Carnage

di Roman Polanski

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  1. MrBlù
     
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    Bellissime-disamine-e-conferme-da-parte-vostra, Polanski-riesce-sempre-a-metter-d'accordo-tutti,
    dopo-qualche-piccola-sbandata (Oliver-Twist-troppo-edulcorato-e-per-famiglie, un-compitino. La-9-porta-
    un-mostro-di-atmosfera-ma-che-fagocita-se-stesso-nel-metafisico) ritrova-la-via-regina-del-suo-cinema!
     
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  2. poison78
     
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    Ambientato in un appartamento in quel di Brooklyn due famiglie si confrontano dopo un litigio che ha coinvolto i loro figli. Due splendide coppie di attori danno vita ad autentica discussione isterica dove accadrà di tutto. Patendo da argomenti come la pazienza e la comprensione il quartetto metterà in scena una perfetta crisi matrimoniale in una dark comedy perfettamente girata da un Roman Polanski al rientro dopo la revoca degli arresti domiciliari. Tratto dall’opera teatrale God of Carnage, il film è un attenta riflessione sul ruolo genitoriale moderno, sempre pronto a schierarsi verso i propri figli nel disperato tentativo di salvare il proprio ruolo di madre e padre dagli assalti esterni. Una negoziazione in tempo reale, esilarante ma allo stesso tempo selvaggia e reale di coniugi in continuo mutamento di umore. Un impostazione teatrale che trova la sua forza proprio nella concentrazione di spazi ristetti dove la splendide interpretazioni dei protagonisti fanno da cornice ad un lavoro stilisticamente perfetto che azzecca modi e tempi. In poco più di 1 ora la conferma di un grande regista nel saper creare grande cinema.

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    per me folgorante, straordinario Polanski; caustico, dissemina tante piccole frecciatine criticando aspramente la mentalità finto buonista e le ipocrisie prendendo di mira la media-alta borghesia. i 4 personaggi parlano di pace, senso di giustizia, equità di giudizio, valori, verità, civiltà... e di tutto ciò non sanno alcun chè. è un mondo che non gli appartiene, la morale, quindi il senso ultimo del film non fa parte del loro Credo, c'è poco da fare: la morale è viva e vegeta da altre parti, è nel parco e appartiene ai loro bambini, e al criceto, anche lui, si. la sceneggiatura si dipana in modo strabiliante per accumulo di psicologie e caratteri con scontri luciferini ed isterici coppia-coppia, uomo-donna, marito-moglie: la pochezza dei loro dogmi e la profonda falsità delle loro coscienze è la sola cosa che scoprono... e fa male, bruciando come la bile, scottando come le lacrime, sporcando e puzzando come il vomito... per quanto quest'ultimo si possa addolcire con le torte, annegare nel whisky, profumare di Kouros. strepitosi gli interpreti, per me alla fine la Foster cede mezzo punto sugli altri, Winslet davvero sorprendente e molto sexy.

    Voto: 8,5/9
     
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    Gran gradimento mickes per questa ultima opera di Polanski, che mi rendo conto di esser stato stretto col voto (7,5) post cinema, salgo senza batter ciglio all'8 ma si può anche andar oltre (anche se non arrivo al tuo 9). Polanski pieno di smalto inquadra la società e punta il dito e preme sulle piaghe che ormai fanno male da tempo, gli interpreti sono strabordanti!! ^_^
     
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    lo sintetizzi al meglio Revu ^_^
    il 9 forse (ma dico forse :D) è un po' troppo, per me film incredibile, preciso come un bisturi dritto all'obiettivo, dialoghi smaglianti, forse un piccolo calo di mordente nella parte centrale e un passaggio che può apparire forzato (il secondo rientro in casa) tutto il resto a mio avviso è fenomenale ^_^
     
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  6. Fedor Lynch
     
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    bravo mickes, per me tra i film migliori della passata stagione anche se spesso mi dimentico di citarlo.. per me era un 8,5 che confermo in pieno, l'avevo rivisto anche un paio di mesi dopo sempre al cinema ma in originale (non so se l'hai visto doppiato, comunque in inglese il quartetto d'attori già ottimo brilla ancora di più).. la Foster forse sì cede qualcosa sul finale, ma l'ho trovata quasi una cosa insita nel suo personaggio che la porta troppo sopra le righe rispetto agli altri e quindi in una situazione come quella appare un goccio fuori luogo... la winslet per me è milf dell'anno 2011 :lol:

    "Ho visto la sua amica Jane Fonda l'altro giorno in televisione, per poco non mi compravo un poster del ku klux klan"

    :lol: :lol:
     
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    eh, purtroppo l'ho visto doppiato, parlando con un amico mi venne voglia di vederlo immediatamente e me lo procurai nel modo più facile. tra non molto revisione in originale :wub: cmq il doppiaggio mi è sembrato buono.

