Drive

di Nicolas Winding Refn

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  1. nicbaker
     
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    Ma è davvero così importante Pako? :D

    Premesso che con Refn ho un rapporto strano, che non starò qui a spiegare, ma non riesco ad amare nessuno dei suoi film davvero (nemmeno quel Valhalla rising che ho e continuerò a promuovere, detto in soldoni mi annoia un po' la retorica della violenza che attraversa tutto il suo corpo filmico).


    Due righe veloci.

    Questo Drive però è in assoluto il suo migliore, una storia d'amore che sa farsi favola, dolce e durissima, avvolgente, un universo filmico con un sound design da urlo (una costante nei film di Refn) e con le buone luci di Sigel, cinematographer pomposo, qui trattenuto e alle prese con una fotografia calda, incostante, ora grandiosa ora più patinata e anonima (Refn ha le idee chiare, e avrebbe meritato un collaboratore migliore, anche se ripeto, il lavoro è ottimo, ma poteva essere magnifico)
    Personaggi grandiosi e macchiette abbozzate che stonano a note alte o altissime, sole accecante, notte fonda, Drive ha davvero l'aria di una favola, dolce e cupa. Non manca l'autocompiacimento nel mostrare violenza a buon mercato con sequenze dove si indugia sempre 2-3 secondi su teste fracassate, peccato che ogni tanto anche Refn si adagi nel sensazionale, non si nasconde, è cresciuto a pane e Leone e da lui (e da tutta quella generazione) ha ereditato l'estetica della violenza, che nei suoi film troppo spesso rimane tale, uno spettacolo per cuori forti (ma nel 2011 chi non lo ha?) a cui manca (come potrebbe essere altrimenti) la carica eversiva dei Padri, ma qui la violenza (molto meno presente che in altri suoi film, e non sarà questa a smuovervi) trova un suo posto nella storia e l'ostentazione sadica fine a se stessa pesa meno.

     
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145 replies since 22/7/2011, 22:06   3404 views
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