Top Ten 2015

I più bei film visti nel 2015

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    Anche se leggermente in ritardo, come da tradizione inserite la vostra top ten (anche più titoli se volete) cinematografica dell'anno 2015.

    Edited by Revu - 23/1/2016, 15:13
     
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    Come sempre approvo la classifica di fine anno, questa per altro è la mia decima (ma qui sul forum credo la settima) e mi piace trovare nelle vecchie classifiche film che ora detesto o non ricordo o anche film insulsi e vedere quanti film che ora amo ho recuperato in colpevole ritardo o scoperto tardi.
    Quest'anno al cinema ho visto poco rispetto ai miei standard, anche perché ho saltato 3 mesi pieni all'estero, e il confronto con il 2014 è impietoso come qualità dei film, lo scorso anno c'erano almeno 2 capolavori -prima o dopo troverò un termine che mi sganci da una categoria odiosa come quella del "capolavoro"- come Mommy e The wolf of wall street e film grandiosi come Grand Budapest Hotel e Inside Llewyn Davis, quest'anno 10 titoli non li ho, ne ho solo 6 + 2 (i 2 sono inediti in Italia ma sono usciti in UK)

    in ordine sparso i 3 che mi sono piaciuti fino in fondo (sono anche quelli che ho visto più di una volta)

    Birdman: Un film semplicemente grandioso, il film che, per quanto mi riguardo, ha fatto scalare Innaritu da regista interessante ma anche potenzialmente odioso a grandissimo regista capace di usare il linguaggio cinema come pochissimi sanno fare. È stato interessante anche trovare le stesse dinamiche che un anno prima hanno accompagnato The wolf of wall street, sia fuori dal cinema che nei luoghi più disparati il film ha innescato la voglia di tutti di essere spiegatori di piano sequenza (con il lupo erano spiegatori di etica) e non ho mai letto/sentito tante critiche ubriache come quelle relative a 'sti due film (con questo non dico che non si possano criticare eh)

    Mad Max: Fury road: difficile dire se sia più la rabbia nei confronti di un regista che per 30 anni ha dilapidato il suo talento in progetti più o meno assurdi (lo so, L'olio di lorenzo è un bel film ma a me dice meno di un cazzo) o la felicità nel vedere qualcosa di così diverso e bello. Se qualcuno ha voglia di diventare film-maker qui non so se ci sia più o meno tutto quello che c'è da sapere, ma sicuramente c'è il più classico dei film che ti fa sospirare "voglio farlo anche io".

    Vizio di forma: allora qui sono cascato in un tranello in cui non cascavo da tempo, avere aspettative irrealizzabili. Mi aspettavo il miglior film degli ultimi 20 anni e non lo è, e forse non è nemmeno un capolavoro, però c'è tutto il meglio (e anche un po' del peggio) di Anderson e questo basta per essere più che felicissimi.

    I 3 che mi sono piaciuti ma con qualche "ma"

    Blackhat
    Il ponte delle spie
    The walk*

    i 2 che non sono usciti nei cinema italiani, ma che starebbero tranquillamente nella prima lista

    A girl walks home alone at night
    It follows (che è del 2014 ma nei cinema è uscito nel 2015)

    *questo per metà abbondante potrebbe stare nella prima lista, per il resto non dovrebbe stare in nessuna lista, come altri Zemeckis del resto

    Edited by nic_baker - 12/1/2016, 15:55
     
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    Se ti può consolare in italia It Follows ce lo porta Midnight Factory a Luglio :)
    Non ho ancora fatto una lista dei film che mi sono piaciuti di più, ripasso in un altro momento
     
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    sto thread andrebbe aperto prima della cancellazione di quello su cosa visto al cinema nel 2015 :D confondo gli anni :P
     
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    1- Inside Out
    2- Mad Max fury road
    3- Babadook
    4- Whiplash
    5- Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
    6- Vizio di Forma
    7- Ex-Machina
    8- Birdman
    9- The Martian
    10- Non essere cattivo

    Di quelli che ho visto
     
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    Bella la top 10, e quest'anno (caso più unico che raro) credo d'aver superato i 10 o forse 15 film in sala :B):
    Dovrei cominciare a fare mente locale su cosa ho visto e su cosa sia uscito l'anno passato e non ancora prima.
    I primi che mi vengono in mente, più o meno in ordine di gradimento:

    American sniper

    americansniper_zps86rkqwhn

    Sicario

    sicario_zpswkxvwhnd

    Blackhat

    blackhat_zpscpvji99t

    Mia madre

    miamadre_zpswzsaaoml

    Suburra

    suburra_zps3dydjto0


    Fuori dal podio allargato, meritevoli di visione:

    Birdman
    Youth
    Tutto può accadere a Broadway
    Irrational man
    Heart of the sea

