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Posts written by nic_baker

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    CITAZIONE (trophies @ 23/8/2015, 17:33) 
    per te, per la maggior parte delle persone no

    se un titolo nuovo arrow su amaray costa di listino £ 18, sono solo £ 7, manco una pizza ci mangi li'

    Giusto, mi pare il tuo discorso non faccio una piega. Perdonami, è che io sono uno di quelli che vive fuori dal mondo e ancora non capisce che 35 euro per un cofanetto blu-ray è poco per la maggior parte delle persone
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    CITAZIONE (novocaines @ 18/8/2015, 12:50) 
    Tornando a Videodrome, ovviamente non l'ho nemmeno citato tra i motivi dell'acquisto ma mi sembrava assolutamente sottinteso, direi che su Cronenberg non abbiamo alcuna divergenza su cui discutere, soprattutto se condividi con me quella che è l'immensità di Crash, a cui io affiancherei volentieri anche M. Butterfly. :wub:
    Poi quando prenderete il tè, tu e jack, fatemi sapere cosa ne pensate degli altri due lungo/mediometraggi. :P
    Sulle differenze visibili su 15'' non credo sia questione di condizionamento, si possono notare tranquillamente nella 'definizione', ma anche per me sono decisamente irrilevanti, forse proiettate si noteranno in minima parte ma restano comunque entrambe sullo stesso livello.

    Crash è il film che più mi lascia perplesso, per me è evidentemente grandioso, di solito comprendo quali ragioni portino qualcuno ad odiare un film che amo, con Crash non ci riesco soprattutto quando le critiche sono mosse da cronenberghiani convinti. Mr butterfly sta bene con questi, vero (poi io ho un debole anche per i primi due Cronenberg dell'ultimo periodo)

    CITAZIONE (trophies @ 23/8/2015, 12:45) 
    Potevano stampare più copie, 5mila invece di 3mila, anche perché il prezzo non era alto

    Per me era folle, ma è anche vero che ci sono 3 lungometraggi e due corti.
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    CITAZIONE (novocaines @ 18/8/2015, 00:57) 
    Anche io l'ho preso al day 1, per svariati motivi che mi fanno pesare relativamente meno la spesa.
    Prima di tutto per me stiamo parlando comunque di tre film, Stereo e Crimes of the future saranno pure lavori giovanili ma sono già estremamente complessi ed interessanti, solo per questi due avevo già in programma di prendere il bd us di Fast company che li contiene in bassa definizione, figuriamoci se me li facevo scappare così.
    Il secondo motivo riguarda tutti i contorni aggiuntivi, più per la curiosità sulla qualità che la quantità; in questo modo posso verificare se ciò che propone la Arrow possa effettivamente interessarmi, visto che questo tipo di uscite sono sempre più numerose, se non lo sono almeno ho speso un po' di più per un regista che adoro.

    L'unica motivazione per cui potrei definire queste uscite dannose è il loro essere limited non solo nella confezione, che non mi interessa, ma anche nei contenuti, posso capire il booklet cartaceo che ha un costo magari rilevante, ma che comunque sarebbe facile rendere disponibile anche solo in digitale per le edizioni semplici, però il secondo disco esclusivo solo per questa edizione è un vero peccato e mi da la quasi assoluta certezza che in futuro sarò costretto a perdermi qualcos'altro di particolarmente interessante.

    @nic: La limited a cui ti riferisci è quella su Borowczyk vero? Quando l'ho scoperta era già troppo tardi, ma anche in quel caso sarei stato molto tentato, principalmente per la cura con cui è stata fatta, col senno di poi anche per il valore che ha raggiunto. :lol:

    Society, uscita a giugno direi polverizzata in un mese e ora a 40 sterline o più su ebay (chiedi a Jack che comunque ne sa assai più di me che la segue) a settembre esce l'amaray semplice, ma esce a 18 sterline, 25 euro più ss se deve arrivarti in Italia.

    Io videodrome semplicemente lo amo, se mi chiedessi una lista di film con il finale tendente alla perfezione Videodrome sarebbe uno dei primi che inserirei, per cui anche io non mi pento, ho visto i 2 corti e come detto sono notevoli, devo vedere ancora Stereo e Crimes, quando ho scoperto che erano lungometraggi (mediometraggi se preferite la vecchia denominazione, comunque sono 65 e 70 minuti) mi sono detto via aspettiamo qualche giorno :rolleyes:

    Poi per pigrizia non ho fatto il confronto con criterion, ma temo abbia poco senso, a qualsiasi conclusione io giunga ormai sono irrimediabilmente condizionato dal confronto dei frame visti qui, io vedo la differenza sul 15", la vedo senza dover strizzare gli occhi o avvicinarmi, però sono anche convinto che non si noti su schermi fino a 50" e quindi nulla, non cambierò opinione temo :D

