Grand Budapest Hotel

di Wes Anderson

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  1. Riki333
     
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    Grand Budapest Hotel




    Cast:

    Bill Murray, Willem Dafoe, Ralph Fiennes, Jeff Goldblum, Edward Norton, Adrien Brody, Harvey Keitel, F. Murray Abraham, Tilda Swinton, Jude Law, Owen Wilson, Mathieu Amalric, Jason Schwartzman, Saoirse Ronan, Bob Balaban e Léa Seydoux.

    Trama:

    The Grand Budapest Hotel è la storia di un leggendario concierge di un famoso albergo e l'amicizia con un giovane apprendista che diviene presto il suo protetto. La pellicola è anche la cronaca del furto e del recupero di un noto dipinto del Rinascimento, di una battaglia per la fortuna di una famiglia e del lento e poi improvviso declino che sconvolse l'Europa nella prima metà del 20° secolo.


    Coming 2014...

    Edited by Revu - 7/9/2014, 15:49
     
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    Il film più atteso del 2014 (almeno per me).
     
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    The-Grand-Budapest-Hotel-008

    A fine visione la parola che mi è venuta spontanea è stata: Delizioso! ^_^

    Ennesimo tuffo nel fantastico mondo di Wes Anderson, pellicola che non aggiunge nulla alla sua produzione ma che è l'ennesima conferma di un'autore che riesce sempre a raccontare storia originali e piene del suo stile inconfondibile. Un microcosmo, una storia di formazione con attori all star, tutti straordinari, con scenografie e tocchi di genio a profusione, una composizione dell'immagine sublime, quasi fossero quadri in movimento e un divertimento assicurato. Imperdibile per gli amanti di questo meraviglioso autore.

    Voto: 8,5

    Edited by Revu - 25/4/2014, 15:19
     
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  4. palomu
     
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    il trailer mi è un sacco piaciuto, credo che andrò a vederlo!
     
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    Domani sera sono a vederlo...tocca
     
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    Grand Budapest Hotel – L’eleganza nei dettagli

    Il Grand Budapest Hotel riserva ad ogni ospite un trattamento regale, le signore anziane, sposate o vedove che siano, possono inoltre contare oltre al servizio già impeccabile offerto dalla farsesca struttura, sull’intrattenimento personale del concierge Gustave H (Ralph Fiennes), ed è proprio delle avventure di quest’ultimo (4:3) raccontate per voce del suo amico, testimone, garzoncello, Zero Mustafa (2:35,1), a sua volta trascritte e pubblicate per non essere dimenticate da un qualsiasi scrittore (Jude Law), trovatosi nel posto ed al momento giusto, perché quando sei un autore (1,85:1) (Tom Wilkinson) non inventi un racconto ma semplicemente ti viene consegnato casulamente da altri. Ma tornando a Gustave H (4:3), l’amore di comodo per la vedova Madame D (Tilda Swinton), gli procurerà un’avventura indimenticabile come mai prima era avvenuta nella (immaginaria) Repubblica di Zubrowka. Tutto inizia sempre con qualcosa di tragico, in questo caso la morte della vedova, che lascia in eredità al concierge il famoso dipinto “Ragazzo con mela” dall’inestimabile valore, questo attirerà su di lui le ire e invidie del di lei figlio Dimitri (Adrien Brody). Da qui in poi le vite di Gustave H e Zero diventeranno una corsa contro il tempo, per smascherare un complotto ordito per far ricadere le colpe sul concierge dell’assassinio di Madame D. L’ormai ricchissimo Mustafa (2:35,1) davanti ad un pregiatissimo vino racconterà allo scrittore l’incredibile avventura che lo vide protagonista in prima persona in quegli anni adombrati da una guerra imminente. Wes Anderson dirige con la sua pregiatissima eleganza formale una commedia, che cela all’interno un incredibile impianto drammatico ben nascosto da battute e situazioni che la pellicola instancabilmente inscena coscentemente una di seguito all’altra. L’autore de “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”, confeziona una sorta di antologia del suo cinema (come un sarto che realizza da solo il proprio abito) in questo racconto nel racconto, nel racconto (la ripetizione non è casuale), evitando di autocompiacersi dello spettacolo creato. Concentriche orbite elittiche rapiscono lo sguardo trasportandolo nella razzista Repubblica di Zubrowka, o più precisamente in quel piccolo luogo fuori dal tempo che è il Grand Budapest, hotel la cui “vita” è caratterizzata dalla routine giornaliera dei dipendenti, che vede in Gustave H e successivamente in Zero le uniche particelle anarchiche di un organismo altrimenti perfetto la cui decadenza sembra non solo certificata ma anche inevitabile. Anderson disegna una matrioska fatta di colori e personaggi, dipanati su più piani temporali dalla tutt’altro che scontata semplicità, muovendosi da vero conoscitore dello spazio appiana qualsiasi complessità narrativa del racconto, nel racconto, nel racconto (la ripetizione non è casuale), semplicemente lasciando alle immagini il compito di narrare la storia, al punto che “Grand Budapest Hotel” ricorda in molte parte quel cinema fatto di sola luce senza audio ma comprensibilissimo grazie al perno che faceva sull’immaginazione. Tutto nella pellicola funziona con la precisione di un orologio (ed il tempo sia arrivo che partenza delle traiettorie visive in questa pellicola), dagli interpreti (magnifici praticamente tutti e nemmeno un cameo viene sprecato), alla sceneggiatura, passando per un montaggio coscienzioso dei tempi necessari per far ridere o creare tensione, ma in grado di impreziosire il magnifico comparto visivo della pellicola. E’ proprio il “Grand Budapest Hotel” quella metà che volevamo raggiungere qualche anno fa quando salimmo con lo sguardo su “Il treno per il Darjeeling”, dopo essere stati stupiti dall’eleganza dello squalo giaguaro nelle profondità dell’oceano, ma probabilmente solo ora il racconto è arrivato al suo autore e poco importa se anche questa volta ci ritroviamo nuovamente di fronte ad una “famiglia allargata”, perché proprio come gli ospiti dell’hotel siamo nuovamente a casa.

