Looper

di Rian Johnson

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    LOOPER

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    Trama:

    Nell'anno 2042 Joe è un killer che lavora per la criminalità organizzata, uccidendo su commissione persone mandate indietro nel tempo da un prossimo futuro, l'anno 2072, in cui il viaggio nel tempo è da poco divenuto realtà. Per i criminali del futuro inviare nel passato le vittime è infatti diventato il modo migliore per eliminare persone non grate senza lasciare tracce, facendo letteralmente sparire i corpi. Joe svolge il suo lavoro con determinazione e naturalezza, finché un giorno riconosce nel suo prossimo bersaglio se stesso, invecchiato di trent'anni.

    Trailer:



    Il film uscirà il 28 settembre negli USA.
     
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  2. MrBlù
     
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    Altro-regista-intuitivo-e-indipendente-che-si-perde-dentro-schemi-e-budget-dell'Hollywood-fracassona-e-poco-originale...
    tra-l'altro-Willis-ormai-è-a-garanzia-di-film-sottili, sottilissimi, qualche-botto-e-nulla-piu, finiti-i-tempi-di-Tarantino, Gilliam,
    di-McTiernan-e-dell'allora-ispirato-Shyamalan
     
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  4. Kurtz
     
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    in uscita domani

    la mia recensione per Loudvision
     
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    visto in originale qualche giorno fa: robetta.
     
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  6. poison78
     
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    Con regolare e cocente ritardo esce nelle sale italiane Looper, crime story di matrice fantascientifica di coproduzione cinoamericana. La pellicola è stata accolta positivamente da stampa e pubblico d’oltreoceano per il discreto connubio tra azione da blockbuster americano e i risvolti filosofici sul libero arbitrio. Alla base della trama difatti il film tratteggia, in modo non completamente riuscito, la possibilità di modificare il corso degli eventi futuri tramite le scelte del presente. Il regista Rian Johnson sceglie di far prevalere l’esposizione. E’ abbastanza scaltro da spingere sull'acceleratore il pedale della narrazione, con più di qualche forzatura, evitando allo spettatore la capacita di soffermarsi troppo sulle logiche e crepe della sceneggiatura, del quale è autore.

    D'altronde è proprio il protagonista in una scena a dichiarare: “Non voglio parlare di viaggi nel tempo, perché se si comincia a parlarne possiamo stare qui tutto il giorno, a fare diagrammi con cannucce.” Il suo misto tra finto sci-fii action shooter e coscienza morale è indubbiamente riuscito in fase di intrattenimento ma deludente sotto il lato puramente fantascientifico. Soffre non poco dal punto di vista narrativo, il quale sicuramente avrebbe goduto di qualche taglio in fase di montaggio. Abile nel recuperare alcune trovate come la scelta di mostrare a livello temporale la stessa scena da punti di vista diversi, il regista americano si conferma un discreto autore indipendente.

    Realizzato con soli 30 milioni di dollari, la pellicola mostra il fianco anche nei confronti di una realizzazione tecnica ben conseguita ma non priva di evidenti difetti. Tuttavia pur con una logica confusa, una trama grezza e uno spiccato uso dell’emotività lascia lo spettatore con un piacevole senso di appagamento. Grazie soprattutto all'emozionante e riuscito finale. Con un occhio al passato, tanti i riferimenti, il film cerca di ritagliarsi una personale identità cinematografica, grazie anche all’ottimo cast.

    La coppia protagonista Joseph Gordon-Levitt e Bruce Willis, interpreta più che positivamente lo stesso personaggio, rispettivamente giovane e trent’anni dopo. Buona anche la prova della sempre bellissima Emily Blunt, in versione bionda, e del piccolo Pierce Gagnon. Il consiglio è quello di arrivare vergini alla visione, sarebbe un vero peccato danneggiare precedentemente i molti twist narrativi, tra le cose migliori, solo per saperne di più.

    6,5/7=
     
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    CITAZIONE (donnie_darko @ 30/1/2013, 14:09) 
    visto in originale qualche giorno fa: robetta.

    Anche io, a me è sinceramente piaciuto, e nemmeno poco.
     
