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Regia: Roman Polanski
Sceneggiatura: Roman Polanski
Paese: Germania, Francia 2011
Genere: Drammatico
Attori: Kate Winslet, Christoph Waltz, Jodie Foster, Matt Dillon, John C. Reilly
Una commedia dark che narra la storia di due coppie di coniugi, che si incontrano per parlare di una rissa avvenuta a scuola tra i rispettivi figli.
L'iniziale intento di risolvere la questione si trasformerà in una lite furiosa. (comingsoon)
In concorso a Venezia, al Cinema dal 16 Settembre
Trailer
Edited by hellboy1 - 11/9/2011, 19:10. -
poison78.
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Questo è da non mancare in sala:) . -
Fedor Lynch.
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ottimo . -
badòands.
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ottime critiche da venezia,con la winslet,pare,inarrivabile . -
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Non me lo perderò il nuovo lavoro di Polanski dopo il buono L'Uomo Nell'Ombra . -
MrBlù.
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tempi-e-mood-propri-del-regista-polacco, scelta-di-un-luogo-circoscritto, dialoghi-al-limite-del-grottesco-e-conditi
da-sempiterno-sarcasmo, tutto-sembra-rimandare-al-suo-primo-periodo... sarà-un-successo. -
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Divertente, grottesca e spesso sopra le righe, pochi aggettivi che rappresentano al meglio l'ultima "commedia" di Polanski.
Vedere il nostro alle prese con un genere (sebbene contaminato da vene grottesche e se vogliamo anche drammatiche) inconsueto per lui
fa un certo effetto, ma la presa sul soggetto è forte, il tema interessante ed il parco attori straordinario. Waltz nei panni dell'avvocato
più occupato al telefono che del proprio figlio è strepitoso, la Winslet convince nell'evoluzione (o involuzione) del personaggio, Reilly è divertentissimo
nei panni dell'uomo medio che ha una fottuta voglia di rivendicarsi, come status, anche alla stessa moglie. La Foster, appunto, misurata ed eccessiva al
tempo stesso, offre una prova intensissima ed, a volte, fuori le righe. Al tutto manca forse un vero e proprio momento di rottura, la sterzata vincente,
il guizzo che rompa la ridondanza che a volte si avverte. La panoramica esterna finale (l'unica eccetto l'apertura) getta un velo d'ironia
più forte di mille parole, appunto.
7/7,5. -
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Questo non me lo perdo, Polanski ancora oggi è capace di colpire e colpire duro...poi quando si dedica a film "ridotti" e dalla classica impostazione teatrale difficilmente delude, in chiave piu drammatica aveva raggiunto ottimi risultati con La morte e la faciulla, una perla che non mi stanchero mai di consigliare
Tu l'hai poi recuperata Guì?. -
MrBlù.
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Bel-commento-Guido, ma-poi-di-chi-stiamo-parlando? Uno-tra-i-massimi-esponenti-di-cinema-dell'ultimo-cinquantennio
e-arrivato-alla-soglia-degli-80-anni-sembra-che-graffi-e-incida-come-non-mai. Rivolgerei-l'attezione-anche-alle-geometrie
visive, guardate-questa-immagine-che-ho-estratto, la-sua-composizione-è-perfetta, pura-poesia!Attached Image. -
Fedor Lynch.
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In una lite, un ragazzino di 11 anni colpisce un coetaneo al volto con un bastone, rompendogli due incisivi. I genitori decidono così di incontrarsi per risolvere civilmente la questione. Teatro della discussione è l'appartamento dei coniugi Longstreet (John C. Reily e Jodie Foster), genitori del bambino colpito, che ospitano la coppia Cowan (Christoph Waltz e Kate Winslet) con le migliori intenzioni. La situazione però finisce per degenerare.
