Il Sospetto

di Thomas Vinterberg

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    11,133

    Status
    Offline



    Il regista di Festen Thomas Vinterberg torna con Jagten: Mads Mikkelsen è un quarantenne accusato di pedofilia dalla sua comunità in una piccola cittadina danese, dove circostanze minime scateneranno l'isteria collettiva. L'uomo dovrà lottare per riottenere dignità e fiducia.
    "Il film parla di ciò che accade quando una bugia innocente si diffonde e infettare la società, come un virus. Specie nell'era di piattaforme come Facebook, le persone possono essere rapidamente etichettate", dice Vinterberg. "Trovo affascinante che un destino umano possa essere cambiato così rapidamente, e come poche parole possano scatenare danni enormi".

    Regia Thomas Vinterberg.
    Cast Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Susse Wold, Annika Wedderkopp, Lasse Fogelstrøm.
    Genere Drammatico
    Produzione Danimarca, 2012.
    Durata 115 minuti circa.
    Da giovedì 22 novembre 2012 al cinema e in programmazione in 77 sale cinematografiche.

    Video

    Edited by hellboy1 - 14/3/2013, 19:57
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Global Moderator
    Posts
    6,634
    Location
    Dalla sala cinematografica

    Status
    Offline
    IL_SOSPETTO__BIM_Distribuzione3-54507333

    Prima pellicola che vedo di Vintenberg e primo centro per me. Il regista fondatore insieme a Lars Von Trier del Dogma 95 inscena una storia coinvolgente e riflessiva mettendo sempre di più in risalto quanto una comunità e l'uomo nella specifico può essere crudele e pieno di superficialità sotto tutti i punti di vista. Il regista si affida al protagonista (un bravissimo Mads Mikkelsen) per far empatizzare il pubblico, per farlo scendere nell'inferno e cercare di farlo tornare a galla puro e limpido, un'impresa difficile, perchè quando si è marchiati a fuoco forse solo il tempo potrà dare ragione al giusto. Tecnicamente un'opera validissima, che sa piazzare fendenti al momento e nel modo giusto, facendo emergere tanti spunti di riflessione senza mai essere furba o cadere nel retorico.

    Voto: 8
     
    Top
    .
  3. Trinità&Bambino
     
    .

    User deleted


    Che filmone!!!
     
    Top
    .
  4. Trinità&Bambino
     
    .

    User deleted


    L'uomo è un animale pensante: questo è il suo pregio che lo innalza rispetto al resto degli altri esseri viventi, ma questo può essere anche il suo difetto. Il pensiero viene veicolato tra gli esseri umani tramite il dialogo: è la parola il nostro potere. Ed il potere va usato con parsimonia: perché non esiste una bilancia che stabilisce quanto possa pesare o valere una cosa detta rispetto ad una taciuta.

    Protagonista della vicenda narrata da Vinterberg è un insegnante elementare: Lucas. Questo a seguito del naufragio del suo matrimonio, con conseguente distacco forzato dal figlio, cerca di rimettere in piedi la propria vita. Il posto di lavoro come insegnante è il primo tassello per cercare di ricostruire un esistenza fino a quel momento tormentata.
    Quello che però sarebbe dovuto rappresentare un punto di partenza si rivela per lui l'inizio di un dramma umano di proporzioni incalcolabili. La sua vita già travagliata viene marchiata di infamia quando una sua alunna, figlia del suo migliore amico, asserisce di essere stata oggetto di molestie sessuali da parte sua. Ma le parole non è vero che se le porta via il vento. Le parole, vere o false che siano, si diffondono veloci e se il messaggio che veicolano è terrificante esse diventano pesanti come dei macigni. La scure che si abbatte sulla testa di Lucas è la peggiore possibile: pedofilia. Le parole dei bambini sono per definizione vere, perche i bambini sono ingenui, innocenti e non mentono. Lucas diventa il diavolo del paese: il sospetto che lo attanaglia rende ciechi i suoi concittadini che lo isolano, lo minacciano e lo maltrattano.

