Un'Ottima Annata

di Ridley Scott

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  1. ^anya^83
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 22/11/2006, 14:13)
    CITAZIONE (Kurtz @ 22/11/2006, 13:44)
    Mi sa di film molto a rischio di caxxata atomica. Scott sono anni che l'ho perso... e questa trama non so... certo non brilla per originalità, ma non so perchè proprio la vedo poco adatta a Scott.
    Ma sarà un piacere ricredermi nel caso, perché in teoria sarebbe una bella storia (in mano a un altro).

    Stesso pensiero che ho fatto io. Ma comunque anche in questa storia c'è la rinascità tema portante di Scott, vedremo. Per ora lasciatemi tutti fantasticare, in USA accoglienza fredda comunque sia di critica che di pubblico.

    ..quoto..vedremo... ^_^
     
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  2. Trinità&Bambino
     
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    Allora ho visto questo film!

    Inanzitutto non avevo la minima idea di cosa parlasse. Avevo avuto il sentore comunque di uno Scotto diverso.

    Ridley lascia la sua solita regia per entrare nel regno del melò francese e onestamente non lo fa neanche maluccio.
    Racconta di un broker londinese di nota fama, abile e egoista di natura, che riceve in eredità da suo zio un casolare in Francia.
    Russel Crowe, nei panni del broker, torna nella sua terra d'origine con l'intenzione di vendere bene la sua nuova tenuta per poi tornare in ighilterra più ricco di prima.

    Il film no è assolutamente originale, la storia vista sicuramente in altre salse non offre nessuno spunto particolare allo spettatore.
    Ma vi devo dire che non mi sono annoiato a guardarlo, non è certo un film da avere in collection o da rivedere ma non è neanche un prodotto da buttare.

    Curioso che a firmare un film di questo tipo sia stato il regista di Blade Runner, onestamente non vedo un nesso fra questa opera e le sue precedenti. Evidentemente voleva provare a raccontare un tipo di storia diversa dal solito, e bene o male ci è anche riuscito, anche se cadendo troppo spesso nella retorica e nel deja-vu.

    Film comunque guardabile, se si riesce a dimenticare la scritta:

    Directed by Ridley Scott

    ;)
     
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  3. marsellus wallace
     
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    io non riusciro' mai ad abbinare questo film a quel regista ... e' un film talmente telefonato nei contenuti che sembra uno spot della tim...
     
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    Domani sera vado a vederlo. poi vi saprò dire. Per me questo è il film più atteso.
     
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    Un’ottima annata – Le vendemmie dell’animo

    Sembra stia divenendo prassi per Ridley Scott alternare grosse produzioni come “Il Gladiatore” o “Le Cociate” a film minuscoli e dalla regia più frizzante come “Il genio della truffa” e questo suo ultimo film “Un’ottima annata”. La cosa che stupisce maggiormente del cineasta inglese una volta visto questa sua nuova pellicola, è la lucidità e duttilità con cui riesce a piegare il mezzo cinematografico ai suoi voleri. Infatti una storia che non regala granché oltre il già visto, nelle mani di Scott diventa un divertito espediente per raccontare da un punto di vista totalmente nuovo il tema ricorrente di ogni suo film, l'uomo. Il protagonista Max Skinner (Russel Crowe) è un broker di successo, capace i rischiare per ottenere sempre il massimo da tutto ciò che lo circonda, si ritrovata tra le mani l’eredità dello zio che lo crebbe da bambino, ovvero una villa in Provenza con vigneto compreso. Inizialmente l’uomo d’affari tenterà di vendere tutto, ma successivamente grazie all’obbligo di dover rimanere li un paio di giorni, Max Skinner ritornerà ad essere nuovamente quel bambino innamorato della vita e delle semplici cose qual era sempre stato, ma che aveva dimenticato di essere. La trama non brilla per originalità, il classico uomo d’affari che una volta riscoperto il suo passato rinuncia a tutto e si tiene l’amore ed una vita migliore anche se meno agiata. Quindi se da un certo punto di vista, quello squisitamente legato al soggetto, questo “Un’ottima annata” non mostra nessuna mercanzia sconosciuta, in realtà lascia basiti per come nelle mani di un’autore quale Scott anche la più banale delle trame possa assurgere a qualcosa di diverso, ma allo stesso tempo conciliare anche il più cieco dei detrattori il quale non esiterà a puntare il dito contro sottolineando, sminuendo, la superfice da commedia romantica vista un migliaio di volte. Invece sotto la scorza da commedia, realizzata perfettamente grazie ad una calibrazione perfetta dei tempi comici, che tra l’altro ricordano non poco le commedie irriverenti che la Francia ci sta regalando negli ultimi anni, troviamo ancora l’uomo alla ricerca della vita o di dare un senso ad essa, tematica molto cara a Sir Ridley Scott. Ma anche qui il se il risultato rimane lo stesso gli addendi cambiano come sempre, infatti al contrario dei protagonisti “classici” scottiani Max Skinner non è alla ricerca di qualcosa che dia un senso alla sua vita, non cerca la redenzione di Baliano, ne la vendetta di Massimo il gladiatore, Max ha già tutto quello che vorrebbe, donne, vestiti, soldi ed una posizione lavorativa di assoluto rilievo. Eppure quando arriverà in Provenza dove la vita non si vive attraverso gli schermi di un calcolatore, o nella solitudine di un avveniristico appartamento, riscoprirà una vita che aveva dimenticato, emozioni da tempo congelate. I ricordi dell’infanzia sono gli unici che possiede proprio perché le uniche vere emozioni delle sua vita le ha vissuta quanto era ancora se stesso, non il broker di successo animato dalla società individualistica in cui ha deciso di crescere. Ad un certo punto Max si chiede se vale la pena avere tutto per poi non poter godere di nulla appieno, un po’ come avere una preziosa opera d’arte ma non possedere il tempo di amirarla. Come fa Ridley Scott a parlare di tutto questo nelle due ore di film è ingiusto tentare di svelarlo, come lo zio di Max aveva dei segreti nella sua cantina questo “Un’ottima annata” cela delle sorprese pronte ad essere apprezzate da chi le saprà comprendere, ed un po' come un calice di vino riserverà delle sorprese, se siano positive o negative dipenderà solamente dal vostro palato.

