Shame

di Steve McQueen

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  1. Kurtz
     
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    Shame più che raccontare una storia presentando una serie di quadri collegati della vita del protagonista, una narrazione frammentaria che segna l’incapacità del personaggio a legare in ogni senso. La vita di Brandon è fatta di momenti (sessuali e non solo), di orgasmi veloci da consumare senza altre conseguenze se non quella del desiderio che si riaccende non appena appagato e che dovrebbe colmare una vacuità, una solitudine e un dolore inespresso senza riuscirci mai. Ed è un sesso a portata di clic o di portafoglio, ultima espressione della disumanizzazione consumistica e insieme comportamento ossessivo compulsivo che dovrebbe esporre il corpo (proprio e delle partner occasionali), innalzarlo al massimo per distruggere o almeno mettere a tacere ciò che quel corpo imprigiona.

    L’incontro con la sorella è il per certi versi il bubbone che rischia di esplodere, il risorgere di un trauma dell’adolescenza che questi due personaggi feriti condividono ma che affrontano in maniera opposta. Un trauma che McQueen lascia con intelligenza nel mistero, che trae la sua forza proprio attraverso l’evidenza delle azioni e delle dipendenze in cui Brandon si getta. E, nell’interazione con la sorella, attraverso la loro compensazione: tanto l’uno è freddo e impassibile quanto l’altra problematica e bisognosa di aiuto.

    Una scelta di pudore che suggerisce il vero senso del film, uno dei pochi che riesca a presentare continue sequenze di sesso senza concedere nulla al voyeurismo. Ognuna ha una sua meccanica freddezza, mostra e non racconta il dramma del suo protagonista ed è servita dallo sguardo indelebile di un Fassbender silenzioso fino quasi al mutismo, che chiusi dolore e sentimenti in un’esistenza solitaria, attraversa la notte della metropoli in una fotografia desaturata alla disperata, ma silenziosa, inconscia, ricerca di liberazione che resta comunque sospesa. Cosa racconta lo splendido finale sospeso: svolta, ennesima ricaduta o inseguimento di un altro totem inafferrabile?

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  2. Fedor Lynch
     
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    CITAZIONE (marsellus wallace @ 28/1/2012, 13:38) 
    che poi il vero disastro di tutto è che lo spettatore occasionale va per le scene di sesso, non capisce il mezzo per arrivare allo scopo, e l'unica cosa di cui si parla al di fuori dei cinefruitori è il pisello di fassbender. Sarò un nazista intellettuale ma certe pellicole dovrebbero avere un test da fare prima di entrare in sala e se non prendi abbastanza punti ti scordi di sporcarla con la tua visione inutile e disturbante per gli altri.

    parole sante

    @Kurtz:
    d'accordo su tutto, tranne che sul voto
     
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  3. marsellus wallace
     
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    Ed è un sesso a portata di clic o di portafoglio

    bellissima questa colonnello (insieme al resto dello scritto, ma questo passaggio mi ha colpito particolarmente). per convincere il Mr a non perdere altro tempo e vederlo metto il mio lenzuolo pernicioso