    Il film si apre e si chiude con una battuta di caccia: le prede per definizione non hanno scampo, così come non ha scampo Lucas. Ma come un cacciatore può sbagliare a prendere la mira anche le persone possono sbagliare accecate dall'odio e dal bisogno di vendetta.
    Il regista ci mostra quanto la parola governi il mondo e quanto questa lo possa modificare. Ci dice che è più facile puntare il dito su qualcuno senza porsi domande che viceversa. È più rassicurante creare un mostro ed allontanarlo che cercare di analizzare le cause che portano alla sua creazione.

    Gran merito della riuscita dell'opera va indubbiamente al protagonista Madds Mikkelsen che con la sua interpretazione regge da solo praticamente tutto il film.
    Vitenberg realizza un opera dura ma ha il pregio di non voler enfatizzare. Si limita ad osservare ed a descrivere ciò che accade all'uomo, mostrando le sue reazioni ed emozioni. È una visione asciutta e diretta che non lascia indifferenti.

    Gli uomini sono degli animali evoluti: possiamo parlare, possiamo amare, possiamo litigare, possiamo discutere e possiamo comunicare. Ma siamo sicuri che tutto questo ci abbia giovato così tanto? Siamo sicuri che gli animali nella loro ignoranza stiano tanto peggio di noi? Io sospetto di no.

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    11,133

    Status
    Offline
    Lo "sospettavo" fosse un gran film, peccato che la distribuzione faccia abbastanza ridere e c'è l'avanzata possibilità che, a fine settimana prossimi, non si trovi più nella mia zona. No comment.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Global Moderator
    Posts
    6,634
    Location
    Dalla sala cinematografica

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Trinità&Bambino @ 25/11/2012, 22:51) 
    Che filmone!!!

    Grande trinity!! Noto con piacere che il film ti ha colpito ma soprattutto ti vedo in grande spolvero con il commento! Vintenberg ha fatto centro, e te devi scrivere più spesso ^_^
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    9,389
    Location
    Versilia Rock City

    Status
    Anonymous
    Il sospetto

    ilsospetto450v

    Lukas è una brava persona, insegna in un asilo ed è amato e stimato da tutti.
    Lukas è un mostro, scacciato da tutti.

    Cos'è che non quadra in queste due definizioni entrambe "vere"?

    Incorniciate da due scene di caccia dal significato antitetico, il film queste definizioni le mette mirabilmente in scena:
    la prima è vera in quanto fotografa la persona e la percezione che di lui ha la gente che lo conosce (e gli spettatori);
    la seconda diventa vera quando una "verità" accettata per definizione non può che prevedere che diventino "vere" anche le conseguenze che dipendono da quella "verità"!!

    il-sospetto

    Lukas è un uomo che ha sofferto: la sua vita è andata in pezzi quando la scuola dove lavorava ha chiuso ed è stato licenziato e la moglie se n'è andata portandosi via il figlio. Lukas però non si è abbattuto, anzi si è adattato a lavorare in un asilo per aver la possibilità di ottenere la custodia del figlio e ha cercato di ricominciare a vivere, nutrendosi dell'affetto degli amici e di Fanny, l'inseparabile cagnetta.
    E così la sua vita sembra ricominciare davvero col nuovo lavoro per il quale è portato, tanto i bambini lo adorano, un figlio di cui sta per ottenere finalmente l'affidamento e un amore che sta per nascere con una giovane collega.

    La comunità in cui vive è una comunità apparentemente aperta e serena. Una sorta di famiglia allargata, a cui, tra riti di caccia, feste, cene conviviali, egli appartiene totalmente.

    Eppure quella fotografia sporca e livida, quei colori freddi e plumbei, quelle immagini simboliche di una natura idilliaca ma penetrata e permeata del senso di morte che la caccia rappresenta, pur nei suoi rituali di amicizia virile, quella purezza di sguardo mai enfatica ma nuda e cruda e quella camera a mano, più ferma dei tempi di Festen ma altrettanto acuta e penetrante, con la quale Vinterberg entra in quelle case perfette, segue da vicino i movimenti dei corpi, si attacca ai volti e li esplora in ogni minimo impercettibile gesto ed espressione, carica l'atmosfera di ambiguità e fa presagire qualcosa di sinistro e di malsano.