    Io poi temo che di queste edizioni non prenderò altro, leggendo le uscite, ci sono film interessanti, nessuno che mi porti a spese del genere. Se facessero la magia di far uscire con questa qualità anche Crash ecco, quello lo prenderei senza nemmeno pensarci che per me è grandioso quanto Videodrome
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    CITAZIONE (badòands @ 17/8/2015, 23:47) 
    (un attimo che mi asciugo le lacrime agli occhi per la commozione)
    guarda,se anche tu come dici nella premessa sei di parte e riconosci il disastro devastante fatto in questi 6 mesi,vuol dire che la cosa è davvero di una chiarezza cristallina.a me non costa nulla attendere un altro campionato,per poi essere felicemente smentito alla grande,ma le premesse estive sono nefaste sotto molti aspetti.credo che la pretesa dirigenziale sia entrare in champions,io mi accontenterei di essere nei primi 5 perchè al momento la solidità di altre squadre mi pare decisamente fuori portata.
    di certo,come dici tu,uno che ha un tale ascendente sui proprio dirigenti non so se sia mai esistito.anche mourinho dovette abbassare la testa e accontentarsi di lucio e snejider quando chiedeva a gran voce carvalho e deco.

    Ma io se dovessi scommettere direi che farà bene (sarà l'essere di parte) però quello che è successo è clamoroso, lo riscrivo perché mi pare assurdo ma è realtà: l'Inter ha fatto un biennio di sacrifici, pareva non potesse comprare nemmeno i palloni, con Mazzari costretto spesso a mettere giocatori che non avrei voluto in B alla Sampdoria, non arriva a metà campionato e lo fa con due punte e il fantasma di un Palacio cotto, è settimo. Arriva Mancini e anche non gli avessero comprato un giocatore uno deve per lo meno migliorare il settimo posto che riceve in dote e una media punti di 1.5 (credo ora non ricordo precisamente) gli comprano 4 giocatori buoni o comunque che vuole e pretende (4/11 sono tanti tanti), glieli prendono e alla fine peggiora l'impeggiorabile. E già a questo punto siamo nell'assurdo. Con l'estate finiamo nel grottesco, via 3 dei 4 acquisti pretesi 6 mesi prima forte dell'ottavo posto. Non so, da questa storia riesco solo a imparare la lezione che se rinasco voglio rinascere Mancini allenatore.

    Vedi il lato positivo, come nomi questa mi pare l'Inter più forte da 3 anni e diamo parte del merito a Mancini (che poi l'Inter non credo abbia speso molto, è che di colpo pare abbia di nuovo una dirigenza di normodotati)
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    CITAZIONE (badòands @ 17/8/2015, 22:25) 
    non è per infierire,ma uno che mette a turno fuori rosa santon e d'ambrosio perchè vuole montoya,e poi dopo un mese non vuole più montoya perchè si è accorto che è scrso(ma va???),che gli vuoi dire? non si può non pensre che abbia le idee un pò confuse.

    Sono cresciuto col mito di Mancini in casa per cui per molto tempo sono stato di parte. Non credo sia un allenatore scarso, però è certamente l'allenatore con più sproporzione tra risultati ottenuti e appeal e potere. Mazzarri oggi ha fatto meglio, è un dato di fatto, e non è stato accontentato su nulla, ha subito e quando gli andava bene gli han comprato un mezzo bidone. Mancini a Gennaio ha più o meno preteso Shaquiri, Podolski e Santon e tutti a dire «ecco mancini convince i top player» poi i risultati con 3 uomini chiave in punti chiave sono stati peggiori, e vabbè lasciamogli tempo... Arriva Giugno e disconosce tutto il mercato di Gennaio e sul globo non so chi altro ci sia che dopo aver peggiorato risultati già modestissimi con squadra migliore invece che essere mandato via a calci in culo viene accontentato nuovamente e via quelli che aveva voluto a Gennaio per far posto a nuovi a giugno. Ora ha fatto (di nuovo) la squadra che voleva -impossibile credergli quando dice che spiace per kovacic, visto il suo utilizzo nella sua gestione, credo fosse un problema più che una risorsa- per adesso Mancini è un fenomeno nel fare il cazzo che gli pare da 10 anni a questa parte con risultati buoni o anche buonissimi col City (quelli con l'Inter sono stati il minimo sindacale o poco più) adesso direi che con quello che ha, il minimo sia la champions e vtenere la juve a tiro almeno fino a febbraio, se così non fosse chiamarlo ottimo allenatore mi verrebbe proprio difficile.
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    CITAZIONE (novocaines @ 17/8/2015, 11:55) 
    Trovo che questa tua visione delle cose sia assolutamente condivisibile, qualsiasi definizione di migliore o peggiore è dannosa, è propria la tendenza alla classificazione, anche con motivi più che validi, che porta poi alle conseguenze più estreme.
    È chiaro che il tuo giudizio su Spielberg si basa su presupposti probabilmente più ampi e motivati dei miei però tengo a precisare che neanche io credo che il mio disinteresse sia dovuto a strane convinzioni, di sicuro non faccio parte di quello strano gruppo di persone che lo accusano di buonismo, che è un po come leggere Tropico del cancro, tanto per citarlo un altro po', e lamentarsi del fatto che tutti i personaggi vadano a puttane (stavolta sono riuscito a cogliere il punto? :lol:).
    Leggendoti comunque sembra che tu abbia avuto parecchie delusioni in questo ambito e probabilmente la tua riflessione è frutto anche di queste, diciamo che dopo ciò una eventuale riappacificazione col nostro SS da parte mia non è preclusa per niente, è tutto nelle sue mani. :P

    CITAZIONE (nic_baker @ 13/8/2015, 19:03)
    Ho visto, Buon compleanno Novo, hai superato i 30 che ti vergogni a mettere l'anno?