    Film: 8.5 (pronto a salire)

    Cit.:
    “Ci sono ancora deboli barlumi di civiltà lasciati in questo mattatoio barbaro che una volta era conosciuto come l’umanità. “
     
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    Sono felice Ray della tua analisi e gradimento, per me non è il miglior Wes Anderson ma è una gran bella chicca, soprattutto perchè l'autore americano riesce, dopo diversi film, sempre a trovare verve e originalità nell'inscenare storie incastonate nei suoi mondi deliziosi e divertenti ^_^
     
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    Il DVD ed il Blu-ray di GRAND BUDAPEST HOTEL sono già in preorder su Amazon.it con la consueta formula "prezzo minimo garantito":

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    Venerdì sera ci vado... A costo di trascinare la morosa... Recensioni fantastiche e cast imperiale.... Non vedo l'ora....
     
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    Fantastico, dopo I Tenenbaum forse il migliore e il più maturo degli Anderson. Amore a prima vista :wub: :wub:

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    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 24/4/2014, 02:45) 
    Fantastico, dopo I Tenenbaum forse il migliore e il più maturo degli Anderson. Amore a prima vista :wub: :wub:

    8,5

    Secondo me è pure migliore de "I Tenenbaum"
     
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    Ti dirò, per me no ma non è affatto una bestemmia
     
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    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 24/4/2014, 10:31) 
    Ti dirò, per me no ma non è affatto una bestemmia

    "Grand Budapest Hotel" porta con se una piena maturità dello stile visivo/narrativo di Anderson, insomma è una cosa fisiologica, è migliorato con il tempo e questa pellicola è la summa delle parti migliori del suo cinema
     
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    Anche per me non è migliore de I Tenenbaum (che reputo il capolavoro di Wes), ma è una delle sue migliori opere senza dubbio (ripensandoci infatti ho alzato il voto anch'io a 8,5).
     
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    Visto stasera in italiano (purtroppo mi sono perso la proiezione in lingua originale) e devo dire che il doppiaggio non mi è dispiaciuto. Certo, "garzoncello" non si può sentire e di sicuro, come al solito, le inflessioni linguistiche saranno andate a puttane ma mi aspettavo di peggio.
    Per quanto riguarda il film, Anderson padroneggia sempre meglio l'uso del colore e i piani narrativi e, a conti fatti, quest'ultimo lavoro si gioca coi Tenenbaum il titolo di miglior film del regista. Personalmente preferisco il film del 2001 ma questo è destinato ad essere visto e rivisto (almeno dal sottoscritto).
     
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14 replies since 17/10/2013, 19:10   1788 views
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