The Imitation Game

di Morten Tyldum

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    The Imitation Game

    locandina

    DATA USCITA: 01 gennaio 2015
    GENERE: Biografico, Drammatico, Thriller
    ANNO: 2014
    REGIA: Morten Tyldum
    SCENEGGIATURA: Graham Moore
    ATTORI: Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Charles Dance, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear, Tuppence Middleton, Allen Leech, Steven Waddington, Tom Goodman-Hill, Matthew Beard, James Northcote
    FOTOGRAFIA: Óscar Faura
    MONTAGGIO: William Goldenberg
    MUSICHE: Alexandre Desplat
    PRODUZIONE: Black Bear Pictures, Bristol Automotive
    DISTRIBUZIONE: Videa
    PAESE: USA
    TRAMA: Durante l'inverno del 1952, le autorità britanniche entrarono nella casa del matematico, criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing per indagare su una segnalazione di furto con scasso. Finirono invece per arrestare lo stesso Turing con l'accusa di "atti osceni", incriminazione che lo avrebbe portato alla devastante condanna per il reato di omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il pioniere della moderna informatica. Noto leader di un gruppo eterogeneo di studiosi, linguisti, campioni di scacchi e agenti dei servizi segreti, ha avuto il merito di aver decifrato i codici indecifrabili della macchina tedesca Enigma durante la II Guerra Mondiale.
     
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    Vorrei qui iniziare una discussione con coloro che hanno visto questo film, incentrto sulla vita di Alan Turing inventore della omonima macchina antenata dei computer. Io l'ho visto ieri e mi è molto piaciuto, per alcuni potrà sembrare un po' didascalico ma a me invece è sembrato molto equilibrato nel mostrare sia la sua vita privata che il suo genio matematico. Avevo letto la biografia dita da Bollati Boringhieri molto ben scritta e affasicnante scritta di Andrew Hodge. e che consiglio vivamente, e di cui questo film è una bella trasposizione cinematografica. Da 9 :D :D :D
     
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  3. AlessandroVG
     
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    Io volevo andare a vederlo, ma a Viareggio ha una distribuzione pessima ed è un vero peccato perché dal trailer sembra meriti moltissimo come film.
     
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    Davvero un bel lavoro. Il regista è bravo a raccontare la storia su tre spazi temporali diversi e a mantenersi lucido incastonando la vita privata di Alan Turing con il suo lavoro, lavorando su due piani differenti ma in maniera perfetta. A volte, appunto, mettere troppa carne al fuoco, brucia completamente l'intenzione di un film, ma per questo è diverso: l'omosessualità di Alan non viene presa come pretesto per emozionare, ma è solo una componente della vita di questo genio.
    A tratti emozionante, a tratti appassionante, nel sua "finta lentezza", The Imitation Game è un lavoro splendido, una vita che non poteva essere descritta in miglior modo. Un plauso all'attore che ha interpretato Alan da piccolo, davvero molto bravo. L'interpretazione di Benedict Cumberbatch è qualcosa di spettacolare, davverl sentita e toccante. Capitolo a parte merita la Knightley: è stata forse l'unica nota negativa del film, la sua intepretazione è senza mordente e poco incisiva.

    8.5
     
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  5. Gubizzo
     
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    D'accordissimo Pak! Un gran film.
    La colonna sonora del grandissimo maestro Desplat vincerà probabilmente l'Oscar, così come Cumberbatch, IMMENSO.
    L'omosessualità non viene svelata, non venendo gettata nel calderone. Si sarebbe andati forse fuori strada. Serve più che altro a sottolineare l'ottusità vergognosa che ha segnato anche l'Inghilterra.
    vorrei dire altro ma non vorrei spoilerare :)

    Anche per me voto 8,5! Forse 8.7
     
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    The Imitation game – Embè?

