Un uomo a metà

1966, di Vittorio De Seta

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    Titolo del film: Un uomo a metà
    Regia: Vittorio De Seta
    Anno: 1966
    Cast: Jacques Perrin, Pierpaolo Capponi, Lea Padovani, Ilaria Occhini, Gianni Garko, Ivan Rassimov, Kitty Swan, Renato Montalbano, Rosemarie Dexter
    Genere: drammatico

    Che Vittorio De Seta sia un regista sottovalutato è fatto cristallino allo stesso modo in cui ogni mattina di buon ora sorge il sole. Spesso considerato un maestro (Nel 2004 Salvo Cuccia realizza il documentario Détour De Seta, presentato da Martin Scorsese nel suo tributo a De Seta al Tribeca Film Festival 2005), autore arciniamente ancorato al reale, affascinato dalla vita del frugale proletariato e dalle persone che vengono dal basso...il suo cinema evidentemente fatica ad essere compreso ed assimilato dalla maggior parte dei cinefili, figuriamoci da coloro che di cinema masticano solo i pop corn dei multisala. Dopo una serie di documentari incentrati sulla dura esistenza della povera gente meridionale (pescatori, contadini, minatori), testimonianze vibranti e dotate di potente espressività, si fa conoscere per il film Banditi a Orgosolo del 1961, poi è la volta de L'uomo a metà del 1966; De Seta centellina poi molto le sue produzioni, non realizza molti film, negli anni '80 non produce nulla per arrivare alla sua ultima opere, datata 2006, Lettere dal Sahara.

    L'uomo a metà differisce smaccatamente dal resto della produzione del regista; dimenticati per un momento gli echi fortemente neorealisti, De Seta dà alla luce un film del tutto profondo, ricercato. E' la storia di un intellettuale (Jacques Perrin) la cui concezione di vita entra in conflitto con la morale collettiva; il tutto si tramuta in una vera e propria nevrosi, che lo allontana dalla realtà, dagli amici, dalla ex ragazza (Ilaria Occhipinti). Michele, questo il nome del protagonista, vaga a zonzo senza una meta e in preda ai propri fantasmi, per poi essere ricoverato e cominciare una sorta di rivisitazione del suo passato in cui trovare soluzioni ai patimenti.
    Il film è BELLISSIMO, non mi capacito assolutamente di come sia stato dimenticato in questo modo. Non è uscito in dvd, se ne parla poco, si ottengono non troppe informazioni in rete. E' qualcosa di straordinario da un punto di vista tecnico: la narrazione procede per salti dall'interno all'esterno e dal passato al presente, o per meglio dire descrive uno spazio-tempo che si trova contemporaneamente nel passato e nel presente di Michele, nel suo mondo interno e nel mondo reale. In questo senso la struttura minuta del film è quella di un sogno. Inquadrature eccentriche, spesso in parte coperte da elementi naturali o geometrie umane, inquadratura dall'alto e dal basso, flash di immagini, un continuo gioco tra fuoco e fuori fuoco, rallentatore, voci che sembrano fuori campo, primissimi piani dei volti, continui stacchi che alterano le posizioni degli stessi elementi dell'inquadratura.
    Questa complessità viene gestita al meglio dal regista, il quale non appensantisce la narrazione; certamente si tratta di un film lento, tutto filtrato da un Jacques Perrin in stato di grazia, che con movimenti coindolanti e mai caricaturali e sguardi stralunati e sofferenti porta lo spettatore al nocciolo della questione.
    Il film, soprattutto nella seconda parte, diviene una sorta di seduta psicanalitica. Il tema di fondo è l'uomo a confronto con le cose, la realtà, l'alterità, la collettività. In tutto questo vi sono una madre tirannica e severa (Lea Padovani), la quale preferisce il fratello di Michele (Gianni Garko) a Michele stesso. Questi due personaggi concorrono moltissimo a far capire lo struggimento del protagonista: il fratello è bello, sereno, ride sempre, ha successo con le donne, mentre Michele è umbratile, tormentato, esattamente come il padre deceduto, cosa che la madre gli ricorda e per cui lo colpevolizza. Il confronto con il fratello, l'atteggiamento fallico della madre, l'abbandono di Elena...Michele deve per forza ripercorrere alcune tappe della sua vita per tentare una redenzione. Il film è stupendamente sorprendente in molte sequenza soprattutto per le scelte di inquadratura del regista e per il fatto che Michele ripercorre alcuni punti del passato senza ridiventare piccolo, ma è lui stesso adulto che rivede i suoi amici piccoli. La vicenda è messa fuori dal tempo, diventa uno stato di coscienza e perciò gli oggetti e le persone non sono narrati, ma contemplati, è come se Michele li rivedesse dietro ad uno specchio; il bianco-nero poi non fa che esaltare il tutto.
    Il film è dedicato allo psicoanalista junghiano Bernhardt da cui il regista era in analisi dal 1958.

