Festival di Cannes 2015

13-24 Maggio

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    Festival di Cannes 2015
    (13-24 Maggio)

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    In Competition

    Emmanuelle BERCOT - LA TÊTE HAUTE (STANDING TALL) Opening Film Out of Competition, 2h00
    Jacques AUDIARD - DHEEPAN (TEMPORARY TITLE), 1h49
    Stéphane BRIZÉ - LA LOI DU MARCHÉ (A SIMPLE MAN), 1h32
    Valérie DONZELLI - MARGUERITE ET JULIEN (MARGUERITE AND JULIEN), 1h50
    Matteo GARRONE - IL RACCONTO DEI RACCONTI (THE TALE OF TALES), 2h05
    Todd HAYNES - CAROL, 1h58
    HOU Hsiao Hsien - NIE YINNIANG (THE ASSASSIN), 2h00
    JIA Zhang-Ke - SHAN HE GU REN (MOUTAINS MAY DEPART), 2h00
    KORE-EDA Hirokazu - UMIMACHI DIARY (OUR LITTLE SISTER), 2h03
    Justin KURZEL - MACBETH, 1h53
    Yorgos LANTHIMOS - THE LOBSTER, 1h58
    MAÏWENN - MON ROI, 2h10
    Nanni MORETTI - MIA MADRE, 1h42
    László NEMES - SAUL FIA (SON OF SAUL) 1st film, 1h47
    Paolo SORRENTINO - YOUTH, 1h58
    Joachim TRIER - LOUDER THAN BOMBS, 1h45
    Gus VAN SANT - THE SEA OF TREES, 1h50
    Denis VILLENEUVE - SICARIO, 1h45

    Un Certain Regard

    Neeraj GHAYWAN - MASAAN 1st film, 2h00
    Grímur HÁKONARSON - HRÚTAR (RAMS), 1h30
    KUROSAWA Kiyoshi - KISHIBE NO TABI (JOURNEY TO THE SHORE), 2h08
    Laurent LARIVIÈRE - JE SUIS UN SOLDAT (I AM A SOLDIER) 1st film, 1h36
    Dalibor MATANIC - ZVIZDAN (THE HIGH SUN), 2h03
    Roberto MINERVINI - THE OTHER SIDE, 1h30
    Radu MUNTEAN - UN ETAJ MAI JOS (ONE FLOOR BELOW), 1h33
    OH Seung-Uk - MU-ROE-HAN (THE SHAMELESS), 1h58
    David PABLOS - LAS ELEGIDAS (THE CHOSEN ONES), 1h45
    Ida PANAHANDEH - NAHID 1st film, 1h44
    Corneliu PORUMBOIU - COMOARA (THE TREASURE), 1h30
    Gurvinder SINGH - CHAUTHI KOOT (THE FOURTH DIRECTION), 1h55
    SHIN Suwon - MADONNA, 2h01
    Alice WINOCOUR - MARYLAND, 1h40

    Out of Competition

    Woody ALLEN - IRRATIONAL MAN, 1h36
    Pete DOCTER - INSIDE OUT, 1h42
    George MILLER - MAD MAX : FURY ROAD, 2h00
    Mark OSBORNE - THE LITTLE PRINCE 1h48

    Midnight Screenings

    HONG Won-Chan - O PISEU (OFFICE) 1st film, 1h49
    Asif KAPADIA - AMY, 2h07

    Special Screenings

    Samuel BENCHETRIT - ASPHALTE, 1h40
    Souleymane CISSE - OKA, 1h50
    Elad KEIDAN - HAYORED LEMA'ALA 1st film, 1h45
    Natalie PORTMAN - SIPUR AL AHAVA VE CHOSHECH (A TALE OF LOVE AND DARKNESS) 1st film, 1h35
    Barbet SCHROEDER - AMNESIA, 1h36
    Pavle VUCKOVIC - PANAMA 1st film, 1h45

    Edited by Revu - 16/4/2015, 14:06
     
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    Garrone, Moretti e Sorrentino in concorso

    Non accadeva da vent'anni che tre titoli italiani corressero per la Palma d'oro.
    La sessantottesima edizione, dedicata al cinema dei fratelli Lumière, si svolge dal 13 al 24 maggio


