Paradiso Amaro

di Alexander Payne

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  1. Fedor Lynch
     
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    Matt King, discendente di una facoltosa famiglia hawaiiana, è un marito indifferente ed un padre assente, ma quando la moglie Elizabeth entra in coma irreversibile, dopo un incidente nautico al largo di Waikiki, si ritrova a mettere in discussione la sua vita. Matt si ritrova a dover recuperare il rapporto con le figlie, la ribelle Alexandra e la piccola Scottie, fino all'amara scoperta che la moglie aveva un amante.

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    Edited by hellboy1 - 8/2/2012, 20:10
     
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    Insieme al film di Scorsese sembra destinato a fare incetta di oscar...
    Soggetto molto poco originale, diciamolo, ma tutto sommato interessante e Clooney da una certa garanzia al progetto.
    Lo vedrò!
     
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    Sembra caruccio, costruito a regola d'arte per piacere ai vecchi signori dell'Academy..tema stra-abusato ma Payne è regista dalla sensiblità non comune e dalle ottime intuizioni, sia Sideways che A proposito di Schmidt erano commedie agrodolci ben narrate e assai divertenti.

    Credo che anche questo Paradiso amaro si confermi sullo stesso livello...lo vedro anchio :D
     
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  4. MrBlù
     
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    Anche-Payne-qualche-garanzia-la-dà, Sydways-era-film-delicato-e-piacevole, sull'amicizia-oltrechè-sulla-riscoperta-di-antichi-valori-e-sapori,
    e-a-proposito-di-Schmidt-una-sorta-di-road-movie-familiare-cinico-e-mai-arrendevole, che-partendo-dal-microcosmo-si-trasforma
    in-analisi-lucida-e-dolente-di-un'intera-nazione. E-poi-c'è-Election, commedia-frizzante, beffarda, di-gran-ritmo-e-dai-risvolti-irriverenti,
    che-diverte-ma-fà-pure-riflettere!

    Insomma-le-garanzie-ci-sono, almeno-sulla-carta-si-presenta-con-un-cv-di-tutto-punto, e-qui-entra-in-gioco
    pure-la-presenza-di-Clooney, che-solitamente-sceglie-con-intelligenza-i-progetti-sui-cui-dedicarsi!
     
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    Questo forse me lo becco nel week-end
     
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  6. Trinità&Bambino
     
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    Alexandre Payne lo seguo dall'inizio della sua carriera e mi è sempre piaciuto.

    Quindi certamente questo lo vedrò a breve.

     
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  7. badòands
     
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    la trama non sembra il massimo in effetti,però ha un sapore anni 70 che mi invoglia a vederlo
     
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    Visto ieri sera. Il film è davvero molto bello (sicuramente - assieme a "Shame" - il migliore che ho avuto modo di vedere finora dall'inizio dell'anno).
     
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  9. poison78
     
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    Ritorno alla commedia agrodolce per Alexander Payne regista di pellicole come: ”Election”, “A proposito di Schmidt” e del pluripremiato “Sideways – In viaggio con Jack”, Oscar come migliore sceneggiatura non originale nel 2005, film che ha di fatto portato agli occhi del grande pubblico il regista americano. Un rientro in grande stile affidato sul grande schermo alla figura di un perfetto George Clooney, vero segugio di razza nel fiutare pellicole e sceneggiature vincenti.

    Basato sul romanzo “Eredi di un mondo sbagliato” di Kaui Hart Hemmings, vede la riconquista della propria vita e delle proprie origini di un uomo (Matt King) padre di famiglia assente e indifferente perché troppo preso dal proprio lavoro. Matt si troverà suo malgrado a mettere in discussione la sua completa esistenza vissuta fino in quel momento. L’uomo inizialmente confuso dal totale carico di impegni e situazioni scomode da affrontare, ritroverà con l’scorrere dei minuti la propria strada da percorrere.

    Ci riesce grazie all’aiuto di un terzetto di ragazzi problematici, le sue figlie e uno sboccatissimo giovane amico di famiglia, tutti interpretati magnificamente dai tre adolescenti con un futuro apparentemente roseo, Shailene Woodley su tutti. Payne centra ancora una volta l’obbiettivo, realizzando una pellicola semplice ma allo stesso tempo elegante che fa dei difetti e dei mutamenti dell’animo il proprio punto di forza, sorretto anche da una sceneggiatura perfettamente amalgamata che non soffre mai di momenti statici.

