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MrBlù.
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Una vita tranquilla
Regia: Claudio Cupellini
Anno di produzione: 2010
Durata: 105'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/noir
Paese: Italia/Francia/Germania
Produzione: Acaba Produzioni, Babe Films, Eos Entertainment; in collaborazione con Rai Cinema, Canal +, Cinecinema
Formato di ripresa: 35mm
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Studio Sottocorno / 01 Ufficio Stampa
Altri titoli: A Quiet Life
Rosario Russo è un uomo che ha dovuto abbandonare la sua terra e fuggire dal suo passato. Si è rifatto una seconda vita con un'altra identità, un altro lavoro e un'altra famiglia, in un altro paese, sperando che finalmente questo possa essere il corso sereno della sua vita, finché il destino non decide per lui...
Il film è tratto dal soggetto "Il Nemico dell'Acqua" di Filippo Gravino vincitore del Premio Solinas 2003.
Il soggetto sfiora i fatti di cronaca recente come la strage di Duisburg del 2007.
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MrBlù.
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sembra-suscitare-poco-interesse-questo-noir-nostrano-con-Servillo-mattatore
io-invece-ho-buone-aspettative. -
Demonaz78.
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Essendoci Servillo non può non essere un buon film. Appena riesco me lo guardo sicuramente . -
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La trama mi ricorda un pò "Il fu Mattia Pascal"... . -
wizard89.
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A me piacerebbe vedere Servillo anche in altri ruoli, però. Un attore del genere potrebbe fare davvero qualsiasi cosa. . -
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vedere . -
Kurtz.
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visto ieri
ottimo film. sono entrato con aspettative tranquille e il film è anche più bello di come m'aspettassi, capace di smarcarsi da Sorrentino, seppur raccontando qualcosa di molto simile a Le conseguenze dell'amore
Servillo incommensurabile
8.5. -
.sembra-suscitare-poco-interesse-questo-noir-nostrano-con-Servillo-mattatore
io-invece-ho-buone-aspettative
Molto interesse, altrochè. Servillo tra l'altro fresco vincitore al festival di Roma. -
Kurtz.
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L’apertura, prima ancora dei titoli, un pugno di fotogrammi su una caccia a un cinghiale, ci immerge perfettamente nell’humus narrativo ed emotivo del film. Una storia che galleggia in quell’atmosfera rarefatta, che sembra preannunciare il peggio ma centellinando con sapienza, e al momento più adatto, le informazioni per farci completare il quadro.
Eccetto l’ultimo tratto del film, l'intreccio si dipana in una sorta di limbo semiminaccioso le cui premesse vengono però sempre rinviate. Più che di tensione si deve parlare di sospensione, servita spesso dai primi e primissimi piani, che sarebbero l’antitesi di un racconto concitato e dimostrano la volontà del regista di raccontare l’interiorità dei personaggi, l’evoluzione dei loro (non)rapporti, una risoluzione edipica che sfocia ineluttabilmente dentro le grinfie del noir. Sono entrato in sala soprattutto spinto dalla curiosità (confermata a pieno titolo) di assistere all’ennesima prova magistrale di Servillo (non a caso premiato a Roma proprio ieri sera), ma temevo anche un film più derivativo di quanto si potesse accettare, e invece Cupellini riesce a smarcarsi perfino dalle similitudini più evidenti (anche a pre-visione), dalle atmosfere sospese de Le conseguenze dell’amore, film che condivide non poco con Una vita tranquilla, anche se in fondo parliamo di due personaggi dai caratteri praticamente opposti (o quasi); Cupellini raffigura con rapide pennellate, senza moralismi, la manovalanza della camorra, attraverso una buona direzione degli attori, dimostrando di aver digerito la freddezza d’analisi di Gomorra. Ma Una vita tranquilla ha poi il coraggio di andare per la sua strada. È subito chiaro che al di là del riferimento all’immondizia, come aggancio realistico alla narrativa del film, a Cupellini interessa soprattutto il rapporto tra padri e figli, il dramma interiore che sfocia in tragedia più che la registrazione della cronaca. Centro di questo arazzo è il volto e l’espressività di Toni Servillo, la cui performance d’attore ormai sembrano fatte apposta per mettere a dura prova l’umile aspirante recensore. Non c’è aggettivo o locuzione che possa sintetizzare fino in fondo il lavoro di quella maschera perfetta, di quello specchio di sofferenza tirata e sottaciuta, servita da una recitazione volutamente di sottrazione. Prendete la sequenza a tavola, piazzata verso il denouement del film: tutti i personaggi seduti uno di fronte all’altro, le coperture ormai saltate eppure la finzione mandata ancora avanti come un nastro. A Servillo basta passarsi le mani sul viso, stendere e tendere i muscoli della faccia, la carne barbuta del viso per rappresentare lo sconforto, il turbamento e insieme la maturazione di un’idea che prende forma nella mente del personaggio. Sembra di vederlo strapparsi la maschera dal volto mentre tenta disperatamente (ancora) di restare in equilibrio tra la sua nuova vita e i metodi di quella che s’è lasciato alle spalle e che rischia di trascinarlo di nuovo dentro; una bara, per la precisione.