    Nanni Moretti, Paolo Sorrentino e Matteo Garrone. Tre italiani in concorso a Cannes, a conferma delle indiscrezioni, e come non accadeva da più di vent'anni. E a conferma del momento storico i tre autori hanno mandato un commento congiunto: "Siamo felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia in concorso al prossimo Festival di Cannes. Siamo consapevoli che è una grande occasione per noi e per tutto il cinema italiano. I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza a Cannes possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali"
    Momento storico. L'ultima volta era stato il 1994 e i titoli italiani erano quattro: Caro Diario di Moretti (che fu premiato per la regia), Le buttane di Aurelio Grimaldi, Una pura formalità di Giuseppe Tornatore e Barnabo delle montagne di Mario Brenta. Quest'anno tre autori molto amati dal festival si scontrano in un derby a tre. Sorrentino e Garrone già una volta hanno diviso il palco del festival quando nel 2008 Il divo si è aggiudicato il Premio della Giuria e Gomorra il Grand Prix. Garrone è tornato sulla Croisette nel 2012 con Reality premiato dalla giuria presieduta da Nanni Moretti che gli attribuì nuovamente il Grand Prix. L'anno prima Habemus Papam e This Must Be the Place erano tornati a mani vuote. Come pure La grande bellezza poi trionfatore agli Oscar 2014. Chissà come giudicaranno il nostro cinema i fratelli Ethan e Joel Coen quest'anno presidenti di giuria, per la prima volta una presidenza condivisa, per omaggiare i fratelli del cinema nei 120 anni della nascita della settima arte per merito di due fratelli, i Lumière.

    .....

    Fonte: Repubblica.it
     
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  3. Fedor Lynch
     
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    Direi che almeno sulla carta c'è parecchia roba interessante. Curioso per i tre italiani, in particolare per Garrone al suo debutto in lingua inglese. Tra gli altri direi su tutti grande attesa specialmente per Villeneuve e Lanthimos.:)
     
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    Io aspetto con impazienza il Garrone fantasy ma comunque c'è molta carne al fuoco...
     
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    Qualcuno sta seguendo il festival? Io ho letto solo qualche opinione veloce in giro e i titoli che più attirano al momento sono Youth e The assassin di Hou Hsiao-Hsien.

    Ho letto che è stato proiettato anche il nuovo film di Noé, Love, definito come un 'pornazzo il 3d', sono sicuro che a molti interesserà. :P
     
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  6. Fedor Lynch
     
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    Noé è un regista provocatorio e pazzo :lol:
    Però ho apprezzato, anche se con qualche riserva qua e là, i suoi lavori precedenti, quindi vedrò anche questo prima o poi.. Anche se non sono particolarmente propenso a pagare il biglietto per il 3D :lol:

    Sul resto ho visto Garrone, mentre per Sorrentino dovrei riuscire ad andare la prossima settimana (purtroppo non hanno distribuito copie in originale quindi tocca vederselo doppiato a meno di aspettare fino a settembre). Mi manca ancora anche Moretti che conto di vedere presto :wub: .. Sugli altri Villeneuve :wub:
     
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    Quest'anno il festival ha dei titoli molto belli. Sicuramente alcuni da recuperare in dvd o blu ray :D
     
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    Ad ora del concorso ho visto Moretti e Garrone, entrambi bellisissimi. Ora aspetto Sorrentino, ma ho molte aspettative o curiosità anche per Carol di Todd Haynes (che non mi ha mai deluso una volta), Van Sant jr, Hou Hsiao Hsien, Lanthimos, Donzelli (dopo il bellissimo La guerra è dichiarata), Kore-eda, Audiard, Villeneuve, Zhangke. Un concorso, questo, che mi sembra decisamente molto più attento alla sostanza che alla passerella di dinosauri e star.
     
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  9. Fedor Lynch
     
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    i premi


    Palme d'or

    DHEEPAN by Jacques AUDIARD


    Grand Prix

    SAUL FIA (Son of Saul) by László NEMES


    Best Director Award

    HOU Hsiao-Hsien for NIE YINNIANG (The Assassin)


    Jury Prize

    THE LOBSTER by Yorgos LANTHIMOS


    Best Actress Award

    Rooney MARA in CAROL by Todd HAYNES

    Emmanuelle BERCOT in MON ROI by MAÏWENN


    Best Actor Award

    Vincent LINDON in LA LOI DU MARCHÉ (The Measure of a Man) by Stéphane BRIZÉ


    Best Screenplay Award

    Michel FRANCO for CHRONIC
     
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    Dispiace per i tre italiani rimasti a mani vuote, anche se non ho ancora visto i film le premesse sembravano auspicare un risultato migliore.
    Di Audiard non ho mai visto nulla, anche se dei suoi due ultimi film ho sentito parlare veramente molto bene.
    Visti i risultati cresce ancora di più il mio interesse per The assassin e il film di Lanthimos (che ho associato solo adesso a Dogtooth/Kynodontas), spero di riuscire a recuperare il più possibile in sala nel corso dell'anno.
     