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    Carina l'idea, buona la prima parte, male la seconda

    Un 6,5 e via andare
     
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    molto carino,lenta la parte centrale...ma il finale e' una sorpresa...non me lo aspettavo e credo sia riuscito bene.diciamo che i primi 20 minuti e gli ultimi 20 sono la forza del film,ma anche il resto non e' malaccio.

    voto 7
     
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    ottima sorpresa. mi è piaciuto tanto.. forse anche perchè non mi aspettavo un capolavoro e mi ha sorpreso! da vedere 8
     
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  11. frankie85
     
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    sapete più o meno quando esce con idioma italiano?
    o tocca aspettare tempi biblici per averlo? <_<
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    LOOPER – Rispettare le regole ripaga

    Il futuro distopico e i viaggi nel tempo sono temi ben radicati nelle pellicole di fantascienza dagli anni ottanta ad oggi. Minimo comun denominatore dei film maggiormente riusciti con queste due peculiarità all’interno della trama, è sicuramente la descrizione e successiva applicazione di “regole generali” che rendono credibile quello che si vede su schermo (andando a creare e mantenere salda la sospensione della credulità). “Looper” di Rian Johnson procede a passi distinti e misurati in questa direzione, in principio ci mette a conoscenza del quando e successivamente del come, in modo da incentrare tutta la trama sul perché (prende quindi il potere sullo sguardo), la cui risposta arriverà immancabilmente alla fine, stando ovviamente attento a non tradire quanto spiegato all’inizio (pena la rovinosa disfatta della pellicola, che avrebbe portato come conseguenza la spicevole creazione di persone odiose capaci solo di trovare difetti puntando il dito ovunque disturbando la visione). La storia racconta di come nel futuro, 2074, i viaggi nel tempo siano stati scoperti e visto l’incredibile potere che questi hanno sono stati dichiarati illegali dal governo, ma questo non ha impedito la malavita di utilizzarli per i loro scopi. Nell’anno 2044 John (Joseph Gordon-Levitt) è un looper, ovvero un killer pagato per uccidere persone che vengono mandate indietro nel tempo annullandone completamente la loro esistenza nel futuro. Un giorno però si ritroverà a dover uccidere se stesso a trent’anni da ora (Bruce Willis) e questo metterà in discussione le sue convinzioni. Nel film ad un certo punto un ragazzino gioca assieme alla madre (Emily Blunt donna sci-fi ad honorem ormai), ad un gioco aritmetico il cui scopo è mettere nella casella giusta una tessera con sopra il numero corrispondente, involontariamente(?) questa scena spiega alla perfezione quanto scritto sopra riguardo il rispetto delle regole. Proprio come nel tabellone del gioco così in “Looper” la riuscita sul piano narrativo avviene grazie alla cura con cui tutto viene posizionato dove deve stare nel momento in cui deve essere. Rian Johnson è abile nel non andare (quasi)mai contro le regole da lui stesso stabilite (oltre a dirigere è anche sceneggiatore), ed è per questo che la pellicola regala uno spettacolo coinvolgente per tutta la sua durata. Rispetto ad altri film di genere “Looper” si distingue sicuramente per un curato aspetto visivo (forse eccessivamente patinato in alcuni momenti), ma anche per i suoi due protagonisti che regalano interpretazioni riuscite e convincenti. Senza mai addentrarsi troppo nella filosofia legata ai viaggi nel tempo e ai paradossi temporali, vedendosi bene dal voler innescare riflessioni sul tema (come ad esempio i primi due “Terminator”), il regista giostra l’azione inserendola per sviare l’attenzione nei punti in cui la sceneggiatura si fa debole, regalando al suo film un ritmo serrato che aumenta esponenzialmente fino al finale. Rian Johnson non gioca ad essere James Cameroon o Robert Zemickis, ma conscio delle sue possibilità decide di appagare completamente lo sguardo, lasciando alla mente la possibilità di viaggiare con la fantasie su tematiche quali il libero arbitrio e altro, che la pellicola suscita in chi guarda ma non tenta nemmeno di approfondire.

    Film: 7

    http://raystormcineblog.altervista.org/
     
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11 replies since 9/6/2012, 13:37   341 views
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