Wild

di Jean-Marc Vallée

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    DATA USCITA: 05 marzo 2015
    GENERE: Biografico, Drammatico
    ANNO: 2014
    REGIA: Jean-Marc Vallée
    SCENEGGIATURA: Nick Hornby
    ATTORI: Reese Witherspoon, Gaby Hoffman, Laura Dern, Michiel Huisman, Charles Baker, Kevin Rankin, Thomas Sadoski
    FOTOGRAFIA: Fernand Belanger
    PRODUZIONE: Fox Searchlight Pictures, Pacific Standard
    DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
    PAESE: USA
    TRAMA: Dopo la fine del suo matrimonio e la morte di sua madre, Cheryl Strayed è una donna che ha perso ogni speranza. Dopo anni di comportamenti incauti autodistruttivi e , prede una decisione istintiva e decide di partire senza alcuna preparazione e spinta solo dalla sua determinazione per una grande avventura: percorrere a piedi, da sola, gli oltre 4000 km del Pacific Crest Trail, un sentiero escursionistico strettamente allineato con la porzione più alta delle catene montuose della Sierra Nevada e delle Cascate.Un viaggio che la spingerà ai limiti, la rafforzerà e la guarirà.
     
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    Uno dei libri più belli che io abbia mai letto, sono curioso di vedere come è stato trasposto su pellicola...forse vado in settimana.
     
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  3. marsellus wallace
     
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    La storia vera di Cheryl Strayed, che dopo aver passato una infanzia difficile con il padre alcoolizzato, la morte della madre e un periodo in cui ha azzerato la sua vita con le droghe e il sesso senza limiti, tradendo a ripetizione l'amorevole compagno, decide di fare un percorso di espiazione a piedi attraverso il Pacific Crest Trail, un lungo impegnativo itinerario in solitaria che la terrà lontana dalla civiltà e i centri abitati per circa tre mesi, dove incontrerà persone di tutti i tipi e la natura selvaggia, a volte amica a volte inospitale. Cheryl ripulirà la sua anima e le sue insicurezze arrivando ad essere pronta per una nuova consapevole vita.

    A Reese Witherspoon non sarà sembrato vero poter interpretare una delle sue eroine, Cheryl Strayed, una donna infelice e tormentata che ha cercato la rinascita e l'espiazione nel 1995 attraverso un percorso a piedi attraverso la natura, il Pacific Crest Trail, un cammino in solitaria lungo tre mesi lungo e impegnativo, che si snoda attraverso paesaggi e climi totalmente diversi, sola con il suo enorme zaino la donna ha percorso 1600 km dei 4260 complessivi del leggendario sentiero. Nel 2008 Cheryl ha deciso di scrivere una autobiografia su quanto ha compiuto, oggi diventata film per merito della Witherspoon che, diventando oltre che interprete produttrice, ha voluto a tutti i costi portare sullo schermo la intensa storia di una persona rinata grazie al contatto con la natura selvaggia. La Strayed (che significa smarrita, nuovo cognome preso proprio per separare la sua vita passata da una presente e futura) prima del percorso a piedi era una donna allo sbando, dedita alle droghe e al sesso occasionale, tradendo il suo compagno Paul che non lo meritava. Profondamente turbata dalla morte della madre (Laura Dern) che l'aveva allevata da sola con il fratello, abbandonando un padre alcoolizzato che aveva traumatizzato l'infanzia e l'esistenza, non restava che un atto forte e deciso di sfida a se e il mondo per ricominciare letteralmente a camminare e rinascere come l'araba fenice. Incuriosita da un libro/guida del percorso, costruì un pesantissimo e gigantesco zaino che le marchiò le carni e si mise faticosamente in cammino, scrivendo il nome di Paul per scusarsi su ogni spiaggia o sabbia che trovava per raggiungere il Ponte degli dei, ideale fine del viaggio, in cui incontrerà persone di vario tipo, clima sempre diverso, a volte ostile a volte ospitale, ricostruendo a poco a poco nella fatica del pellegrinaggio contemplativo la propria dignità.
    Quante volte, stanchi di una vita piena di monotonia e routine, siamo stati tentati di voler lasciare ogni cosa per ricominciare? Quante volte nel nostro esistere quotidiano fatto di insicurezze di perdere le nostre piccole certezze di blanda esistenza vorremmo ribaltare tutto e fare qualcosa di veramente esistenziale per ricongiungersi non al denaro o alla spudoratezza di persone medie ma ai primordi di una vita sensibile alla purezza dell'animo? Tante volte mentre siamo impersonalmente nel nostro posto di lavoro la nostra mente si dedica ad altro, non perché lo dica il cervello, blindato in una voglia di vigliacca conservazione, ma perché lo urla a squarciagola l'istinto, che chiede qualcosa di più non al portafoglio ma all'anima e al sentimento. Senza arrivare ai punti di Cheryl che praticamente prima di cominciare a trovare la serenità si è totalmente azzerata in una catastrofica e inutile discesa all'inferno per sfuggire ai tormenti, dovremmo certe volte riflettere su stato e forma, trovare un baricentro in cui decidiamo cosa possiamo fare per sfuggire al conformismo e alla esistenza che vuole essere conservativa ma invece ci abbruttisce dentro, ci logora e quando ci accorgiamo della cosa magari è troppo tardi. Dato che è letteralmente impossibile certe volte prendere e andare a vivere su un'isola perduta a fare i pescatori per sempre, dovremmo almeno trovare qualche periodo in cui conciliare il respiro del sogno per darci almeno la consapevolezza di certe cose, il sapere che esistono anche se non si possono fare è almeno importante. Se poi si riesce a fare qualcosa non in solitario per non fare la fine di Supertramp del capolavoro di Sean Penn Into the wild, sarebbe anche più bello e consolante.
    A livello cinematografico oltre ai messaggi meravigliosi portati fieri da una donna coraggiosa ci sono paesaggi stupendi, che il solo vederli rigorosamente su grande schermo riempiono di gioia. Un film importante e deciso che vi consigliamo se lo volete vedere di rispettarlo ampiamente per riflettere e pensare, con lui e per voi, guardarlo tanto per guardarlo lasciate perdere, voi risparmiate i vostri soldi e lui non verrà offeso.
     
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2 replies since 3/1/2015, 15:31   49 views
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