Drive

di Nicolas Winding Refn

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    CITAZIONE (MrBlù @ 2/10/2011, 18:15) 
    Di-Pusher (ad-oggi-fuori-catalogo) a-brevissimo-riuscirà-l'intera-trilogia-in-dvd, non-mancarla!

    mi stai dando un'ottima notizia, avevo letto di pusher e ad oggi non ho ancora trovato nulla in dvd...attenderò la trilogia (si potrà sperare anche in blu ? )
    intanto se riesco a convincere la morosa (magari le dico che andiamo a vedere i puffi 3D) forse lo vedrò al cinema stasera...
    il trailer mi aveva sollazzato non poco...(infatti era stata l'unica nota positiva nella visione del film Professione assassino :sick: )
     
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    Una sola cosa non m'è chiara e mi piacerebbe sentire la vostra al riguardo.

    Perché per uccidere Nino (Ron Perlman) il protagonista indossa la maschera che usava nel suo lavoro di stuntman?
    Non poteva anche andarci a viso scoperto?
     
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    Rivisto stasera, alzo a 8,5.

    Pakito

    Il protagonista indossa la maschera perchè poco prima va a controllare attraverso la porta cosa stesse facendo Nino, cosa che non avrebbe potuto fare a viso scoperto, o perlomeno ci sarebbe stato il rischio che lo vedessero.

    Io la vedo così.
     
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    Avevo pensato anch'io che inizialmente il motivo fosse quello ma...

    ...il fatto è che la indossa anche dopo; anche quando scende dalla macchina fin sulla spiaggia dopo aver tamponato volontariamente l'auto con a bordo Nino. E' questa la cosa che non capisco e non riesco a dargli un senso. Che motivo aveva di nascondere la sua identità?
     
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    argh....che curiosità...la storia dei puffi non ha funzionato, vado a vedermelo da solo oggi pomeriggio ! ! ! !
     
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    Drive_PIC3

    Il danese Nicolas Winding Refn lo conosco ad oggi solo per la regia ipnotica del criptico Valhalla Rising, peraltro pellicola che non mi aveva convinto, e che in futuro mi riprometto di rivedere.

    Questo Drive, vincitore all'ultimo festival di Cannes per la miglior regia, è una pellicola che merita ampiamente il premio ricevuto. Infatti il film non ha una storia originale che colpisce particolarmente lo spettatore, però Refn la personalizza, con il suo stile e la sua visione in una forma memorabile, con una regia eccelsa e mai banale. Refn con mano ferma, sa esattamente come far immergere lo spettatore nella storia e farlo coinvolgere a dovere, tra primi piani, sequenze in auto spettacolari, ralenti, accellerazioni brutali e fragorose, silenzi e sguardi che parlano da soli, con un'attenzione e una geometria dei corpi e dei luoghi pressochè perfetti. Di contorno, una colonna sonora elettronica d'effetto, una fotografia davvero buona, come la riproposizione della città in notturna, con strade e autostrade interminabili, abbagliate dai fari di auto che sprizzano da ogni bullone cavalli rombanti.

    La pellicola è apprezzabilissima soprattutto dai cinefili, con rimandi a innumerevoli film, con un protagonista (Ryan Goslin) che da il meglio di sè in un'unica espressione facciale, glaciale, una maschera che al tempo stesso ha dei sentimenti profondi, ma anche scatti d'ira di pura violenza, secchi, senza appelli. Il resto del cast fa il suo dovere ma non eccede, da Carey Mulligan, a Bryan Cranston, a Albert Brooks, fino a Ron Perlman.

    Una pellicola quindi che non sarà ricordata per la brillantissima sceneggiatura, ma soprattutto per il talento indiscusso di un regista che ha dei numeri, numeri che basta questa pellicola per capire che sono cristallini, talmente tanto alti da elevarlo già a grande cineasta, sicuramente riuscirà a dare notevoli soddisfazioni anche in futuro, nel frattempo recupererò le pellicole che mi mancano in visione (Trilogia Pusher e Bronson).

    Voto: 8,5

    CITAZIONE (raystorm @ 2/10/2011, 18:12) 
    Vedo di andare a recuperarlo al cinema questa settimana. Vi vedo tutti belli carichi con questo Refn, io ho visto solo Valhalla perchè la trilogia del pusher non l'ho ancora trovata. Sono un pochino più freddo nei suoi confronti rispetto a voi dopo la visione di Valhalla, ma a probabilmente il gradimento aumenterà con pusher e questo.