    L’ultimo film che vidi lo scorso anno è stato anche uno dei migliori, mi riferisco a “L’amore bugiardo” di Fincher. Quindi desideroso di iniziare questo 2015 “col botto”, “The Imitation Game”, sembra il titolo giusto per dare il via alle nuove visioni in sala. Purtroppo la delusione è sempre dietro l’angolo e se non posso descriverlo come un film poco riuscito, nemmeno mi sentirei di consigliarne la visione, o comunque sottolinearla con le lodi sperticate da molti addetti ai lavori. Ma vediamo perché il lavoro di Morten Tyldum non convince fino in fondo.
    Avete presente il detto “giochi intelligenti per bambini deficienti”? Alla base della sceneggiatura di Graham Moore (a cui dobbiamo roba tipo la serie TV “10 cose che odio di te”), questa filosofia impera in ogni dialogo o scena che egli ha scritto (ovviamente il deficiente in questo caso è chi guarda, questa la sua considerazione del pubblico). L’adattamento del romanzo di Andrew Hodges è il classico lavoro di scrittura che deve per forza venir sostenuto dalle performance attoriali (leggasi script povero), o in alternativa da scelte di regia intelligenti e capaci di valorizzare in immagini le più banali sequenze presenti in una pellicola biografica di stampo fin troppo classico (il racconto degli eventi non brilla certo per originalità alcuna). Purtroppo però la storia scritta da Moore, oltre a trattare superficialmente i fatti e spiegarli più e più volte (chi si ricorda le reiterate spiegazioni di “Inception”?), dimentica di essere avvincente e della necessità di creare una attesa nei confronti della scoperta (che è una delle più importanti della storia moderna). Infatti se da un lato il personaggio di Turing è descritto in modo fin troppo stereotipato (e non bastano i riusciti flashback infantili a risollevare la bidimensionalità della sua versione cinematografica), dall’altro le sue scoperte o il modo in cui esso le viveva sembrano quasi essere secondarie. Ci viene sottoposta quindi una storia in cui i cliché del genere “biografia di un genio” ci sono tutti, ma che allo stesso tempo non riesce ad essere incisiva, o quantomeno interessante nella misura che essa meriterebbe (basti vedere in che modo viene trattata l’omosessualità del protagonista). A non aiutare la riuscita del film ci si mette pure la regia incolore di Morten Tyldum, incapace di creare un impianto visivo e narrativo tale da colmare le mancanze di scrittura. Esempio lampante della piattezza registica, lo si può tranquillamente ritrovare nella scena dell’incontro combinato tra il collega Hugh Alexander e l’amica di Joan Clarke al bar, momento in cui Turing comprende dove fino ad allora aveva sbagliato (senza rovinarvi la sorpresa, in quel momento “The Imitation Game” gioca finalmente a viso scoperto mostrando tutti i limiti che fino ad allora aveva cercato di nascondere). Ma non tutto nella pellicola è da buttare, anzi, c’è una cosa importantissima da tenere in seria considerazione, in grado di ribaltarne le sorti qualitative e capace di far ricordare che si sta assistendo ad un film e non una produzione per la TV. Stiamo parlando della straordinaria interpretazione di Benedict Cumberbatch, egli è sublime, semplicemente lui è Alan Turing, ed è pure l’unico motivo per cui la visione di “The Imitation Game” trova un senso. L’attore britannico interpreta il matematico in modo vibrante, ricostruendone posture, gestualità, manie e fobie donando al personaggio uno spessore tale che costringe persino i comprimari di gran classe del cast a farsi da parte.
    Il film di Morten Tyldum si rivela quindi una pellicola inconsistente nonostante racconti le gesta di una delle figure più interessanti degli ultimi cinquantanni, incapace di infondere una identità forte ad una pellicola che lo richiedeva. Il merito di “The Imitation Game” (ed è l’unico che egli porta con se) va ricercato nella splendida interpretazione di Benedict Cumberbatch, il quale ha probabilmente dipinto il miglior personaggio della sua carriera di attore fino ad oggi, ed è l’unico motivo per cui valga la visione del film.

