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Fedor Lynch.
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Ho avuto l'occasione di vederlo oggi pomeriggio, presentato dai due fratelli e da Nanni Moretti. E' stata la mia prima esperienza con il loro cinema. Film davvero molto bello e intenso, delicato e profondo. Con uno stile che si avvicina spesso quello documentaristico, i Taviani hanno raccontato la messa in scena dello spettacolo teatrale "Giulio Cesare" di Shakespeare da parte dei detenuti di massima sicurezza del carcere di Rebibbia. Pellicola che colpisce davvero al cuore, per gli sguardi dei "non attori", per le atmosfere... Raccontato anche a tratti con un tocco di umorismo quanto mai necessario. Altra nota assolutamente positiva è che il film non scade mai nel patetico, ma mantiene una linea rigorosa dove le emozioni arrivano da sole e non sono facilmente ricercate. L'arte diventa l'unica forma di libertà possibile per i detenuti, condannati a vivere tra quelle mura dove il silenzio è assordante e dove le ore passano lentamente. Arte come evasione mentale, come forza, come ragione. E arte che diventa realtà, quando i versi di Shakespeare racchiudono situazioni e sentimenti provati in prima persona da chi deve recitarli. Davvero molto bello, da recuperare.
Edited by hellboy1 - 8/6/2012, 20:20.