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Fedor Lynch.
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Campagna elettorale in Ohio. Lo scontro politico è tra Mike Morris e Ted Pullman, candidati democratici in lotta per le primarie. I loro staff sono entrambi alla ricerca dell'approvazione di Franklin Thompson (senatore democratico della Carolina del Nord), che sarebbe in grado di far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra. Tra strategie, soffiate e segreti, i due gruppi cercheranno il voto dei cittadini.
Basato sul lavoro teatrale "Farraguth North" di Beau Willimon, "Le Idi di marzo" è un film che trascina lo spettatore all'interno della macchina politica, svelandone alcuni meccanismi. Ottima la regia di George Clooney che rimane fredda e distaccata ma sempre convincente e lucida. Partendo da una sceneggiatura intelligente e ben sviluppata, Clooney parla di politici ma soprattutto di uomini disposti a tutto pur di ottenere ciò che desiderano. Difficile uscirne puliti da questa campagna elettorale che mette a nudo i suoi protagonisti, portandoli alle scelte più estreme. Non c'è qualunquismo nell'opera, sia chiaro: Clooney non intende dirci che i politici sono tutti uguali, bensì strappare il velo di finzione che si stende sopra certi personaggi. E' una critica che mira quasi più all'uomo che alla classe politica, alla sua "capacità" di scendere a compromessi, di voltare le spalle all'amicizia, di annullare qualsiasi rapporto umano per fini materiali. Da sottolineare le interpretazioni di tutto il cast, davvero in stato di grazia, a partire dallo stesso Clooney, poi Ryan Gosling, Paul Giamatti, Philip Seymur Hoffman, Evan Rachel Wood e Marisa Tomei. La fotografia livida rende al meglio l'atmosfera della pellicola, sposandosi alla perfezione con il testo. Assolutamente consigliato.
Voto: 8
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Le Idi Di Marzodi George Clooney |