    E perché mai i 30 anni dovrebbero portare con loro un qualche sentimento di vergogna? Evidentemente non posso rispondermi da solo, è un traguardo che raggiungerò solo tra molto molto tempo, tu sai darmi qualche indicazione? :P

    CITAZIONE (taoto69 @ 13/8/2015, 20:40) 
    Buon compleanno novocaines

    Grazie tante. :D

    vedi che ci siamo. Subdolamente ho cercato di capire l'età anche se sapevo che eri lontano dai 30 (mi fido di te, eh) io non so mica più se sono lontano dai 30, sono a metà, ma la mia prima crisi di mezza età l'ho avuta 19 anni che mi mancavano tanto i 16 e da lì ne ho avuta una tutti gli anni dispari (per un totale di 4) :D
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    CITAZIONE (jeremyt @ 17/8/2015, 18:56) 
    Speriamo in un calo, seppure minimo, di questa edizione...intorno ai 20€ la prenderei anche io che ormai più di 5 non spendo per un disco blu

    Temo non sia proprio possibile. Anche io ho limite basso (6 euro, meglio se sono 5) e lo ho da almeno 3 anni -credo sia più facile 4- in virtù di questo una volta ogni tantissimo mi posso permettere uno strappo alla regola (in verità credo questo sia al massimo il secondo o il terzo film che pago sopra i 10 euro da 4 anni almeno).
    Comunque l'edizione temo che non solo non si abbasserà di prezzo, ma a breve andrà esaurita e poi ci sarà da aspettare l'amaray (che mi pare la cosa migliore) e anche lì comunque prima che arrivi a 20 spedita ci vorrà qualche tempo visto che probabilmente uscirà sui 25, altrimenti per i pentiti ci sarà da guardare ebay e trovarsi di fronte a prezzi disumani, dopo che qualcuno mi ha fatto vedere cosa è successo con la scorsa special edition Arrow mi sono convinto e ho fatto la pazzia. Ha aiutato molto anche il fatto che io non possiedo un criterion uno e questo era di fatto un criterion (come edizione e prezzo) con anche i corti di Cronenberg (alcuni notevolissimi!) un booklet in una bella edizione.

    P.S.
    Poi prende un colpo anche a me che lo storico degli ordini dica 20 euro totali per Totoro, Porco Rosso, Gravity e American gigolò e poi dica 35 euro per Videodrome, però vabbè
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    Mi è arrivato or ora (questi inglesi che consegnano la domenica all'una si fanno perdonare un sacco di cose) avendo a portata di mano anche l'edizione criterion (no, non è mia) stasera per scrupolo provo a mettere entrambe e vedere, ripeto non credo ci siano differenze visibili, io sul mio 15 pollici le differenze sulla grana le vedo, nulla di trascendentale ma le vedo (come in alcuni frame vedo anche una leggera differenza sulla definizione) ma in movimento e senza il confronto diretto dubito si noteranno.
    L'edizione come già si sapeva è assai bella mi sarebbe piaciuta di più se avesse occupato meno spazio :D, anche il booklet non pare essere la solita manciata di pagine buttate lì, ho visto che alcune cose sono scritte da Cronenberg stesso.

    In effetti avrei comunque potuto aspettare, ma l'edizione in amaray se fa lo stesso corso delle altre della Arrow uscirà tra 3-4 mesi a 17-18 sterline e non so quanto ci vorrà perché cali sotto i 10 euro (che oggi sono meno di 7 sterline)
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    Io l'ho preso ed è forse il film singolo che ho pagato di più in assoluto.

    Però pare sia l'edizione migliore sul globo, ha i corti di Cronenberg e, perché no, è pure una bella edizione che male non può certo fare.

    Se oltre a Donnie ci fosse qualcun altro interessato anche solo che poco poco alla qualità del film

    http://www.caps-a-holic.com/hd_vergleiche/...on=1&lossless=1
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    CITAZIONE (novocaines @ 13/8/2015, 13:17) 
    Che palle che sei, la mia frase è molto più bella. :P