     
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    CITAZIONE (DarioGrind @ 13/1/2016, 09:27) 
    sto thread andrebbe aperto prima della cancellazione di quello su cosa visto al cinema nel 2015

    C'è ancora. Non è stato cancellato ;)

    https://dvd.forumcommunity.net/?t=57187292
     
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    CITAZIONE ([pako] @ 14/1/2016, 01:15) 
    CITAZIONE (DarioGrind @ 13/1/2016, 09:27) 
    sto thread andrebbe aperto prima della cancellazione di quello su cosa visto al cinema nel 2015

    C'è ancora. Non è stato cancellato ;)

    https://dvd.forumcommunity.net/?t=57187292

    sono completamente rincoglionito, grazie!

    Faccio sempre una gran fatica a stilare una classifica, perchè dovrei tenerei in considerazione tantissimi fattori (anche umorali). Ci provo con i primi 3, il resto ordine sparsissimo (ovviamente mi baso su quello che ho visto solo al cinema nel 2015):



    - Mad Max-Fury Road
    - Sicario
    - Foxcatcher

    Birdman, Wild, Humandroid, Giovani si Diventa, Inside Out, Star Wars-The Force Awakens
     
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    allora allora allora,
    nel 2015 sono andato al cinema 28 volte, secondo miglior risultato di sempre dal 2006

    stilo la mia classifica personale, ben conscio che Mommy sia uscito nel 2014, ma io l'ho visto a febbraio 2015.. quindi chissene..
    all'appello mancano sicuramente tanti film, che poi recupererò (forse) in hv

    Mommy


    Inanzitutto un grazie a nickbaker... senza di lui, e il suo commento, forse non sarei andato quella sera (19 febbraio) a vedermelo all'Uci, in una serata dedicata al cinema D'essai.
    Ragazzi questo è un capolavoro, purtroppo non editato in bluray, ma ci accontentiamo del dvd, anche se per come è stato girato con l'hd avrebbe fatto la sua porca figura.
    Dicevo, capolavoro dei nostri tempi, un infusione di emozioni che era da tempo che non mi capitava di provare in sala. Acquistatelo. Punto.


    Storie pazzesche,

    subito a ruota di Mommy, perchè è una commedia diversa, innovativa che sa far ridere ma anche riflettere. In Argentina ci riescono, qui no.


    Inside out

    Pixar a tutto tondo, che colpisce a fondo non quando finisce, ma qualche giorno dopo, quando comprendi che gli ideatori della pellicola hanno creato veramente un mondo nel mondo, difficilissimo e molto intelligente. Forse uno dei Pixar in cui ho riso ma ho riflettutto di più.


    A seguire degni di essere acquistati:

    American Sniper
    Big Eyes
    The imitation game
    Birdman
    La famiglia Belier
    Woman in gold (bellissimo davvero questo)
    Premonition
    Irrational man
    Paddington

    Per solo una serata, ma senza acquistare:


    Lo stagista inaspettato
    Hungry hearts
    The walk
    007 Spectre (che acquisterò giusto per completezza)
    Il sapore del successo

    Da evitare assolutamente

    The water dviner
    Reversal
    Chiamatemi Francesco


    Il ponte delle spie lo lascio fuori da tutto, perchè vorrei rivederlo
     
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    Ed eccovi anche la mia listina dei titoli del 2015. Quest'anno tra l'altro ci sono stati molti blockbuster che hanno mediato molto bene tra politiche produttive e necessità autoriali, tra tutti il primo della lista.

    La TOP 5 dei migliori

    1 - Mad Max Fury Road - 9
    Non è semplicemente incredibile, ma il film di Miller è qualcosa con cui il genere d'azione dovrà confrontarsi negli anni a venire, che lo si voglia o meno questo film è già mito. La sceneggiatura racconta un intreccio magari esile come una fuga ma non è così scontata, il montaggio è qualcosa di assolutamente fuori parametro e la regia tiene assieme tutti gli elementi e re-inizializza l'ambientazione post apocalittica, il cinema ritrova la propria identità di racconto per immagini.

    2 - Blackhat - 8
    Sarà pure stato un flop commerciale, avrà pure un inizio "démodé" con quella computer grafica scialba, ma l'ultimo film di Mann è ancora una volta qualcosa portentoso. Sotto la superficie estetica vive la descrizione di un mondo, il nostro, che sta completamente perdendo cognizione di dove esso si trova. Blackhat un film in cui il tempo in cui l'azione si svolge è così importante da non potersi permettere il fuoricampo.

