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Posts written by macina

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    Guarda Viber, ho novità. ;) ^_^
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    Come vedi, ieri sera mi sono sparato due film di fila! I love radio rock e poi questo. Prima ho riso e poi mi sono incollato al televisore con questo dramma.
    Ero indeciso, ma ala fine 8 non l'ho messo perché alcune cosine non mi hanno convinto del tutto (come ho scritto). Ma film intensissimo.
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    Allora non andare a leggere tutti i pareri e non fare il curiosone!
    :D
    Ti priveresti del gusto di vedere "vergine" ( :wub: ) un bellissimo film.
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    IO TI RULLO SENZA SOSTA TU SEI IL PRIMO DELLA LISTA!

    :wub: :lol:

    Ed ora un fottuto inno generazionale!

    Da ascoltare a orecchie ben tese la intro parlata da Freak:


    :wub: :wub: :wub:
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    I LOVE RADIO ROCK .
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=22203914&st=45#lastpost
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    Un autentico inno alla vita.
    In questo modo definirei l'energia positiva, l'adrenalina e le palle quadre che esprime questa commedia frizzantissima ma interessante, stra godibile e rivedibile, credo.
    Non ero partito con grandi aspettative se non perché sto rivedendo un po' di pellicole di Philip Seymour Hoffman dopo il suo triste decesso di qualche giorno fa.
    Beh già a partire dai titoli di testa si gode tantissimo, ma poi quello che più mi ha lasciato piacevolmente sorpreso e mi ha divertito un sacco, contagiato è stata la coralità e lo spirito cameratesco tra gli attori. Quest'ultimi si spogliano letteralmente di ogni finzione scenica e bastano un paio di minuti per accompagnare il ragazzino nella pancia della nave e diventare subito parte della banda! Questo film sa toccare il cuore e sapete perché? Perché cala ciascuno di noi in un periodo della vita in cui (o al lavoro, o con un gruppo di amici) si è riusciti a respirare quel tipo di atmosfera produttiva, calda, amicale, quella che gli 883 qualche anno anno definivano "quella del tranquillo siam qui noi".
    La magia del regista e degli attori è proprio questa: far sentire lo spetatore uno di loro e giocare sui suoi ricordi per ricatapultarlo in quei tipi di contesto, che, Signori miei, sia chiaro, sono quanto di più bello la vita può donare a un individuo. Ho pena per chi non prova almeno per un certo periodo della vita quella sensazione!
    E poi la musica fottutamente rock'n'roll sixties! Oggi mi sono dato molto alla musica elettronica, ma un vecchio cuore rock come il mio non può non gongolare in quelle chitarre e quelle suggestioni così particolari e storiche! I membri della radio "surfano" fra un disco e l'altro, si sfidano in competizioni bislacche e a loro modo si vogliono bene, o meglio vogliono bene, strafottutamente bene al progetto della nave Radio rock! E sono disposti a morire per difenderlo!
    Che film positivo! Ti lascia un bel sapore in bocca, anche un po' di nostalgia e ti viene voglia di imbarcarti!
    Certe scene sono veramente bellissime e in particolare ho adorato quella sott'acqua con tutti i dischi che fluttuano. Stupenda. :wub:
    E fantastico il discorso di Hoffman (prova meravigliosa, ma anche gli altri!) sull'eternità della musica, sul suo valore al di là delle contingenze e sul fatto che sempre e comunque verranno scritte canzoni capaci di accompagnare dolori e gioie della vita.
    Forse le figure dei politici sono un po' stereotipate, ma sono bazzecole.
    Rock'n'roll!!!

    :woot: :woot: :woot:
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    IL DUBBIO .
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=22641358&st=30#lastpost
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    Certo che questo "Il dubbio" un po' di dubbi li fa venire. E non alludo a dubbi di natura qualitativa, ma di interpretazione circa le pesanti questioni di cui parla. Onestamente credo sia molto pià i pregi che i difetti di quesa pellicola impegnata, tostissima e che di certo non può far breccia in tutti i cervelli.
    Attori bravissimi è dir poco con un Hoffman e una Streep eccellenti e una Amy Adams con un viso perfetto e degli occhi spesso sull'orlo del pianto e adattissimi alla parte. La Streep, cazzo, è talmente efficacie che ho odiato il suo personaggio dall'inizio alla fine della visione e questo naturalmente depone a favore del suo calarsi nel ruolo. E Hoffman, che dire, è sempre lui, ottimo e direi impeccabile.
    La storia e la sceneggiatura si dipanano lentamente e inesorabilmente; lo spettatore viene calato nell'austerità di questa scuola cattolica che la giovane Sorella James definisce "un carcere" in un motto di rabbia incontenibile e che viene presieduto da una rettrice vecchio stampo (la Streep): normativa, dogmatica, manichea nell'imporre una disciplina e un timore da parte degli studenti verso il corpo insegnante. Atteggiamento che le vede contrapposto Hoffman, più incline a una didattica aperta, che sappia valorizzare le differenze e le espressioni indiviaduali.
    E poi il tema portate: la presunta violenza del parroco Hoffman verso uno degli alunni. Ecco il dubbio. E qui iniziano i "problemi" per capire bene quello che Shanley vuole dirci.
    Le molestie ci sono? Sono macchinazioni della perfida Streep per allontanare Hoffman? Una crisi di vocazione? Un crimine? E poi la figura ambigua della madre del ragazzo di colore?

