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Regia: Michael Bay
Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely
Cast:
Dwayne Johnson
Mark Wahlberg
Produzione: Paramount Pictures
Uscita USA: 26 Aprile 2013
Uscita ITA: 1 Maggio 2013
Daniel Lugo è un bodybuilder che lavora presso la palestra "Sun Gym" con il suo amico Adrian Doorbal. Stanco di vivere una vita basata sulla povertà escogita un piano per rapire Victor Kershaw, un un uomo d'affari ricco e importante. Con l'aiuto del criminale Paul Doyle, la 'Gang Gym Sun' rapisce con successo Kershaw e riesce ad accedere a tutte le sue finanze, ma quando Kershaw sopravvive ad un tentato omicidio della banda, assolda il detective Ed Du Bois per catturare i criminali, visto che il Dipartimento di Polizia di Miami non riesce a farlo.
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Edited by hellboy1 - 18/5/2013, 19:25. -
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Sarà che io non ho un odio per Bay rispetto a molti altri, maquesta nuova pellicola sembra veramente promettente.
Poi la strana coppia ci sta tutta.. -
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No ma neanche io lo odio, è proprio che fa film di merda di suo
Detto ciò, m'ispira pochissimo. -
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poison78.
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Ispirato ad una storia vera raccontata nel 1999 dal giornalista investigativo Pete Collins sul Miami New Times, vede un trio di culturisti ambiziosi effettuare una serie di azioni criminali, con esiti imprevedibili, all'insegna del sogno americano. Per la prima volta nella sua filmografia, affermata per l’alto coefficiente di esplosioni ed effetti speciali, Michael Bay firma un progetto ambizioso con un tipo di pellicola lontana dal suo cinema.
Possiede uno script interessante con una satira politicamente scorretta del sogno americano mescolata al più classico dei piani criminali. Malauguratamente la scrittura non sempre è riuscita, oscilla tra momenti fortunati ad altri ampiamente soporiferi. La durata classica dei film di Bay, poco oltre le due ore, non migliora qualitativamente la situazione lasciando il passo ad una serie di poco appassionanti sbadigli.
La trama poco incline agli effetti speciali ed il budget costringono il lavoro del regista ad un uso del dialogo che oggettivamente non è nelle sue corde. Bay conferma di non essere a suo agio in un contesto dove gli effetti speciali e le esplosioni sono ridotte al minimo. Lontano dalle discrete capacità dimostrate all’esordio, quel Bad Boy che resta il suo unico film con budget ridotto all’osso, in tutti questi anni ha completato un percorso cinematografico che fa della spettacolarità il suo marchio di fabbrica, arrivato al punto massimo con il giocattolone “Transformers”.
Il suo cammino professionale subisce una sonora sbandata in un inversione a U non completamente riuscita per via di una gomma bucata al secondo giro. Poteva firmare il suo progetto più intimo, mettere via i suoi giocattoli in favore di tematiche più adulte. Disgraziatamente l’imitazione di Tarantino non riesce. Le buone interpretazioni spuntano in mezzo al caos d’idee confuse. Il ritmo è irregolare e non decolla mai con un continuo sali e scendi di impulsi positivi e negativi.
Fortunatamente l’umore del film è belligerante, votato all’idiozia e regala più di qualche momento spassoso. Tra commedia nera e tragedia meritava una sonora sforbiciata durante il montaggio. Lasciare quindi le forbici a casa non è stata una buona idea. Il trio dei protagonisti lasciava ben sperare ciò nonostante il risultato è imperfetto. Da vedere con riserva, sufficiente per i fan del genere. Bay senza effetti speciali ed esplosioni è come Sasha Grey senza porno e vasellina.......inconsistente!
5.5/6=. -
eternauta.
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Credevo di vedere la solita storia tutta steroidi con inseguimenti e Bay explosion invece mi sono ritrovato più dalle parti dei Coen .
Algida e divertita messa in scena di una storia che solo in America potrebbe essere vera e di fatto lo è.
Bay devo ammetterlo mi ha stupito raccontando in maniera decisamente convincente questo suo sguardo al mondo contemporaneo trovando dei comprimari che gli hanno regalato una deliziosa performance.
Un plauso a Bay per la voglia di dimostrare di non essere solo un cowboy , grezzone delle praterie , ma anche un buon regista. 7. -
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Pain & Gain – Muscoli e denaro
Michael Bay mi piace, trovo che abbia uno stile di regia assolutamente energico ed a suo modo asciutto, l’immagine e la storia poggiano l’una sull’altra snellendosi a vicenda, non esiste profondità nel suo modo di raccontare, ma la pura estetica si fa narrazione. Questa ultima pellicola esula quasi completamente dalla sua filmografia costellata di produzioni “giganti”, piene d’azione ed adatte alla maggior parte del pubblico, anzi si potrebbe dire che qui la sua regia abbia preso una deriva classica, dove tutto quello che lo rappresenta da sempre è concentrato nella parte iniziale, per poi lasciare spazio ad una costruzione dell’immagine e del telaio narrativo diverso dal modo a cui il cineasta ci aveva da sempre abituati (leggasi meno confusione e moltitudine di dialoghi). Il film magari non è una delle sue pellicole più riuscite, ma questa specie di “Burn After Reading” miscelato con la serie televisiva “Miami Vice” e le pubblicità di aminoacidi, si lascia vedere di buon grado e forse gli eterni detrattori del cineasta avranno qualcosa su cui parlare, magari spezzando lance in suo favore, i fan di vecchia data invece potrebbero anche rimanere alquanto delusi, o incazzarsi a morte e ne avrebbero pieno diritto.. -
eternauta.
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CITAZIONEMichael Bay mi piace, trovo che abbia uno stile di regia assolutamente energico ed a suo modo asciutto, l’immagine e la storia poggiano l’una sull’altra snellendosi a vicenda, non esiste profondità nel suo modo di raccontare, ma la pura estetica si fa narrazione.
Hai trovato le parole giuste per definirlo . Mi unisco alla considerazione con lode..