    3 - Sicario - 7.5
    Il thriller dell'anno, semplicemente questo, non un capolavoro, ma riesce a far respirare il campo di battaglia, trasmette inquietudine e la violenza dell'azione. Gli attori sono magnifici ma su tutti Benicio Del Toro svetta paurosamente per immersione nel personaggio. Villeneuve si conferma ancora un volta direttore abile capace di non piegare il proprio stile alla commercialità, ma sa mediare con essa per creare un prodotto d'autore adatto a tutti.

    5 - Vizio di forma - 7.5
    Devo dire che "The Master" era una pellicola in cui Anderson si divertiva a farsi i pompini da solo e tutti sono stati accecati da questo (ma non proprio tutti per fortuna), ma con "Vizio di Forma" ritorniamo a livelli di narrazione veramente incredibili. Una pellicola per nulla facile, che va gustata più volte per essere apprezzata, ma che riconsegna il regista in piena forma. Ovviamente a chi ha adorato "The Master" questo titolo ha fatto abbastanza schifo, ma non ci importa il tempo ci darà ragione, ma al contrario chi invece non ha apprezzato nessuno dei due beh, qualche problema di gusto possiamo diagnosticarglielo apertamente.

    5 - The martian - 7.5
    E' risaputo che io sia partigiano nei confronti dei fratelli Scott, ma bisogna ammettere che "The Martian" seppur possa essere anche considerato un compitino ben eseguito con scolpito in mente il manuale del nerd perfetto, è un compitino divertente e accattivante come non se ne vedevano da tempo.

    Le sorprese dell'anno

    The Babadook - 6.5

    Quando poche idee ben chiare si trasformano in un film horror riuscito, questo prende il nome di "The Babadook". Pellicola costata due lire che sa creare tensione lentamente e anche se ogni tanto cede alla tentazione della "sferzata di dolby" per spaventare, si fa perdonare perché comunque regala altri momenti veramente ricchi di suspense. Il finale lo penalizza al punto che difficilmente presta la pellicola a revisioni nel breve termine, ma almeno ci troviamo tra le mani una prima visione che terrorizza chi si trova dall'altra parte dello schermo.

    The Walk - 7.5
    Il ritorno di Zemeckis questa volta è stato disarmante, una pellicola dalla doppia anima plastica, ove nella prima parte vediamo la versione portata all'eccesso di una commedia francese fatta di sogni e buoni propositi, ma in cui nella seconda metà quando il funambolo compie il suo miracolo in bilico su di un fulo teso tra le torri gemelle, il regista ci regala la vertigine ed allo stesso tempo il baratro. Il dito di Zemeckis è puntato sull'importanza dei ricordi, sulla necessita di non rinnegare il proprio passato in quanto ci rende quello che siamo. Il paradosso è che il film più incredibilmente "sperimentale" dell'anno è stato battuto da quello più "scontato" che trovate subito dopo.

    Le non sorprese dell'anno

    Star Wars VII - Il risveglio della forza - 7
    Il campione dei record diretto da J.J. Abrahms non è sicuramente il film migliore uscito quest'anno, ma è divertente, riporta in alto una saga che nel bene e nel male ha contribuito a cambiare il cinema a livello tecnologico e con questo nuovo capitolo (un fan made potremmo dire), conferma che cinematograficamente ha ancora molto da dire la galassia lontana lontana.

    Il Ponte delle Spie - 8.5
    Spielberg è tra i migliori registi viventi, ed "Il Ponte delle spie" è qui ancora una volta a dimostrarlo. Dal bistrattato "War Horse" lui sta compiendo un personale percosro di ricostruzione dei generi e questa ultima pellicola come la precedente "Lincoln" continua su qeusta strada. Non esiste un minuto ne "Il ponte delle spie" che non sia grande cinema, dalla sequenza iniziale alla spettacolarità di quella girata nel ponte che da il titolo al film. Qui si respira Cinema, semplice e puro.

    Il più tamarro dell'anno

    John Wick - 6.5
    Quest'anno avevamo ben due pellicole con Vin Diesel e una con Dwayne Johnson, ma alla fine a spuntarla è stato il caro Keanu Reeves che dopo essere uscito dal letargo del tai chi si ritrova a fare lo spietato stronzo in un film in cui lui è davvero l'eletto. Rozzo, eccessivo e dannatamente divertente, questo è John Wick, difficilmente si potrebbe chiedere di più da un thriller d’azione in cui il motore scatenante e l'uccisione del cane del protagonista. Tra le altre cose la pellicola segna anche il ritorno dei russi nel ruolo di cattivi, proprio come in "The Equalizer" di Fuqua.

