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Sils Maria 
DATA USCITA: 06 novembre 2014
GENERE: Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Olivier Assayas
SCENEGGIATURA: Olivier Assayas
ATTORI: Chloë Grace Moretz, Kristen Stewart, Juliette Binoche, Brady Corbet, Johnny Flynn, Claire Tran, Hanns Zischler, Angela Winkler
FOTOGRAFIA: Yorick Le Saux
MONTAGGIO: Marion Monnier
PRODUZIONE: CG Cinéma, CAB Productions, Pallas Film, Arte France Cinéma
DISTRIBUZIONE: Good Films
PAESE: Svizzera, Germania, Francia
TRAMA: A 18 anni, Maria Enders ha raggiunto il successo interpretando in teatro il ruolo di Sigrid, giovane e ambiziosa ragazza il cui inquietante fascino conduce al suicidio una donna matura, Helena. Venti anni più tardi, al culmine della sua fama, riceve a Zurigo un prestigioso premio a nome di Wilhelm Melchior, autore e regista della pièce teatrale, il quale muore all'improvviso poche ore prima della cerimonia. A Maria Enders viene proposto di riportare in scena l'opera, ma questa volta dall'altra parte, nel ruolo di Helena.
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marsellus wallace1.
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Juliette Binoche è la protagonista, con Kristen Stewart (si proprio lei, l'ex-Bella di Twilight) del nuovo interessante lavoro di Olivier Assayas, apprezzato e raffinato autore di cinema. Sils Maria narra la storia di Maria (Binoche) una matura attrice teatrale divenuta famosa venti anni prima interpretando il ruolo di una giovane lesbica, Sigrid, che spinge al suicidio il suo capo donna Helena. Ora per sfruttare l'idea di usarla a ruoli invertiti, a Maria viene proposto di fare un revival, affiancandole un'attrice emergente di Hollywood famosa per i suoi scandali e la sua propensione al bere (e chi meglio di Chloë Grace Moretz poteva farlo?). Maria accetta, e con la sua assistente Valentine (Stewart) si reca per provare e ambientarsi nella parte a Sils Maria, un paesino dell'Engadina, in Svizzera, nei luoghi in cui ha vissuto l'autore della piece, che incredibilmente scompare proprio in quei giorni. Maria però non si trova nella nuova parte, si sente ancora Sigrid e mai Helena, il rapporto con Valentine sembra quello teatrale, quando le due donne recitano sembra che parlino di se stesse e non di personaggi, l'incanto della natura le coinvolge al punto di contrastarle gli animi rendendole inquiete e rigide nelle posizioni. Cercando di fare passeggiate e di osservare il fenomeno meteorologico chiamato "serpente di maloggia", con la nebbia che si insinua tra le montagne, ogni cosa perde contorno e prende nuova vita, illuminandole oppure confondendole.
Esteticamente ineccepibile, con paesaggi incantevoli che paiono cartoline infinite, questo teatro di cinema è un vero gioiello, quando le due attrici duettano, e la Stewart non sfigura per nulla con la immensa Binoche, a un certo punto non capiamo bene su quale piano della realtà siamo, se le due parlano di se stesse, dei personaggi, se quello che dicono è una prova di vita o di interpretazione. Nel film non viene chiarito se le due sono lesbiche veramente o meno, c'è una storia con un fidanzato, un ex-marito, quando c'è qualche contatto fisico innocente lo schermo si dissolve in nero, ma questo non conta, perché alla fine l'andamento della vita sembra seguire quello della finzione, come se questo ambiguo doppio io perseguitasse non solo Maria ex-Sigrid divenuta Helena, il destino riservato un tempo a qualcuno cambia rimanendo uguale per un altro.
Nel film vediamo il documentario di montagna Das Wolkenphänomen von Maloja, in bianco e nero, dove il reale fenomeno del serpente di nebbia si manifesta, evento e documento che hanno profondamente influenzato Olivier Assayas per la costruzione di questo film, che vi consigliamo ampiamente per i vari valori tecnici e di sceneggiatura che propone, con delle attrici davvero in perfetta sintonia nelle tre parti venate di amaro, che ci emozionano senza ridondanze, dominano la scena sia negli spazi aperti che chiusi, ci danno un grande quesito su come il passare del tempo possa essere giustizia e giustiziere di eventi e non solo di decadenza..
Sils Mariadi Olivier Assayas |