    diciamo che in linea di massima la Foster va fuori giri con le smorfie, troppo caricata, è vero anche che il personaggio della mamma ferita va più facilmente in ebollizione quindi ci può stare la tua osservazione. cmq son davvero quisquilie. sulla Winslet son stato pacato nel commento :ph34r:
    tre volte MILF! :lol:


    alla battuta su Jane fonda mi stavo ribaltando :lol:

    un'altra meno "fine" ma parecchio di "pancia" è quella della Winslet quando, oramai ubriaca marcia, dice (non ricordo le testuali parole ma il senso è quello): "nostro figlio ha fatto benissimo a picchiare quel frocetto di Ethaaan" :lol:
     
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  8. MrBlù
     
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    bel-commento, qui-devo-ripassare...il-prezzo-del-supporto-è-ancora-alto!
    Alla-Winslet-mancano-solo-due-cose, ma-se-dico-cosa-sembro-troppo-maschilista :lol:
     
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    si prezzo davvero alto, il BD costa ancora 17€ su amazon.it

    sputa il rospo sulla Winslet :lol:
     
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    Bello Carnage, visto in sala lo scorso autunno, ne avevo scritto un commento che è finito tra gli innumerevoli non ancora pubblicati: prima per lunga assenza dal forum, poi finito nel dimenticatoio per spaventoso accumulo di roba arretrata, promessa, annunciata o minacciata! :lol: Ora non è il periodo migliore con gli irresistibili richiami estivi, ma piano piano arrivo su tutto, via!!

    Eccolo, riaggiustato:

    Carnage

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    Gioco al massacro, consumato tra le mura di un appartamento della New York bene, tra due coppie di coniugi, i Longstreet e i Cowan, riunitisi in casa dei primi, per discutere e trovare una soluzione pacifica alla lite dei rispettivi figli, Zachary ed Ethan, culminata con uno spiacevole atto di violenza da parte di quest'ultimo.

    Film di derivazione teatrale (tratto dall'omonima piéce di Yasmina Reza, che è anche co-sceneggiatrice assieme al regista) che Polanski trasforma in cinema con una regia incalzante e una mdp impietosa che si attacca ai personaggi e li smaschera, ancor prima che con le parole, nei volti, nei gesti e nelle impercettibili smorfie che riesce a cogliere.
    Polanski, costringe i suoi personaggi a venire allo scoperto, ne svela ipocrisie e contraddizioni secondo uno schema che non da certezze allo spettatore, nel quale si ribaltano continuamente i ruoli di vittima e carnefice e si modificano le alleanze, travalicando quella di base che vedeva coniugi contro coniugi.

    Mrs Longstreet (Jodie Foster) è una donna colta, progressista, socialmente impegnata che si rivela inflessibile, petulante, insensibile e non comprensiva.

    Il marito, Mr Longstreet (John C. Reilly), che all'inizio la supporta e che pare condividerne le idee e l'impegno politico-sociale, si rivela uomo mediocre, maschilista, inutile.

    Mr Cowan (Christopher Waltz), dai modi apparentementi gentili è un uomo arido, dedito al lavoro e al guadagno, vincolato perennemente al proprio telefonino senza il quale è un uomo perduto, indifferente a tutto ciò che lo circonda, moglie compresa.

    Mrs Cowan (Kate Winslet, splendida, tormentata, fragile e sexy) signora borghese non particolarmente intelligente né colta, moglie sottomessa e insoddisfatta, si rivela alla fine la più umana nella sua fragilità, nella sua triste infelicità per un matrimonio finito da tempo, in una spontaneità che ha annegato dietro le convenzioni e dalle quali si svincola in un grandioso momento di catarsi liberatoria quando vomita sul prezioso libro d'arte della signora Longstreet.

    Carnage_main_image_object

    Il regista si esalta nei cul de sac e confeziona un balletto magistrale, dove il quartetto di attori, producendosi in interpretazioni di eccellenza (che risultano fondamentali per l'ottimo risultato finale), celebrano il loro falò delle vanità, discutendo di senso di giustizia, senso del dovere, etica, buona coscienza: parole che nei loro discorsi si svuotano di significato.

    Gli adulti sono ferocemente ridotti a livello di maschere grottesche laddove invece i figli, causa del loro litigio, con molto più buon senso e con la genuinità di un'età in cui si è più puri, hanno già trovato una loro soluzione pacifica. Al contrario dei genitori che opponendo la razionalità all'istinto, la convenzionalità delle regole ai sentimenti, l'ipocrisia alla sincerità, continuano a scannarsi, rivelandosi più volgari e violenti di quella violenza (ingenua e istintiva) che intendevano stigmatizzare.
    La bontà così come la crudeltà sono infatti sentimenti spontanei in quell'età non ancora corrotta dalla cultura dell'apparenza, del buon costume, dell'ipocrisia soprattutto borghese.