Il finale è in puro stile noir. L’eterno ritorno dell’oscurità sommersa non porta che a un'eterna partenza, un nomadismo continuo, espressione di una fame di vita, di un istinto di sopravvivenza che incolla l’ultima creazione-fotogramma di Servillo alle maschere mostruosamente umane di cui sono popolati i rulli del cinema italiano.
8.5
Edited by Kurtz - 7/11/2010, 02:15. -
MrBlù.
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ecco-il-commento-che-auspicavo! Quando-parlo-di-buone-vibrazioni-il-mio-quinto-senso-e-mezzo-difficilmente-mi-smentisce.
Servillo-è-una-grande-conferma,forse-la-migliore-maschera-nel-nostro-cinema-attuale,ma-sono-curioso-di-vedere-Cupellini
alle-prese-con-un-genere-che-non-ha-mai-trattato,inoltre-in-Lezioni-di-cioccolato-non-mi-convinse-per-niente,
sempre-in-bilico-tra-l'equivoco-romantico-e-la-commedia-impegnata. Poca-personalità-di-regia.
Forse-è-questa-la-via-che-doveva-intraprendere-per-emergere-definitivamente-come-regista,poi-lo-ammetto...
Una-vita-tranquilla-mi-è-sconfinferato-da-subito-sia-per-genere-disilluso-che-per-qualità-degli-attori,e-già-dal-trailer
la-fotografia-promette-benissimo!. -
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Pellicola intensa che mescola melodramma e noir e lo fà attraverso un'attore che nel panorama italiano è senz'altro uno degli attori di riferimento: Toni Servillo. Un'uomo, una maschera, una fucina di sentimenti, emozioni, contraddizioni, movenze e atteggiamenti che trasmette allo spettatore come pochi sanno fare. Dall'altra parte un regista che personalmente non conosco ma che sà adagiarsi bene alla storia e al genere. In definitiva una buona pellicola anche se forse risente di altre opere per elevarla dove molti ne parlano e alludono.
Voto: 7/7,5
P.S. @Kurtz - Sei alto col voto a mio parere, se penso ad un 8,5 a questo, dò minimo 9,5/10 alle Conseguenze Dell'Amore e non sò quanto a Gorbaciof dove a mio parere Servillo, se è possibile, lì si supera rispetto a questo, non sò cosa ne pensi in merito. -
MrBlù.
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Non-ha-fatto-grandi-cose,un-paio-di-mediometraggi-e-il-sopravvalutato-Lezioni-di-Cioccolato,
commedia-leggera-con-ambizioni-morali (si-toccano-i-temi-dell'integrazione-razziale) mal-spese,
mostra-però-una-certa-predisposizione-nella-direzione-del-cast.
Altro-buon-feedback-comunque-per-questa-pellicola-con-Servillo,ne-sono-contento. -
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Si avevo sentito parlare di "Lezioni di Cioccolato" che non aveva riscosso un buon successo, e tra l'altro un film di un genere diverso rispetto a questo . -
Kurtz.
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Pellicola intensa che mescola melodramma e noir e lo fà attraverso un'attore che nel panorama italiano è senz'altro uno degli attori di riferimento: Toni Servillo. Un'uomo, una maschera, una fucina di sentimenti, emozioni, contraddizioni, movenze e atteggiamenti che trasmette allo spettatore come pochi sanno fare. Dall'altra parte un regista che personalmente non conosco ma che sà adagiarsi bene alla storia e al genere. In definitiva una buona pellicola anche se forse risente di altre opere per elevarla dove molti ne parlano e alludono.
Voto: 7/7,5
P.S. @Kurtz - Sei alto col voto a mio parere, se penso ad un 8,5 a questo, dò minimo 9,5/10 alle Conseguenze Dell'Amore e non sò quanto a Gorbaciof dove a mio parere Servillo, se è possibile, lì si supera rispetto a questo, non sò cosa ne pensi in merito
be' magari c ho messo un mezzo o un voto in più solo per Servillo
cmq anche per me Le conseguenze viaggia mooolto più alto capiamoci.
Per dire, per me è uno dei più bei film del decennio passato. E intendo a livello mondiale!
p.s.
ragazzi (mi rivolgo soprattutto ai moderatori)
Sto scrivendo per un giornale online di cinema e tv e telefilm. In pratico fo le recensioni. Non potendole poi riportare qui mi chiedevo se posso postare il link delle mie recensioni nei post dei singoli film.
se no, fa niente
non vorrei spammare diciamo.
Blù ho provato a mandarti un PM ma come al solito la casella è piena!!!!
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MrBlù.
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Sto scrivendo per un giornale online di cinema e tv e telefilm. In pratico fo le recensioni. Non potendole poi riportare qui mi chiedevo se posso postare il link delle mie recensioni nei post dei singoli film.
se no, fa niente
non vorrei spammare diciamo.
Blù ho provato a mandarti un PM ma come al solito la casella è piena!!!!
Hai-ragione-son-sempre-intasato
Puoi-mettere-i-link-colonnè,ma-noi-per-risponderti-possiamo-almeno-quotarti?
Bisogna-vedere-gli-accordi-che-hai-coi-propietari-del-portale...solitamente-dopo-tot-tempo
puoi-pubblicarle-anche-dove-vuoi. Dare-l'esclusiva-secondo-me-è-sempre-controproducente.