    Steve McQueen, nulla a che vedere con il grande attore della Grande fuga a grado di parentela, è un regista di colore che è arrivato all'attenzione della critica sul grande schermo grazie alle sue inquadrature ardite e sperimentali (il film odierno, Shame, in italiano Vergogna, si apre con un'inquadratura sul letto con il protagonista che viene tagliato parzialmente), per il modo in cui si approccia al racconto senza mezzi termini. Dopo Hunger (sempre con Fassbender), storia di un uomo che fa sciopero della fame fino a consumarsi, riprende le atmosfere claustrofobiche e ci parla di ossessione del sesso, subita ed eseguita da Brandon, un intenso Fassbender che con questa interpretazione ha vinto la coppa Volpi a Venezia. Brandon é bello, affascinante, ottimo fisico, le donne cadono ai suoi piedi per la gelosia degli altri esemplari maschi, soprattutto il suo fedifrago capo David (James Badge Dale). Ma ha anche un grosso problema, è un consumatore compulsivo ed ossessivo di sesso, pratica in continuazione la masturbazione da web nonostante possa avere ogni tipo di rapporto eterosessuale, non trova mai completa soddisfazione neppure con l'ausilio delle squillo. Un giorno arriva a casa sua Sissy (Carey Mulligan di Drive e Non lasciarmi), la disturbata sorella, che sconvolge tutte le sue abitudini mandandolo in crisi e facendolo inconsciamente riflettere sul valore dei rapporti facili e senza profondità. Il cinema oramai, fosse per il crescere dell'importanza della comunità gay e della sua esposizione mediatica, ha ribaltato alcuni dei suoi stilemi, se prima la presenza dei nude look femminili era un valore aggiunto, adesso sembra che siano i nude look maschili (zona meno abusata e consunta dai tempi filmici) a far da padrone, tanto che i genitali di Fassbender sono inquadrati in ogni possibile dislocazione, dai momenti in cui urina, a quello in cui si masturba e quello dove copula, avvertiamo i lettori che le scene sono totalmente esplicite, questo ovviamente non per pura malizia ma per scelta autoriale del regista. Se in Hunger la persona veniva consumata dalla privazione (alimentare) qui viene erosa dall'eccesso (sessuale), sembra che la bellezza di cui è intriso il protagonista sia una sorta di maledizione che la natura induce spietatamente per farlo soffrire in maniera progressiva, tanto che quando arriva la sorella e i momenti di privacy si perdono (la masturbazione interrotta, le webcam erotiche scoperte sul suo pc) si ha una sorta di astinenza stile drogato, Brandon reagisce scompostamente, non sa come comportarsi e rinnega ogni cosa andando in crisi, getta tutto il suo gigantesco porno archivio (cartaceo, homevideo, ecc) per capire bene cosa fare, con sullo sfondo una NY mai luminosa veramente anche di giorno, intrisa di scuro e sporco, dove lui corre e cammina senza sosta alla ricerca di un indirizzo che non trova veramente. Nelle capaci mani di McQueen una vicenda che altri avrebbero trattato in maniera pedestre si plasma di sofferenza e di umiltà, le luci entrano in scena timidamente quanto il protagonista cerca di non annaspare nel vizio, dovuto a una scelta e non a traumi, in fase di sceneggiatura si è stati attenti a fornire situazioni e non perchè, l'atto sessuale da libertino e licenzioso vizio diventa un'autentica tortura, con la mente che chiede compenso e non solo dose. Un film intenso, ustionante ed urticante, che consigliamo a tutti coloro che vogliono vedere questa particolare dipendenza con uno sguardo diverso (in qualche modo lo fece anche il vero malato Duchovny con la tv-series Californication), dove i tempi lunghi di ripresa mostrano la voglia di calma e tranquillità che sembrano donare solo gli sguardi dolci e fugaci con la bella sconosciuta del metrò. Non flebile noiosa sperimentazione per pruriginosi porcelloni, ma autentica fiamma di messaggio anche se con un linguaggio criptico (Fassbender parla pochissimo con i suoni ma è un autentico body-talker).
     
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    Mah :unsure:

    Shame

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    Inizio folgorante di rara forza visiva, inquietante e sensoriale, corroborato da un sonoro e da un uso della musica potente e sconvolgente. Un film che per una buona parte riesce a far vivere fisicamente l'afflizione del protagonista, peccato che dopo un po' il film si perda e diventi autocompiaciuto, forzato, estetizzante e gratuito.

    Complice una scrittura non all'altezza né del tema né del protagonista né del suo regista, che mostra davvero, per me è il primo film che vedo, un grande talento, ma qui anche una certa propensione all'indulgere.

    Ii film rimane a metà strada, ricercando un “autorialismo light da festival” (cit. un amico del forum :P ), non osa portare fino in fondo il suo manifesto di crudezza espressiva e abiezione morale e preferisce poi stupire, indulgere e moralizzare: insiste su concetti detti e ridetti, e se questo da una parte vorrebbe essere una sottolineatura della coazione a ripetere dei gesti di Brandon, un martellamento nello spettatore, dall'altra risulta compiaciuto e scontato.

    michael-fassbender-ammicca-con-lo-sguardo-in-una-scena-tratta-dal-film-drammatico-shame

    Brandon conduce una vita figa e normale all'apparenza (anche se uno con una sciarpina del genere è inquietante a prescindere :lol: ) ma abietta nella sostanza: incapace di amare paga per avere il sesso ma non si cura affatto di ciò, fa tutto con la massima disinvoltura: questo fino all'arrivo della sorella, che violando la sua intimità gli fa cominciare a provare un sentimento a lui ignoto, la vergogna.