    Vero, ma c'entrava comunque nulla :P

    CITAZIONE (novocaines @ 13/8/2015, 13:17) 
    Mi sembra di essere letto in maniera un po' troppo assoluta, non credo di avere affatto alcun tipo di desiderio nell'essere un detrattore, quantomeno il mio interesse nel conoscere ciò che mi manca dovrebbe essere un esempio, ma questo credo ti sia chiaro. D'altra parte non mi sembra giusto associare la detrazione solo alla gioventù, insomma meriti e demeriti possono variare di rilevanza ma non spariscono, ma neanche questo riguarda forse ciò che hai scritto quindi continuo a fare premesse inutili.
    Ora il discorso sull'interpretazione è assolutamente interessante, e potrebbe essere visto secondo due punti di vista, quello dello spettatore allocco che beve dalla fonte nella speranza di ricevere il miracolo o quello del regista folle che pretende sia sano proporre delle risposte piuttosto che invitare a delle domande.
    Per me il problema trova una risoluzione quando fai notare che Spielberg gioca nel campo della morale, questo è il vero fattore limitante, che determina un'effettiva diminuzione di quelle che possono essere le possibilità espressive.
    Quindi quello che mi piacerebbe trovare è la condizione di una immagine disturbante, magari anche pericolosa, piuttosto che un'accomodazione che è piacevole, però non fa altro che consolidare la propria posizione piuttosto che tentare di scardinarla.
    Ora non so se questa discussione possa arrivare a produrre qualcosa visto che ciò su cui io posso ragionare è limitato al poco che ho guardato, e poiché proprio ciò che è limitante sembra essere il problema, direi che le mie argomentazioni avranno probabilmente sempre meno efficacia delle tue.

    Del libro intervista ho preso nota, mentre per i pasticcini vedrò di attrezzarmi, anche dovresti essere tu a mobilitarti visto che oggi tutti mi festeggiano e mi vogliono bene. :lol:

    Io oggi semplicemente credo che un film debba funzionare, che funzioni riuscendo a fare domande che davvero rimangono a lungo nello spettatore, che attivino una riflessione che riesca a spostare o anche solo lasciare qualcosa o che un film funzioni raccontando una storia che arricchisce l'immaginario, il cuore e gli occhi anche con una sua morale spicciola, poco importa, quello che voglio dire è che non esiste una strada giusta e una sbagliata. Personalmente preferisco la prima strada e la preferisco in modo netto, ma non significa che tutto il resto sia limitante. Quello che volevo dire è che quando una cosa sembra migliore poi diventa spesso l'unica possibile, così cose come "un film deve dare più domande che risposte" "non si devono fare remake" "non si devono fare sequel" "Il libro è meglio del film" "niente musica extradiegetica" etc. etc. diventano leggi invece di rimanere quello che sono: Nel migliore dei casi atteggiamenti preferibili.

    La mia idiosincrasia giovanile derivava da una sofferenza verso una tendenza dominante, poi uno si sposta in altri lidi e scopre che la situazione è la stessa (sistema e anti sistema che poi è un sistema anti.. ma questo è discorso lungo noioso e complesso). Non ho più bisogno di battaglie contro e l'insofferenza per Spielberg (e per molto altro) non era figlia di limiti evidenti ma di un occhio che non voleva vedere certe cose. Oggi posso considerarmi un fan di Spielberg? No, ma di alcuni suoi film sì. Non ho più nessuna pretesa di oggettività e quando dico che per me metà della sua filmografia si può pure cacciare parlo a titolo iperpersonale che in quella metà c'è anche tutto Indiana Jones e sia mai che spariscano :D
    Seriamente io capisco e comprendo che a uno Spielberg non interessi, ma non sempre sono sicuro che sia per reale disinteresse quanto per strane convinzioni... e giuro che non credo sia il tuo caso :D

    Michi così veloce su Spielberg significa che c'è proprio tanto sole in toscana :D

    CITAZIONE (novocaines @ 13/8/2015, 13:17) 
    Del libro intervista ho preso nota, mentre per i pasticcini vedrò di attrezzarmi, anche dovresti essere tu a mobilitarti visto che oggi tutti mi festeggiano e mi vogliono bene. :lol:

    Ho visto, Buon compleanno Novo, hai superato i 30 che ti vergogni a mettere l'anno?
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    CITAZIONE (novocaines @ 12/8/2015, 20:59) 
    Mi piacciono i pasticcini, potrei farvi visita anche solo per scroccarne un po'.
    Invece in metodo di selezione per l'ingresso mi sembra un po' troppo rigido, hai eliminato almeno il 90% delle motivazioni valide tra cui scegliere. :lol: In compenso mi hai fatto venire in mente una citazione da Tropico del Cancro di Miller e che trovo essere pertinente: La più grande minaccia per un correttore di bozze, è quella di perdere il posto. Quando ci riuniamo, nell'intervallo, la domanda che ti fa scorrere un brivido giù per la schiena è: cosa fai se perdi il posto? Per lo stalliere, che ha il compito di raccattare il letame, il terrore supremo è la possibilità di un mondo senza cavalli. Dirgli che fa schifo passar la vita a spalare stronzi caldi sarebbe stupido. L'uomo può anche giungere ad amare la merda, se da questo dipende il suo vivere, se ne va della sua felicità. A voi la libertà di interpretare!
    Io trovo che il cinema di Spielberg sia pieno di intenzioni, di intenti precisi scelti e pianificati per impedire qualsiasi tipo di deragliamento personale, in pratica ti prende per mano e ti porta dovunque egli voglia. Questo mi infastidisce perché limita considerevolmente ciò che potrebbe essere l'incontro con particolare storia in un determinato momento. Di ciò che scrivi tu non metto in dubbio assolutamente nulla, che sia un bravo regista l'ho sempre detto, però ammetto che da un po' questa non è una cosa che mi basta.
    Per il resto posso dire non ho assolutamente visto tutti i suoi lavori, anzi diversi mi incuriosiscono, e visto che per Spielberg si è sempre pronti ad aprire un discorso non mancherò di informarvi delle mie visioni future. :P

