La Passione Di Cristo

di Mel Gibson

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  1. benful
     
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    devo ammettere che mi trovo in difficoltà nel "recensire" l'appena visto ultimo film di Mel Gibson cercherò allora di buttar giù le prime impressioni che mi tornano in mente e nell'oggetto sopra ho indicato quello che più mi ha colpito del Film: Intenso.

    Intanto già dalle prime immagini decidi di lasciar perdere la lettura dei sottotitoli, pochi tra l'altro e il più delle volte ricordano i passi biblici di catechesi (spero si dica cos'i') memoria....e godere pienamente delle immagini - il punto di forza del film - la scelta di Gibson punta tutto sull'estrema violenza delle immagini cos'i' lacrime, sangue scorrono profusamente lungo le due ore della pellicola sapientemente intervallate - per riprender fiato, Gibson ha avuto il buon senso di risparmiarci - dall'ultima cena, lavaggio dei piedi, lapidazione della Maddalena e la gioventù di Gesù; più volte ho dovuto distogliere lo sguardo durante la flagellazione....la scelta di uscire in sala senza alcuna limitazione mi pare inadeguata io ne consiglio la visione ai minori di 14 anni accompagnati per stimolare prima e dopo un rapporto tra immagini e cristianità.
    Emotivamente coinvolgente....da non dimenticare la corsa di Maria verso Gesù durante la via Crucis, la corsa di una madre verso il figlio sofferente gli sussurra "Sono qua, Io" e ti trafigge il cuore.
    Piace tutto il coinvolgimento e la sofferrenza di Maria e gli sguardi con il figlio, un ruolo centrale quello della vergine nel film di Gibson come mai in altri film sul Nazareno.
    Su Gibson ricadono tutte le accuse a lui rivolte dall'uscita del film; a tratti é un horror (in america nei siti di cinema d'oltreoceano veniva spesso equiparato a L'ESORCISTA, prova ne é la continua presenza del maligno qui tratteggiata dalla Celentano), confezionato a dovere da un abile artigiano ma manca di spiritualità (quella del Gesù di Nazareth di Zeffirelli) indugia troppo sulla violenza.
    Antisemita si antisemita no questo non sono in grado di dirlo mi pare che Gibson ricalchi i passi dei Vangeli calcando la mano sulla violenza cosa che essendo i Vangeli tali e non romanzi non potevano fare, c'é una frase però che pronuncia Pilato nei Vangeli e la risposta del popolo non viene menzionata nel film: dopo "Non sono responsabile di questo sangue, vedetevela voi" il popolo risponde : " Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli".
    Sul finale poi fa troppo sandalo-movie-peplum con il tempio in polisterolo spezzato in due...ma sono piccoli errori di una regia abile sapientemente montato e musicato, l'uso continuo del rallenty specie all'inizio nel Sinedrio dove si decide la morte di Cristo (molti artisti sono italiani, vedi i titoli di coda dopo gli attori Bellucci, Gerini, Lionello, Rubini, Celentano molti i tecnici utilizzati in Italia).

    Sul finale, fortunatamente non si rischia di spoilerizzare....Gibson purtroppo dedica come previsto pochi secondi alla resurrezione e la mia impressione é di una chiamata, Gesù apre gli occhi e si alza sull'attenti prima di lasciarci la macchina da presa indugia ancora sul corpo mostrandoci le stimmate......

    Un film intenso, non perfetto, emotivamente forte per i credenti, assolutamente da vedere e per meglio coglierne pregi e difetti da rivedere.

    Per ora termino qui credo di aver lasciato le mie prime impressioni su quest'opera che con abilità o meno riesce a far parlare di se.

    bye benful.

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    Edited by benful - 8/4/2004, 02:17
     
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