    A George Clooney piace rischiare e lo fa come sempre con il suo stile, donando al suo personaggio una dimensione insolita per lui. Un uomo spento e sconfitto dalla propria vita che chiede aiuto alla sue figlie per reagire. Un protagonista lontano anni luce dai suoi molti ruoli vincenti. Un lavoro certosino quello sui personaggi quasi maniacale nella caratterizzazione anche nei confronti di ruoli comprimari come quelli di Judy Greer e Robert Forster.

    Un film che lascia in eredità, traduzione quasi letteraria del titolo originale, una serie di situazioni scomode affrontate con vivo interesse di rinascita. La pellicola descrive come vivere i momenti peggiori della propria vita in modo corretto senza piangersi addosso ma anzi affrontando se stessi per sapersi ritrovare in un nuovo equilibrio spesso grazie al sarcasmo e all’ironia.

    Un inno alla vita attraverso le difficoltà delle debolezze e delle qualità della società contemporanea. Splendida l’ambientazione paradisiaca delle Isole Hawaii che trasmette un messaggio di benessere in controtendenza all'evolversi del dramma vissuto dalla famiglia King. Un paradiso amaro pieno di energia positiva da non lasciarsi scappare.

    7,5/8

    Edited by poison78 - 18/2/2012, 19:02
     
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  10. marsellus wallace
     
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    davvero un gran bel film, condivido in pieno il poison, natura sollievo emozionale dalle pietre del dolore e riscoperta di come non esistano paradisi privi del tutto di dolore. Clooney è una meraviglia d'attore, sarà in futuro il nuovo Clint Eastwood della storia del cinema (un grande attore passato a fare il regista di strepitosi film). Le scene nella camera d'ospedale sono surreali, incredibili e al vetriolo come poche.
     
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  11. MrBlù
     
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    Bene, due-belle-conferme-che-giungono-come-il-sole-d'estate, perchè-Payne-come-ho-già-detto-è-cineasta-attento,
    acuto-ed-ironico, che-lavora-sui-mezzitoni-per-dipanare-tematiche-anche-esistenziali-e-mai-di-facile-approccio.

    Ci-risentiremo-sicuramente!
     
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  12. Fedor Lynch
     
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    a me ha deluso... Clooney grandioso ma il film è davvero "semplice", lontano dal soddisfare le mie aspettative.. la sceneggiatura è telefonata dall'inizio alla fine, i personaggi sono una serie di stereotipi, le battute non graffiano a dovere, l'insistere sull'alternanza commedia/dramma non funziona ed anzi regala un paio di momenti banali.. alcune scene nella stanza d'ospedale sfiorano il patetico... poi il film resta godibile e qualche buon momento lo offre.. come detto c'è un Clooney in formissima ed anche gli altri attori funzionano alla grande.. per me comunque è poco più che sufficiente..
     
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  13. thekingofbronx
     
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    Vado a vederlo dopo, ho rivalutato molto clooney e non posso perderlo questo
     
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  14. .:Chuck_Norris:.
     
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    giramento di palle a mille per i cinema di merda che preferiscono mandare come è bello far l' amore e benvenuti al nord (addirittura in 3 sale) invece di mettere in programmazione film importanti come questo... era anche gratis sulla tessera 3 :(
     
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  15. thekingofbronx
     
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    Pensa Chuck io invece l'h pagato perchè i film belli li fanno sempre in un cinema che non aderisce al circuito tre.

    Appena tornato, sono caldo caldo:

    Un film ben diretto, lineare che però manca di quella marcia in più. Non ho visto questo gran tentativo della ricostruzione del rapporto padre-figlie. Ho visto di più un tentativo di cooperazione tra due mondi, due stili di vita di versi che ha il vero riavvicinamento nella parte finale del film. Mi è mancata la vera tragedia quella che ci colpisce nel quotidiano, quella che ci fa sentire vuoti quando perdiamo una persona che amiamo, quando il mondo ci crolla addosso e l'amore delle altre persone ci fa rimanere attaccate alla nostra vita. Ho visto abbracci, sorrisi e forza di volontà ma che rimanevano strettamente legati alla ricerca dell'amante cattivo, di colui che ci ha rovinato la vita ma che in realtà ci ha permesso di andare avanti ed avere uno scopo.

    Scusate se ho parlato in prima persona, un po' mi ci ritrovavo in questo film, a mio parere è mancate la parte che elevasse questo film ad un piccolo capolavoro che parla del nostro quotidiano.

    Forse nessuno mi capirà, prometto che mi impegnerò a scrivere meglio.

    Voto al film 6,5 perchè non è una bocciatura. Il film risulta, discreto, gradevole ma non è un film impegnato a mio modo di vedere.
     
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41 replies since 1/2/2012, 00:04   717 views
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