-
Gugs92.
User deleted
Visto di recente, e a differenza tua sono rimasta molto colpita dalla storia. Sicuramente perché ha un sacco di punti di contatto con Matrix ( ), senza le ripetizioni di questo, ma quasi narrasse l'inizio "della ripetizione".
La storia totalmente concentrata sul treno, con neanche un accenno al prima e al fuori se non in senso negativo, portava senza dubbio lo spettatore a sposare quella visione della vita. Essendo un sistema chiuso, non poteva o non voleva, per sua stessa natura, considerare l'altro, l'esterno. Ma fuori poteva esserci di tutto! E come ogni sistema chiuso l'esteno, va condannato e respinto. Loro avevano veramente una porzione di mondo esterno visibile, ridotta e parziale. Ovviamente chi aveva creato questo sistema, si guardava bene dall 'esplorare o perdere quella visione parziale (la follia di uno, se molto in alto fa veramente cambiare la realtá di molti, la storia ne é piena di esempi)
E come ogni sistema chiuso, la sua apertura é devastante...SPOILER (clicca per visualizzare)il protagonista puó decidere proprio perchè ha sentito tutta la storia, e quindi manda tutto per aria, un sistema chiuso di per se va ad estinguersi prima o poi, l'unico modo per poter sperare in una continuità è la rottura con le ovvie conseguenze. Purtroppo o per fortuna, i finali circolari esistono solo nei film
Ho trovato l'intera narrazione molto realistica, che ritraeva un umanitá vera nelle sue manifestazioni. Vedi scena del ponte, che per me è in assoluto la migliore, non tanto per ció che si vede, ma per ció a cui porta, e guarda caso si svolge proprio su un ponte a cavallo tra il vecchio e il nuovo (viva gli orientali e i loro "sensi" , ovunque intorno a loro!)
Il finale, anche io avrei preferito altro...SPOILER (clicca per visualizzare)tipo che non sopravvivvesse nessuno! Ma l'orso polare, poteva essere molto affamato... Spero abbia fatto il suo lavoro
Nel complesso molto bello, qualche forzatura, dovuta probabilmente al fatto che la storia nasce da una graphic novel, che recupereró sicuramente per sistemare quelle due o tre stonature narrative...
Sono assolutamente d'accordo con te. Anche io sono rimasto molto colpito dalla storia, che mi era sembrata un mix ben riuscito tra Waterworld e Matrix, ma il finale è davvero non sense. Se il film si fosse chiuso in qualsiasi altro modo sarei rimasto assolutamente soddisfatto. Molto interessante la tematica delle diseguaglianze necessarie per mantenere un equilibrio stabile e duraturo. Interessante anche la tua riflessione sull'esterno che è in parte applicabile ad un film che amo molto: The Village. Non mi è, invece, molto chiara la frase relativa all' "inizio della ripetizione"; cosa volevi dire ?.