Hotel Transylvania 2

di Genndy Tartakovsky

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  1. marsellus wallace
     
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    Hotel Transilvania 2

    Hotel Transilvania, dove mostri e umani convivono tranquillamente. Mavis e Johnny sono sposati da un anno, e ora la giovane vampira di 125 anni è gravida. Nasce il piccolo Dennis, che per la disperazione di nonno Dracula non mostra nessun segno di vampirismo. Quando il piccolo ha 5 anni Mavis decide di portarlo fuori dall'hotel per farlo vivere come umano e non in hotel, dove non lo ritiene più sicuro come ambiente. Drac ha tempo minimo per cercare di dimostrare che l'adorato nipote è un vampiro e non un umano, e parte di nascosto dalla figlia con Dennis e tutto il gruppo di amici per la strana missione di portarlo in alcuni luoghi terrificanti e pericolosi.

    Era inevitabile, dopo il successo di Hotel Transilvania (HT) del 2012, che ci fosse un seguito al bel cartone della Sony Pictures Animation, che narrava di un posto in cui mostri e umani grazie allo spirito semplice del giovane umano Johnny riuscivano ad andare d'accordo alla fine di alcune peripezie. Adesso Johnny e Mavis sono sposati, e dopo un anno concepiscono un figlio, Dennis, che per la disperazione di nonno Dracula (doppiato ancora da Bisio) non sembra sviluppare i canini da vampiro. Mavis, preoccupata per il destino del figlio che non è un mostro all'HT, decide che all'età di 5 anni deve vivere con i nonni umani, e con Johnny si reca per esplorare l'ambiente esterno lasciando il piccolo alle cure del nonno, che pensa bene di utilizzare la lontananza dei genitori per dimostrare che Dennis svilupperà le zanne. Radunati gli amici di sempre, si parte per sottoporre il piccolo a delle prove terrificanti. Veloce, simpatico, divertente, questo secondo capitolo di HT evita le cose inutili di approfondimento e va sul sicuro, prosegue la dinastia con semplicità tra affetto e paura per il futuro dei figli, facendo vedere il lato chiaro dei mostri, teneri e coccolosi, tutti preoccupati per il piccolo Dennis non tanto che sia un vampiro o meno ma che abbia la salute, Drac escluso, ma poi ovviamente ha l'animo del nonno/bambinone.
    Per cui il viaggio della compagnia della "vampirizzazione" diventa uno squarcio verso l'amore e la concordia con tutti, ognuno dei mostri capisce l'essenza della famiglia ripercorrendo i luoghi di un tempo, come la scuola scout per piccoli vampiri o i cimiteri o gli antri spaventosi diventati dei residence dove si fa running, si corre e ci si diverte. Poi appare, con la voce di Paolo Villaggio, bisnonno Vlad, a dare una sorta di oscurità alla storia
    insieme al suo esercito di pipistrelli mostri che sembra la versione digitalizzata di quelli di Taron e la pentola magica.
    Il personaggio centrale di Drac alla fine sembra quello che dirige la scena ma invece subisce le cose, sbagliando le scelte, non sapendo usare lo smartphone, superato dalla tecnologia di YouTube che lo tradisce e prende in giro, convinto del retaggio ma timoroso del giudizio della figlia.
    Un bel cartone onesto, senza pretese, ottimo per tutta la famiglia, che non ha momenti di stanca e ha degli spunti morali non da maestrino sinceri.
     
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1 replies since 11/4/2015, 19:06   61 views
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