## DVD & Blu-Ray Forum - Cinema & Home Video ##

Posts written by novocaines

  1. .
    giusto

    100 - Kurtz ; Simonte ; Alex84 ; Mr.Blu' ; Ed ; Willy Wonka ; hellboy1 ; Munny Edwards ; Tristessa ; Durden Tyler ;
    [pako] ; Wizard ; Guido75 ; kingbenny ; Hell ; darko83 ; DarkHawk78 ; michibaldi; Fedor Lynch ; Guido75 (2) ;
    Michibaldi II (la vendetta) ; mickes2 ; mikz

    86 - Tristessa II - La rivincita dei Nerds
    82 - Guido75 - Il Triangolo No
    81 - Riki333
    72 - donnie darko
    69 - Speed-Thx
    54 - KAJITA
    46 - Phoenix
    42 - Michibaldi III
    36 - Eazy76
    33 - [pako]²
    31 - Rockerduck
    26 - hellboy
    26 - GabriAsr
    23 - Fred Dastereo
    22 - Marco Panda
    20 - DarioGrind
    20 - mik2
    19 - SignorG
    16 - novocaines
    15 - Dick_Laurent
    14 - invernomuto
    11 - Haine90
    11 - darko83 is back
    10 - Tramogena
    10 - michaelmyers77
    09 - clamor
    09 - Pak7
    08 - Black!?
    08 - mickes2 (2) = 4
    07 - SleepyH
    05 - Mr. Hyde 93
    05 - akirak
    05 - Jack Torrance
    05 - Staffo
    04 - GiampyTn
    04 - Poison78
    03 - Maverick
    03 - IsiTroi
    03 - Arwen Lynch
    02 - Wiz
    02 - The White
    02 - Fedor volume II
    02 - jimbooo74
    02 - Indiana Joe
    02 - Matt Miolli
    01 - giacomov
    01 - Mark DJer
    01 - Falco
    01 - poppo1981
    01 - metaljack
    01 - TheSphinX
    01 - djfafa90
    01 - Psy
    01 - Film Reel
    01 - tommydelo
  2. .
    Regista di New York che racconta New York, aggiungendo allo spirito della Nuova Hollywood una buona dose di nichilismo disperato e partecipando alla ribalta di una delle sue icone.

    vlcsnap-2022-07-22-12h18m28s019
  3. .
    CITAZIONE (invernomuto @ 20/7/2022, 10:06) 
    Interessante il ragionamento sul poter\voler mostrare del cinema contemporaneo, soprattutto nella fattispecie in cui si parla di qualcosa per definizione non (visivamente?) comprensibile, e per questo considerato quasi infilmabile fino a qualche tempo fa. Ma sono curioso di sapere al di là di ciò cosa ne pensi del film? :)

    Epstein lo devo colpevolmente recuperare, mentre condivido ogni parola su Akira.

    Per me è godibile, dal punto di vista visivo è accattivante e suggestivo, come ho detto da sfogo a quello che in Lovecraft non è rappresentabile. Il limite secondo me è nella questione del punto di vista, che non è più la follia come condizione dell'esistenza ma l'uomo che precipita nella follia, che è più una condizione scenica e visiva; mi vengono in mente le tendenze magiche/ritualistiche della figlia che si sfogano nella mutilazione o la mostruosità simbiotica tra madre/figlia che sono elementi di commozione empatica; questo per me ha poco a che fare con Lovecraft ma nel film è reso bene comunque.
    Per il resto confermo che trovo Cage un cane e i suoi sbrocchi mi fanno solo ridere, rende solo sul finale dove il delirio allucinatorio si sposa bene con la sua progressiva perdita di razionalità.