    Può un uomo amato e stimato da tutti, diventare improvvisamente un mostro? Può l'essere umano dotato di raziocinio smettere improvvisamente di ragionare, farsi abbagliare e condizionare a vicenda, trasformare un sospetto, per altro molto debole, in verità accertata e inoppugnabile senza porsi il dubbio, senza porsi nei panni dell'altro, senza cercare di capire, di sapere, di domandare, di trovare spiegazioni?

    clip-mi-sono-persa-il-sospetto

    Questo accade!

    Klara la figlia di Theo, il suo migliore amico, che frequenta l'asilo dove Lukas lavora, che più di una volta ha riaccompagnato a casa e che è molto affezionata a lui e al suo cane, gli regala un cuore e gli da un bacio. Rimproverata perché queste sono "cose da grandi", sentendosi umiliata rivela, per capriccio o dispetto o non si sa, alla direttrice dell'asilo di aver subito abusi da Lukas, senza sapere nemmeno il significato di quello che dice.

    Laddove la parola di un bambino è verità per definizione, perché nell'infanzia non si mente, nessuna altra dimostrazione serve, nemmeno le successive ritrattazioni e ammissioni di aver detto una stupidaggine, perché quel concetto sulla verità dei bambini è inappellabilmente valido solo una prima volta poi non più. In un'escalation incredibile di superficialità, bigottismo, meschinità (da parte della direttrice, dello psicologo della scuola e dei colleghi, dei familiari), il sospetto si stringe attorno a Lukas, senza che questi inizialmente abbia la possibilità né di sapere né il perché né l'origine delle accuse infamanti, e deflagra con violenza nella comunità senza che egli abbia mai la possibilità di dire la sua, di cercare spiegazioni e di accertare la verità.

    Il sospetto sempre più accerchiante e soverchiante lo trascina in un incubo senza fine: prima amato e rispettato, ora da quelle stesse persone viene respinto, isolato, insultato, minacciato e maltrattato.
    Lukas diviene il mostro senza che nessuno si prenda la briga di sapere la verità, senza che nessuno si ponga il dubbio della sua sincerità e onestà, lui che era sempre stato un punto di riferimento per la comunità, amato e ammirato, anche per le sue vicissitudini private che non lo hanno mai fatto perdere d'animo, ora è un reietto, scacciato con violenza dalle botteghe, licenziato dal lavoro ed emarginato.

    Dove il sospetto diviene realtà anche contro ogni forma di raziocinio, non si aspetta che la legge faccia le sue indagini, segua il suo corso e che lo assolva per insussistenza del fatto, il tribunale del popolo ha già deciso: siccome l'accusa è ritenuta vera allora lui è un mostro vero. E così la famiglia allargata della sua comunità, quella che lo aveva supportato dopo lo sfascio della sua famiglia vera e propria, diviene la sua prigione esistenziale e la sua pubblica gogna.

    Il-sospetto-di-Thomas-Vinterberg-angosciante-piccola-perla-danese_h_partb

    In Festen, indimenticato, scioccante e folgorante esordio del regista, manifesto del dogma capitanato da Von Trier, al centro erano le vittime innocenti di abusi, qui sono i presunti mostri, ma il sentimento che ci attanaglia e ci angoscia è lo stesso: una sfiducia completa nella natura umana.

    In questa deriva morale dell'umanità o si scappa o si è impallinati come i cervi dell'inizio e della fine, ma Lukas non ci sta, Lukas decide di affrontare con dignità la sua via crucis, sostenuto solo dal figlio e da un amico che ha fede in lui e che vede il mondo impazzito, non si nasconde e non se ne va, reclama i propri diritti, non cede alla violenza ma affronta la comunità a testa alta.

    Le stazioni del suo calvario sono dolorose ma anche significative: l'uccisione del cane, l'assalto alla sua casa, la brutale cacciata dal negozio di alimentari, il pestaggio del figlio, anch'egli ora indesiderato in quanto le colpe dei padri si riversano sui figli, la messa di Natale, la cena consumata di notte con chi, Theo,i forse negli occhi di Lukas, finalmente costretto a guardarci dentro senza più aver la possibilità di fuggirli, ha visto la verità dell'uomo, finendo sopraffatto dal rimorso.
    Una sequenza straordinaria che parte dalla messa di Natale e finisce in un pasto frugale di mesta riconciliazione in casa di Lukas: c'è tutto in quella scena, rabbia, disperazione, orgoglio, passione, dignità, verità!

