American Hustle

di David O. Russel

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  1. nic_baker
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 10/1/2014, 08:50) 
    Perche tutto sotto spoiler? :blink: :blink:

    Grande cinema e non grandi film scrivi...mi viene da dire il mestierante perfetto :P :P

    Scherzi a parte sarà l'ora, sarà lo yogurt appena ingerito a colazione, ma non capisco nulla della chiosa finale da te scritta.

    A parte questo ecco cosa avevo messo qualche giorno fà nel post dei film visti

    Perché basta leggere l'ultima frase fuori dallo spoiler :P

    Mestierante perfetto? non lo so, se si intende come complimento sì, ma anche come complimento, per me, proprio per la sua pregiudizievole e intrinseca connotazione negativa -il genio dell'autore contrapposto alla capacità (al talento se si vuol esagerare) più o meno buona, del mestierante- non gli va bene come etichetta, anche perché mi sono sempre immaginato il Mestierante come quello che fa buoni film ma non è capace di fare grande cinema, quindi in fondo un po' il contrario di come vedo Russell. Ma non cavilliamo sull'etichette :P

    La chiosa è per dire che negli ultimi tre film (discorso diverso per gli altri, forse non così diverso per I heart huckabees) ho avuto l'impressione che a Russell, a un certo punto, non fregasse davvero di mettere insieme un gran film e a costo di bloccare la narrazione, ha sempre indugiato su i suoi personaggi, dilatando una scena o aggiungendone una, e mi piace pensare che in fondo sia un capriccio, come quello di un bambino. E lo penso perché anche in American Hustle ha mostrato il talento (lui e tutti i suoi collaboratori, sia chiaro) per fare una grande epopea, ma non l'ha fatto.

    CITAZIONE (raystorm @ 10/1/2014, 08:50) 
    American Hustle

    David O.Russel non è un regista che mi esalta poi molto, infatti da “Three kings” (che era veramente una caramella per gli occhi), non ho più seguito le sue peripezie fino a quando su sky qualche mese fa ho visto “The Fighter”, osannatissimo ma a dire il vero se non fosse per la squadra d’attori che ha messo insieme quel film lo si ricorderebbe appena, già ora non che di tempo ne è passato non ha più spazio nella mia memoria, sarà che la storia per quanto veritiera e ben raccontata non mi ha per niente fatto gridare al miracolo (a meno che anche voi non siate sostenitori della teoria del “mondo cattivo”, ma in quel caso “Million Dollar Baby” è il film che fa per voi). In questi giorni ho visto la sua ultima fatica, “American Hustle” presentato da molti in pompa magna, praticamente un film imperdibile anche per la nonna sulla novantina che sta tentando ancora di capire come finisce la “La donna del mistero” e che di andare al cinema non gliene può fregare di meno. In effetti “American Hustle” è davvero un gran bel film, non da scomodare le abitudini di una novantenne, ma riesce nell’impresa di intrattenere al meglio raccontando anche in questo caso una storia tratta da fatti accaduti negli anni settanta in America (in Europa, a quanto pare, non succede mai nulla del genere che valga la pena di raccontare). Il gruppo di attori anche questa volta è più importante della messa in scena e sorreggono sulle proprie spalle l’intera pellicola, che alla fine risulta godibile e mai noiosa, diciamo che O.Russel filma la sua versione di Ocean Eleven, ma rispetto alla gabbia glamour di Soderbergh, “American Hustle” riporta alla mente quel piccolo capolavoro poliziesco di James Gray, “I padroni della notte”.

    Non so, forse I padroni della notte, per cui condivido il tuo entusiasmo, - aspettiamo C'era una volta a New York/The immigrants- è uno degli ultimi film che mi sarebbero venuti in mente, e sei troppo cattivo nello spostare i meriti
    sugli attori (anche al di là del discorso che per me è un fenomeno lui a dirigerli)
     
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19 replies since 2/1/2014, 04:49   488 views
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