    CITAZIONE (raystorm @ 20/7/2022, 10:39)
    C'è una cosa complicata in Lovecraft che in questo film risulta finalmente riuscita, ossia aver dato forma a qualcosa che nella sua forma scritta non ha. Nei racconti scritti l'orrore è sempre qualcosa difficile da raffigurare tramite le dscrizioni dell'autore e quindi per forza di cose è il lettore che da forma con la sua immaginazione alla mostruosità. Qui Stanley invece riesce a creare qualcosa di terrificante sfruttando tutta la sua abilità di narratore cinematografico. Tanto di cappello perché "Il Colore venuto dallo spazio" è il miglior adattamento di Lovecraft

    Non mi conosco molti film che adattino Lovecraft in maniera diretta, forse Il seme della follia che non rivedo da troppi anni ma ho sempre considerato un capolavoro e non c'è nemmeno paragone. Però scrivi come se rappresentare l'orrore fosse una cosa normale e l'evocazione immaginaria del lettore di fronte a un testo una cosa insolita, per poi dare a Stanley il merito di essere un abile narratore del cinema.
    L'orrore di Lovecraft è talmente evocativo da essere insostenibile, così come al cinema il pregio degli horror più riusciti è quello di nascondere e suggerire attraverso il mezzo che ha come origine il mostrare.
  4. .
    Per la serie correlazioni fortuite ho guardato a breve distanza La chute de la maison d'Usher (1928) e Color Out of Space (2019), adattamenti a 90 anni di distanza dei rispettivi maestri del orrore Poe e Lovecraft, La caduta della casa degli Usher (1839) e Il colore venuto dallo spazio (1927), anche qui circa 90 anni di differenza. I punti di contatto tra i film sono più o meno inesistenti, ma dalle differenze secondo me è possibile trarre qualcosa di interessante tra diversi modi di produzione del cinema che si possono trovare ancora oggi.
    Epstein ha fatto cinema e scritto per il cinema in un'ottica di elaborazione teorica e pratica ugualmente significativa, è sempre stato vicino alle avanguardie e non ha mai smesso di usare lo stesso cinema per ricercarne l'essenza. La sua esplorazione passa attraverso la sperimentazione tecnica così nell'adattare il racconto di Poe l'obiettivo è immortalare con le immagini le sensazioni emergenti dalle parole. I grandi saloni attraversati da una corrente inspiegabile sono resi vivi dal movimento degli enormi drappi che nascono un fuori campo mai svelato. Le formulazioni teoriche del regista sul tempo e la velocità della riproduzione come caratteristiche primaria dello strumento-cinema trovano un senso nella realizzazione della tensione, per cui il rintocco di un pendolo è amplificato tramite la visualizzazione dell'istante in cui avviene. Come in geometria il punto è l'elemento fondamentale la cui caratteristiche è quella di non avere dimensioni, ovvero non poter esistere nello spazio tridimensionale che la mente umana concepisce, così l'istante è l'unità di tempo che non è possibile misurare.
    Il terrore del racconto di Poe è quello della maledizione che incombe su una casa e la famiglia che da generazioni la occupa, sulla decadenza fisica dell'una che ha conseguenze sull'altra; Epstein terrorizza pensando a come il cinema dia vita a ciò che è inerte, il ritratto che assorbe e imprigiona la vitalità del suo soggetto, e il cadavere che torna dal suo sepolcro una volta che l'immagine è stata distrutta.
    Richard Stanley, invece, porta in scena il racconto forse più simbolico di Lovecraft e compie quello che è un adattamento, ciò che il cinema ha sempre fatto dall'istituzionalizzazione narrativa di Griffith. Il cinema moderno è un cinema che vuole mostrare, e il cinema digitale è un cinema che può mostrare tutto; eppure Color Out of Space si apre con un ammissione di incapacità, sono le arcane parole di Lovecraft a dispiegare il territorio di Arkham, con il suo linguaggio misterioso e insondabile, la blasted heat è un territorio che appartiene al racconto.
    Se anche qui, l'entità aliena è in grado di consumare la vita di ciò con cui interagisce, il risultato, espresso nel film, è che l'alieno trasforma in ciò che conosce, così come il cinema riduce il racconto a ciò che è già conosciuto, una storia di disgregazione familiare, per avvicinare un pubblico nuovo a ciò che potrebbe essere estraneo, Lovecraft in questo caso, ma lo stesso vale per qualsiasi altro tipo di adattamento.