    Il film che piace solo a me e chissene degli altri

    Crimson Peak - 7
    Aspettavo da molto questo film per i più svariati motivi. Seppur io non possa negare che il film di Guillermo Del Toro non sia scevro da difetti, vedere una pellicola come “Crimson Peak” al cinema è stato come ritrovarsi davanti agli occhi un sogno che si realizza e che attendevo fin da quando ero un ragazzetto di quattordici anni che guardava horror nelle sere estive, continuando a chiedersi perché non potevano essere più “grandi”, più “eleganti”, più “belli”.

    Le delusioni, anche queste fanno parte del gioco

    Birdman
    Ha vinto Oscar ed un sacco di altri premi, ma il film di Inarritu mi fa imbestialire ogni volta che lo vedo per la scelta totalizzante di girare tutto in piano sequenza. Non è che questo non si possa fare ed a dimostrarlo prima di lui ci aveva già pensato Sokurov con il suo "Arca Russa", ma se nella pellicola del cineasta russo questa scelta era propedeutica al racconto, in "Birdman" lo disinnesca trasformando lo sforzo di Lubezki (che si conferma assieme a Deakins uno dei migliori direttori della fotografia di sempre) e di conseguenza la pellicola stessa, in un esercizio stilistico. Ovviamente piace a tutti e magari un giorno a furia di vederlo piacerà pure al sottoscritto, per il momento la seconda visione è stata addirittura peggiore della prima come esperienza.

    Youth
    Spiace sempre bocciare uno dei nostri registi più amati sia in Italia che all'estero, ma "Youth" è proprio un film bruttarello, in alcuni punti pure mal montato (la scena in cui la Weisz parla con il tizio più brutto del mondo a bordo piscina ne è un esempio). Il ritmo dilatato non fa autore perché se il contenuto per quanto interessante si rivela misero tale rimane. Sorrentino purtroppo a mio avviso vive di rendita da i tempi de "Il Divo", oppure il suo cinema cambiato radicalmente dopo il polpettone con Sean Penn non fa più per me. Per fortuna il Sorrentino che mi piace posso sempre rivedermelo nella poltrona di casa.

    Avengers Age of Ultron
    In questo caso davvero sono uscito dal cinema sotto shock. Davvero non mi sarei mai aspettato dopo il primo si ben fatto capitolo di ritrovarmi a vedere un seguito talmente infame. Nel seguito diretto sempre da Joss Whedon funziona malamente tutto, nonostante i primi 5 adrenalinici minuti. L'antagonista è un robot coglione, Thor è diventato un cretino muscoloso, Stark ricicla se stesso, ma attenzione la vedova nera e Hulk (questo autentica sorpresa del primo capitolo) meritano di essere gettati nella fossa delle Marianne. I due personaggi nuovi inseriti nella pellicola poi hanno veramente poco appeal. Speriamo in un prossimo capitolo che una sceneggiatura scritta e magari letta prima di iniziare la produzione.

    Terminator Genesys
    Non nutrivo grosse speranze, ma pure quelle poche che potevano esserci sono state disattese. L'unica cosa che ricordo con piacere sono i seni di Emilia Clarke, considerando che questi sono quello che sono a prescindere dal film traete le vostre conclusioni.
     
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    CITAZIONE (Guido75 @ 13/1/2016, 17:19) 
    American sniper

    Mi piacciono queste classifiche per questo motivo, per me American sniper è il peggior film della stagione per due ragioni.
    la prima è che è oggettivamente disonesto con la storia recente, e questo mi fa male perché odio quando un film è così profondamente bugiardo e meschino e perché a farlo è stato un regista che negli ultimi anni aveva scoperto tante sfumature e qui torna al bianco e nero ideologico, imperdonabile.
    La seconda, assai meno oggettiva, è che, anche se dovessi dimenticarmi che è un film disonesto e lo prendessi come fantascienza dove da una parte ci sono gli umani e dall'altra ci sono i marziani (ma anche così non funzionerebbe, perché i buoni umani sono andati su Marte) è girato male, ricordo mentre andavo al cinema di aver pensato "un regista scarso girerebbe la scena del famoso colpo sparato da incredibile distanza seguendo il proiettile con un'usuratissima scelta stilistica, ma Clint sicuramente no" e invece sì, e oltre questo ci sono un sacco di altre cose brutte.

    CITAZIONE (Pak7 @ 15/1/2016, 02:17) 
    Inanzitutto un grazie a nickbaker... senza di lui, e il suo commento, forse non sarei andato quella sera (19 febbraio) a vedermelo all'Uci, in una serata dedicata al cinema D'essai.
    Ragazzi questo è un capolavoro, purtroppo non editato in bluray, ma ci accontentiamo del dvd, anche se per come è stato girato con l'hd avrebbe fatto la sua porca figura.
    Dicevo, capolavoro dei nostri tempi, un infusione di emozioni che era da tempo che non mi capitava di provare in sala. Acquistatelo. Punto.