    Film: 6
     
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    CITAZIONE (Pak7 @ 8/1/2015, 12:38) 
    Davvero un bel lavoro. Il regista è bravo a raccontare la storia su tre spazi temporali diversi e a mantenersi lucido incastonando la vita privata di Alan Turing con il suo lavoro, lavorando su due piani differenti ma in maniera perfetta. A volte, appunto, mettere troppa carne al fuoco, brucia completamente l'intenzione di un film, ma per questo è diverso: l'omosessualità di Alan non viene presa come pretesto per emozionare, ma è solo una componente della vita di questo genio.
    A tratti emozionante, a tratti appassionante, nel sua "finta lentezza", The Imitation Game è un lavoro splendido, una vita che non poteva essere descritta in miglior modo. Un plauso all'attore che ha interpretato Alan da piccolo, davvero molto bravo. L'interpretazione di Benedict Cumberbatch è qualcosa di spettacolare, davverl sentita e toccante. Capitolo a parte merita la Knightley: è stata forse l'unica nota negativa del film, la sua intepretazione è senza mordente e poco incisiva.

    8.5

    d'accordissimo con il tuo giudizio; il film mi ha coinvolto sin dal primo minuto e la storia è veramente toccante e ben proposta dal regista. Benedict Cumberbatch è stata una bella sorpresa, per ora avevo visto questo attore solo in un episodio di sherlock e per me poco conosciuto, ma questa recitazione è stata uno spettacolo. Il ruolo della Knightley un po' cosi'............ non mi ha colpito come altre volte
     
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  8. Fedor Lynch
     
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    visto ieri sera... volevo scriverne anche un po', ma ha già detto praticamente tutto ray :lol:

    biopic insapore e privo di guizzi, mal scritto e messo in scena senza vibrazioni

    sufficienza davvero striminzita, destinata a scendere
     
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    CITAZIONE (Fedor Lynch @ 12/1/2015, 20:28) 
    visto ieri sera... volevo scriverne anche un po', ma ha già detto praticamente tutto ray :lol:

    biopic insapore e privo di guizzi, mal scritto e messo in scena senza vibrazioni

    sufficienza davvero striminzita, destinata a scendere

    E tu non hai idea le maledizioni che ho ricevuto in facebook per quello che ho scritto :lol: :lol:
     
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  10. Fedor Lynch
     
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    non stento a crederci :lol:
     
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  11. pendra2
     
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    BOMBA
     
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  12. AlessandroVG
     
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    Visto stasera e non me la sento di gridare al capolavoro come hanno fatto tanti: un discreto film si, però ci sono un paio di punti che non mi sono piaciuti.
    su tutti la scoperta del codice che passa quasi in secondo piano

    E' un film che viene retto dalla prestazione importante di Benedict Cumberbatch, ottimamente calato nel personaggio, mentre la Knightley non riesce proprio a piacermi come recitazione.

    Peccato, speravo di vedere un capolavoro ma invece ho visto un film discreto.

    Voto 6,5

    Edited by AlessandroVG - 20/1/2015, 23:58
     
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    Visto stasera. A me é piaciuto tantissimo.
     
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  14. badòands
     
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    grossa delusione.credo sia un record quasi assoluto vedere nominate agli oscar due prove così scialbe come quella di sto regista e della keira.eccellente cumberbatch,soprattutto quando si scrolla di dosso il ricordo di sherlock,toccante la scena finale,ma nel complesso manca il guizzo,la tensione,l'emozione,e a forza di voler parlare di troppo non parla di nulla.pessime le scene di guerra,lo stile,pur se confezionato con professionalità,è molto più vicino alla fictiontv che non al Cinema.molto belle ed essenziali le musiche.
     
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  15. gnokketto
     
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    Visto con ritardo... mi è piaciuto molto, VOTO 7 al FILM 9 a Benedict Cumberbatch
     
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15 replies since 13/11/2014, 13:55   363 views
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