    Tra le altre visioni c'è l'ultimo film di Weerasethakul che sviluppa l'idea del corpo dell'attore come soggetto vagante nel cinema contemplativo.
    Il cinema contemplativo usa l'attore in maniera differente dal cinema narrativo; gli aspetti di recitazione e immedesimazione vengono meno per dare spazio alla rappresentazione di una condizione di esistenza. Il corpo dell'attore è usato come vessillo di un soggetto vagante che incarna un'esigenza di ricerca insoddisfabile tipica dell'uomo contemporaneo.
    È il caso di film come Memoria, 2021 in cui Tilda Swinton vaga tra i luoghi di Bogotà guidata da un suono ineffabile e da ricordi evanescenti, Jauja, 2014 con Viggo Mortensen tra le pampas argentine in cui presente e passato si confondono, Journey to the West, 2014 con Denis Lavant che si unisce a Lee Kang-sheng nell'esplorazione meditativa di Parigi attraverso una nuova ritmica del movimento.

    Ho anche riguardato Akira, dall'ultima volta è stata recuperata pure la sua controparte manga, quindi mi tocca dire che Akira è il manga per quanto riguarda la complessità e le implicazioni della storia, ma il film è un monumentale evento per l'animazione e la cultura in generale. Il fatto che lo stesso Otomo si sia occupato della sua realizzazione fa sentire tutta l'ambizione di dare vita a ciò che aveva realizzato su carta e ciò che ne viene fuori è un condensato di immaginario cyberpunk e della tensione esistenziale tra evoluzione umana e progresso tecnologico. Tetsuo è il risultato mostruoso dell'incompatibilità di progresso ed evoluzione, una volta che la mente sopraffà le capacità del corpo, questo perde la sua funzione di forma. Le deformazioni del body horror sono sintomo di decadimento mentale.
    Il corpo-forma diventa corpo-informe, ovvero un contenitore dal contenuto indefinito, il contenente del possibile, e la sua rappresentazione è quella di un essere dal potere illimitato, in grado di controllare e alterare la materia. Questa è la realizzazione del sogno tecnologico di avvicinarsi a Dio. Il finale, evocativo, è un nuovo Big Bang in cui la materia stessa si presenta con le parole 'Io sono Tetsuo', la nascita di una volontà creatrice in grado di affermarsi autonomamente.
  5. .
    vlcsnap-2022-07-17-19h42m48s666_0vlcsnap-2022-07-17-19h43m12s652_0
  6. .
    Mean Streets
    vlcsnap-2022-07-17-19h48m46s874
  7. .
    A me viene in mente A Simple Plan, ricordo che proprio i corvi sono usati come presagio di sventura a fronte del fortuito ritrovamento.
  8. .
    CITAZIONE (Guido75 @ 12/7/2022, 15:16) 
    Male per Esterno notte, la seconda parte è anche migliore della prima. Ma non dirò nulla di più, visto che l'hai mancata.
    In merito a BCS confermo, Kim spacca :B):

    È rimasto in sala appena una settimana a differenza delle tre della prima parte, i vari Jurassic Park e Top Gun hanno avuto il sopravvento. =_=
    E a proposito - Better Call Saul S06E08 - Point and Shoot - ormai la vita di Saul e Kim è un trauma alimentato dalle loro stesse menzogne. E la lavanderia è diventata un luogo ancora più inquietante.

    CITAZIONE (Pak7 @ 15/7/2022, 08:54)
    "Cena con delitto - Knives out "mi è piaciuto davvero tanto. Le commedie corali così ben sceneggiate ed interpretate hanno davvero una marcia in più.

    Ce l'ho in lista da un po'. E visto che siamo in tema il regista ha diretto anche Fly, una delle puntate più particolari di Breaking Bad, ho preso nota del film proprio dopo averla riguardata, ne avevo già sentito parlare bene.
  9. .
    Seamless branching
  10. .
    CITAZIONE (invernomuto @ 6/7/2022, 20:13) 
    Mandy e Color Out of Space entrambi decisamente validi, soprattutto il secondo, quasi mai si è vista una trasposizione lovecraftiana così competente.
    In generale su Cage penso che (se non si infogna in robaccia) quando si trova ad essere diretto da qualcuno in grado di tenerlo a freno e non fargli fare 54867 facce al secondo, oppure di cucirgli una parte completamente sopra le righe (come i due film appena citati) sia un più che discreto caratterista, vedasi anche l'ottima sorpresa di Pig, dove infatti ha la stessa faccia per tutto il film ed è praticamente muto.
    Quindi per risponderti, meriti particolari suoi direi proprio di no, meriti degli autori decisamente sì.