    Io so solo che «La merda è un problema teologico più arduo del problema del male. Dio ha dato all'uomo la libertà e quindi, in fin dei conti, possiamo ammettere che egli non sia responsabile dei crimini perpetrati dall'umanità. Ma la responsabilità della merda pesa interamente su colui che ha creato l'uomo» ma questa citazione credo che sia pertinente quanto la tua, nulla :P

    Devi sapere che io ero un accanito detrattore di Spielberg, cose di gioventù in cui credi convintamente ma poi passano. Ora invece se metà abbondante della sua filmografia fosse vittima di autocombustione non mi fregherebbe nulla, ma nell'altra metà scarsa c'è tanta roba assai bella. Io credo sia giusto dare molta, tanta, tantissima importanza alla partecipazione dello spettatore in un film, cioè alla capacità di un film di attivare lo spettatore e rendere la sua esperienza necessaria al film stesso (in altri termini che non rendono giustizia, "lasciare libertà allo spettatore" o "non trattarlo come uno stupido") Questo però non deve diventare l'unico aspetto con cui si valuta un film. A me 'sta cosa sembra la solita degenerazione di un concetto altissimo che diventa limitante, e siamo arrivati in alcuni casi alla dittatura della libertà, non c'è regista che non si affretti a dire che lui sì, ha qualcosa da dire ma poi sta allo spettatore muoversi da solo. Ecco bisogna essere capaci a farlo, l'intenzione non basta, da un Lynch che costruisce universi grandiosi che ti obbligano a muoverti all'interno per arrivare alla comprensione dell'esperienza a un pincopallino che non ha nulla da dire e peggio nulla da mostrare e si nasconde dietro alla libertà dello spettatore il passo è breve.
    Spielberg racconta storie, con un inizio, una fine e una morale. Non lo fa quasi più nessuno e ancora meno sono quelli che lo fanno bene. C'è del mestiere altissimo nel sapere arrivare ad avere un proprio stile nel raccontare storie e Spielberg lo ha e non è semplicemente "tecnica di un regista bravo". Credo comunque che noi due si abbia un'idea diversa di limitante.
    Ma fa lo stesso, per i pasticcini passa pure quando vuoi :D

    CITAZIONE (novocaines @ 12/8/2015, 20:59) 
    A pranzo con Orson interessante, ma i 22€ che vorrebbe Adelphi per leggerlo non sono affatto invitanti, cercherò di recuperarlo altrove.
    Confidenze cattive che significa? Loro che parlo di altri?
    Comunque se avessi conosciuto per caso questo regista, sono sicuro che i titoli dei suoi film me ne avrebbero tenuto alla larga quasi sicuramente, da che deriva la tua stima?

    Sono registrazioni di conversazioni avute in un ristorante tra due amici, ci sono tante bassezze tipiche delle conversazioni private, eppure a me è piaciuto molto, un po' perché c'è il lato umano di un mostro sacro come Welles, un po' perché a volte una conversazione privata e informale porta a fare considerazioni assai più originali sul cinema, sull'arte e sulla propria idea del mondo di quanto non faccia un'intervista ufficiale. Detto questo è assai bella bella anche la conversazione tra Welles, Bazin e non ricordo quale altro critico dei Cahiers che si trova in questa bella raccolta http://www.amazon.it/Cahiers-cin%C3%A9ma-p...ori+minimum+fax
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    CITAZIONE (donnie_darko @ 12/8/2015, 16:27) 
    Di Michod ho visto solo Hesher che è molto valido e va recuperato. Non ho preso il bd (se non erro era sempre in questa promo) perché ricordo di aver letto che hanno scazzato il formato video.

    Solo scritto però. Vero, bel film, ma con il fastidio che mancasse qualcosa che svettasse come avrebbe dovuto dal tipo di cinema in cui si inserisce. Di base non è roba per me, ma merita sicuramente il tempo della visione.
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    CITAZIONE (novocaines @ 12/8/2015, 13:01) 
    Così abbiamo scoperto l'ennesima coppia nata qui sul forum, questa volta assodata dalla condivisione della medesima stanza con tv da parte di nic e jack. :lol:

