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Posts written by macina

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    CITAZIONE (raystorm @ 25/2/2014, 10:00) 
    CITAZIONE (macina @ 25/2/2014, 08:57) 
    Vedo che questo Tulpa piace un po' a tutti eh!
    :P

    Alla fine è piaciucchiato pure a me. Certo avesse avuto un finale diverso gli avrei dato la sufficenza.

    Il finale non ha convinto neanche me. Non comprendo esattamente però questa disistima verso il film (non parlo di te ma dei tanti commenti negativi che ho letto). Se è vero è che ben lungi dall'essere un capolavoro e patisce molti problemi, credo sia in grado di traportare sullo schermo un'oscurità, un sottomondo, una nevrosi evidenti.
  2. .
    CITAZIONE (mickes2 @ 25/2/2014, 10:19) 
    anche il campo da baseball come oasi felice e beata, un paradiso per sempre?

    la visione greve e pessimistica del destino

    Quoto questi due aspetti di quello che di interessante hai detto. Non ci avevo pensato all'oasi felice del campo da baseball. E' vero, anche se quello stesso campo, così "lungo" ed esteso, rimane comunque spersonalizzante, avaro di soddisfazioni, fatto di "povera" gente (forse povra economicamente e di spirito), di sconfitte contro gli avversari. E comunque è raggelante come Kitano faccia parlare poco i personaggi, solo il necessario e comunque aleggia cinismo, battute cattive.

    Sul secondo aspetto: il pessimismo. Io l'ho colto moltissimo nella pellicola, ne viene fuori a quintali.
  3. .
    'Giorno, ragazzi! In questi giorni sono particolarmente infoiato!
    :wub: :D
  4. .
    BOILING POINT - I NUOVI GANGSTER .

    Non conosco molto bene l'arte di questo regista nipponico, ma, se tanto mi dà tanto, mi pare di capire che questo è il primo suo lavoro che delinea quelle coordinate che nelle opere successive lo avrebbero fatto conoscere in tutto il mondo.
    Non ho visto Violent cop, il primo, ma ho letto che in quel caso si respira una cupezza, una tristezza che non lasciano scampo. In Boiling point invece affiora, accanto al dramma, quell'ironia tipica di Kitano e che risulta in alcuni punti davvero irresistibile. Come infatti delineare alcune scene che più più tremente non si può senza quei momenti grotteschi e allucinati, tra l'altro consumati in un clima serioso e senza musica. E che dire del personaggio dello stesso Kitano, uno yakuza pazzo, bisessuale, violento e cafone (meravigliosi i continui scappellotti alla povera fidanzata :lol: :lol: :lol: ). Non rimane per tutto il tempo in scena ma ha un peso specifico magnificamente ficcante. :P
    La storia si delinea non senza qualche zoppicatura, eppure Boiling point piace, seduce per quel clima di apparente calma in cui in realtà succede molto. Kitano evidentemente non è un regista che strepita, che grida per esprimere qualcosa, anzi fa parlare gli sguardi, magari preferisce un campo lungo per mostrare la desolazione di certe città giapponesi di provincia in cui le cose accadono e basta senza che il singolo riesca a munirsi di volontà per cambiare la propria vita. Anche la yakuza qui presenta non pare una forza eversiva, una sorta di setta massonica cripitata e celata nei gangli della società; pare anzi una parte integranre di questa società, quasi necessaria e inevitabile.
    Kitano porta in scena degli attori credibilissimi, molto veri, forse non talentuosissimi in senso assoluto ma fottutamente nella parte. A cominciare dal protagonista: poche parole, faccia pazzesca ma di quelle facce che nascondo nell'anima qualcosa di particolare e unico.
    Il film trascina lo spettatore prendendosi i suoi tempi e, ripeto, l'elemento che colpisce in modo evidente, è la lentezza proficua e voluta dal regista, direi ostentata. Il che, almeno per come concepisco io il cinema, mi dà una sensazione di attenzione alla realtà delle cose che non può non piacermi.

    Dopo aver visto L'estate di Kikujiro, vedo questo. E speriamo per me ci saranno altre possibilità di continuare con il cinema di Takeshi Kitano.
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    ONORA IL PADRE E LA MADRE .
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=13322107&st=135#lastpost