    Personalmente non mi piace come attore, concordo sul fatto che in certi ruoli rende meglio di altri, però il fatto che abbia fatto molto robaccia di sicuro non aiuta. :D
    Buono a sapersi per gli altri titoli (anche Pig che avevo dimenticato), soprattutto per Color, quello ho proprio tanta voglia di guardarlo.

    CITAZIONE (Marco Panda @ 6/7/2022, 20:51)
    Grande Novocaines! Giusto giusto prima dell'uscita delle ultime puntate...
    Mi fa piacere che BCS ti sia piaciuto fino qui.
    Kim, in effetti, è il personaggio sui cui fa perno tutta la serie e il fatto di non averla vista in BB, ha concorso a renderla la "figura forte" su cui gli sceneggiatori hanno fatto leva per attirare ancora di più l'attenzione e la curiosità del pubblico.

    I personaggi in generale li ho trovati tutti molto buoni, tra i nuovi l'espansione della famiglia Salamanca e associati con Eduardo e Nacho in particolare è un ottimo incastro a quelle che erano le basi lasciate da BB. Chuck e Howard invece trovo funzioni più che altro in relazione al cambiamento di Jimmy, che con il fratello nello specifico assume un valore davvero forte poiché il cambiamento e la reazione dopo il finale della 3a stagione è più eloquente di mille confronti e sfuriate; solo Howard mi sembra più che altro risultare come un danno collaterale del tracotante orgoglio della rinata coppia Saul/Kim, forse perché il suo background fuori dalla HHM arriva ad essere accennato solo nelle ultime puntate.

    CITAZIONE
    Tra le ultime mie visioni di cinema mi sento di spendere due parole su "I Protagonisti" di Altman. Altro grande, capolavoro del regista americano, che con un'operazione alla "Nashville" mette sotto torchio la Hollywood anni 90, in maniera similare a quanto fatto con il mondo discografico vent'anni prima. La critica a un sistema è anche però il pretesto per tornare a parlare dell'America, più in genarele, con i soliti toni pessimisti e un po' distaccati. L'impianto del film è quello di un'altra grande opera corale, dove il filone principale è quello che segue la vicenda del protagonista Tim Robbins. Altman si sposta spesso su un piano di "meta-cinema" e realizza un meraviglioso piano sequenza iniziale che da solo vale tutto il film, non solo per l'aspetto tecnico ma soprattutto per il "contenuto": vediamo infatti un brulicare frenetico di tecnici, produttori, scrittori, registi ed attori all'interno di uno "studios" che, nelle loro battute, sembrano riferirsi a quello che lo spettatore sta vedendo in quel momento (si parla, per esempio di grandi piani sequenza nella storia del cinema e, a proposito di un film in cantiere, si dice che sarà "un po comico, un po' politico, un po' thriller" come in effetti è "The Player" ). Ultimamente ho avuto modo di approfondire un po' il cinema di Altman e, personalmente, mi sento di metterlo tra i grandissimi perché ha una cifra stilistica netta e riconoscibile che ha lasciato un segno importante nella settima arte, possa piacere o meno. A onor del vero vorrei adesso recuperare anche qualche suo titolo meno celebrato o che è stato additato addirittura come "fiasco", giusto per avere una visione più completa e oggettiva...quindi accetto pure suggerimenti per film di Altman che voi considerate "brutti", sempre che ce ne siano 😁