    Vediamo un po', su Cimino mi viene da chiederti se recentemente sei passato da Locarno. :P Ho un grande interesse nel conoscere questo regista, sto aspettando l'occasione giusta per farlo. Il cacciatore, l'unico che ho guardato, lo trovo un film veramente importante, pieno di un carattere e di un libertà espressiva che lo rendono difficile da classificare, e questo mi piace tantissimo.
    Bringing out the dead non l'ho visto, non so il motivo ma i lavori di Scorsese tra il '97 e il 2004 li ho sorvolati, il resto sì e quindi non posso che adorare anche io Mean Streets; mi piace molto la tua frase 'lo scarto che divide un buon o anche ottimo regista da uno immenso, da uno che sa creare e modificare l’immaginario' e la sottoscrivo.
    Gli horror (?) recenti li salto, non li ho ancora visti, così come Sin city 2, io sono totalmente indifferente al primo quindi questo seguito non mi interessa proprio.
    Carpenter: i suoi lavori che preferisco sono Big Trouble e In the mouth of madness, con delle menzioni speciali per La cosa, 1997 e Halloween del periodo da te indicato ed Essi vivono per il resto. Vampires lo ricordo poco ma abbastanza insulso.
    Daredevil sembra interessante, solo dalla tue parole, ma non credo che la guarderò a breve.
    City of fire lo guarderò invece, non so se per poter parlare un po' meglio o un po' peggio di Tarantino o semplicemente per poterlo interpretare un po' meglio.
    A safe place e rispettivo regista non li ho mai sentiti nominare ma il tuo commento è intrigante; Poltergeist: c'è Spielberg a tutti i livelli --> peccato :lol:.

    È un club del film, vediamo gli stessi titoli e poi facciamo tavola rotonda, uno porta i pasticcini l'altro il tè. Se vuoi entrare devi mostrare le tue credenziali, la prima è essere assai convincente quando andrai a spiegare il «peccato» rivolto all'opera di Spielberg.

    -Il candidato spieghi in modo esauriente la sua idiosincrasia per Spielberg. Non è possibile appellarsi alle seguenti categorie: «L'Arte è un'altra cosa» «Il cinema mainstream americano è merda» «La mia sensibilità europea mi impedisce di capire il talento americano» e «Mio cuggino ha visto Spielberg mangiare i bambini degli autori europei a colazione».

    5 ore a partire da adesso.

    CITAZIONE (Jack Torrance @ 12/8/2015, 16:11) 
    CITAZIONE (novocaines @ 12/8/2015, 13:01) 
    Così abbiamo scoperto l'ennesima coppia nata qui sul forum, questa volta assodata dalla condivisione della medesima stanza con tv da parte di nic e jack. :lol:

    E io che credevo sarebbe stato il ben poco dotato e di dubbi natali Alexeleven83 a scagliare la prima pietra... Vabbe'. :lol:

    Si è offesa. Povero cucciolo non gli permettiamo di giocare con noi.

    @novo

    City on fire non cambia il giudizio su Tarantino, al massimo il giochino è ottimo per capire che quando si parla di originalità si fa riferimento a una categoria astratta o, al massimo, alla propria esperienza.

    A Safe Place, sono partito con tutte le migliori intenzioni dopo la lettura di A pranzo con Orson che è una raccolta di confidenze cattive che spazia dall'arte al gossip tra Welles e Jaglom (il regista) Nonostante la stima per entrambi il film è talmente vanaglorioso e derivativo che pare fatto da uno studente di cinema che chiama la mamma per fargli vedere quanto è bravo che ha imparato la lezione della Nouvelle Vague, di Cassavetes e della New Hollywood.
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    Visioni sparse degli ultimi due mesi scarsi:

    Death proof

    «Death Proof has got to be the worst movie I ever make. And for a left-handed movie, that wasn't so bad, all right?» No, non lo è, soprattutto la prima parte che poco ha da invidiare al miglior Tarantino e che, anzi, per quel che mi riguarda è di diritto parte del miglior Tarantino. La seconda riesce bene nel suo intento di distruggere la coolness di Stuntmen mike e con lui anche molto del cinema Grindhouse, ma non ha la forza espressiva della prima e spesso qui sì, si limita troppo spesso a essere girato con la sinistra o meglio, si affida ad alcuni stilemi tradizionali di Tarantino offrendo assai meno spunti. Rimane per me film grandioso anche per il legame creatosi ai tempi della visione cinematografica.

    Year of the dragon

    Io Cimino semplicemente lo amo, rimane uno dei più dotati registi e scrittori della sua generazione, film razzista e misogino nella sua superficie, si riscatta in almeno una figura femminile riuscita e nel lasciare la netta impressione che alla fine, anche il migliore dei tanti personaggi che ci passano davanti sia comunque detestabile. Uso e abuso del grandangolo, l’immagine si allarga fino quasi a spezzarsi, a distorcersi, imperfetto come solo Cimino sa essere.

    Heaven’s gate

    Disastroso e immenso, uno dei miei western preferiti, la mitologia sulla sua realizzazione, sui capricci e le assurdità non è solo il rendiconto di un fallimento annunciato ma è una grande storia sulla degenerazione di uno dei registi più egocentrici, egotisti e talentuosi della storia. Nella sua versione definitiva supera le tre ore e mezza e pare ne debba durare di più vista l’incredibile tendenza (fino ad allora rimasta sempre sottotraccia in Cimino) alla divagazione. Rimane l’impressione che Cimino volesse mostrare ancora altro anche se giura di no. La più splendida dimostrazione di un talento immenso schiacciato da un’ambizione insostenibile. Non ha la forma del Capolavoro ma ha il suo respiro, vorrebbe essere affresco di una nazione e forse non ci riesce, si lega ai suoi personaggi e con loro si universalizza. Un film disperato, un errore che ha avuto la fortuna di prendere forma e la sfortuna di distruggere lentamente il suo creatore.

