Fantastic Four: Reborn

di Josh Trank

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  1. marsellus wallace
     
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    inguardabile

    voto -4, anzi, meno 5, includendo Doom

    Fantastic four - i Fantastici 4

    2007. Reed Richards è un ragazzino dotato di una mente eccelsa, e sta elaborando un macchinario per la dislocazione geografica istantanea dei corpi, aiutato dall'amico Ben Grimm il cui padre ha un deposito di rottami d'auto. L'esperimento è un disastro ma Reed non si perde d'animo. Siamo ora ai giorni nostri e i due ragazzi vengono notati da Franklin Storm e sua figlia adottiva Sue, che li portano in un centro segreto militare per l'elaborazione di tecnologie superiori. Qui Reed riesce ad avere i mezzi per costruire la sua macchina per andare in una dimensione parallela chiamata Terra Zero o Zona negativa. Aiutato da Sue, dal fratello adottivo di lei Johnny e dall'enigmatico Victor Von Doom intraprendono il pericoloso viaggio.

    Dopo il flop del 2007 di I Fantastici 4 e Silver Surfer, sembrava che del quartetto di eroi creato da Kirby e Lee al cinema non ci dovesse essere più traccia, purtroppo non è così, dato che ora è arrivato il più scassato dei reboot di sempre, e pensandoci bene anche il più brutto film Marvel di sempre, superiore a ciofeche gigantesche come Elektra, dove tutto è sbagliato e si salva ben poco (onestamente l'unica cosa che salva chi scrive è il design della Cosa, roccioso a dovere e privo di costume). Cominciamo a raccontarvi di questo disastro assoluto partendo dal prologo iniziale dove nel 2007 un ragazzino di nome Reed Richards sta elaborando su un quaderno una macchina per il teletrasporto (per darsi una certa dignità il Signorelli nella trama ve l'ha spocchiosamente definita " macchinario per la dislocazione geografica istantanea dei corpi"). Nessuno gli crede e pensano tutti che sia solo una follia, ma aiutato dal suo amico Ben Grimm che lo aiuta con spartani pezzi di ricambio per auto e alcuni joystick alla fine in un garage la costruisce. Appena l'accende toglie l'energia elettrica a tutto il caseggiato fallendo l'esperimento, quello che non sa è che se avesse avuto successo avrebbe fatto implodere il mondo intero (!). Siamo ora ai giorni nostri, i bambini Reed e Ben (Miles Teller e Jamie Bell, due nomi non proprio sconosciuti che naufragano come tutti gli altri nella parte) sono due ragazzi che presentano caparbiamente la loro invenzione a una dimostrazione scolastica. Stavolta il fato li aiuta, vengono notati da un responsabile di una installazione militare di colore di nome Franklin Storm (Reg E. Cathey) e di sua figlia adottiva Sue (Kate Mara), che li portano al loro laboratorio dove si cerca di raggiungere una dimensione alternativa chiamata Zona Negativa. Qui conoscono l'enigmatico e scontroso Victor Von Doom (Toby Kebbell) che subito li definisce solo scolaretti, poi anche il figlio di Franklin, Johnny (Michael B. Jordan). Alla fine la macchina per arrivare alla Zona Negativa o Terra Zero tramite il teletrasporto comincia, Reed, Ben, Victor e Johnny partono, Sue rimane in laboratorio a supervisionare. Ritornano dal posto, colmo di energia imprecisata verde, soltanto in tre, trasformati completamente, e anche Sue ne subisce gli effetti del viaggio di riflesso. Passa un anno, Reed fugge e diventa clandestino, gli altri vengono studiati per sfruttarne i poteri. Bisogna organizzare un nuovo viaggio nella zona negativa, con tutti i rischi del caso e serve Reed a tutti i costi, il governo militare vuole risposte a fini bellici e scatena una caccia all'uomo gigantesca.
    Allora, riepiloghiamo a uso e consumo dell'orrore degli scafati Marvel fans, cercando una cronologia numerica da 1 a 4 per chiarezza:
    1. Reed Richards, Mr. Fantastic, non è un uomo maturo brizzolato ma un giovane teen ager dal cervello superiore, con Miles Teller che cerca in tutti modi di essere dignitoso, ma la credibilità del suo personaggio è zero e il trucco che lo allunga negli arti semplicemente pietoso.
    2. Sue Storm, la donna invisibile, è di origini kosovare (non stiamo scherzando) ed è sorella adottiva del personaggio 3, la bellezza e sensualità di Kate Mara si disperde in un biondo finto.
    3. Johnny Storm, la torcia umana, è di colore. Non è la prima volta che in un film Marvel si ribalta l'origine genetica di un personaggio (vedi Nick Fury), qui abbiamo un ragazzo petulante senza l'amicizia di Grimm che lo ha sempre contraddistinto nel fumetto.
    4. Ben Grimm, la Cosa, è il personaggio dal design migliore, senza mutande blu dato che è roccia pura per cui il sesso non si vede, ma quello trattato peggio, quasi un cagnolino al servizio di Reed privo di una sua identità.
    Se non vi è bastato lo scempio, a cui Stan Lee stavolta ha voluto non partecipare evitando il solito cammeo (e non c'è neppure la scenetta finale nascosta dopo i titoli di coda) sappiate che Destino impazzisce senza ragione apparente nella Zona Negativa, ed è praticamente un ammasso di latta fusa, con cappuccio, latta informe innervata di verde fluorescente quasi fosse un led impazzito, tra l'altro quando combatte con i 4 Doom non è potente quanto prima dove faceva esplodere i cervelli con un pensiero.
    Il film dopo l'improbabile prologo e la noiosissima lunga fase di preparazione all'incidente corre veloce con la fase action che si risolve in modo banale, fino ad arrivare in fondo dove viene coniato il nome della formazione (e finisce la tortura per noi). Tra l'altro gli effetti speciali sono di gran lunga inferiori agli standard Marvel, un vero disastro totale, traditore di ogni spirito che contraddistingue gli F4, criticato in tutto il mondo a cui speriamo vivamente non segua un nuovo capitolo, anche se si vocifera che Singer voglia metterci mano.
     
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8 replies since 29/7/2010, 14:04   231 views
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