    Io film di Altman non apprezzati non ne ho visti ma di recente ho recuperato Short Cuts che da come ne parli sembra molto vicino a The Player (questo mi manca), un ritratto americano dai toni dissacranti e provocatori, con l'utilizzo della molteplicità dei caratteri usata per restituire un'identità che sia quella della nazione, degli ideali o di un'epoca. Anche qui la struttura è corale e vale assolutamente quella del capolavoro Nashville. Comunque in generale Altman sta di diritto tra i più grandi, di sicuro ha avuto una carriera lunghissima e variegata che non conosco approfonditamente, ma prima di passare ai fiaschi ho ancora almeno una decina di titoli da recuperare che potrebbero stare tra i migliori. :P
  11. .
    La presenza di Sofia Boutella è un incentivo più che sufficiente!
    In realtà sono anche curioso di capire se questo revival di Cage nel genere horror sia dovuto a qualche suo merito in particolare (vedi anche Mandy e Il colore venuto dallo spazio che mi avevano già attirato).
  12. .
    Gentilissimo, ti ringrazio.
    Non l'ho scritto nell'altro topic ma mi sono segnato l'ultimo Sono da recuperare, sembra totalmente diverso da tutto ciò che ho visto del regista e con inaspettate tinte da B-movie anni '80.
  13. .
    Alla fine ho mancato la seconda parte di Esterno Notte e me ne rammarico molto, aspetterò che passi da qualche altra parte.
    Per i programmi monografici ho recuperato Snowpiercer, buon film che conferma gli interessi di Bong per raccontare le ingiustizie nelle sue varie forme ed Ed Harris attore immenso dal volto magnetico, e Madre che diventa il mio film preferito di Bong con una storia investigativa che tiene testa a quella di Memorie di un assassino e una protagonista indimenticabile.
    Revisione di There Will Be Blood che non ha bisogno di presentazioni e soprattutto di Inherent Vice che non guardavo da parecchio tempo e ho apprezzato ancora di più, un viaggio dentro la cultura paranoica americana, dal culto della droga alla beat generation di Burroughs, Thompson e Pynchon appunto, attraverso l'estetica del caratterizzazione che trionfa sempre nel cinema di Anderson.

    Altra importante visione su grande schermo è quella de Il padrino che nella sua versione restaurata è tra le più belle che abbia mai visto in sala. Non ne sono mai stato un fan né un amante ma dentro c'è tutto, tutto quello che sarebbe potuto esser preso è stato preso.
    E a proposito di Coppola piccola citazione beccata per caso su Fuori Orario che me lo rende ancora più simpatico.
    Screenshot_2022-07-04_16_1

    E mi sono anche messo in pari con Better Call Saul per la gioia di Guido e Marco. Nonostante il successo sono stranamente riuscito a non saperne nulla fino ad ora (a parte la sigla che mi da ogni volta un incredibile senso di déjà vu ma che non so proprio dove avrei potuto sentire).
    L'unica aspettativa era la speranza di vedere approfondito il tenero Pop-Pop Mike che è stata pienamente soddisfatta. Personaggio preferito Kim Wexler a mani basse.

    vlcsnap-2022-07-02-15h53m15s469

    Tra le tante correlazioni possibili tra le due serie di Gillian trovo molto interessante l'idea che Breaking Bad è la storia di come un uomo socialmente definito finisca arrivi a perdere e distruggere la propria identità, Better Call Saul un percorso a ritroso attraverso il quale l'identità dell'uomo viene a realizzarsi fino a prendere la forma dell'alter-ego da noi già conosciuto.

    Su visioni più recenti qualche parola in più.

    The Lost Daughter, 2021
    - Sulla spiaggia di una splendida isola greca la storia di una professoressa in vacanza estiva. La notte e la sofferenza posti come incipit prima di spostarci sui paesaggi mediterranei assolati e vivaci, la cui atmosfera subisce come un continuo inquinamento che carica l'aria di tensione e astio, mentre l'ambiente stesso sembra manifestare repulsione attraverso la putrescenza. La storia di Leda Caruso è un confronto col proprio passato attraverso l'incontro con una giovane donna affascinante con cui immedesimarsi e riconoscersi-disconoscersi. Il dubbio che sorge è sull'istintività dell'essere materna, se sia possibile essere donna e madre quando l'affetto provato è solo una forma di piacere egoista. Nel passato ci sono gli sbagli, le fughe e i tradimenti che lasciano la ferita della delusione personale, la scoperta della propria incapacità di fronte a ciò che dovrebbe essere connaturato alla propria identità. Nel presente si trova la rivalsa, la possibilità di intervenire sugli errori attraverso l'esperienza acquisita, con la manipolazione e l'interazione di sguardi tra Leda e la giovane Nina; le due donne oggi così diverse e distanti si trovano negli sguardi, in una susseguirsi di sentimenti che richiamano l'atmosfera di tensione che si è teso a creare. C'è una ricerca di accettazione del sé su cui lavorare che esplode nel riconoscersi come 'madre innaturale', colei che vede nella sofferenza una necessità che non vale la pena di allietare, anche nei confronti di una figlia ancora immatura, in quanto sarebbe inutile fare il contrario. Il gioco delle relazioni familiari che si spezza nel punto in cui l'adulto rinuncia al compiacimento del figlio non come insegnamento ma come atto consapevolmente infantile. Il futuro invece è il momento risolutivo, il ritorno all'incipit e l'alba dopo la prima notte in cui si prova a riallacciarsi al proprio passato. La madre che ritorna alle figlia, la bambola che ritorna a esser giocattolo.
    - Questo esordio alla regia per Maggie Gyllenhaal è un tentativo di dare vita a una storia di donne attraverso i corpi attoriali e le loro emozioni, ma la tensione viene a cedere di fronte all'insistente ripetersi del confronto attraverso il primo piano, ovvero la sua riduzione a strumento utilitaristico per la trasmissione di stati d'animo, piuttosto che come unità visiva in grado di di inserirsi nella struttura del film, e nella forma narrativa che trae il meglio dalle tematiche del racconto ma rimane invischiata in un concatenarsi di flashback congeniale ma che mai si offre alle possibilità offerte dal medium visivo.