    Bringing out the dead

    Lo Scorsese più mal valutato, anche quello più legato ai suoi anni, lo Scorsese più propenso a far suo un linguaggio che non gli appartiene, quello di fine millennio influenzato dall’estetica da videoclip. Il paragone con Taxi Driver non regge per una serie infinita di ragioni, ma idealmente sono avvicinabili non solo per le evidenti assonanze di trama (un protagonista che porta i suoi fantasmi in giro per le luminose strade notturne di New York) ma anche perché, dopo più di vent’anni, la coppia Scorsese – Schrader prosegue un discorso sull’esistenza che non ha più bisogno di guerre per trovare le sue fondamenta.

    Mean Streets

    Altro film immenso di Scorsese, fuori dai denti è anche il primo film di Scorsese davvero di Scorsese, con buona pace dei flebilissimi e intermittenti sprazzi visibili soprattutto col senno di poi nei film precedenti. Il film della svolta anche nelle tematiche che andranno a venare tutta la sua opera. Il primo con grandiosi, complessi e profondi pezzi di bravura che sono lo scarto che divide un buon o anche ottimo regista da uno immenso, da uno che sa creare e modificare l’immaginario.


    The house of the devil

    Forse l’Horror più importante degli ultimi 15 anni, sicuramente uno dei migliori. Importante perché riafferma un’estetica dell’Horror che i primi anni 2000 sembravano aver definitivamente spazzato via in favore di un’estetica vuota fondata sull’addizione di clichè sempre più radicati e sempre più affamati di sangue e gore non dico per funzionare, ma almeno per attivare nello spettatore quei 30 secondi di spavento.
    Girato in 16mm non è un nostalgico omaggio agli ‘80, ma una vera e propria ripresa di un discorso interrotto, che meritava un pellicola del genere, con una protagonista straordinariamente umana.

    The innkeepers

    Non è riuscito come House of the devil, ma rimane un’altra importante affermazione di certo modo di fare cinema. Dopo la Casa, vera e propria co-protagonista del film precedente, qui il luogo (un hotel), se possibile, ricopre un ruolo ancora più fondamentale. Spicca in modo meno evidente il talento di West ma ha molti momenti di rara finezza. Abbandona il 16mm e la pasta anni 80 per attualizzarsi, gli manca un po’ di magia ma rimane a giocare un altro sport rispetto alla media horror contemporanea.

    The Sacrament

    Peggio di una fitta al cuore, questo terzo film di West non pare nemmeno diretto dal fratello scemo ma da qualcuno senza alcun particolare talento. Cambio radicale di registro, si affida al found footage e al mockumentary (che come regola non è cosa che mi interessa) basato comunque su un fatto realmente accaduto. Non ha praticamente alcun interesse né nella critica al culto (sempre che ci sia) né nella sfera perturbante, materia in cui West, con i due precedenti, si può tranquillamente fregiare del titolo di Maestro.

    It follows

    Anche qui uno dei miglior Horror degli ultimi 15 anni, che, giusto per chiarire, non significa nulla vista l’instabilità di queste mie affermazioni, ma mi viene comodo per rendere l’idea di quanto sia riuscito questo film incredibile. Girato con un budget ridicolo, non ha nulla da invidiare esteticamente a prodotti con un paio di zeri in più, a dimostrazione che oggi si può fare grande cinema anche con poco, che non significa che si può fare tutto, ma che suona ridicola la difesa a certe pellicole italiane che non hanno budget inferiori e non hanno un millesimo dello spessore visivo di questo film. Eh sì, io ero uno di quelli che faceva ragionamenti del genere. Un' esempio altissimo di uso dell'It, come morte. I bersagli sono l'ansia e il turbamento più della paura.

    Sin city 2

    Il primo funziona su tanti livelli, il secondo, arrivato con imperdonabile ritardo, non solo non funziona su nessun livello, ma riesce nell’impresa di togliere interesse a tutti i personaggi del primo.

    Vampires

    Diverte ma non regge la seconda visione, è il peggiore dei Carpenter ancora guardabili. Per chi ha una specie di venerazione per John –e io la ho- si guarda, per tutti gli altri andare alle voci che vanno dal 1976 al 1982 se si sente la necessità di farsi una revisione della filmografia.

    The Fog

    Siamo alla voce 1980 e giusto per non sbagliare è l’unica che avrei dovuto evitare, non perché ora The Fog non mi piaccia più. È che la terza visione (dopo anni) non aggiunge nulla, toglie anzi fascino al ricordo che ne avevo.