    Così mi fai arrossire, ma sono felice ti sia piaciuto tanto tanto. Sono incazzato nero non ci sia in hd, ma chi ha netflix e non ha problemi con sub inglesi, si trova in uk, casomai vi cadesse il pc in terra d'albione.

    CITAZIONE (raystorm @ 15/1/2016, 14:55) 
    .. Non è che questo non si possa fare ed a dimostrarlo prima di lui ci aveva già pensato Sokurov con il suo "Arca Russa", ma se nella pellicola del cineasta russo questa scelta era propedeutica al racconto, in "Birdman" lo disinnesca trasformando lo sforzo di Lubezki (che si conferma assieme a Deakins uno dei migliori direttori della fotografia di sempre) e di conseguenza la pellicola stessa, in un esercizio stilistico.

    Io questa cosa l'ho sentita fuori dal cinema detta da due persone diverse, e poi letta anche da qualche parte, però mi chiedo, ma che c'entra Arca Russa? È un film che amo alla follia, ma c'è una distanza abissale nell'uso della tecnica che rende impossibile ogni paragone; c'è nel tempo, dove in Arca russa il piano sequenza è effettivamente piano sequenza nella sua definizione classica, cioè dove il tempo del film è anche il tempo della vita, in Birdman no, il piano sequenza di circa 90 minuti non occupa 90 minuti di narrazione ma occupa diversi giorni e allora il tempo del film non è il tempo della vita ma è, più che altro, il tempo dell'esistenza, quello più reale di tutti, quello che ognuno di noi vive, dove giorni durano minuti e alcuni minuti durano giorni (il film di innaritu si ferma alla prima) e poi c'è una differenza enorme anche nel punto di vista, nel film di Sokurov la macchina è contemporaneamente un altro personaggio e il nostro punto di vista. Tutto questo per dire che il piano sequenza di Innaritu è stato trattato come fosse un piano sequenza classico quando non lo è in modo evidente, aveva ragione Lubezki (per cui in Italiano e in nessun altra lingua non conosco parole che non limitino il suo lavoro nel tentativo di descriverlo, siamo nel campo della magia ormai) a dire che non c'era niente di simile cui aggrapparsi e per criticarlo (nel bene e nel male) non c'erano film, saggi o nulla cui aggrapparsi se non spostando il problema o aggiungendo qualcosa di nuovo, mi pare che in pochi, anche tra gli entusiasti, lo abbiano fatto (io non sono abbastanza bravo per farlo)

    Sono più o meno d'accordo su tutto il resto, soprattutto su Youth e Sorrentino (meno sulle considerazioni su The master, ma sono allergico al "ho capito solo io/ ho capito solo io e pochi altri" anche quando penso di aver ragione :D) un film terribile e un regista verso cui non riesco più a nutrire nemmeno un briciolo di stima da 3 film a questa parte (per me il punto più basso rimane la Grande bellezza anche se questo, come hai detto giustamente, ha anche errori tecnici da matita blu)
     
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    CITAZIONE (nic_baker @ 17/1/2016, 18:53) 
    CITAZIONE (Guido75 @ 13/1/2016, 17:19) 
    American sniper

    Mi piacciono queste classifiche per questo motivo, per me American sniper è il peggior film della stagione per due ragioni.
    la prima è che è oggettivamente disonesto con la storia recente, e questo mi fa male perché odio quando un film è così profondamente bugiardo e meschino e perché a farlo è stato un regista che negli ultimi anni aveva scoperto tante sfumature e qui torna al bianco e nero ideologico, imperdonabile.
    La seconda, assai meno oggettiva, è che, anche se dovessi dimenticarmi che è un film disonesto e lo prendessi come fantascienza dove da una parte ci sono gli umani e dall'altra ci sono i marziani (ma anche così non funzionerebbe, perché i buoni umani sono andati su Marte) è girato male, ricordo mentre andavo al cinema di aver pensato "un regista scarso girerebbe la scena del famoso colpo sparato da incredibile distanza seguendo il proiettile con un'usuratissima scelta stilistica, ma Clint sicuramente no" e invece sì, e oltre questo ci sono un sacco di altre cose brutte.

    La domanda sorge spontanea, perché disonesto?
     
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    CITAZIONE (nic_baker @ 17/1/2016, 18:53) 
    CITAZIONE (raystorm @ 15/1/2016, 14:55) 
    .. Non è che questo non si possa fare ed a dimostrarlo prima di lui ci aveva già pensato Sokurov con il suo "Arca Russa", ma se nella pellicola del cineasta russo questa scelta era propedeutica al racconto, in "Birdman" lo disinnesca trasformando lo sforzo di Lubezki (che si conferma assieme a Deakins uno dei migliori direttori della fotografia di sempre) e di conseguenza la pellicola stessa, in un esercizio stilistico.