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  11. Fedor Lynch
     
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    Di Lanthimos ti consiglio di recuperare anche "Alps" (di cui abbiamo parlato un po' qua: https://dvd.forumcommunity.net/?t=52752422 )

    Edited by Fedor Lynch - 25/5/2015, 23:46
     
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    Visto che a parte i film italiani non ne ho visti altri, resta impossibile dare giudizi sul palmares (sul quale i media italiani, giornali, radio e tv, dove ad esempio Mentana ha spiccato per insipienza, hanno dato prova di un provincialismo, un qualunquismo e un'ignoranza senza pari).

    Su Cineforumweb, dove scrivono persone competenti e critici di spessore di cui mi fido, avrebbero dato la Palma a Son of Saul. Nelle loro preferenze (che sono frutto di una media di vari critici che scrivono sul sito) ai primi cinque posti figurano Son of Saul, il film di Hou Hsiao-Hsien, Jia Zhang-Ke, Mia madre di Nanni Moretti e il film di Audiard. Indi si può dire che in almeno 3 casi, tranne che per le posizioni, si son trovati abbastanza concordi con la giuria.

    Il film migliore invece, comprese le altre sezioni e i film fuori concorso, per il sito è il cartone della Pixar Inside Out, davanti a quello di Philip Garrel (che a me in almeno due film ha fatto impazzire).

    A me i film italiani, chi più chi meno, son piaciuti tutti e tre, in particolar modo quello di Moretti, rigoroso e dolente, e quello di Garrone, riuscito nell'intento di un fiabesco realistico, carnale e sanguinolento, dalla messa in scena mirabile per composizione figurativa delle inquadrature e epicità dei movimenti di macchina, ma anche quello di Sorrentino, con la sua commistione di trash e intellettualismo, con il suo portato di riflessione e sottotesti (tra banalità e cose interessanti) sull'arte, il cinema, la cultura, la vita e la vecchiaia, con la sua messa in scena potentemente elegante e sinuosa e la strepitosa partitura musicale (di musiche originali e non, di canzoni alte e di pop tamarri) a dettare e tessere la narrazione più che contrappuntarla.

    Per quanto riguarda i film stranieri, attenendomi a quelli in concorso, ribadisco la mia curiosità per i film di Todd Haynes (che per molti avrebbe dovuto vincere), Lanthimos, Hou Hsiao-Hsien, Zhang-Ke, Audiard ovviamente, di cui ho amato e ho trovato splendidi Sulle mie labbra, Tutti i battiti del mio cuore e Il profeta, Villeneuve, Donzelli, Kore-eda. Tolgo Van Sant jr, del cui film, per quanto io ami l'autore, ho letto malissimo e aggiungo a questo punto l'esordiente ungherese regista di Son of Saul, che ho scoperto, documentandomi, essere stato l'assistente alla regia di Bela Tarr (e come biglietto da visita direi che non c'è male eh), il film con Vincent Lindon e quello di Michel Franco, che non conoscevo ma di cui ho letto un gran bene della sua opera precedente.

    P.S.: ah qui il link di CineforumWeb per chi vuole dare un'occhiata alle valutazioni: Cineforum
     
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  13. Fedor Lynch
     
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    La pessima figura dei media italiani era scontata dopo un risultato del genere, e fa ridere il fatto che lo "scandalo" è stato gridato senza alcuna cognizione di causa. Io al momento ho visto solo Garrone dei nostri: il film mi è piaciuto ma non ho mai creduto potesse portare a casa un qualche premio (Reality e Gomorra li erano superiori). Per il resto grande curiosità su molti titoli, cioè quelli elencati da te, con un'attesa più trepidante per Villeneuve, che è un regista che amo particolarmente. Sull'esordiente ungherese ho letto molto bene anch'io e lo vedrò sicuramente, ma l'odore di capolavoro lo sento sul film di Hou Hsiao-Hsiene, che - mea culpa - non conosco ancora molto bene come regista.
     
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    CITAZIONE (michibaldi @ 26/5/2015, 11:32) 
    Visto che a parte i film italiani non ne ho visti altri, resta impossibile dare giudizi sul palmares (sul quale i media italiani, giornali, radio e tv, dove ad esempio Mentana ha spiccato per insipienza, hanno dato prova di un provincialismo, un qualunquismo e un'ignoranza senza pari).