    Insomma non mi è stato semplice capire: o meglio le vicende vengono esposte piano piano e nel finale non è semplice:
    il dubbio cui allude la Streep piangendo nelle braccia della Adams? Che è: il dubbio di una chiesa che allontana spostando i preti pedofili? Il dubbio di aver nuociuto a un uomo e quindi il senso di colpa?

    Direi un film affascinante, molto raffinato e molto ben diretto, di classe e da cui sgorga talento. Le cinque candidature all'oscar non sono un caso.
    Qualche cosa magari potorei dire sull'eccessiva lunghezza di alcuni dialoghi, che tendono a ribadire gli stessi concetti. E forse un minutaggio più elevato non avrebbe guastato.
    Grande film.

    7,5.
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    CITAZIONE (raystorm @ 14/2/2014, 09:53) 
    Non capisco molto le vostre opinioni. Insomma è un bravo regista ma questo inizio è un po' senza infamia e senza lode?

    Il mio giudizio su Last resort non esiste perché non l'ho visto; posso invece esprimermi, come ho già fatto, per l'altra pellicola del regista.
    A me con film del genere capita che magari sorvolo su limiti oggettivi perché adoro quel filone, quel modo di fare cinema senza effetti speciali e volendo solo raccontare una storia, magari piccola, ma che va a sondare l'umanità di persone comuni.
    Insomma divento un po' di parte.
    :)
  10. .
    Ma è interessantissimo questo film! Non ne avevo mai sentito parlare. Visto che sono in un periodo (purtroppo :( :cry: ) di revisione dei film con Hoffman, cercherò di vedere anche questo!
    Grande Dani, sempre dietro al cinema che conta!
  11. .
    Ottimo il tuo scritto, Revu, che, come spesso accade nei tuoi commenti e nelle tue recensioni, si addentra con piacere nel cuore dei protagonisti e nel loro animo. A mio avviso questo è il vero "cuore" del cinema, rappresentare delle umanità in cui lo spettatore può riconoscersi. Questo è anche il mio approccio spirituale alla settimana arte tra l'altro.

    Pawlikowski è un regista che mi piace e hai fatto benissimo a recuperare questo suo esordio, che io però non ho mai veduto. Vidi invece My summer of love che segnalai per una capacità di penetrare nelle pieghe dell'anima di due adolescente femmine in un estate che non dimenticheranno per tutta la vita. Anche in quel caso c'era il grande Paddy Considine e in quel caso ricordo una fotografia fantastica, dei momenti di vero cinema, delicati e dotati di sensibilità.

    Cercherò di vedere questo Last resort.

    :)

    PS . https://dvd.forumcommunity.net/?t=51448456
    Per gli interessati qui c'è la mia recensione di My summer of love.

    Edited by macina - 14/2/2014, 10:10
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    Quoto un commento che ho letto su youtube, un commento che mi sembra tanta roba, roba giusta per intenderci:


    ...è da 3 ore che mi sparo i pezzi degli SKIANTOS a palla, sono le 21:12. Continuerò fino a domani : fanculo i vicini, fanculo il lavoro e i merdosi colleghi, fanculo questo paese di merda.
    Senza Freak saremo più soli di ora, dioboia..

    :wub: :wub: :wub:
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    Capolavoro. :wub:
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    Sembra molto ma molto interessante e tra l'altro sorretto da un grande cast. Ho un debole per le opere di registro corale e teatrale e questa pare proprio una di queste.
    :)
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    CITAZIONE (Revu @ 12/2/2014, 14:13) 
    Storia di un artista che cerca se stesso, di un perdente con l'anima di autore.

    Già questa frase mi fa spruzzare nelle mutande.
    :wub: :wub: :wub:
    Quanto è dolce e al contempo doloroso essere un "perdente con l'anima di autore".

    Non ho letto i vostri commenti anche se sono felice, felicissimo, che i Coen tornino a cazzo dritto a insegnare al mondo intero come si fa grande cinema. :woot:
21621 replies since 17/11/2004
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