    Io questa cosa l'ho sentita fuori dal cinema detta da due persone diverse, e poi letta anche da qualche parte, però mi chiedo, ma che c'entra Arca Russa? È un film che amo alla follia, ma c'è una distanza abissale nell'uso della tecnica che rende impossibile ogni paragone; c'è nel tempo, dove in Arca russa il piano sequenza è effettivamente piano sequenza nella sua definizione classica, cioè dove il tempo del film è anche il tempo della vita, in Birdman no, il piano sequenza di circa 90 minuti non occupa 90 minuti di narrazione ma occupa diversi giorni e allora il tempo del film non è il tempo della vita ma è, più che altro, il tempo dell'esistenza, quello più reale di tutti, quello che ognuno di noi vive, dove giorni durano minuti e alcuni minuti durano giorni (il film di innaritu si ferma alla prima) e poi c'è una differenza enorme anche nel punto di vista, nel film di Sokurov la macchina è contemporaneamente un altro personaggio e il nostro punto di vista. Tutto questo per dire che il piano sequenza di Innaritu è stato trattato come fosse un piano sequenza classico quando non lo è in modo evidente, aveva ragione Lubezki (per cui in Italiano e in nessun altra lingua non conosco parole che non limitino il suo lavoro nel tentativo di descriverlo, siamo nel campo della magia ormai) a dire che non c'era niente di simile cui aggrapparsi e per criticarlo (nel bene e nel male) non c'erano film, saggi o nulla cui aggrapparsi se non spostando il problema o aggiungendo qualcosa di nuovo, mi pare che in pochi, anche tra gli entusiasti, lo abbiano fatto (io non sono abbastanza bravo per farlo)

    A parte che condivido quanto hai detto ossia che Arca Russa e Birdman non sono nemmeno parenti alla lontana (ma lo portavo come esempio tecnico forse mi hai frainteso o mi son mal spiegato). Condivido anche il fatto che “Birdman” non utilizzi la concezione più classica di piano sequenza proprio per i gap temporali (ma è vero anche che non è una unica sequenza per quanto ben mascherata sia), però la tecnica per convenzione la chiamiamo piano sequenza in profondità di campo altrimenti dimmi come chiamarla che mi adeguo. Ad ogni modo la decisione di girare tutta la pellicola in quel modo lo trovo solamente un metodo figo per fare i ruffiani dato che la bellissima sceneggiature ne esce depotenziata non poco nei temi, almeno a mio modesto parere. Tirando le somme e facendola il più semplice possibile se penso ad “Arca Russa” non potrei immaginarlo con un montaggio normale (ma potrei dire anche l'inizio de "L'infernale Quinlan" poco cambia perchè non parlo del film ma della tecnica usata per), “Birdman” credo sarebbe enormemente migliore e digeribile. Tutto qui.
     
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    CITAZIONE (Guido75 @ 18/1/2016, 14:01) 
    La domanda sorge spontanea, perché disonesto?

    È un catino di menzogne, le più eclatanti sono al livello di dire "la Polonia nel 39 attaccò la Germania ed è per questo che è stata invasa" altre, sicuramente meno disturbanti (almeno dal mio punto di vista) sono identificabili solo se si è letto il libro e alcuni articoli.
    Partendo dal basso, indipendentemente da come si è connessi con Kyle, che lo si consideri un eroe o un criminale o qualsiasi altra cosa stia nel mezzo di queste due definizioni, è un dato oggettivo che fu un bugiardo cronico, basta usare google bene per trovare quante storie abbia inventato. Il film, poi, gli regala una (pur poca) profondità morale che non c'è nel libro, questo mi andrebbe bene perché è finzione (anche se questo film pretende in ogni sua fibra di non esserlo) se non fosse che è tutta tesa a far propaganda di bassissima lega.
    Le bugie eclatanti, quelle che mi hanno fatto male, sono tutte verso la storia. La scena più fastidiosa è quella con Kyle che vede la caduta delle torri e poi si trova a Fallujah a sparare, fermiamo 100 spettatori e chiediamogli cosa ne hanno evinto, credo che le risposte convergerebbero tutto sul "Kyle è stato ferito talmente tanto dall'attacco all'America che ha deciso di andare a restituire qualche colpo" ed è normale che sia così perché il film è questo che ti dice, in modo indubitabile ti sta dicendo che Kyle è stato spinto da un attacco ricevuto. Tutto bello, tutto giusto, se non fosse che l'Iraq con le torri gemelle c'entra come Abbiategrasso, e non perché lo dico io o qualche complottista sul web ma perché è Storia e pare che ancora nessuno veda nessuna sostanziale tra Iraq e Afghanistan. Anche l'amministrazione Bush ha giustificato l'attacco all'Iraq con armi di distruzione di massa (inesistenti, anche questa è Storia) e con l'esportazione di un po' di sana democrazia. Nessuna risposta a nessun attacco. In mezzo a tutte queste menzogne c'è poi la terrificante visione degli iracheni degna dei peggiori film di propaganda, un'involuzione di 60-70 anni quasi ridicola.
    La lista delle bugie, delle omissioni, degli stravolgimenti è lunghissima, a me basta quanto ho già detto -senza dovizia di particolari in altri episodi- per liquidare il film di Eastwood come spazzatura.