    Belfast, 2021
    - La storia di uno scontro di religione attraverso l'immagine cristallina del moderno digitale. Dalla prospettiva del piccolo Buddy si osserva l'epica di una città in tumulto per rivendicazioni territoriali che rimandano alla natura più primitiva dell'uomo. Branagh affronta il trauma di un popolo ricostruendo la storia come archetipo cinematografico, usa il cinema come fonte di meraviglia che plasma l'immaginazione di chi è cresciuto attraverso le sue storie - l'eroismo e l'erotismo, il fantastico e il romanticismo - e riporta il conflitto all'epica del western che per lungo tempo ha attraversato la cultura popolare soprattutto nella costante riproduzione televisiva.
    - La vita di Buddy è un dramma di crisi familiare con le figure dei genitori in costante difficoltà emotiva, piccole imprese quotidiane che occuperanno un posto eccessivamente significativo nella prospettiva di una intera vita e corse spericolate per salvarsi dagli agli effetti catastrofici delle apparentemente banali divergenze alla base di ogni conflitto. Le intenzioni sono chiare, un personale invito al ricordo passato come monito per il futuro, ma anche una commemorazione verso quelle ferite che perdurano, sia per chi è rimasto che per chi è andato via di fronte a ciò che appare incomprensibile per l'ingenua saggezza dell'infanzia.


  14. .
    Corretto

    100 - Kurtz ; Simonte ; Alex84 ; Mr.Blu' ; Ed ; Willy Wonka ; hellboy1 ; Munny Edwards ; Tristessa ; Durden Tyler ;
    [pako] ; Wizard ; Guido75 ; kingbenny ; Hell ; darko83 ; DarkHawk78 ; michibaldi; Fedor Lynch ; Guido75 (2) ;
    Michibaldi II (la vendetta) ; mickes2 ; mikz

    86 - Tristessa II - La rivincita dei Nerds
    82 - Guido75 - Il Triangolo No
    81 - Riki333
    72 - donnie darko
    69 - Speed-Thx
    54 - KAJITA
    46 - Phoenix
    42 - Michibaldi III
    36 - Eazy76
    33 - [pako]²
    31 - Rockerduck
    26 - hellboy
    25 - GabriAsr
    23 - Fred Dastereo
    21 - Marco Panda
    20 - DarioGrind
    20 - mik2
    19 - SignorG
    15 - novocaines
    13 - Dick_Laurent
    13 - invernomuto
    11 - Haine90
    11 - darko83 is back
    10 - Tramogena
    10 - michaelmyers77
    09 - clamor
    09 - Pak7
    08 - Black!?
    08 - mickes2 (2) = 4
    07 - SleepyH
    05 - Mr. Hyde 93
    05 - akirak
    05 - Jack Torrance
    05 - Staffo
    04 - GiampyTn
    04 - Poison78
    03 - Maverick
    03 - IsiTroi
    03 - Arwen Lynch
    02 - Wiz
    02 - The White
    02 - Fedor volume II
    02 - jimbooo74
    02 - Indiana Joe
    02 - Matt Miolli
    01 - giacomov
    01 - Mark DJer
    01 - Falco
    01 - poppo1981
    01 - metaljack
    01 - TheSphinX
    01 - djfafa90
    01 - Psy
    01 - Film Reel
    01 - tommydelo
  15. .
    Screenshot022-06-249_7
1061 replies since 29/4/2009
.