Devo ammetterlo: appena uscito dal cinema sono rimasto un po' stordito. Di primo impatto l'ultima opera di Roman Polanski non mi aveva convinto in pieno, anche se non riuscivo a capirne il perchè. Così ho aspettato un paio di giorni prima di scrivere due righe in merito. Metabolizzare il tutto e ragionarci a mente fredda, in questo caso, è stato fondamentale. Perchè "Carnage", a conti fatti, è un film davvero ben riuscito: divertente, spietato e critico. L'intera pellicola (ad eccezione di prologo ed epilogo) è ambientata all'interno di un appartamento ed è gestita dal quartetto di attori precedentemente citato. Il copione è frizzante, con diversi momenti degni di nota. L'evoluzione/involuzione dei personaggi è ben studiata e non appare mai forzata, bensì perfettamente inserita nel contesto. Tante battute divertenti, ma anche provocatorie e critiche, si alternano su una sorta di palcoscenico teatrale delimitato dalle mura della casa. Ma, se escludiamo la situazione, di teatrale c'è ben poco. Perchè è la regia di Polanski ad elevare il tutto (e su questo ammetto di aver avuto qualche dubbio a post visione, fortunatamente ho preferito rifletterci un po' su). Polanski gestisce al meglio il tutto, riuscendo a lavorare bene sul ritmo, a "giocare" con le inquadrature e a mettere gli attori nelle condizioni di dare il meglio. I quattro sono in gran forma: a partire da Christoph Waltz (il migliore) fino a Jodie Foster che pur apparendo un po' forzata in alcuni momenti, dà sicuramente valore al suo personaggio. La storia, indubbiamente, offriva diversi spunti interessanti ma in pochi sarebbero riusciti a portarla sul grande schermo in questa maniera. Polanski si conferma ancora una volta un autore di tutto rispetto. Promosso e consigliato.
Voto: 8 / 8,5. -
marsellus wallace.
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un meccanismo ad orologeria perfetto, uno squarcio sulle anime inquiete partendo dalle loro maschere di falsità che a poco a poco si sgretolano. la carneficina dell'ipocrisia ai massimi livelli. . -
signorG.
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Una presa in giro, maestosa, dell'adulto e dei suoi schemi. Polanski ci sbatte in faccia, facendoci ridere di gusto, quanto siamo piccoli e fragili. Geniale! Per la perfezione avrebbe dovuto tagliare la scena iniziale e quella finale. Su questo aspetto appena finito il film non ci ero arrivato, ma parlando del film con mio cugino, me lo ha fatto notare e mi ha trovato d'accordo. Inoltre ho avvertito qualche flessione di tensione, che resta comunque altissima per tutto il film.
voto: 8. -
.Questo non me lo perdo, Polanski ancora oggi è capace di colpire e colpire duro...poi quando si dedica a film "ridotti" e dalla classica impostazione teatrale difficilmente delude, in chiave piu drammatica aveva raggiunto ottimi risultati con La morte e la faciulla, una perla che non mi stanchero mai di consigliare
Tu l'hai poi recuperata Guì?
Si l'ho recuperato sia in acquisto che in visione, assolutamente notevole.
Ne la morte e la fanciulla però, dato il soggetto, la tensione aiutava a supportare la scelta di girare in un'unica location
(tra l'altro una casa intera con tanto di frequenti esterni), in Carnage (praticamente tutto il film in una stanza!), a mio modo si vedere,
sono le sole interpretazioni a farlo, penalizzandolo un pò nella progressione narrativa.Per la perfezione avrebbe dovuto tagliare la scena iniziale e quella finale. Su questo aspetto appena finito il film non ci ero arrivato, ma parlando del film con mio cugino, me lo ha fatto notare e mi ha trovato d'accordo
E perchè mai? Magari spiegaci il punto di vista del cugino così ne parliamo pure
Io le ho trovate perfette. -
signorG.
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@guido-> se ti immagini il film senza quelle due scene non credi che siano superflue? e siano lì a spiegare qualcosa di cui non se ne sente il bisogno? . -
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Assolutamente no! SPOILER (clicca per visualizzare)Non spiegano e non vogliono spiegare proprio nulla. Ironicamente piuttosto mostrano (visivamente, senza necessità di dire due parole due) quanto siano stare meglio al mondo due ragazzi dodicenni che 4 adulti over-40.