    A tutto questo aggiungo che il mestiere che ci ha messo Eastwood nel mettere insieme questo sconcertante pezzo di propaganda è stato incredibile, visivamente c'è una percentuale bassissima di Eastwood e una altissima di un regista che si affida a categorie visive semplicissime per ricattare lo spettatore e compiacere le sue idee distorte (nella migliore delle ipotesi) o le idee distorte di qualcun altro (nella peggiore). Se penso ai finali dei suoi film da Mystic River a Gran Torino, e penso al terrificante finale con immagini di repertorio di questo American Sniper, mi viene da piangere. Ovviamente, dal mio punto di vista, non rimane un briciolo di stima per Eastwood, rimane il ricordo di quando alla stima si accompagnava anche l'ammirazione, perché nella vita di Eastwood c'è stato un uomo capace di fare grandi film, senza per questo tradire le sue idee.

    La cosa che mi ha lasciato di più American Sniper è la dimostrazione che la vecchiaia è un periodo scostante dove migliori e peggiori rapidissimamente.

    CITAZIONE (raystorm @ 18/1/2016, 14:05) 
    A parte che condivido quanto hai detto ossia che Arca Russa e Birdman non sono nemmeno parenti alla lontana (ma lo portavo come esempio tecnico forse mi hai frainteso o mi son mal spiegato). Condivido anche il fatto che “Birdman” non utilizzi la concezione più classica di piano sequenza proprio per i gap temporali (ma è vero anche che non è una unica sequenza per quanto ben mascherata sia), però la tecnica per convenzione la chiamiamo piano sequenza in profondità di campo altrimenti dimmi come chiamarla che mi adeguo. Ad ogni modo la decisione di girare tutta la pellicola in quel modo lo trovo solamente un metodo figo per fare i ruffiani dato che la bellissima sceneggiature ne esce depotenziata non poco nei temi, almeno a mio modesto parere. Tirando le somme e facendola il più semplice possibile se penso ad “Arca Russa” non potrei immaginarlo con un montaggio normale (ma potrei dire anche l'inizio de "L'infernale Quinlan" poco cambia perchè non parlo del film ma della tecnica usata per), “Birdman” credo sarebbe enormemente migliore e digeribile. Tutto qui.

    Ok, così mi pare più chiaro. Sul come chiamarla credo sia irrilevante, se si accetta la definizione tecnica del piano sequenza come ripresa senza stacchi non vedo come non si possa chiamare in questo modo la tecnica utilizzata in Birdman (anche se poi di fatto, come dici, non lo sarebbe perché gli stacchi ci sono anche se invisibili) io parlavo di lasciare da parte le definizioni e capire le differenze, perché ho visto tanta confusione divisa in egual misura tra chi lo ha amato e chi lo ha odiato. Almeno nel mainstream, un film simile non c'era nell'uso della tecnica, che la si chiami piano sequenza o si voglia coniare un nuovo nome per identificarla poco cambia, è che se uno voleva a tutti i costi spiegarne i codici non doveva e non poteva appellarsi all'Arca russa o in generale alla classica definizione di piano sequenza -ma come dici non era il tuo caso-.
    Io non so se sia un modo figo o no, per me funziona e funziona alla grande per una serie di motivi piuttosto lunga. Credo anche che sia più facile bollarla come scelta furba o ruffiana col senno di poi, prima che il film avesse una sua forma non so in quanti avrebbe scommesso che un film girato in questo modo, praticamente interamente dentro un teatro o nei suoi pressi potesse contemporaneamente essere un film da incassi superiori ai 100 milioni e un successo di critica, io sono più per chiamarla scelta coraggiosa.
     
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    CITAZIONE (nic_baker @ 18/1/2016, 16:02) 
    CITAZIONE (Guido75 @ 18/1/2016, 14:01) 
    La domanda sorge spontanea, perché disonesto?