    La sorella è il suo opposto, afflitta com'è da bisogno d'affetto compulsivo, ed irrompendo all'improvviso nella vita di lui ne provoca lo sconvolgimento emotivo, lui che ha sempre dominato e tenute nascoste le emozioni. Il ruolo della sorella però, se da una parte rappresenta l'elemento perturbante nella vita di Brandon, dall'altra reclama uno spazio autonomo, implica spiegazioni e sposta l'asse del film, introducendo elementi svianti: la probabile infanzia difficile, i traumi subiti che si presentano in forme differenti ma che li accomunano, un percorso scontato di ricongiungimento.

    E così la turbativa nata dallo smarrimento dello spettatore di fronte al personaggio di Brandon, afflitto da una compulsione che attrae la nostra morbosità (e dunque ci riguarda da vicino) e che viene efficacemente svelata in tutto il suo squallore, con un disturante tono freddo e distaccato, senza spiegazioni né origini, viene diluita e ricondotta psicologicamente ad un problema preciso, attraverso un mezzo spiegone, per fortuna abbozzato ma però accennato, di due fratelli di origine irlandese che da piccoli hanno visto cose brutte brutte, ma che non sono cattive persone. Lo smarrimento, il turbamento provocato nello spettatore da qui in poi si allontana e la storia di “un'ossessione” diviene la storia “dell'ossessione del cittadino Brandon”.

    Non pago, il regista dopo aver sviscerato e instillato fino al disagio l'afflizione di Brandon, lo sottopone a giudizio e condanna, attraverso un percorso di discesa agli inferi con tanto di punizione. Discesa agli inferi che è un vero concentrato di cliché e di compiacimenti: zoccola sbattuta alla vetrata, bocchino omosex e l'orgia insistita, sì triste e senza piacere, ma anche patinata e con un occhio ad Adrian Lyne.

    Tutto questo lo porta ad essere ricattatorio, banalotto (appunto la giustificazione, per altro per fortuna lasciata almeno nel mistero, di un trauma infantile), scontato e moralista, dal momento che il “telefonatissimo” tentato suicidio della sorella altro non è che una sorta di dostoevskijano “castigo” per i suoi “delitti”.

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    Eccezionali comunque Michael Fassbender e Carey Mulligan, in un personaggio per altro abbastanza pretestuoso e forzato, ma lei è bravissima. Splendide certe inquadrature, come il dialogo sul divano, splendido l'uso del sonoro e certe sequenze come le due sulla metropolitana, la corsa nella città o il crollo emotivo del prefinale, anche se narrativamente posticcio per come ci si arriva.

    Bella in diversi frangenti una fotografia livida che ritrae una New York sporca e inedita, respingente ed inquietante.

    Sì McQueen riesce a far passare la sua mania del sesso come un'afflizione, riesce a far sentire il disagio e riesce a far sentire la vergogna che Brandon prova quando viene violato nella sua intimità, ma ad un certo punto deraglia e lo fa nel peggiore dei modi possibili e il tutto stona. Non lo boccio ma non posso promuoverlo!

    Edited by michibaldi - 7/4/2012, 12:13
     
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    Vedi michi che per ogni film ognuno di noi ha sensazioni diverse? ;)

    A me "winter's bone" ha dato poco, a te ha lasciato il sapore in bocca del capolavoro.

    Qui tutti hanno parlato benissimo di questo "Shame" (io non l'ho ancora visto, sia chiaro), tu sei l'unico a parlarne non proprio entusiasta, anzi.

    Sicuro che ora non sei tu quello che con la canottiera gialla?
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=50359198

    :P :P :P :P :lol: :lol:

    Tanto per dire: capita di avere un parere diverso per un film, alcuni definiscono un film una ***** , altri un capolavoro.
    In ogni caso non mi vergogno nè di stare da una parte nè dall'altra.

