I film più belli italiani degli ultimi 10 anni

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  1. nicbaker
     
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    Ti rispondo su In un altro Paese, l'ho visto più di un anno fa e anche io scrissi due parole su Che Film Hai Visto Ieri? ed essendo autistico tengo un quadernino con le visioni e mi ricordavo di aver lasciato un commento e sono andato a ripescarlo

    CITAZIONE (nicbaker @ 19/6/2009, 00:39)
    In un altro paese
    Marco Turco.

    La mafia non è di destra, non è di sinistra, la mafia non ha ideologia, la mafia sta con il potere.

    Documentario bellissimo e di importanza fondamentale, si ripercorrono gli anni del pool e dell'antimafia, con un sapiente uso di documenti storici, inattaccabili, e immagini forti, al limite della sopportazione, a dare peso alla narrazione, che ha il suo fulcro emotivo non sulla sconfitta dello stato contro la mafia, ma sulla certezza che stato e Mafia giochino nella stessa squadra.
    E' più di una semplice ricostruzione di fatti tristemente noti, ma un pò dimenticati, o comunque "distorti", ma anche un documentario sulla straziante solitudine di Borsellino e Falcone, abbandonati dallo stato nel momento cruciale, limitati, "detronizzati". Quando Falcone aveva la giugulare della mafia in una mano e il coltello nell'altra, lo stato dapprima gli tolse il coltello e gli diede un grissino, poi uno stecchino, e Falcone graffiò la Mafia quando avrebbe potuto finirla.
    In un altro Paese gli avrebbero dato una spada.

    In un altro paese gli artefici di un tale vittoria sarebbero stati considerati un patrimonio nazionale. Dopo aver vinto la prima battaglia ci si sarebbe aspettato che Falcone e i suoi colleghi fossero messi in condizione di vincere la guerra. Invece in Italia avvenne proprio il contrario, nel giro di pochi mesi intorno al pool di Palermo tutto sarebbe cambiato

    Ultimi minuti dedicati a un noto politico italiano, in cui non vengono fatte ne supposizione ne riferimenti a fatti da dimostrare, ma più semplicemente alle leggi e ai decreti che limitarono considerevolmente la protezione ai testimoni (primo strumento contro la Mafia) scoraggiando, numeri alla mano, i pentiti, e alle leggi che limitarono quello che è stato definito il giustizionalismo dei magistrati.
    In alcune sequenze ho però avvertito un certo livore verso questo personaggio (ognuno giudichi se giustificato o meno) che mi ha leggermente infastidito, doveva essere evitato, ci si sarebbe dovuti limitare a mostrare fatti reali e dati oggetivi (come si è fatto) senza dare un tono polemico.
    A causa di questi minuti il film non ha avuto alcuna distribuzione nelle sale, e non ha ancora potuto passare in tv. Impossibile, fortunatamente, impedire la distribuzione in home video.


    8.5/9

    ci sono all'interno del film foto d'archivio che potrebbero disturbare la sensibilità di alcuni, soprattutto per il fatto di essere foto reali, e non di finzione, sotto spoiler due esempi.
    SPOILER (click to view)
    image

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    All'interno della pellicola sono attaccati indifferentemente destra, sinistra, e centro. Socialisti, democristiani etc. Non è in alcun modo un documentario politico, anche se a tratti come ho già scritto si avverte dell'insofferenza verso alcuni esponenti, ma è un documentario sul cancro del nostro paese,a dimostrazione la sequenza in cui si da parecchio peso alla frase riportata sotto il titolo.

    Ho il dvd, esiste, è l'unico modo che ha avuto il film per vedere la luce, dato che il buio della sala gliel'hanno negato, e anche il passaggio in tv sulla Rai, a dimostrazione che anche gli struzzi dovrebbe sapere che esiste una censura, e che il duopolio televisivo è in realtà un monopolio.


    Anche a me piacciono i topic dove vedo la gente interessata, io lo sono :D il cinema italiano mi sta a cuore ;)

    Secondo me non si può pensare di fare le stesse pellicole perché ogni opera nasce in tempo preciso, se è una grande opera si eternizza ed esce da esso. Però si può e si deve pensare di fare pellicole altrettanto belle, e io, ripetendo che trovo escano ancora film italiani validi, non vedo la stessa qualità di 50 anni fa (ma è "normale" esistono alti e bassi)

    Ma infatti non so di chi sia la colpa, io credo di tutti, dar la colpa ai soli produttori è sbagliatissimo, Crialese ha fatto un gran bel film con Nuovomondo, ma ha speso il doppio di quanto doveva e ha incassato poco, mi spiace ma cazzi suoi, se hai i coglioni di spendere il doppio devi prenderti le tue responsabilità. Se fai un film grandioso ti prendi i meriti, se mandi a bagno della gente non fai più film. Friedkin, era pazzo, picchiava gli attori, stava settimane su un scena di 30 secondi (stette 6 giorni per cercare del bacon che si arricciasse come voleva lui dato che voleva farci un primo piano e fin che non lo trovò non girò nessun altra scena) spese il triplo dei soldi per finire L'Esorcista, ma la warner in due settimane aveva guadagnato una cifra che non aveva mai visto in tutta la sua storia.


    Rispondendo all'ultima tua riflessione, ti dico che anche io non parlo male del cinema italiano, non sono un chiaroveggente, non so in futuro che ne sarà, so che adesso anche io trovo pellicole interessantissime, ma un Umberto D. (film su un vecchio degli anni 50, e io ho 20 anni e vivo nel 2010) mi dà da pensare tantissimo, più di quanto non abbia fatto uno dei film degli ultimi dieci anni. Quindi credo che certe cose siano universali, non ho bisogno di film vicini a me (nel tempo) ho bisogno di film belli.
     
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52 replies since 23/6/2010, 09:16   38069 views
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