Il passato

di Asghar Farhadi

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    Il passato
    di Asghar Farhadi

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    Un Iraniano che ha problemi coniugali da diverso tempo, torna in Iran lasciando la moglie ed i due figli in Francia, dove viveva.
    Nel frattempo la moglie, che frequenta un uomo francese, gli scrive per chiedere il divorzio, obbligando in qualche modo l'uomo al ritorno.

    Regia: Asghar Farhadi
    Interpreti: Bérénice Bejo, Tahar Rahim, Ali Mosaffa, Pauline Burlet, etc.
    Paese: Francia
    Lingua: Francese
    Durata: 130 min

    In concorso a Cannes

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    Edited by Guido75 - 25/11/2013, 12:41
     
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    Asghar Farhadi ha tutto il mio rispetto: About Elly e Una separazione sono opere di grande respiro e da vedere assolutamente.
    Il trailer di questo nuovo lavoro mi ispira.
    Da vedere.
     
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    Farhadi si conferma gran scrittore di storie e gran direttore d'attori, in una parola gran regista. Non era affatto facile ripetersi dopo quel capolavoro che è Una separazione, eppure, abbandonando (sembra definitivamente) certe tematiche strettamente culturali legate alle sue origini, più marcate in About Elly, meno in Una separazione, riesce a raccontare storie con la stessa intensità, centrando sempre il bersaglio e senza mai deragliare. Il passato, la sua rimozione, l'influenza sul presente e, sopratutto, sulle scelte future è splendidamente raccontato nelle 4 mura di una casa parigina, in una famiglia dove la storia si sposta gradualmente, con incredibile leggerezza, da un personaggio all'altro (non senza qualche accento "thrilling", e questa è comunque una novità nel cinema dell'iraniano) fino allo splendido finale, che mostra (a noi spettatori) e non mostra (ai personaggi) e che sa essere tante cose, aprendo a più e diverse prospettive.

    Insomma, se volete un consiglio andate al cinema, finché è in sala :)

    ps: ora torno al mio sporco lavoro di addetto all'anagrafe :P
     
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    recuperato finalmente, assolutamente d'accordo con Guido. il passato, non potrebbe essersci titolo migliore, il passato protagonista assoluto all'interno di una famiglia (allargata) in cui nessuno sembra conoscersi realmente, dove il concedersi una nuova vita appare tremendamente difficile. il passato che giace, lontano nel tempo ma vicino nel cuore, nella testa, come la moglie di Samir giace in quel dannato letto d'ospedale. e i bambini, di contro, che nulla hanno di rimuovere, osservano, senza capire, inermi, le decisioni degli adulti. per me sotto Una separazione, ma rimane un gran film con una vicenda sincera, intensa, appassionante, forse "troppo perfetta" o un po' forzata e in quello snodo mostra un pochetto la corda, ma sono peli nell'uovo, il film rimane bellissimo.
     
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    Lo recupero a scatola chiusa assolutamente :wub:
     
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  7. Kurtz
     
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    Non so se sia un caso o significhi qualcosa di più preciso ma due dei film più belli di quest’anno vengono entrambi da Cannes, entrambi francesi, entrambi hanno al loro centro un indimenticabile personaggio femminile, entrambi sono diretti da registi francesi “adottati” (anche se per Kechiche la questione è impropria visto che è cittadino d’oltralpe da quando aveva sei anni).
    Mi manca ancora, purtroppo, Una Separazione (risolverò al più presto, promesso) ma quest’ultimo film di Farhadi mi fa smaniare per procurarmelo al più presto. Toccante ritratto femminile, meritatissimo il premio alla Bejo, ma straordinari anche Rahim, Mossaffa e Pauline Burlet.
    Il Passato è una sorta di dramma da camera (si svolge quasi tutto nella casa di Marie) senza dimenticare la necessaria leggerezza della vita. Ed è insieme anche un sottile “giallo classico” nella sua veste più originale possibile. È un film di due ore che vorresti non finisse mai, per non staccarti dai personaggi.
    Per dire, io Ahmad vorrei conoscerlo davvero.
    Imperdibile, uno dei film dell’anno.

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