    Molto peggio. Avere tempo di leggere molta, troppa carta stampata (ma non solo) è una desolante epifania che palesa come il problema del cinema italiano stia anche (o soprattutto) nel pubblico colto che occupa il posto di chi dovrebbe criticarlo (nel senso più nobile di Critica). Lasciamo perdere le scaramucce da elementari tra critici di quotidiani che pare scrivano più per ridicolizzare il parere del critico rivale che per reale convinzione. Ma a che età si dovrebbe imparare che i premi non spostano di un centimetro (forse di un millimetro) il valore e il successo di un film? E a che età si dovrebbe smettere di piagnucolare per un mancato premio? [che poi è possibile che a lagnarsi sia sempre chi, se va bene, ha visto solo i tre film italiani?]

    Io dico che dopo i 20 anni è grave per uno spettatore, per chi ha ambizioni più alte è grave anche prima.

    L'anno scorso un premio lo abbiamo preso. Senza google, qualcuno che non fosse a Cannes si ricorda il film? Qualcuno lo ha visto? Sì, in pochissimi (io sono uno di questi e l'ho dimenticato in meno di 3 giorni)

    Davvero si preferisce avere una statuetta da spolverare sulla mensola e un film che non ha lasciato nessun segno piuttosto che 3 film che hanno creato interesse (nel bene e nel male) venduti quasi ovunque, con un discreto se non ottimo seguito in sala, ma che non hanno vinto nulla? Ma davvero?
    E lo dico pur non avendo apprezzato nessuno dei 2 film che ho visto dei 3. Che fosse per esaltarli o per distruggerli, bene o male tutti hanno parlato dei nostri film e intorno a loro si è creato un discorso. I peggiori detrattori di Sorrentino non smettono di parlarne mai, è un traguardo concesso a pochi.
    Lo scorso anno non ricordo una mezza parola per il premiato se non i dimessi apprezzamenti che hanno (avuto) lo stesso peso delle congratulazioni di un conoscente incontrato per strada.

    Edited by nic_baker - 26/5/2015, 17:23
     
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    Ma quando parlate dei media vi riferite a qualcosa in particolare? A parte Mentana citato da michi non sono riuscito a trovare nessun riferimento particolare e sembra quasi si stia scoprendo ora che l'80% di quella che è l'informazione cinematografica accessibile a tutti è solamente pubblicità. Chi è interessato sa benissimo dove andare a cercare informazioni affidabili e rilevanti, degli altri a me sinceramente non interessa.

    Per quanto riguarda il discorso di nic io sono completamente d'accordo, lo spettatore con una certa maturità non da peso ai premi così come non dovrebbe fare chi col cinema vuole viverci. Però, sinceramente, io de Le meraviglie ne ho sentito parlare esclusivamente perché ha vinto un premio, non l'ho visto ma se ne avrò l'opportunità lo farò solo per questo, che poi il film sia valido o meno è un'altra storia. Non trovo che lo stesso discorso oggi possa essere fatto per i tre italiani in concorso; insomma, Moretti vince premi da 30 anni, quindi se ne sarebbe parlato a prescindere, Sorrentino, vuoi o non vuoi, prima dell'Oscar lo conosceva forse un quarto del pubblico attuale e di solito i detrattori che conosco io sono quelli che hanno visto La grande bellezza il giorno dopo la premiazione su canale5, stesso discorso per Garrone che negli ultimi anni è riuscito ad affermarsi sempre più come regista e forse anche come autore.
    Mi sembra inutile sottolineare che comunque un festival, per chi lo segue dall'esterno, è sempre una gara tra nomi, e alla fine quello che vince è probabilmente quello anche più accessibile, e come esempio posso portare anche una mia esperienza sempre su Cannes, quando, nel 2010, ha vinto Lo zio Boonmee checc.. di Apichaec..; io personalmente non lo avrei mai visto senza questa presentazione, sicuramente sarebbe stato per mia ignoranza, però in questo caso il premio è stato un bel biglietto da visita.
    Ora forse non è ben chiaro ma io sono d'accordo con te, fosse per me tutti i titoli meriterebbero lo stesso rispetto, prima dell'effettiva visione, a prescindere dalla qualità, però stiamo parlando sempre di una passerella e alla fine fa più bella figura chi è vestito meglio.
    Io, ovviamente, se devo cercare un parere su un qualcosa che non conosco, preferisco venire qui e trovare dei motivi sinceri per cui guardare una qualcosa, piuttosto che andare da un'altra parte e leggere del perché, invece, non dovrei guardare tutto il resto.

    @Fedor: mi segno anche Alps, non leggo tutta la discussione per non rovinarmelo, ma vedo che gli hai preferito il lavoro precedente, recupero prima quello?
     
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16 replies since 16/4/2015, 12:55   335 views
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