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Marco Panda
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Di questa tripletta Bressoniana il mio preferito è Pickpocket. Devo dire che dopo i primi, per me, difficoltosi approcci con "Balthazar" e "Un Condannato a Morte è Fuggito", una visione più d'insieme seppur parziale dei suoi lavori, mi ha aiutato ad apprezzarlo di piu. Lo stile credo sia uno dei più riconoscibili della storia del cinema e le parabole umane (o animali, ma che riflettono peculiarità dell'essere umano) tendenzialmente pessimistiche, nei vari finali dei suoi film hanno varie sfumature anche con aperture speranzose sull'esistenza. La regia che lavora per "sottrazione" non si priva di momenti più "estrosi" come nella scene dei borseggi in Pickpocket o nel finale di Mouchette. Autore non facilissimo sulle prime ma che ha segnato la storia del cinema e merita l'approfondimento. Di Ray avevo visto solo Gioventù Bruciata ma questo "In a Lonely Place" è un bel mix tra tinte noir e melodramma romantico con un Bogart meno "cool" e più "schizzato", un po' diverso dal suo solito personaggio.
"Jimmie Blacksmith" è ambientato negli outback australiani, sporchi e sudati. Dopo aver visto Wake in Fright e Picnic ad Hanging Rock, mi sono un po' fissato con l'ambientazione selvaggia di quelle terre e anche qui emerge questo lato.
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524 replies since 18/2/2017, 08:54 13746 views
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