    Ero nella tua stessa situazione. Un consiglio, vai a vederlo al cinema, poi sono sicuro recupererai tutto il recuperabile in home video ;)
     
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  7. nicbaker
     
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    Ma è davvero così importante Pako? :D

    Premesso che con Refn ho un rapporto strano, che non starò qui a spiegare, ma non riesco ad amare nessuno dei suoi film davvero (nemmeno quel Valhalla rising che ho e continuerò a promuovere, detto in soldoni mi annoia un po' la retorica della violenza che attraversa tutto il suo corpo filmico).


    Due righe veloci.

    Questo Drive però è in assoluto il suo migliore, una storia d'amore che sa farsi favola, dolce e durissima, avvolgente, un universo filmico con un sound design da urlo (una costante nei film di Refn) e con le buone luci di Sigel, cinematographer pomposo, qui trattenuto e alle prese con una fotografia calda, incostante, ora grandiosa ora più patinata e anonima (Refn ha le idee chiare, e avrebbe meritato un collaboratore migliore, anche se ripeto, il lavoro è ottimo, ma poteva essere magnifico)
    Personaggi grandiosi e macchiette abbozzate che stonano a note alte o altissime, sole accecante, notte fonda, Drive ha davvero l'aria di una favola, dolce e cupa. Non manca l'autocompiacimento nel mostrare violenza a buon mercato con sequenze dove si indugia sempre 2-3 secondi su teste fracassate, peccato che ogni tanto anche Refn si adagi nel sensazionale, non si nasconde, è cresciuto a pane e Leone e da lui (e da tutta quella generazione) ha ereditato l'estetica della violenza, che nei suoi film troppo spesso rimane tale, uno spettacolo per cuori forti (ma nel 2011 chi non lo ha?) a cui manca (come potrebbe essere altrimenti) la carica eversiva dei Padri, ma qui la violenza (molto meno presente che in altri suoi film, e non sarà questa a smuovervi) trova un suo posto nella storia e l'ostentazione sadica fine a se stessa pesa meno.

     
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    CITAZIONE ([pako] @ 4/10/2011, 11:24) 
    Avevo pensato anch'io che inizialmente il motivo fosse quello ma...

    ...il fatto è che la indossa anche dopo; anche quando scende dalla macchina fin sulla spiaggia dopo aver tamponato volontariamente l'auto con a bordo Nino. E' questa la cosa che non capisco e non riesco a dargli un senso. Che motivo aveva di nascondere la sua identità?

    questa è la mia lettura personale:
    la maschera in un certo senso rappresenta la sua natura, quella natura che reprime e cela sotto la sua vera maschera (il suo viso) fatta di sorrisetti ed espressioni facciali appena accennate, elimina tutto ciò che ha di umano e buono per trasformarsi in qualche cosa d'altro. Io l'ho letta così, non credo c'entri molto la questione dell'identità dato che ormai sia Nino che Bernie erano a conoscenza di lui e della ragazza
     
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    Bella interpretazione Hell'
    Mi piace e potrebbe anche essere la più plausibile.

    CITAZIONE (hellboy1 @ 4/10/2011, 12:24) 
    non credo c'entri molto la questione dell'identità dato che ormai sia Nino che Bernie erano a conoscenza di lui e della ragazza

    Infatti. Non avrebbe avuto assolutamente senso se avesse deciso di farlo solo per quel motivo.

    CITAZIONE (nicbaker @ 4/10/2011, 12:21) 
    Ma è davvero così importante Pako? :D

    Beh, non ha di sicuro inficiato sulla buona riuscita del film ma in un certo senso direi proprio di si. Il film è perfetto sebbene, com'è stato fatto notare anche precedentemente, non brilli certo per una sceneggiatura originalissima. Anch'io lo promuovo senza mezzi termini. C'era soltanto quel dettaglio che "stonava" e che non me lo ha fatto comprendere al 100% Si trattava (cosa più che probabile) di una scelta voluta dal regista? O magari di una banale svista? O forse anche di una parte più lunga e che è poi stata tagliata ma che una volta montata non ha più collimato rispetto a quanto poi proiettato in sala? Son tutte domande che mi son posto e che mi hanno ronzato in testa per un bel po'.
    Per questo ci tenevo a sentire anche il vostro parere :)

    Edited by [pako] - 4/10/2011, 16:30
     
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  10. .:Chuck_Norris:.
     