    Scusa, il sassolino me lo sono tolto. :D
     
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  6. Fedor Lynch
     
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    michi:



    :lol: :lol:
     
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    CITAZIONE (Pak7 @ 6/4/2012, 17:01) 
    Vedi michi che per ogni film ognuno di noi ha sensazioni diverse? ;)

    A me "winter's bone" ha dato poco, a te ha lasciato il sapore in bocca del capolavoro.

    Qui tutti hanno parlato benissimo di questo "Shame" (io non l'ho ancora visto, sia chiaro), tu sei l'unico a parlarne non proprio entusiasta, anzi.

    Sicuro che ora non sei tu quello che con la canottiera gialla?
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=50359198

    :P :P :P :P :lol: :lol:

    Tanto per dire: capita di avere un parere diverso per un film, alcuni definiscono un film una ***** , altri un capolavoro.
    In ogni caso non mi vergogno nè di stare da una parte nè dall'altra.

    Scusa, il sassolino me lo sono tolto. :D

    Cazzo c'entra scusa? :o: Intervento alla cazzo di cane proprio questo, eh! Più che sassolino era della serie ho sparato una cazzata:D Oltretutto nemmeno l'hai visto!! :o:

    Che c'entra se ognuno ha le proprie sensazioni? :o: Chi l'ha mai messa in discussione sta faccenda? :o:


    Che c'entra poi se tutti qui ne hanno parlato bene? :o:

    E' un problema quello? Lo è mai stato? Lo è per me?

    Un gelido inverno poi è tutto un altro discorso: intanto vai e motiva come ho fatto qua io, in secondo luogo ho eccepito perché quello è film della tipologia che non divide, questo è della tipologia che divide come Malick e Von Trier!

    Comunque ti tranquillizzo con alcuni pareri ancor più negativi del mio:

    Enrico Ghezzi: 4!!

    Si vede che è su una canoa ancor più indietro!!

    CITAZIONE (Fedor Lynch @ 6/4/2012, 17:07) 
    michi:



    :lol: :lol:

    Ne sei proprio convinto? :D

    E poi rimane comunque Baggio, altri rimangon quelli con la canotta gialla!! :D
     
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    CITAZIONE (michibaldi @ 6/4/2012, 17:18) 
    CITAZIONE (Pak7 @ 6/4/2012, 17:01) 
    Vedi michi che per ogni film ognuno di noi ha sensazioni diverse? ;)

    A me "winter's bone" ha dato poco, a te ha lasciato il sapore in bocca del capolavoro.

    Qui tutti hanno parlato benissimo di questo "Shame" (io non l'ho ancora visto, sia chiaro), tu sei l'unico a parlarne non proprio entusiasta, anzi.

    Sicuro che ora non sei tu quello che con la canottiera gialla?
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=50359198

    :P :P :P :P :lol: :lol:

    Tanto per dire: capita di avere un parere diverso per un film, alcuni definiscono un film una ***** , altri un capolavoro.
    In ogni caso non mi vergogno nè di stare da una parte nè dall'altra.

    Scusa, il sassolino me lo sono tolto. :D

    Cazzo c'entra scusa? :o: Intervento alla cazzo di cane proprio questo, eh! Più che sassolino era della serie ho sparato una cazzata:D Oltretutto nemmeno l'hai visto!! :o:

    Che c'entra se ognuno ha le proprie sensazioni? :o: Chi l'ha mai messa in discussione sta faccenda? :o:


    Che c'entra poi se tutti qui ne hanno parlato bene? :o:

    E' un problema quello? Lo è mai stato? Lo è per me?

    Inanzittutto abbassa i toni, perchè io ho riempito il post di faccette per farti capire che il mio era un consiglio non un'accusa, mai mi sarei aspettato una reazione così. Camomilla?

    Si parlava in generale, ho precisato apposta che Shame non l'ho visto perchè ognuno di noi per qualsiasi film, che sia Winter's bone o che si Shame ha il proprio parere.