    È un catino di menzogne, le più eclatanti sono al livello di dire "la Polonia nel 39 attaccò la Germania ed è per questo che è stata invasa" altre, sicuramente meno disturbanti (almeno dal mio punto di vista) sono identificabili solo se si è letto il libro e alcuni articoli.
    Partendo dal basso, indipendentemente da come si è connessi con Kyle, che lo si consideri un eroe o un criminale o qualsiasi altra cosa stia nel mezzo di queste due definizioni, è un dato oggettivo che fu un bugiardo cronico, basta usare google bene per trovare quante storie abbia inventato. Il film, poi, gli regala una (pur poca) profondità morale che non c'è nel libro, questo mi andrebbe bene perché è finzione (anche se questo film pretende in ogni sua fibra di non esserlo) se non fosse che è tutta tesa a far propaganda di bassissima lega.
    Le bugie eclatanti, quelle che mi hanno fatto male, sono tutte verso la storia. La scena più fastidiosa è quella con Kyle che vede la caduta delle torri e poi si trova a Fallujah a sparare, fermiamo 100 spettatori e chiediamogli cosa ne hanno evinto, credo che le risposte convergerebbero tutto sul "Kyle è stato ferito talmente tanto dall'attacco all'America che ha deciso di andare a restituire qualche colpo" ed è normale che sia così perché il film è questo che ti dice, in modo indubitabile ti sta dicendo che Kyle è stato spinto da un attacco ricevuto. Tutto bello, tutto giusto, se non fosse che l'Iraq con le torri gemelle c'entra come Abbiategrasso, e non perché lo dico io o qualche complottista sul web ma perché è Storia e pare che ancora nessuno veda nessuna sostanziale tra Iraq e Afghanistan. Anche l'amministrazione Bush ha giustificato l'attacco all'Iraq con armi di distruzione di massa (inesistenti, anche questa è Storia) e con l'esportazione di un po' di sana democrazia. Nessuna risposta a nessun attacco. In mezzo a tutte queste menzogne c'è poi la terrificante visione degli iracheni degna dei peggiori film di propaganda, un'involuzione di 60-70 anni quasi ridicola.
    La lista delle bugie, delle omissioni, degli stravolgimenti è lunghissima, a me basta quanto ho già detto -senza dovizia di particolari in altri episodi- per liquidare il film di Eastwood come spazzatura.

    A tutto questo aggiungo che il mestiere che ci ha messo Eastwood nel mettere insieme questo sconcertante pezzo di propaganda è stato incredibile, visivamente c'è una percentuale bassissima di Eastwood e una altissima di un regista che si affida a categorie visive semplicissime per ricattare lo spettatore e compiacere le sue idee distorte (nella migliore delle ipotesi) o le idee distorte di qualcun altro (nella peggiore). Se penso ai finali dei suoi film da Mystic River a Gran Torino, e penso al terrificante finale con immagini di repertorio di questo American Sniper, mi viene da piangere. Ovviamente, dal mio punto di vista, non rimane un briciolo di stima per Eastwood, rimane il ricordo di quando alla stima si accompagnava anche l'ammirazione, perché nella vita di Eastwood c'è stato un uomo capace di fare grandi film, senza per questo tradire le sue idee.

    La cosa che mi ha lasciato di più American Sniper è la dimostrazione che la vecchiaia è un periodo scostante dove migliori e peggiori rapidissimamente.

    Non lo so, non mi convinci. E non perché dubiti delle cose che dici, che hai letto o a cui credi (a livello storico e culturale, potremmo discutere a lungo ed avere visioni diverse, ma non mi sembra il caso di avventuraci in quel campo). Mi limito a giudicare il film, appunto, ed in quanto tale non mi sembra un film di propaganda, o almeno non più di quanto possano esserlo stati molti altri film di genere. La figura di Chris Kyle, per quanto idealizzata all'inverosimile, sempre considerando la realtà dei fatti a cui ti attieni, alla fine ci restituisce solo il simbolo di un certo tipo di americano, neanche così granitico, piuttosto vittima, del proprio credo e dei fatti (la guerra) in cui è coinvolto. Mi sembra che l'occhio di Eastwood sia verso di lui più compassionevole che di ammirazione (quest'ultima comunque ben presente). Per essere sintetici e concreti, cosa c'entra Kyle con Bush? Tutto posso aver compreso tranne che il film sia un'istigazione alla guerra o un atto di ammirazione verso l'amministrazione americana.

    A livello tecnico e di regia non sono affatto d'accordo. Il film per me è ben girato; non so a cosa esattamente ti riferisci nel parlare di alcune scelte registiche finalizzate a ricattare lo spettatore, quando in alcuni casi io vedo esattamente il contrario. Tanto per fare un esempio, è un eroe chi spara ad un bambino? Chi può digerirlo? Nessuno, protagonista compreso. Scena simbolo (oltre che di gran pathos, almeno per me, e confezionata benissimo a livello tecnico) delle contraddizioni e delle atrocità di un conflitto, da qualunque parte lo si guardi.
     
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