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macina
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Continua il mio recente percorso di revisione dell'ultime pellicole con nel cast il compianto e bravissimo Philip Seymour Hoffman. In questo caso ho trovato un attore degno di grande caratura, il film mi è piaciuto mooooolto a tratti e nel complesso mi ha lasciato freddino e un po' incazzato per non averci capito poi molto. La cosa migliore in assoluto mi pare proprio la prova attoriale dei due protagonisti Hoffman appunto e Joaquin Phoenix, che forse non ho mai visto tanto entrato in un ruolo e che a tratti mi ha regalato veramente dei brividi. Il modo in cui si assecondano, cercano e alimentano nei panni di un "master", un maestro, un santone di un'organizzione spirituale, e un discepolo che cerca di trovare un posto nel mondo rifuggendo da un passato di esaurimento nervoso e alcolismo. Gli scambi di sguardi, certi scambi di battute e certe situazioni mi hanno esaltato e anche emozionato. Ma il film, almeno per come l'ho sentito, è proceduto a comprartimenti stagni, a macchia di leopardo e onestamente mi sono ritrovato a non capire certe scelte, certi snodi. Così ho provato noia, voglia anche di smettere e ho cercato di fidarmi del grande PT Anderson, un altro dei motovi per cui ho resistito fino al (bel) finale. Tecnicamente infatti Anderson non prende lezioni e molte inquadrature mi sono molto piaciute.
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38 replies since 1/9/2012, 16:44 2046 views
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