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    Che film ragazzi, era da tempo che non ne vedevo uno dal genere, dalla fotografia alla regia che rasenta la perfezione, alla soundtrack veramente strepitosa ( A real hero è diventata la suoneria del mio telefono) per un film che si discosta (finalmente!) dai classici canoni degli action americani. Un film che può non piacere ai più, complice la trama non originalissima e una leggera lentezza nello svolgersi dei fatti (che per me però è un pregio, non un difetto), ma se non si è piu proprio novizi del settore, non si può non rimanere incantati dallo splendido lavoro di regia e dall' interpretazione favolosa di gosling, che pur non parlando quasi mai riesce a comunicare con le sue espressioni più di tanti altri attori hollywoodiani.

    Voto uscito dalla sala: 7,5
    Voto una volta tornato a casa: 8
    Voto la mattina successiva: 8,5

    (non è uno scherzo, piu ripensavo al film e più mi piaceva.. in attesa di una seconda visione!)
     
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    visto oggi pomeriggio, eravamo in 3 in sala e un cazzone si è alzato ancora prima che finisse.

    il trailer mi aveva lasciato intendere tutt'altro tipo di film, non capisco come si possa fare un trailer presentando un prodotto per quello che alla fine non è. mi aspettavo un incrocio tra the transporter, i mercenari e old boy ed invece ho trovato tutt'altro.

    il film si presenta terribilmente anni '80 (terribilmente è un complimento) ... io che sono nato nel''83 non ho molti ricordi nitidi di film di quell'epoca (se non dei primi anni novanta) ma gia dai titoli di testa mi sono sentito catapultato in quel mondo patinato e lento dei film '80 ... una colonna sonora da urlo, sicuramente la reperirò in cd...
    mi aspettavo un film ignorante e tamarro con pugni e pallottole dal primo minuto, ma non ho faticato ad attendere la "ponderata" azione...a mio avviso nelle poche scene violente un po' di sangue poteva risparmiarselo, magari fare una cosa un po' piu simil-vero...
    cmq la pace che ho sentito
    quando lui è nell'abitacolo della sua macchina è indescrivibile...i suoni ovattati come se quando è alla guida stesse in un mondo tutto suo, mondo che verso il finale diventa piu caotico, infatti il rumore diventa piu assordante e fastidioso...


    non so giudicare registicamente ma le inquadrature, i colori, le luci erano fantastici...

    bello.

    ma chi è qualcuno in particolare il personaggio della maschera ? a mio avviso potrebbe anche significare che a lui non importava se nino riconosceva il suo assassino in quanto per lui bastava vederlo morto, tanto che alla fine lascia pure i soldi di fianco al cadavere dell'altro...


    e cmq Ron Perlman è inguardabile.
     
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  12. marsellus wallace
     
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    la cosa più difficile da digerire è che tale monumento registico dalla trama usuale è stato scelto da gruppi di persone perchè lo credevano simile a Fast and Furious ... comunque non perdonerò mai di aver tolto in Italia dal cartellone i titoli al neon rosa. Non ho molto da aggiungere a quanto avete detto e metto solo alcuni spunti/stralcio della recensione completa. Sul discorso dell'identità detta da Pako si può dare ragione ad Hell senza problemi,
    lui sta cercando la sua identità e il fatto di mettere la maschera di scena vuol dire che è in una fase di transizione, non sa se il vero driver è vero o falso e la porta in cui da uno sguardo è la linea di confine da cui deve decidere da che parte stare


    ... ci sono le fasi del silenzio, momenti di pura infinita tensione che si spezzano con un fragore improvviso (preparatevi o voi stomaci deboli perché ci sono scene di inaudita violenza, teste spappolate e tagli profondi), poi c'è la scelta da parte del regista di non far vedere gli interni se non è presente il Driver, per cui quando ci sono le rapine noi siamo fuori dai caseggiati e dagli stabili, siamo parcheggiati letteralmente con lui, entriamo in una sorta di esaltante prima persona indiretto solo quando il protagonista esce dalla macchina; a quel punto siamo degni di vedere le conseguenze e i risultati di quanto accaduto ...

    ... Nulla si salva in un mondo violento: i soldi diventano solo un capro espiatorio (di fatto alla fine sono abbandonati in strada senza padrone), gli uomini vengono sfasciati tanto quanto le auto, non esiste neppure un finale consolatorio, solo lunghe strade che paiono non finire mai e soprattutto sono senza uscita. ...