    Basta vedere come hai risposto a Luctul nella recensione di Winter's bone

    https://dvd.forumcommunity.net/?t=50359198


    della serie "Quello che dico io ha un valore assoluto, me ne dispiaccio per gli altri ":lol:

    O magari dai toni si evince quello, ma come ben sai è difficile interpretare in uno scritto. E poi che mi frega di Ghezzi! :lol: :lol:


     
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    CITAZIONE (Pak7 @ 6/4/2012, 17:35) 
    CITAZIONE (michibaldi @ 6/4/2012, 17:18) 
    Cazzo c'entra scusa? :o: Intervento alla cazzo di cane proprio questo, eh! Più che sassolino era della serie ho sparato una cazzata:D Oltretutto nemmeno l'hai visto!! :o:

    Che c'entra se ognuno ha le proprie sensazioni? :o: Chi l'ha mai messa in discussione sta faccenda? :o:


    Che c'entra poi se tutti qui ne hanno parlato bene? :o:

    E' un problema quello? Lo è mai stato? Lo è per me?

    Inanzittutto abbassa i toni, perchè io ho riempito il post di faccette per farti capire che il mio era un consiglio non un'accusa, mai mi sarei aspettato una reazione così. Camomilla?

    Si parlava in generale, ho precisato apposta che Shame non l'ho visto perchè ognuno di noi per qualsiasi film, che sia Winter's bone o che si Shame ha il proprio parere.

    Basta vedere come hai risposto a Luctul nella recensione di Winter's bone

    https://dvd.forumcommunity.net/?t=50359198


    della serie "Quello che dico io ha un valore assoluto, me ne dispiaccio per gli altri ":lol:

    O magari dai toni si evince quello, ma come ben sai è difficile interpretare in uno scritto. E poi che mi frega di Ghezzi! :lol: :lol:

    Ognuno ha le proprie sensazioni: a me winter's bone non ha dato nulla, tu lo definisci un capolavoro.
    Benissimo

    Ma che mi frega delle faccette, che poi le ho messe anch'io!! Ma che stai a dire? Ma consiglio di cosa, scusa? :D

    E ancora che c'entra il fatto di avere ognuno il proprio parere? Ma che c'entra??? E soprattutto chi lo ha mai messo in discussione, chi???? :D

    E ancora perché ti attacchi a Luctul che è tutto un altro discorso, spiegato poi anche dal Mr sul motivare o meno i pareri? Ma poi che c'entra qui? :D

    E ancora che vuol dire che mi frega di Ghezzi quando sei tu che vieni a dirmi che tutti qui ne hanno parlato bene ed io no? :D

    E se poi è difficile evincere da uno scritto, perché trai conclusioni alla cazzo di cane e non veritiere? Che io non mi sottraggo mai al confronto con nessuno e che quando vado controcorrente vado addentro alle motivazioni, proprio per spiegarmi e per farmi capire? Ma cosa stai a dire? Sei in fase di vinsanto? :D :lol:

    Ma non era meglio replicare sul film?

    Che poi che ognuno sia convinto delle proprie opinioni, ci mancherebbe anche non fosse così: ma al confronto, più o meno acceso, non mi sottraggo mai con nessuno e dialogo e rispondo a tutti, spesso anche con tono cazzeggione e scherzoso. Quindi hai proprio sbagliato indirizzo!!! ^_^
     
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  11. Fedor Lynch
     
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    il paragone con Baggio era voluto.. anche i migliori sbagliano.. dovresti andarne fiero.. :lol:

    sulla questione gusti personali forse è meglio non intervenire, che mi "scannai" già col mister tempo fa.. a me pare chiaro che un film - qualunque esso sia - può piacere o meno.. e poco conta la qualità artistica perchè poi subentra l'opinione personale ed è quella che che rimane di più, che si stia parlando di un capolavoro o di un filmetto.. (non so tipo "elephant" per me rimane una roba costruita ad hoc dove tutti voi ci vedete un capolavoro :lol: )

    quindi, rientro su shame..

    il compiacimento di cui parli io non l'ho visto.. come allo stesso non credo che l'impronta stilistica adottata sia una cosa festivaliera, messa su appositamente.. ma anzi fa parte del percorso già sperimentato nell'opera precedente di McQueen... ed anzi le scelte adottate in fase di regia sono funzionali al racconto, lo tengono freddo ma pronto ad esplodere.. ed è sì ridondante, ma per dare un senso di claustrofobia, di un uomo imprigionato dalla sua malattia .. e il distacco narrativo qua è perfetto.. e la discesa agli inferi del finale a mio parere non è moralista, ma inevitabile..
     