    http://www.raystormcineblog.splinder.com/post/10394304
     
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  6. marsellus wallace
     
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    Come fa Ridley Scott a parlare di tutto questo nelle due ore di film è ingiusto tentare di svelarlo, come lo zio di Max aveva dei segreti nella sua cantina questo “Un’ottima annata” cela delle sorprese pronte ad essere apprezzate da chi le saprà comprendere, ed un po' come un calice di vino riserverà delle sorprese, se siano positive o negative dipenderà solamente dal vostro palato.( cit ray )

    in chiusura della solita splendida recensione troviamo una santa verita' , il vero problema di fondo io lo trovo , come diceva trinita' , nel nome del regista : da zio ridley io non voglio sorprese , non voglio un calice di vino insicuro che col tempo diventa aceto o ancora peggio nulla , voglio un film che possa magari non piacere ( questo e' soggettivo ) ma robusto , graffiante , che mi sappia dire " Questo e' il mio cinema,goditi la sensazione di esserci , se non ti piace io non posso farci nulla , ma scriviti un esempio di cinema che alla fine qualcuno citera' nel bene o nel male ".
    gia' come per il genio della truffa questi " divertissement " anche di base nascondono una regia socratica e illuminata , ma non illuminano per nulla quella che deve essere la concezione dello scoprire da parte di autori che sono assolutamente liberi di filmare qualunque cosa vogliono senza ingerenze produttive . Questo di Scott , a costo di ripetermi , e' un lavoro che si autocompiace invece di proporsi , che plagia topoi spolverandoli e non rimodernandoli.La verita'di quello che c'e' sta tutta nella recensione di ray , il senso del perche' questo film dovesse avere un tale regista ci rimane oscuro.
    Parlando personalmente, e riprendendo i brani della chiosa finale della rece ,questo film non ha nessuna sorpresa , perche' tutto e' scontato e delineato sin dal primo bicchiere, in ogni comparto , e anche se l'etichetta e' sopraffina il calice ha un retrogusto deludente da parte di un vignaiolo che ha sempre pensato piu' al palato che agli occhi.Nel gioco delle alternanze , il prossimo lavoro di ridley sara' un film di tutt'altra caratura.ovviamente nel nome di un artista e del cinema siamo tutti li' pronti a battere le mani per l'arte e non per il compito svolto da studente modello.
     
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    Questa sera io porto pure una ragazza a vederlo, mi sono divertito un sacco, probabilmente perchè anche se un lavoro autocompiaciuto come dici tu marcellus, lo ritengo comunque un film onesto, da quello che ci si aspetta e nel farlo non delude. Se non fosse stato firmato da Scott, probabilmente ci saremmo ritrovati la storia di un'uomo che scopre cosa vuol dire amare, invece di ritrovare se stesso. Un film che parla di rinascita, piuttosto che di scoperta e probabilmente questo lo è solo grazie a Scott.
     
