|
|
|
nic baker e raystorm hanno più o meno detto quanto c'era da dire a riguardo.
non è questi di opinioni, ma di dato oggettivi.
il vecchio cinema italiano di qualità è quelo della commedia antecedente al periodo in discussione
La Grande Guerra, I Soliti Ignoti, Una Vita Difficile (e potrei continuare a lungo perchè li ho visti tutti) sono di altra epoca e di altro spessore.
Il periodo di Celentano, Banfi, Pozzetto, Villaggio e tanti altri coevi (i primi Abatantuono, Boldi, DeSica, molti Montesano , ma non è questione di attori, perchè alcuni sono anche di tutto rispetto) è costellato di una pochezza sostanziale ed intriso di una banalità disarmante di cui non si salva praticamente nulla. Il vantaggio di queste oscenità rispetto a Zalone sta tutto nell'essere entrati nel patrimonio della memoria collettiva.
Ma dire che Rischiatutto sia meglio di Xfactor solo perchè è antico o Reitano sia meglio di d'Alessio solo perchè è morto è molto discutibile.
La verità è che oggi l'offerta è diversificata, e tutto è parcellizzato.
Oggi su 100 persone , la sera 10 guardano la fiction RAI, 10 il gioco a premi Mediaset, 10 la partita di calcio Sky, 10 la NBA, 10 guardano un DVD, 10 giocano alla Playstation, 10 alla Wii, 10 stanno al PC, 10 vanno al cinema e 10 a ballare e ciascuno non sa nella degli altri.
Quando era ragazzo io tutti guardavano la sola cosa possibile (Rischiatutto, Sanremo, Il Giro d'Italia, Canzonissima, la Nazionale di Calcio, la boxe di Benvenuti o Cassius Clay) per cui ogni avvenimento faceva parte della cultura popolare, era patrimonio comune e con il tempo diventava mito.
Ma nulla era meglio o peggio di oggi.
Zalone oggi piace moltissimo (come Celentano ieri) e dire che è una schifezza è come dire che oggi sono tutti scemi, mentre ieri eravamo scafati. La verità è ovviamente tutt'altra.
Edited by ustinov - 25/12/2013, 20:41
|
|
.