    ... La redenzione poi non è una sorta di riscatto iperbolico: è tutto asciutto e cruento, passivo. Diversamente dal cinema di Tarantino che esalta la violenza in maniera immaginifica, i crani schiantati di Refn sono tristi constatazioni di unica risorsa in un mondo che ha perso la pietà, iconizzati da delle escort in topless che non mostrano la minima sorpresa ed emozione in un camerino dove un uomo sta per ficcare un chiodo nel cervello di un altro. Se queste tristi figure sono impassibili, invece l'animo inquieto del Driver ribolle di questo magma evolutivo, della nuova coscienza, la sopporta e la combatte con dolore prima di prendere la tragica decisione finale di rivoltare come un calzino il mondo senza onore in cui è sempre vissuto.

     
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  13. MrBlù
     
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    CITAZIONE (Frankie00 @ 3/10/2011, 16:29) 
    Anche le citazioni si sprecano, da Lynch a De Palma a Friedkin.

    Bel-commento-Frenkie (che-non-quoto-ma-basta-sfogliare-una-pagina) :)
    Ciò-che-mi-pare-strano-è-che-nessuno, Refn-in-primis, citi-Hill-e-Peckinpah, il-driver-imprendibile, le-mustang
    guidate-dai-McQueen, i-momenti-di-azione-purissima-sempre-supportati-da-un'atmosfera-rock-non-solo
    nella-colonna-sonora-ma-anche-nel-taglio-visivo, nel-montaggio. E-poi-ancora-i-sentimenti-di-questi-uomini-duri
    ma-che-sanno-anche-amare, la-donna-come-cristallina-pulsione-di-cambiamento.

    Insomma-presto-andrò-al-cinema-e-vedremo, ma-visto-le-riletture-di-Refn-credo-trovo-enorme-soddisfazione,
    come-successo-per-le-5-pellicole-che-mi-han-catturato-dello-stesso.

    CITAZIONE (overkill22 @ 4/10/2011, 20:53) 
    mi aspettavo un incrocio tra the transporter, i mercenari e old boy

    estigazzi :lol: che-ti-eri-bevuto-davanti-al-trailer?
    Al-limite-era/è-lecito-pensare-a-Hill-e-a-Peckinpah, come-appena-detto.
     
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  14. Frankie00
     
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    CITAZIONE (MrBlù @ 5/10/2011, 16:28) 
    CITAZIONE (Frankie00 @ 3/10/2011, 16:29) 
    Anche le citazioni si sprecano, da Lynch a De Palma a Friedkin.

    Bel-commento-Frenkie (che-non-quoto-ma-basta-sfogliare-una-pagina) :)
    Ciò-che-mi-pare-strano-è-che-nessuno, Refn-in-primis, citi-Hill-e-Peckinpah, il-driver-imprendibile, le-mustang
    guidate-dai-McQueen, i-momenti-di-azione-purissima-sempre-supportati-da-un'atmosfera-rock-non-solo
    nella-colonna-sonora-ma-anche-nel-taglio-visivo, nel-montaggio. E-poi-ancora-i-sentimenti-di-questi-uomini-duri
    ma-che-sanno-anche-amare, la-donna-come-cristallina-pulsione-di-cambiamento.

    Insomma-presto-andrò-al-cinema-e-vedremo, ma-visto-le-riletture-di-Refn-credo-trovo-enorme-soddisfazione,
    come-successo-per-le-5-pellicole-che-mi-han-catturato-dello-stesso.

    Hill l'ho citato e credo sia un altro dei riferimenti soprattutto stilistici del film. Peckinpah non ce l'ho visto ma data la mia scarsa conoscenza di questo regista potrebbe essere un limite mio.
    Non c'è un atmosfera rock che aleggia nel film ma un pop elettronico a tratti alienante. Stessa cosa direi del montaggio. Comunque, detto quest, credo che troverai grandissima soddisfazione dalla visione di questo film.



     
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  15. MrBlù
     
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    mi-riferivo-al-rock-anni-'80-che-accompaganava-parte-delle-succitate-pellicole :)
    Qui-si-respireranno-note-elettriche-e-ipnotiche, poi-sappiamo-bene-quanto-Refn-curi-l'aspetto-musicale...
    a-tratti-si-ha-la-sensazione-che-le-sue-pellicole-sia-sorrette-da-esso, quasi-ne-scandissero-ritmo-e-andamento.

    non-vedo-l'ora :wub:
     
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145 replies since 22/7/2011, 22:06   3398 views
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