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  8. marsellus wallace
     
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    su questo pensiero finale mi trovo completamente discordante ray , credo che un discorso di ritrovamento fatto come lo ha fatto scott ( nessun avvicinamento a nuove scogliere morali , inseguimento di ideali ecc. ) cioe' riannodando i fili di un passato rinnegato sa di falso lontano un miglio ( insomma , diventa un autentico bastardo in trenta anni e si autovergogna in due giorni...come ho scritto nella rece non e' successo nulla che lui non conoscesse e che lo porta a nuovi orizzonti ) , poco credibile e del tutto artefatto.In piu' e' condito di scenette/siparietti del tutto gratuiti e di poco conto ( il canto alla vigna, l'arrivo dell'amico e la scoperta-accettazione della figlia dello zio ) , sono abbastanza convinto che un autore meno capace con un plot simile avrebbe avuto come resa un lavoro filmico meno ricercato nel visivo ma una rozzezza di base decisamente piu' accattivante, piu' diretta e forse meno falsa ( la maestria di scott sta anche nel giocare di inganno,un po' il discorso che si faceva su nolan : solo che se nolan lo fa affascinando-non ne sono d'accordo su questa ipotesi personalemnte- scott lo fa soporizzando,edulcorando e banalizzando ) .
    buona rivisione ray , d'altronde come nello sport che ogni campione e' tale nella sua epoca , ogni film e' meraviglia nella nostra anima.
     
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    CITAZIONE (marsellus wallace @ 1/1/2007, 19:25)
    buona rivisione ray , d'altronde come nello sport che ogni campione e' tale nella sua epoca , ogni film e' meraviglia nella nostra anima.

    Rivisto proprio ieri sera....beh lascia che te lo dica sto film di Scott è proprio ben fatto. Il personaggio non diviene un'angelo in due giorni (infatti vende comunque la villa) ma si ricorda cosa significa vivere la propria vita dopo treantanni passato al conseguimento del massimo/nulla in una società fatta d'immagine e inconsistenti obbiettivi individualisti. Infatti la sua liquidazione alla fine sarà un quadro, la sua rinascita alla fine ripartirà dal luogo a cui ha ricordi legati.
     
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  10. marsellus wallace
     
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    vedo che hai messo anche l'avatar e la firma ray , mi sa che la nostra stimolante e simpatica divergenza sul film te lo ha fatto apprezzare ancora di piu'...sarebbe sterile magari segnalare che ci mette anche ben poco per riprendersi la villa ( e comunque lui l'ha venduta per partito preso e non quando ha cominciato a starci dentro ...non era ancora cominciato il bozzolo della nuova genesi imperfetta ) , dato che ne abbiamo parlato penso diffusamente e abbiamo esplorato ogni possibile angolazione personale.non mi resta che augurarti un dvd del film all'altezza del piacere e delle sensazioni che la sua visione al cinema ti ha donato, per poter magari bere un bicchiere di vino invecchiato con gusto mentre lo guardi.Io saro' a lambiccarmi il cervello con le spiegazioni e le rivisioni delle magie di nolan ...
     
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    CITAZIONE (marsellus wallace @ 3/1/2007, 13:24)
    vedo che hai messo anche l'avatar e la firma ray , mi sa che la nostra stimolante e simpatica divergenza sul film te lo ha fatto apprezzare ancora di piu'...sarebbe sterile magari segnalare che ci mette anche ben poco per riprendersi la villa ( e comunque lui l'ha venduta per partito preso e non quando ha cominciato a starci dentro ...non era ancora cominciato il bozzolo della nuova genesi imperfetta ) , dato che ne abbiamo parlato penso diffusamente e abbiamo esplorato ogni possibile angolazione personale.non mi resta che augurarti un dvd del film all'altezza del piacere e delle sensazioni che la sua visione al cinema ti ha donato, per poter magari bere un bicchiere di vino invecchiato con gusto mentre lo guardi.Io saro' a lambiccarmi il cervello con le spiegazioni e le rivisioni delle magie di nolan ...

    Vorrà dire che un giorno ci troveremo entrambi e tu mi speighi i punti neri di Nolan e io ti faccio apprezzare il primo film luminoso di Scott :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
     
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  12. marsellus wallace
     
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    ovviamente sara' un piacere infinito ray !
     
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    Pellicola molto coinvolgente, al di sopra delle mie personali aspettative. Bene Russel Crowe e Marion Cottilard. Uno Scott un pò diverso dal solito che offre spunti e una storia semplice semplice, magari anche un pò paracula, ma che è lontana dalla classiche storie d'amore.

    7.5
     
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27 replies since 22/11/2006, 09:47   474 views
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