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Splendido rivedere "Heat - la sfida " dopo tanti anni, alcune scene sono letteralmente mozzafiato.
In tema di revisioni: mi ha convinto "Quello che non so di lei", qui Polanski fa un ottimo lavoro sottotraccia, puntando molto sul lato psicologico delle due protagoniste.
Per "Gli intoccabili" sono sempre applausi, invece.
Proseguo la scoperta di Wright, dopo Soho e La notte dei morti dementi, "Baby driver" è quello che probabilmente mi ha convinto meno.
Molto divertente però.
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"Scompartimento n° 6" me lo avevano raccontato come un capolavoro, in realtà è un film più che discreto, un bel viaggio introspettivo, ma si ferma lì. Lo rivedrei ? Nì.
Ottime, invece le revisioni de "Il maratoneta" e "Cena con Delitto"
Piccolo scritto per 3 film italiani che mi hanno convinto al cinema: "Tre di troppo", commedia con e di De Luigi, inizialmente sembra banalissimo, quando in realtà non lo è.
"Il grande giorno" del mitico trio, che mi è complessivamente piaciuto ai livelli di "Odio l'estate" ed infine, sicuramente il migliore dei 3, "Il primo giorno della mia vita", dalla regia di Genovese, ispiratissimo e nuovamente davvero convincente dopo il mezzo passo falso con "The Place" ( mezzo, perchè lo ritengo comunque un film più che discreto). -
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Viste le due stagioni di "Incastrati " su Netflix, complessivamente più che sufficienti, però rimane un prodotto dal buon intrattenimento ma di basso livello (attori che sono poco attori, storia un po' tirata per le lunghe, bravissimo Sperandeo).
"Jojo Rabbit "me lo aspettavo "capolavoro" da come me lo avevano descritto, per me è un film che va fuori dagli schemi, apprezzabilissimo, da avere in collezione ma si ferma lì.
"Life" con Eddie Murphy davvero molto carino e allo stesso tempo riflessivo.
"In linea con l'assassino" è invecchiato un po' male, mentre ho trovato davvero ottimo "Un giorno di pioggia a New York" di Allen (divertente, a tratti cinico). -
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Train To Busan - Ho colmato una "lacuna". Io non impazzo mai dalla voglia di vedere quei titoli che sono sulla bocca di tutti, dall'amante di cinema più smaliziato fino al signor nessuno che guarda un film ogni 10 anni, quindi ho aspettato un bel po' come faccio di solito in questi casi. Così Lunedì mattina in tutta calma ho recuperato su prime video l'horror coreano in questione e devo ammettere che è stato amore a prima vista. Adesso recupero un'edizione fisica e spero che sia pure ricca di extra riguardanti la lavorazione . -
.Train To Busan - Ho colmato una "lacuna". Io non impazzo mai dalla voglia di vedere quei titoli che sono sulla bocca di tutti, dall'amante di cinema più smaliziato fino al signor nessuno che guarda un film ogni 10 anni, quindi ho aspettato un bel po' come faccio di solito in questi casi. Così Lunedì mattina in tutta calma ho recuperato su prime video l'horror coreano in questione e devo ammettere che è stato amore a prima vista. Adesso recupero un'edizione fisica e spero che sia pure ricca di extra riguardanti la lavorazione
c'è su prime ? ottima notizia
: Pellicola che avevo messo in wl prima che uscisse la nuova edizione, adesso mi toccherà recuperarla. Sicuramente una bella occhiata prima dell'acquisto gliela dò.
Intanto, piccoli commenti a film visti nelle ultime settimane.
Sconosciuto ai più, "Il grande spirito" è uno splendido ritratto di due emarginati interpretati da Papaleo e Rubini. Quest'ultimo, in veste anche di regista, è bravo a non indirizzare la pellicola in un'unica direzione, tanto che ci si chiede spesso durante le visione, se questo famoso " grande spirito" esista davvero, sia solo un'invenzione o se sia addirittura uno dei due protagonisti.
Una Taranto visivamente demolita dalle sue fabbriche fa da sfondo ad una storia appassionante, dal finale quasi scritto.
Twin Peaks, la serie evento: è' vero, se ne poteva fare a meno.
Ma le varie spiegazioni a tutto ciò che succede a Twin Peaks e non solo, sono affascinanti.
Non nascondo che alcuni episodi ho fatto davvero fatica a digerirli, anche se Lynch, qui maggiormente presente in veste di attore, regala alti picchi di cinema, momenti intensi e interpretabili.
Non è una serie per tutti, quello no.
In definitiva, una terza stagione forse non necessaria, molto più visionaria delle prime due, consigliata solo agli hard fan della serie originale.
"Era ora", interessante, ma ho avuto un paio di dejavù con Ricomincio da capo, E' già ieri e leggevo dell'originale australiano, che non ho visto.
Piacevole, anche se leggermente ripetitivo.
Personalmente, vorrei rivedermi le prime due a breve.
"L'uccello dalle prime di cristallo", leggermente sotto le aspettative, anche se in questo esordio si iniziano ad intravedere gli stilemi dei film successivi.
"Il gatto a nove code" , meglio dell'esordio, rimane un film godibile dall'inizio alla fine, con personaggi meglio caratterizzati e una storia decisamente
più avvincente.
"007 Goldeneye", riesce a intrattenere, ma se lo paragoniamo ai Craig ne esce con le ossa rotte.
"Il Giorno sbagliato ", vuole rifarsi a "Un giorno di ordinaria follia", ma non gli allaccia le scarpe.
"Il testimone invisibile", buona resa dello spettacolare film argentino "Contratiempo" con uno Scamarcio convincente e un Bentivoglio, come sempre eccezionale.
Bene anche Miriam Leone.
"I migliori giorni", salvo solo il secondo episodio e in parte il quarto. Episodi con Argentero e il primo, focalizzato sul covid, veramente da dimenticare.
I due registi hanno voluto mettere troppa carne al fuoco.. -
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Vogliamo Vivere! /To Be Or Not To Be : uno di quei film che ti viene da definire "perfetti". Sceneggiatura che non si perde nella miriade di intrecci ed "inganni" messi in atto dai personaggi. Grandi recitazioni e dialoghi fulminei che toccano anche i confini di un umorismo "nero", sempre con grande intelligenza e tatto (non a caso si parla di "Loubitsch touch"). Il messaggio del film, una "finzione scenica" che riesce a riparare alle brutture della realtà, in piena Seconda Guerra Mondiale è quantomai dirompente e coraggioso. Filmone ragazzi, sotto tutti gli aspetti.
Bersagli/Targets: altro film che se vogliamo si sofferma sul rapporto cinema/realtà. Il film è del 68, la vecchia Hollywood ormai non è più al passo con l'evoluzione di una società che sta cambiando e che propone scorci di realtà che spaventano di più dei "Mostri su celluloide". Mentre nel film di Loubisch la finzione aveva una funzione salvifica ed innovativa, qui lascia il passo, si sente inevitabilmente superata e la riflessione ha un retrogusto più pessimista e amaro. Devo recuperare gli altri Bogdanovich, ma da questa prima visione, direi bene..... -
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Ieri sera visto due film:
The danish girl , consigliatissimo, performance “lingua originale” meravigliosa, di tutti gli attori. Storia particolare ma ben girata, stesso regista de il discorso del re, altro gran film. Anche se il secondo non è il mio genere.
Piggy film drama/horror di stampo spagnolo, ben confezionato,tutto sommato, denuncia sociale al bullismo e di come sia difficile avere solidi valori morali.
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