si è accusato di rimestare nelle solite tre quattro tematiche. E allora? Sono anni, da sempre, che il suo cinema è caratterizzato da un'autoreferenzialità che sfocia quasi in un (delizioso) autismo. Con questo non voglio negare che l'ultima opera qualche difettuccio se lo porti dietro, ma è pur vero che tirar fuori tanti film a così breve distanza non può dar luogo a una sequela imprescindibile di capolavori. Dopotutto, anche se è strano detto da me, anche Allen è umano.
    E dunque, certo, il finale delle varie vicende soffre di un pessimismo un po' troppo forzato, quasi che il regista volesse anteporre la propria visione nichilista agli eventi e alle ambizioni dei personaggi; ma pure questo aspetto è tuttavia mitigato dalla direzione degli attori, dalla verità che tutti esprimono al di là delle (minime) forzature di scrittura.
    Che il mondo sia una girandola impazzita in preda al caos e che i rapporti umani ne siano un perfetto riflesso, sono anni che Woody ce lo va raccontando. Magari in altri film un po' meglio, ma pure You will meet a tall dark stranger sa ritagliarsi i suoi momenti, riesce, come pochi altri film, a reggere il racconto corale sotto una volta dalle potenzialità indubbie. E se la girandola di questa tranche de vie sembra interrotta un po' troppo bruscamente, Allen resta uno dei pochi registi a perseguire la sua visione del mondo e del cinema con una coerenza ammirabile che gli si fa perdonare senza remore anche qualche difettuccio.

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    Ben detto e concordo pure sul voto, anzi sopra mi pare di avergli dato pure di più.
     
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    La pellicola non porta nuovi spunti, anzi il soggetto è stato piuttosto sfruttato negli ultimi anni, ma Allen riesce a rendere la pellicola " sua" pur non brillando eccessivamente. Da vedere senza pretese.

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17 replies since 28/10/2009, 01:57   296 views
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