    BOILING POINT / I NUOVI GANGSTER .
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  6. .
    Film che mi ha davvero colpito. Molto ma molto bello.
    Lumet firma un drammatico i cui punti riusciuti si sprecano e, in alcuni casi, elevano l'opera all'eccellenza. Basti pensare al quartetto di attori impiegato e alla voracità con cui divorano i loro personaggi: Philip Seymour Hoffman (dio lo abbia in gloria... :( :wub: ) nelle vesti di un fratellom maggiore cinico e macchinoso; Ethan Hawke perfetto, veramente perfetto per un fratello minore paralizzato dalla paura e dall'ansia ma sommerso dai debiti; Marisa Tomei che definire brava e bbona è dir poco; infine Albert Finney nei panni di un vecchio padre deluso dalla vita e che si vede andare in pezzi famiglia e valori su su ha imperniato l'esistenza.
    Lumet fa girare tutto questo ricchissimo universo in una storia che viene scandita da una sceneggiatura perfetta, che prende confidenza con lo spettatore ma non diviene mai paracula. Il film non fa nulla per piacere per forza eppure non può non piacere. Un film che parla di sentimenti, valori, che pone fottuti interrogativi, che sputa in faccia all'etica borghese, che è intriso di decisioni importanti, che parla di sofferenza, dolore e e problemi ma anche di amore, intensità e passione.
    Alcune scene sono splendide, csoì come splendida mi pare la fotografia e quelle immagini di Lumet così tanto particolari e vincenti.
    Bellissimo.
  7. .
    Vedo che questo Tulpa piace un po' a tutti eh!
    :P

    Ray, invece dici che Nero bifamiliare è interessante? Non l'ho mai visto.
  8. .
    iF6055i

    E’ morto in un incidente stradale a Zagarolo il cantante Francesco Di Giacomo, dal 1971 la voce solista del gruppo Banco del Mutuo Soccorso. Come riporta ilmessaggero.it, intorno alle 18, mentre Di Giacomo era alla guida della sua auto, sarebbe stato colpito da un malore che gli avrebbe fatto perdere il controllo del veicolo facendogli invadere l’altra corsia fino a scontrarsi con un’altra vettura che proveniva in senso contrario, il cui autista non avrebbe riportato ferite gravi. Di Giacomo, che viaggiava da solo, è morto durante il trasporto all’ospedale di Palestrina. Aveva 67 anni.

    Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

    E' con il groppo in gola che ricordo la scomparsa di Franceso Di Giacomo, cantante da più di 40 anni del Banco del mutuo sorccorso, una delle formazioni più illuminate e famose del rock progressivo italiano. Essendo da sempre un grandissimo fan di questa corrente musicale, ho seguito con estrema passione le vicende della band, li ho visti quattro volte dal vivo, ho sempre ammirato non solo la qualità altissima di molte loro canzoni ma anche la coerenza di chi, pur avendo il talento di fare il passo verso le case discografiche che contano, ha sempre perseguito con ammirevole pervicacia il suo sentiero.
    Per me musicisti come loro, la PFM, Le orme, gli Osanna o altri hanno rappresentato e rappresentano un modello di vita, uno stile della non accettazione di compromesso.
    Francesco Di Giacomo, insieme a Vittorio Nocenzi, era il leader di questo gruppo, che da qui in avanti non so quanta ragione avrà ancora di esistere. la sua timbrica vocale infatti è INIMITABILE, meravigliosamente arcana, profonda, suadente e unica.
    Confesso senza problemi di avere pianto in più di un'occasione e sotto mettere due video di youtube che hanno significato molto concettualmente ed emotivamente nella mia vita e mi hanno fatto lacrimare moltissimo.
    Dopo Freak Antoni se ne va un'altra colonna della mia formazione; diversissimi ma unici, maestri di vita e di come ho sempre voluto concepire la mia vita: lontano dai placidi e ipocriti accomodamenti e a cazzO dritto verso senso critico e passione.

    Ciao, grande, grandissimo, immenso Francesco.

    750.000 ANNI FA... L'AMORE (meravigliosa, stupenda rievocazione di come poteva essere l'amore tanti anni fa da parte di un gorilla; non potete capire quanto mi è entrata nella carne e quante innumerevoli volte ho pianto in camera mia in alcuni momenti di solitudine, bassa autostima, confusione).


    NON MI ROMPETE
  9. .
    CITAZIONE (Tristessa @ 20/2/2014, 17:55) 
    CITAZIONE (10baggio @ 20/2/2014, 17:53) 
    nascondila prima che la veda Macina :lol:

    magari me l'ha mandata lui sotto mentite spoglie :lol:

    Certe mail di spam fanno veramente ridere! Tipo "How to enlarge your penis" o amenità del genere :lol: Diciamo che misono sempre chiesto chi è quel coglione che cade in reti del genere, tanto false da esserlo in modo evidentissimo! Però, se continuano a essere inviate, unitamente a fenomeni come phishing o altro, beh vuol dire che di coglioni al mondo ce n'è più di uno.
    Intanto spero mi arrivi quello che è arrivato a Tristessa.
    :wub: :lol: :B):

    Dai cerco di ridere un po'. E' un week end un po' così così... Ieri è morta la nonna della mia ragazza, la quale adesso è in pezzi, le era molto affezionato. Io le sto vicino e cerco di aiutarla anche se non so cosa voglia di dire perdere un nonno poiché non ne ho mai conosciuto uno.
    Brutto colpo per me dopo la morte in questi giorni anche di Franceso Di Giacomo del Banco del mutuo soccorso e Freak Antoni degli Skiantos.

