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The Iceman
DATA USCITA: 05 febbraio 2015
GENERE: Drammatico, Thriller
ANNO: 2013
REGIA: Ariel Vromen
SCENEGGIATURA: Morgan Land, Ariel Vromen
ATTORI: Michael Shannon, Winona Ryder, Ray Liotta, Chris Evans, James Franco, David Schwimmer, Stephen Dorff, Erin Cummings, Robert Davi, Christa Campbell, Lindsay Clift, McKaley Miller, Garrett Kruithof
FOTOGRAFIA: Bobby Bukowski
MONTAGGIO: Danny Rafic
MUSICHE: Haim Mazar
PRODUZIONE: Bleiberg Entertainment, Millennium Films, Untitled Entertainment
DISTRIBUZIONE: Barter Entertainment
PAESE: USA
TRAMA: La vicenda racconta di Richard Kuklinski, portato sullo schermo da Michael Shannon, killer per la mafia specialista nel depistare le indagini congelando i cadaveri. Per anni, mentre raggiungeva il ragguardevole numero di un centinaio di vittime, i suoi vicini lo hanno creduto un normale uomo d'affari.. -
palomu.
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Noioso.... . -
marsellus wallace.
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io la penso esattamente all'opposto
La vita violenta di Richard Kuklinski, un sicario polacco della mafia anni sessanta-ottanta, a cui vengono attribuiti duecento omicidi e morto in carcere nel 2006 all'età di 71 anni. Kuklinski si distinse per la ferocia nell'eseguire gli omicidi, condotti con ogni tecnica ma soprattutto con il coltello, obbedendo fedelmente ai suoi mandanti che lo pagavano lautamente. Il super killer aveva una famiglia con due figlie e una bella moglie, totalmente all'oscuro delle attività del marito fino all'arresto, procedeva con un codice personale, senza mai uccidere donne e bambine.
Chissà come mai questo tragico e interessante biopic è rimasto nel freezer dal maggio 2013, data di uscita americana, forse per omaggiare il soprannome del personaggio principale, The iceman. Scherzi a parte, questo film lucido e asciutto, sempre tutto scuro, di Ariel Vromen, narra la vita di uno dei killer a pagamento americani più efferati di sempre, attivo dagli anni sessanta agli ottanta, a cui sono stati attribuiti duecento omicidi, effettuati in proprio o per conto della mafia. Richard Kuklinski (interpretato magnificamente da Michael Shannon) sin da giovane aveva sviluppato una propensione totale per l'omicidio, eseguito senza nessun senso di colpa e con violenza inaudita. Quando un boss mafioso lo reclutò come killer (sullo schermo Ray Liotta) la sua carriera esplose totalmente, sviluppando sempre nuove tecniche e prediligendo il coltello che considerava molto intimo. Kuklinski aveva un codice e una famiglia; il primo era di non uccidere donne e bambini, uccise anche dei killer che lo avevano fatto e non volle mai incontrare il fratello accusato di aver ucciso una bambina di dodici anni, la seconda era composta da una moglie che nulla sapeva della sua remunerata attività fino a quando fu arrestato (interpretata da Winona Ryder) e da due figlie che amava alla follia. L'uomo, violento anche in famiglia, aveva elaborato una tecnica particolare per non far capire alla polizia quando gli omicidi erano stati eseguiti, congelava le vittime e poi dopo qualche tempo le sezionava e le "smaltiva". Lucido, determinato e spietato, fu catturato tramite un infiltrato, non fu condannato a morte perché anche se era certo che gli omicidi erano stati eseguiti nessuno era testimone oculare di essi.
Un film tagliente come il coltello che vediamo in scena, il ritratto dell'uomo padre e di quello killer è ben giostrato, sorretto da un cast di ottimi attori (tra gli altri Chris Evans e James Franco) capace di far vedere la sofferenza non solo delle vittime (alcune decisamente poco nobili) ma anche quella dell'omicida quando capisce che la sua attività altamente remunerativa e sperperata nel gioco d'azzardo ha messo in pericolo le sue figlie e la sua famiglia che adora sopra ogni cosa.
Un film da recuperare e vedere, con la giusta preparazione emotiva e di stomaco, era tempo che non si vedeva un portrait of serial killer tanto intenso.. -
Kurtz.
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Arriva col ritardo canonico in Italia, una storia sospesa tra gangster movie, thriller e damma familiare, ma soprattutto indagine di una mente malata e disturbata, scissa tra la sua vita famigliare e quella di killer per la mafia. Shannon ormai è di casa (in modo ormai rischioso) con ruoli al limite, ma qui porta a un'evoluzione il suo tipo psicotico, ambiguamente diviso tra l'amore per moglie e figlie e la freddezza totale con cui ammazza la gente.
Tra le altre belle cose del film, una nuova conferma del talento di Winona Ryder e un (quasi) cameo di James Franco in una delle sequenze più inquietanti.
7,5/8.