Io non mi bullerei più di tanto. Anche una mia scoreggia ha più qualità del 90% della roba che passano in radio e in tv, strumenti che non sono assolutamente indice rappresentativo della musica odierna e che sono ad uso e consumo dell'utente distratto. L'appassionato di musica va ai concerti e compra i dischi

Ti invito a provare lo stesso whisky a 40 gradi e poi a gradazioni superiori. Ad esempio, vedi se riesci a trovare una vecchia (di 5-6 anni fa) di Bunnahabhain 12 e comparala con quello nuovo da 46 e rotti. La differenza è abissale. Ma anche se riesci a mettere le mani su una bottiglia di Laphroaig imbottigliata a più di 40 gradi ti accorgerai quanto è blando il 10 imbottigliato a 40 gradi.
E' ovvio comunque che una gradazione molto alta non implichi la bontà assoluta di un prodotto, ma almeno ti permette di gustarlo come vuoi (io, spesso aggiungo qualche goccia d'acqua ai whisky che si spingono oltre i 50). Una bassa gradazione significa che al distillato è stata aggiunta l'acqua e considerando che un 12-15 anni ha una gradazione che supera i 50 gradi, per avere un prodotto a 40°, il produttore ci ha messo ben il 20% d'acqua.

Smettila con l'assenzio!

I cask strength (ossia i whisky imbottigliati a gradazione piena, così come escono dalla botte) sono comuni anche fra gli scotch, ma oltre i 60 non mi ero mai spinto. Direi che invece difficilmente riesco a trovare roba valida sotto i 45. I 40 poi sono davvero castranti.

Ultimamente mi sta piacendo troppo l'assenzio (quello verde)..che si beve avvampato con la fiamma da spegnere

Non male anche se il tutto dipende da quanto l'hai pagato.

Io al duty free del JFK ho preso questo mostro da 64 gradi: (IMG:http://imageshack.com/a/img838/9925/pfqo.jpg)
Preferisco sempre lo scotch ma questo Jim Beam "di lusso" è davvero piacevole e il forte grado non si fa sentire più di tanto. La confezione poi è bellissima.