    A chi non la conoscesse, consiglio caldamente di recuperare in qualche modo questa pellicola e più in generale le opere di Vittorio De Seta.
     
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  2. MrBlù
     
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    Poche-volte-ti-ho-sentito-cosi-coinvolto-e-convinto-di-una-pellicola.
    Io-di-De-Sete-non-ho-visto-nessuno-dei-tre-suoi-film,ma-ricordo-un'altro-commento-virtuoso-su-banditi-a-Orgosolo.
    Per-scelta-non-ho-installato-il-mulo-sui-miei-pc (ma-se-lo-avessi-non-avrei-problemi-a-servirmene
    per-pellicole-non-editate-in-digitale) se-e-quando-la-tv-li-trasmetterà-sarò-tra-gli-spettatori,puoi-contarci.
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 21/6/2010, 03:14)
    Per-scelta-non-ho-installato-il-mulo-sui-miei-pc (ma-se-lo-avessi-non-avrei-problemi-a-servirmene
    per-pellicole-non-editate-in-digitale)

    Neanch'io sono solito servirmi di emule o di altri programmi di download per vedere pellicole già editate in dvd, che preferisco noleggiare o comprare.
    Ma per i casi in cui un film non è mai stat editato in dischetto ottico, allora non mi faccio problemi e la curiosità di vederlo mi induce a scaricarlo.
    :)
    Quest'ultimo è il caso di Un uomo a metà.
    Per quanto riguarda De Seta non posso celare una grande personale fascinazione per il suo cinema, sempre ridotto all'osso, duro, attento alle persone a cui nessuno dà una chance.
    In dvd di suoi film sono usciti:
    - BANDITI A ORGOSOLO, 1961 (che ho), spaccato disarmante e scarnissimo della vita dura dei pastori nella Barbagia in Sardegna;
    - DOCUMENTARI DEGLI ANNI '50 (che ho), fantastico viaggio nella vita dei "dimenticati", pastori, contadini, pescatori di Sicilia, Calabria e Sardegna; è uscito un virtuosissimo digipack della Feltrinelli con intervista al regista e presentazione di Martin Scorese.
    - LETTERE DAL SAHARA, 2006 (che ho), storia di un emigrante di colore che giunge in Italia.


    Il resto non è mai uscito in dvd:

    * Un uomo a metà, 1966
    * L'invitata, 1969
    * Diario di un maestro, 1972 - film televisivo in quattro puntate, tratto dal romanzo autobiografico di Albino Bernardini Un anno a Pietralata
    * Hong Kong, città di profughi, 1980
    * In Calabria, 1993 - documentario sulla Regione, in onore della madre che è calabra.

    Un uomo a metà è un film che mi ha stupendamente spiazzato, perchè per una volta De Seta non si è messo dalla parte della povera gente, ma ha analizzato la vita e la mente di un intellettuale...risultato portentoso, film bellissimo, lo consiglio veramente ocn il cuore.
    In tal senso ho respirato un mood che mi ha ricordato certe opere di Bertolucci o anche I pugni in tasca di Bellocchio.

    Ah per la cronaca...l'altro giorno mi sono ri-sparato tutti i documentari del regista e di cui parlavo prima; a presto una rece dell'intero dvd. :woot:
     
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  4. MrBlù
     
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    I-documentari-commentati-in-che-film-hai-visto-sono-suoi-quindi?
     
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    No, anche se in questo periodo sono molto rapito dai documentari (e comunque quelli di cui ho parlato nel topic a cui alludi te li consiglio), si trattava in quel caso di cose esterne a Vittorio De Seta.

