Ex Machina

di Alex Garland

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    Ex Machina

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    DATA USCITA: 16 aprile 2015
    ANNO: 2015
    REGIA: Alex Garland
    SCENEGGIATURA: Alex Garland
    ATTORI: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander, Chelsea Li, Evie Wray, Sonoya Mizuno, Corey Johnson, Deborah Rosan
    FOTOGRAFIA: Rob Hardy
    MONTAGGIO: Mark Day
    MUSICHE: Geoff Barrow, Benjamin Salisbury
    PRODUZIONE: DNA Films, Film4
    DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
    TRAMA: Il film racconta di un programmatore miliardario che coinvolge un suo giovane impiegato nel testing della sua ultima invenzione: un robot-donna dotato di un’avanzatissima intelligenza artificiale. Il ragazzo dovrà trascorrere una settimana in compagnia dell’androide in un’isolata villa di proprietà del suo datore di lavoro. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna.
     
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    Il trailer mi ha colpito molto per la bellezza estetica delle scenografie, poi la storia sembra un thriller abbastanza classico
     
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    Tema sempre interessante quello che contrappone uomo e macchine intelligenti, purchè supportato da un buono script.
    Vado a vedermi il trailer :D
     
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  4. marsellus wallace
     
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    Un programmatore di computer, Caleb Smith, vince un viaggio di una settimana nella villa superba dell'amministratore delegato della sua società, situata in una bellissima quanto impervia zona di montagna. Caleb quando arriva scopre la motivazione della sua chiamata, testare una nuova intelligenza artificiale che ha le fattezze incomplete di una bella donna, chiamata Ava. L'incontro con l'eccentrico quanto misterioso amministratore delegato e l'esperimento di test forniranno a Caleb incredibili inaspettate considerazioni.

    Da Alex Garland, esordiente dietro la macchina da presa ma grande sceneggiatore di importanti film di Danny Boyle, arriva uno dei film più belli della stagione, uscito nel Regno Unito a gennaio e in aprile in America, incredibilmente recuperato da noi solo a fine luglio per tappare i buchi della programmazione estiva. Operato interessante e coinvolgente, pieno di importanti riferimenti e moniti sulla pericolosità di credersi un Dio e creare l'essere umano dalla macchina, narra la storia di un umile quanto capace programmatore di computer, Caleb (interpretato da Domhnall Gleeson) che vince un viaggio di sette giorni nella sfarzosa (a dir poco) tenuta montana del ricchissimo amministratore delegato della società per cui lavora. Arrivato sul luogo, si ritrova da solo con Nathan Bateman (Oscar Isaac, bravissimo nella torbida parte), un uomo che non esita a mostragli tutta la sua ricchezza quanto la sua sprezzante filosofia di superiorità. Nathan ha creato una intelligenza artificiale raffinatissima, chiamata Ava, con le fattezze, per quanto incomplete, di una bellissima donna, dato che addome, braccia, gambe e parte della testa sono prive di pelle finta, il trucco digitale è veramente di grande caratura.
    Ora Caleb viene a sapere che il suo arrivo è dato dal fatto che dovrà testare la I.A., in modo da dimostrare che Nathan ha fatto un lavoro talmente elevato da creare qualcosa di simile all'essere umano. Ava dimostra da subito emozioni e sentimenti, e Caleb ne rimane affascinato, anche se ci sono troppe cose non chiare e Nathan nasconde verità troppo grosse.
    Ovviamente, inutile dirlo, entrare nella sala che proietta Ex-machina significa dover creare qualcosa di impegnativo insieme al film, che ci parla in modo tanto chiaro quanto efficace di come arrivare a creare dall'artificiale un essere umano in tutto e per tutto sia una cosa che prevarica le linee base stesse dell'esistenza, infatti sono numerosi i riferimenti alla pericolosità di giocare a essere potenti come Dio e alla bomba atomica che distrusse Hiroshima e all'Enola Gay, distruzione terrificante come conseguenza iconica di paragone di un atto tanto azzardato che Nathan sta mettendo in atto (con tanto di brano musicale che lo ricorda degli Orchestral Manoeuvres in the Dark), e cosa anch'essa molto grave di privare della libertà e confinare l'intelligenza pulsante di volere autonomo che hai creato. Nelle bellissime location montane della Norvegia, tra Valldal ed il fiordo Sognefjord, vediamo come il confronto a tre (due uomini e una macchina) arriva ad annullare ogni rispetto, si vive di inganni e di desideri non realizzati che fanno perdere la percezione che Ava sia un robot per regalarci uno dei più importanti personaggi sintetici degli ultimi tempi, davvero floridi per la tematica (anche se minori di questo) come il tenero Chappie di Humandroid e i caritatevoli robot straccioni di Automata.
    Non bastano poi i numerosi firewall, blocchi e via dicendo che l'amministratore delegato crea all'interno della struttura e dei robot (compresa la muta servitrice Kyoko) per arginare le conseguenze, non stai giocando con la plastilina ma con cose molto più grosse di te, per cui queste cose a cui hai dato vita alla fine arriveranno ai loro scopi e obbiettivi senza nessun problema di sorta, aggirando ogni controllo ed ostacolo, fino in fondo in maniera determinata cercheranno la loro indipendenza e ruolo. Un film da seguire ma non da capire perché i concetti oltre che essere interessanti sono illustrati benissimo e non sono per nulla criptici, i dialoghi, i confronti e i riferimenti sono personalissimi ed efficaci (si vede che Garland è sempre stato prima che regista sceneggiatore di classe superiore), per cui vi consigliamo caldamente almeno per una sera di abbandonare i giocattoloni pixellosi cinematografici che impazzano in questo afoso luglio per dedicarvi a questa autentica perla che è vera benzina premium per il cervello, vi lascerà un ricordo e un segno importante usciti dalla sala e tanta voglia di approfondire quanto illustrato dal coraggioso cineasta che l'ha diretto incurante dei risultati al botteghino per dire una parola nuova, una prospettiva interessante e lucida nel genere reso famoso dalle leggi di Asimov.
     
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3 replies since 10/1/2015, 15:32   146 views
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