    Un abbraccio a tutti, ragazzi. Ho molta voglia di raduno, quello sì. :wub:

    Edited by macina - 22/2/2014, 11:24
  10. .
    Eh purtroppo, Micio, avrei voluto parlarti in modo diverso, ma quest è la realtà dei fatti; questo è un docu sugli Skiantos o su Freak ma evidentemente un docu sull'amore di Freak per il beat e un docu, aggiungo, che non capisco e senza arte né parte.

    :blink:

    Ottimo il riferimento a Nanni! :woot:

    Guarderò, quando riesco, anche lo spettacolo di cui al link di youtube. Tu avevi letto il suo libro Non c'è gusto in Italia a essere intelligenti? L'ho cercato avidamente nella biblioteca in cui vado spesso a leggere e "noleggiare" libri e non ce l'hanno... :(
  11. .
    Interessante la discussione di come si sviluppi il genere tramite le ovvie radici delineate dagli autori italiani che abbiamo citato. E andiamo pure avanti.
    Detto questo, a mio avviso siete troppo severi con il giudizio su Tulpa; di certo è penalizzato da diversi limiti, ma non esente da pregi.
  12. .
    FREAKBEAT:
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=55963977


    PERDUTO AMOR .
    #entry392946783

    Edited by macina - 28/2/2014, 11:20
  13. .
    FREAKBEAT:
    https://dvd.forumcommunity.net/?t=55963977
  14. .
    kTuNqFx

    Sinceramente si è trattato per me di una cocente delusione: infatti credevo che parlasse della vita di Freak Antoni, della carriera con gli Skiantos e di gustosi retroscena tipici di quel genere di documentari. Invece si vede il nostro, accompagnato dalla figlia Margherita, in un road movie per le lande bucoliche dell'Emilia alla ricerca di un non ben precisato nastro con una prova di insieme fra l'Equipe 84 e Jimi Hendrix e soprattutto una rivisitazione del movimento cultural/musicale chiamato beat e sviluppatosi nei tardi anni '60 in Italia. Freak, nelle vesti un Virgilio sui generis e in fegola per vinili, concerti e spazi occupati dalla vèrve giovanile di altri tempi, conduce la generazione successiva davanti a volti, luoghi e sensazioni persi nel tempo dimostrando tutto l'amore per le sue radici.
    Non so quali siano stati gli scopi di un lavoro del genere, che non accontenta assolutamente i fans degli Skiantos e dall'altra parte non rappresenta qualcosa di valido per gli amanti del beat, poiché quelle poche cose che dice sono conosciute mediamente un po' da tutti. Freak ogni tanto delizia la platea con qualche perla di saggezza, si definisce "intellettuale demenziale", "teppista tenero", ma anche questa componente non vien sviscerata a dovere. E' davvero piacevole sentirlo parlare con una cadenza molto lenta e sentirlo riflettere su musica, vita, storia; anche in quest'ultimo frangente però non si capisce davvero dove il documentario voglia andare a parare.
    Sono un tiepido amante del beat anche se un po' lo conosco poiché me ne hanno trasmesso dischi e informazioni i miei genitori e poi mi sono fatto strada da solo. Ma perfino una trasmissione media della Rai di qualche anno fa è migliore e più didattica di questo documentario. Che comunque si impernia su una sountrack ovviamente scandita da decine di canzoni del filone (I Corvi, Equipe 84, I giganti, ecc.), e si poggia su una serie di immagini d'epoca interessanti e prese dalla Cineteca di Bologna
    Vi è anche una puntata di Freak e della figlia a casa di Maurizio Vandelli dell'Equipe che non aggiunge assolutamente nulla al valore generale.
    Peccato. Sarebbe stato fantastico avere una sorta di testamento storico del nostro Freak, qualcosa da far vedere alle nuove generazioni per far capire la caratura del personaggio, la sua intelligenza marcata e salace, la sua capacità di giocare con i vocaboli, i suoi concetti e i suoi testi volutamente demenziali e grotteschi. Un nichilismo auto imposto il suo, un nichilismo però mai cinico e basta, ma sempre aperto all'ironia e alla ribellione al pensiero medio. Un fottuto punk il nostro Freak, prima anche beat evidentemente, un personaggio contro, un teppista appunto ragionevole, un cuore buono che, resosi conto della difficoltà in questo paese ad essere intelligente, ha preferito farsi passare per ignorante dalla maggior parte degli italiani.
    Ciao, immenso Freak. Restano i tuoi dischi. Ed è tanto. Tantissimo.

    Sito web del film: http://freakbeat.it/
    Gruppo facebook del film: www.facebook.com/pages/Freakbeat/275498149159765

  15. .
    Allora ho visto il documentario corrispondente al link ieri sera Si chiama Freakbeat, è uscito nel 2011 ed è stato diretto da Luca Pastore.
    Qui un commento di getto: https://dvd.forumcommunity.net/?t=55963977
21621 replies since 17/11/2004
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