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    Ahaha no, ma ieri ho giocato a calcetto dopo 3 anni e sono un pò stanco!

    Sul fatto che tu sei aperto al confronto lo so bene, e lo sto vedendo anche ora, e me ne rendo conto dalla recensioni- fiume che scrivi!
    Probabilmente interpreto male tutto ciò scrivi, soprattutto quando sei in disaccordo con un parere su un determinato film, sembra che tu ci voglia prendere un pò per il c****. Non nel senso letterale del termine ovviamente.
    Ma queste sono solo sensazioni che ho io, magari se poi ci vediamo una volta a Viareggio e mi offri un 3x20, giuro che non ti replico più!! :P
     
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    CITAZIONE (Pak7 @ 6/4/2012, 17:56) 
    Ahaha no, ma ieri ho giocato a calcetto dopo 3 anni e sono un pò stanco!

    Sul fatto che tu sei aperto al confronto lo so bene, e lo sto vedendo anche ora, e me ne rendo conto dalla recensioni- fiume che scrivi!
    Probabilmente interpreto male tutto ciò scrivi, soprattutto quando sei in disaccordo con un parere su un determinato film, sembra che tu ci voglia prendere un pò per il c****. Non nel senso letterale del termine ovviamente.
    Ma queste sono solo sensazioni che ho io, magari se poi ci vediamo una volta a Viareggio e mi offri un 3x20, giuro che non ti replico più!! :P

    Il 3x20 dovresti offrirmelo tu per quello che hai scritto. :P Sul fatto delle prese per il culo, può essere, "ma io so' schiavo della battuta, non ce posso fa' niente" (cit. Compagni di Scuola). Qui però c'era un giudizio argomentato (e contestabile) e nessun riferimento a chicchessia. -_-
     
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  14. MrBlù
     
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    Io-di-Shame-ne-ho-già-parlato-privatamente-col-Baldo, e-non-ritengo-i-suoi-appunti-cosi-strampalati
    pur-rimanendo-dell'idea-che-alcune-cose-forse-le-ha-registrate-con-troppa-settorialità...

    ad-esempio-il-tentato-suicidio-che-non-è-tanto-un-ricatto-quanto-un-atto-d'amore-verso-il-fratello-a-mio-avviso
    (in-quel-contesto) , oppure-il-finale-che-è-aperto, lacerante-e-pieno-di-dubbi, non-programmatico-insoma, ed-ancora
    non-l'ho-trovato-moralizzante, ma-spiazzante-e-anticonformista, seppur-in-linea-con-venature-dei-nostri-tempi.
    E-poi-l'infanzia-non-è-raccontata-ma-viene-installato-solo-un-piccolo-dubbio-fatto-di-pause-e-silenzi (almeno-nella
    versione-originale, se-con-la-resa-han-creato-una-falsa-trama-lo-ignoro...!! )

    Però-che-insista-nell'estetizzazione-è-vero (ma-se-questa-è-funzionale-è-un-male-o-diviene-pregio?) che-alcune-scequenze
    sian-ripetute-anche, mcQueen-a-questo-giro, differentemente-da-Hunger, e-piu-autocompiaciuto-dei-suoi-mezzi-tecnici.
    Rimane-però-un-quadro-che-mi-ha-stupito-e-ammaliato, con-squarci-davvero-potenti-e-stranianti, sulla-city-e-sull'uomo.
    Di-potenza-visiva-e-sensoriale (come-ti-scrissi-nell'sms) ma-che-capisco-può-pure-produrre-emozioni-differenti,
    o-dubbi-su-talune-scelte, che-comunque-motivi-e-spieghi-ampiamente.