    Daredevil (Serie TV)

    Per distacco il miglior prodotto Marvel. La ragione banale è che, escluse le premesse che getta per la seconda stagione, con l’universo cinematografico Marvel non ha nulla a che fare.
    -Nei toni che, abbandonate le ossessioni per l’ironia a tutti i costi, non sono mai stati così cupi
    -Nella presenza di un villain grandioso, finalmente liberato dalla formula marvel del non avrai altro spessore all’infuori della carta.
    - Nelle implicazioni di un supereroe da quartiere, che non salva il mondo né una nazione, ma si limita a vigilare su Hell’s Kitchen (il primo luogo-personaggio in un prodotto Marvel)
    - Nel sangue e nella violenza, (quasi) mai gratuita ma conseguenza di una guerra, di una lotta, di uno scontro fisico(sarà sempre troppo tardi quando si prenderà atto di una cosa evidente come una foca in cucina come è l’assurdità che il sangue sia diseducativo , mentre uno sterminio senza che ne esca una goccia no, non lo è mica, ché un bambino se vede il sangue su uno schermo poi diventa violento e apatico, mentre se vede gente che s’ammazza senza alcuna conseguenza visibile no, diventa sensibile agli effetti della violenza e non fa brutti sogni)
    - Ultimo e non ultimo, nell’interesse che nasce da uno dei supereroi più sottovalutati di sempre, contemporaneamente il più americano e il più antiamericano.

    City on fire

    Si deve proprio volere un sacco di bene a Tarantino per parlare di semplice ispirazione per le Iene. Alcune scene sono prese di peso (e spesso, a onor del vero, migliorate) altre quasi. In generale non è sbagliato dire che Le iene è figlio o almeno parente diretto di City on Fire, ma questo nulla toglie al film di Tarantino che, superati i 20 anni, mostra di aver saputo reggere il tempo in modo assai migliore.
    City on Fire rimane comunque un grande esempio del periodo d’oro del cinema di Hong Kong, con tutti i suoi limiti e alcune brutture porta in seno un linguaggio che ha influenzato molto del cinema occidentale che è venuto.

    The myth of the american sleepover

    Piccola perla anacronistica. Negli anni 10 si può ancora fare un film sugli sleepover, sulle immense compagnie? Sì, evidentemente. Attori non professionisti riscattano la mancanza di mestiere(?) con una spontaneità che non s’impara. Diretto benissimo, scritto meglio. Rimproverargli una certa ingenuità nel mostrare timidezze e atteggiamenti che nulla hanno a che fare con la realtà dell’amore al tempo di whatsapp, è atteggiamento analogo all’indignazione davanti a un’incongruenza scientifica in una commedia. Liberi di farlo ma il cinema vi riserverà spesso tante dolorose delusioni e quindi è meglio lasciar stare.

    A girl walks home alone at night

    Il miglior film con Vampiri da… non so perché ne vedo pochini, ma da tanto. Nella sua eleganza e nel suo estro non concede nulla al compiacimento o al vezzo. Il bianco e nero, l’anamorfico, l’uso della musica, tutto trova una sua funzione estetica e narrativa, arricchisce non adorna. Anche lo spettatore più diffidente non deve farsi ingannare dal binomio Iran-B/N.

    A safe place

    Probabilmente c’era un momento, un istante, in cui c’era qualcosa di profondamente rivoluzionario e risolutivo nel rispondere a uno che ti intima di non vivere nel passato e di guardare al domani con «Tomorrow is where the past is» e mettere il faccione di Orson Welles in primo piano facendogli ripetere ossessivamente «disappear» era un pezzo d’arte.
    Oggi questo decrepito esempio di New Hollywood sembra trovare la sua ragione d’essere solo negli occhi di uno spettatore inattrezzato che ossequiosamente non capisce e si culla, si nasconde dietro il mistero dell’arte.
    Se non avete mai sentito parlare di un film con Orson Welles e Jack Nicholson diretto da uno dei più apprezzati e sconosciuti esponenti della Nuova Hollywood potrebbe venirvi il dubbio che si tratti di un gioiello nascosto, estraneo al canone, da riscoprire. Più realisticamente è un film scaduto più rapidamente del latte che vi farà versare dalle ginocchia.

    Poltergeist

    C’è qualcosa di sadico nell’obbligare Hooper a mettere il suo nome su un film con cui ha che fare tanto quanto me. C’è Spielberg a tutti i livelli, nella sua sensibilità a muovere la mdp negli interni, nella sua inappuntabile bravura a dirigere i bambini, nelle sue inquadrature sulle reazioni dei personaggi, nella sua ironia, nelle sue musiche, nei suoi colori, nel suo senso dello spazio e anche nei suoi vezzi più odiosi (quando carica di fastidiosa isteria i picchi di terrore). E ovviamente c’è nella sua scrittura, quella riconosciutagli anche in sede di crediti.
    Non è invecchiato nulla se non gli effetti speciali (e sono invecchiati bene). Una delle sue favole più riuscite, con i personaggi femminili che sovrastano i –pochi- pavidi maschili (anche nei bambini!) in un momento in cui non si cianciava superficialmente di sessismo e la regola era la damigella da salvare o da accoltellare.
  15. .
    CITAZIONE (badòands @ 8/8/2015, 17:12) 
    era più preoccupante se ti arrivavano messaggi su quanto sia fenomeno zenga :D

    Ho sentito Cavasin autodefinirsi Fenomeno. Le mie orecchie non temono confronto.
    Mi cullo nell'illusione che empoli carpi e frosinone siano già spacciate, non ho altro cui aggrapparmi.
549 replies since 16/12/2012
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