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CITAZIONE (mickes2 @ 13/2/2014, 11:58) quoto con decisione, concordo al 100%, anche sul gradimento finale. storia di un uomo cinico, artista di indiscutibile talento illuso e deluso, fermissimo sui propri ideali tanto da mettere su un piano secondario legami umani e affettivi, così orgoglioso da rischiare di affogare nell’egoismo, così testardo, così incapace di arrendersi alla sconfitta da rimanere bloccato, prossimo allo spauracchio del perdente cronico. come diceva hellboy, un'odissea, ballata di un incompreso (anche per fattori esterni alla sua persona), un'Ulisse randagio che vaga solitario e che solo nella musica sembra trovare un conforto, un aiuto per sfuggire da un destino probabilmente costretto alla circolarità oscura e indefinita. insomma un lavoro di cesello dove grottesco e surreale sono stupendamente amalgamati, film davvero armonico, intimo e raffinato! Fai benissimo a sottolineare il rincorrere i propri ideali del protagonista a costo di tutto e tutti, anche di se stesso, probabilmente questa è la vera anima e l'essenza dell'Autore puro, quello con la "A" maiuscola, e qui i Coen sono poetici e armonici, con sprazzi grotteschi e una simbologia che riporta all'odissea come in parte fu la loro precedente opera Fratello, Dove Sei?, ma qui con un taglio decisamente diverso. Aggiungo anche un bravo al protagonista Oscar Isaac che canta naturalmente benissimo, non era facile farlo con quella malinconia di fondo portata dalla vita che lo pervade.
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