    Il gioco al massacro smaschera proprio questa ipocrisia e tiene le due coppie incatenate in quell'appartamento dal quale non riescono più ad uscire, invischiate in una questione che s'ingigantisce sempre più e diviene senza soluzione, legate come sono alle proprie meschinità e alle proprie questioni irrisolte, mentre Polanski in persona, in un'apparizione fugace nella parte del vicino di appartamento che li spia nel corridoio, pare ridersela beffardo così come il criceto, altro motivo di contrasti, che se ne sta nel parco per i fatti suoi, beato e ignaro dei problemi del mondo.

    Il film è racchiuso da due stupende le cornici quasi da cinema verité che riprendono in campo lungo i bambini nel parco, introducono la vicenda e ne riassumono il senso con beffarda ironia.

    carnage-film-polanski-2

    CITAZIONE (mickes2 @ 18/7/2012, 11:00) 
    eh, purtroppo l'ho visto doppiato, parlando con un amico mi venne voglia di vederlo immediatamente e me lo procurai nel modo più facile. tra non molto revisione in originale :wub: cmq il doppiaggio mi è sembrato buono.

    diciamo che in linea di massima la Foster va fuori giri con le smorfie, troppo caricata, è vero anche che il personaggio della mamma ferita va più facilmente in ebollizione quindi ci può stare la tua osservazione. cmq son davvero quisquilie. sulla Winslet son stato pacato nel commento :ph34r:
    tre volte MILF! :lol:


    alla battuta su Jane fonda mi stavo ribaltando :lol:

    un'altra meno "fine" ma parecchio di "pancia" è quella della Winslet quando, oramai ubriaca marcia, dice (non ricordo le testuali parole ma il senso è quello): "nostro figlio ha fatto benissimo a picchiare quel frocetto di Ethaaan" :lol:

    Concordo sul primato dell'interpretazione della Winslet in questo film, ma nel contesto di interpretazioni tutte di ottimo livello. Sulla Foster infatti va detto che il suo è anche il personaggio più didascalico e dunque non facile da interpretare e quello catalizzatore di tutti gli snodi narrativi.
     
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  11. MrBlù
     
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    CITAZIONE (michibaldi @ 19/7/2012, 14:19) 
    Il regista si esalta nei cul de sac e confeziona un balletto magistrale, dove il quartetto di attori, producendosi in interpretazioni di eccellenza (che risultano fondamentali per l'ottimo risultato finale), celebrano il loro falò delle vanità, discutendo di senso di giustizia, senso del dovere, etica, buona coscienza: parole che nei loro discorsi si svuotano di significato.

    :wub: :wub: :wub:
     
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    Mi allineo più o meno alle recensioni lette qua e là, anche se forse con meno entusiasmo.
    Polanski', c'è da dire, che non avrebbe potuto dirigerlo meglio, infatti per essere un film concentrato in una sala da pranzo le battute a vuoto sono veramente pochissime. Anzi forse nessuna. Battute al vetriolo e le posizioni dei personaggi che piano piano si interscambiano l'una con l'altra, inizialmente con le due coppie "unite" e "schierate" per parlare della lite che hanno avuto i rispettivi figli, e poi successivamente con il proseguire e con lo svelarsi delle varie situazioni famigliari, quando i problemi di ogni famiglia sono venuti a galla, lo scacchiere proposto dal regista cambia e per esempio le due donne, prima contrapposte, poi ridono insieme e ancora dopo poco si insultano, facilitate da un tasso alcolico sempre più alto.
    Per me Polanski avrebbe potuto osare ancora di più, mi aspettavo prima o poi una coltellata :lol: da una parte o dall'altra, vista la situazione che stava precipitando.
    Un peccato anche per il doppiaggio, ottimo fino a un certo punto, poi veramente diventa pessimo quando la Winslet e soprattutto la Foster alzano il gomito e diventano quasi inascoltabili. Lo rivedrò ma in originale.

    7,5
     
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    Rivisto per la seconda volta mi ha lasciato sensazioni diverse e più negative rispetto alla prima visione. Mi è parso un pò forzato in alcuni punti ( quando i due ospiti erano già usciti e con due scuse banali sono stati fatti rientrare in casa), anche se Polanski ha il merito di intrattenere per quest'oretta e mezza scarsa, anche se appunto da lui mi aspettavo qualcosina in più specialmente nella parte finale. Sempre nel finale,la Winslet e la Foster entrambe da picchiare.

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  14. Fedor Lynch
     
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    sei tirchio qua... almeno un voto e mezzo in più... :)
     
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    Io sono d'accordo con Pak. Arriverei al massimo ad un 6 e mezzo. E poi Christoph Waltz mi ha infastidito non poco, sembra la versione aggiornata di Hans Landa (non che mi abbia esaltato nemmeno in Django, ma lì si presta meglio).

    Carina la parte che ruota intorno al Bruichladdich.
     
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51 replies since 1/9/2011, 15:44   1150 views
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