    I documentari del suddetto che ho nel cofanetto della Feltrinelli sono:

    # Vinni lu tempu de li pisci spata, 11', 1954
    # Isole di fuoco, 11', 1955
    # Sulfarara, 10', 1955
    # Pasqua in Sicilia, 11', 1955
    # Contadini del mare, 10', 1955
    # Parabola d'oro, 10', 1955
    # Pescherecci, 11', 1958
    # Pastori di Orgosolo, 11', 1958
    # Un giorno in Barbagia, 14', 1958
    # I dimenticati, 20', 1959

    Potentissimi, espressivi, realisti fino al midollo. :)

    Fai partire il mulo per Un uomo a metà...ne vale assolutamente la pena. ^_^
     
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    CITAZIONE (macina @ 21/6/2010, 13:53)
    Ah per la cronaca...l'altro giorno mi sono ri-sparato tutti i documentari del regista e di cui parlavo prima; a presto una rece dell'intero dvd. :woot:

    Ogni promessa è debito. ^_^
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=38451017 ;)
     
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  7. MrBlù
     
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    CITAZIONE (macina @ 21/6/2010, 19:48)
    Fai partire il mulo per Un uomo a metà...ne vale assolutamente la pena. ^_^

    No-ho-avuto-problemi-con-Napster-nel-2002, da-allora-decisi-di-non-installare-mai-piu-nulla
    di-simile-e-non-lo-farò-per-De-seta-come-per-nessun-altro-anche-piu-meritevole (se-possibile)

    Preferisco-recuperare-ciò-che-è-editato,e-da-quanto-mi-dici-qualcosa-c'è :)
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 22/6/2010, 04:16)
    No-ho-avuto-problemi-con-Napster-nel-2002, da-allora-decisi-di-non-installare-mai-piu-nulla
    di-simile-e-non-lo-farò-per-De-seta-come-per-nessun-altro-anche-piu-meritevole (se-possibile)

    Ovviamente sai che non intendevo tessere lodi del download tout court, che tra l'altro è anche illegale. :)
    Venivo solo dietro al tuo discorso che condividevo molto e cioè che si possono scaricare quelle pellicole che ancora in dvd non sono uscite.
    :)


    CITAZIONE (MrBlù @ 22/6/2010, 04:16)
    Preferisco-recuperare-ciò-che-è-editato,e-da-quanto-mi-dici-qualcosa-c'è :)

    Sì sì, come dicevo: Banditi a Orgosolo, Lettere dal Sahara e Un mondo perduto (documentari degli anni '50).
    Il fatto che ti perderesti comunque un film stupendo come Un uomo a metà e il buonissimo documentario In calabria, che non sono mai usciti in dvd.
     
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  9. MrBlù
     
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    CITAZIONE (macina @ 22/6/2010, 12:35)
    CITAZIONE (MrBlù @ 22/6/2010, 04:16)
    No-ho-avuto-problemi-con-Napster-nel-2002, da-allora-decisi-di-non-installare-mai-piu-nulla
    di-simile-e-non-lo-farò-per-De-seta-come-per-nessun-altro-anche-piu-meritevole (se-possibile)

    Ovviamente sai che non intendevo tessere lodi del download tout court, che tra l'altro è anche illegale. :)
    Venivo solo dietro al tuo discorso che condividevo molto e cioè che si possono scaricare quelle pellicole che ancora in dvd non sono uscite.
    :)

    Guarda-io-precisavo-quel-discorso-proprio-perche-non-"condanno"-chi-utilizza-il-download-per-le-pellicole-non-pubblicate
    è-l'unico-modo-di-fruirne-e-quindi-condizione-quasi-necessaria. Rimane-però-un-ostocalo-per-me,forse-piu-mentale-che-altro,
    ma-ebbi-grane-per-una-scemenza-in-passato-e-se-ripenso-a-quel-periodo-non-certo-sereno-sto-lontano-da-qualsivoglia
    forma-di-p2p,tutto-qui.
     
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    Capisco, non conosco ciò che passasti con Napster, comunque con emule non credo che dovresti avere problemi di quel tipo. :)
     
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9 replies since 20/6/2010, 19:05   409 views
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