    al-film-un-mio-8.5 , sotto-Hunger, ma-già-lo-sapete
     
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    CITAZIONE (Fedor Lynch @ 6/4/2012, 17:55) 
    il paragone con Baggio era voluto.. anche i migliori sbagliano.. dovresti andarne fiero.. :lol:

    Ma infatti ne vado fiero :lol: ,l'ho scritto: Baggio rimane sempre Baggio!!! :lol:


    CITAZIONE (Fedor Lynch @ 6/4/2012, 17:55) 
    quindi, rientro su shame..

    il compiacimento di cui parli io non l'ho visto.. come allo stesso non credo che l'impronta stilistica adottata sia una cosa festivaliera, messa su appositamente.. ma anzi fa parte del percorso già sperimentato nell'opera precedente di McQueen... ed anzi le scelte adottate in fase di regia sono funzionali al racconto, lo tengono freddo ma pronto ad esplodere.. ed è sì ridondante, ma per dare un senso di claustrofobia, di un uomo imprigionato dalla sua malattia .. e il distacco narrativo qua è perfetto.. e la discesa agli inferi del finale a mio parere non è moralista, ma inevitabile..

    Io Hunger non l'ho visto e non ti so dire, ma quelli che l'han visto e con cui ho parlato, mi han detto diversamente e cioè che l'impronta là non era da autorialismo light da festival (e non è mia comunque, eh, anche se la condivido), come invece qua si sente e percepisce!

    Per il resto continuo a sottoscrivere tutto quello che ho scritto su compiacimento e ridondanza. Però una cosa è oggettiva: il giudizio moralista c'è eccome, non è inevitabile ed è assai scontato e telefonato. Poi si risolleva nel finale.

    Ma insomma ho già scritto anche troppo!! :D

    Hunger lo recupero di sicuro al cinema se esce anche da me, il regista ha sicuramente grande talento!! E' il film che non mi ha convinto.

    CITAZIONE (MrBlù @ 6/4/2012, 18:06) 
    Io-di-Shame-ne-ho-già-parlato-privatamente-col-Baldo, e-non-ritengo-i-suoi-appunti-cosi-strampalati
    pur-rimanendo-dell'idea-che-alcune-cose-forse-le-ha-registrate-con-troppa-settorialità...

    E non sono strampalati no!!! ^_^

    CITAZIONE (MrBlù @ 6/4/2012, 18:06) 
    ad-esempio-il-tentato-suicidio-che-non-è-tanto-un-ricatto-quanto-un-atto-d'amore-verso-il-fratello-a-mio-avviso
    (in-quel-contesto) , oppure-il-finale-che-è-aperto, lacerante-e-pieno-di-dubbi, non-programmatico-insoma, ed-ancora
    non-l'ho-trovato-moralizzante, ma-spiazzante-e-anticonformista, seppur-in-linea-con-venature-dei-nostri-tempi.
    E-poi-l'infanzia-non-è-raccontata-ma-viene-installato-solo-un-piccolo-dubbio-fatto-di-pause-e-silenzi (almeno-nella
    versione-originale, se-con-la-resa-han-creato-una-falsa-trama-lo-ignoro...!! )

    Il tentato suicidio, telefonatissimo nella costruzione, e non mi si dica di no, è però un ricatto e implica un giudizio morale: è il castigo riservato a Brandon per la sua posticcia discesa agli inferi, ma oltre a ciò, che sono soluzioni narrative comuni a diversi film, è trattato in modo programmatico, compiaciuto e scontato. Questo anche se può esser un atto d'amore, ma non so, per me è un semplice atto di disperazione e solitudine, visto e rivisto. Il finale no, infatti si risolleva, come ho detto pure io, anche se anticonformista e spiazzante è esagerato: è un finale aperto come nella prassi di tanti film, ma girato molto bene.

    Il discorso sull'infanzia è appena accennato anche nella versione doppiata, l'ho pure detto che per fortuna è abbozzato, ma è comunque un mezzo spiegoncino che fa risalire ad allora i traumi e li connota, come il messaggio in segreteria della sorella che dice "non siamo brutte persone".

    In definitiva ci sono molte cose che ho apprezzato (e motivato), ma che vengono inficiate dal resto purtroppo.

    Edited by michibaldi - 6/4/2012, 18:48
     
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