    20121122_il_sospetto

    Passa il tempo e nella comunità ritorna la serenità, apparente; nella festa per l'entrata nel mondo dei cacciatori, simbolo dell'entrata nella vita adulta, del figlio di Lukas, si celebrano i rituali come se nulla fosse accaduto e si arriva alla commozione quando lo stesso Lukas rivede Klara e vince l'empasse emotivo aiutandola ad attraversare un pavimento fitto fitto di quelle righe che proprio non si possono evitare. E' un momento di serenità apparente: la pessimista chiusura del cerchio della scena di caccia, dove un cervo che fugge e un colpo mancato (?) sono in antitesi con il cervo colpito dell'inizio, sancisce che il sospetto, codardamente nascosto nella folla, non finirà mai.

    clip-cosa-vedi-il-sospetto-12235

    Straordinario Mads Mikkelsen (Pusher, Valhalla Rising, Dopo il matrimonio, Le mele di Adamo, Agente 007: Casinò Royale), che tiene il film sulle proprie spalle, che recita col corpo e con quel volto segnato dalla sofferenza ma che non perde mai la dignità e la speranza, con quegli occhi che reclamano verità e giustizia ma non si abbassano mai e con i quali riesce ad esprimere tutti gli stati emotivi. L'attore è stato premiato a Cannes. Bravissima anche la bambina che interpreta Klara!

    Atmosfera angosciante e nichilista per un film che prende allo stomaco e non molla mai la presa dall'inizio alla fine, che indigna, sconforta, commuove e lascia con un indefinito senso di malessere.

    Vedo che ha colpito anche Revu e Trinità che ne son rimasti sopraffatti e che lo han ben descritto. Per me uno dei film dell'anno! :wub:

    Edited by michibaldi - 14/12/2012, 20:06
     
    Top
    .
  8. MrBlù
     
    .

    User deleted


    Non-mi-sono-affannato-a-ricercar-le-discussioni-perse-dal-sottoscritto-nel-mese-di-assenza, conscio-e-consigliato
    che-i-film-che-contano-prima-o-poi-sarebbero-riemersi-dal-maremagnum-cinematografico-appena-passato.
    Ed-ecco-che-trovo-il-giusto-spunto, prima-capitanato-da-revu-e-trinità, ora-confermato-dal-michi, per-un-film
    crudo-e-sofferente, diretto-da-un-regista-che-ha-polso-giusto-per-tastare-l'umana-natura.

    In-futuro-non-mancherò-di-vderlo, questa-tipologia-di-film, come-del-resto-il-suo-autore, mi-interessa-moltissimo,
    per-ora-mi-limito-a-dire-che-Vittemberg-è-uno-dei-registi-europei, seppur-con-alti-e-bassi, Festen, Dear-Wendy,
    Submarine-e-ora-il-Sospetto, tra-i-piu-interessanti-dei-nostri-giorni.
     
    Top
    .
  9. Fedor Lynch
     
    .

    User deleted


    Non ti leggo michi che vorrei andarlo a vedere alla cieca... Ma ci torno sicuramente e con aspettative sempre più alte! :wub:

    Recupera "submarino" se riesci!
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    15,385
    Location
    Downtown Train

    Status
    Offline
    Questo mi interessava ma al cinema è rimasto il tempo di una trombata del baldo, e me lo son perso <_<
    Mikkelsen è un attore grandioso :wub:
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Global Moderator
    Posts
    6,634
    Location
    Dalla sala cinematografica

    Status
    Offline
    CITAZIONE (michibaldi @ 14/12/2012, 12:48) 
    Vedo che ha colpito anche Revu e Trinità che ne son rimasti sopraffatti e che lo han ben descritto. Per me uno dei film dell'anno! :wub:

    Dici benissimo, una delle migliori pellicole dell'anno :wub:

    Da recuperare al volo per chi non l'ha visto, non ne rimarrete delusi :rolleyes:
     
    Top
    .
  12. palomu
     
    .

    User deleted


    Bellissimo!
     
    Top
    .
11 replies since 23/11/2012, 17:22   1166 views
  Share  
.