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marsellus wallace.
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visivamente incredibile, compreso il macchinario hard rock satanico su quattro ruote (se sono quattro...). Il design degli automezzi che hanno richiesto anni di lavoro per realizzarli è entusiasmante. La trama è inesistente, è un lungo inseguimento senza soluzione di continuità. . -
nik 99.
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Grandissima spettacolarità ma senza una trama. . -
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io dopo tre giorni sono qui che mi sbrodolo ancora addosso. fanculo la trama, qui si va oltre. Miller è tornato in grande stile. Corrette al cinema . -
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Grande regia e fotografia, design degli automezzi splendido... e tanti tanti sbadigli! . -
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secondo me questo è puro cinema action, ragà, questo a 70 anni s'è messo in tasca tutto il cinema d'azione degli ultimi anni (oddio, se ci pensi, levati i fast and furious e i marvel che rimane??)! colori supersaturi, fotografia da spavento, regia impeccabile, la storia si, ci si poteva lavorare meglio su, però caxxo, questa è pura adrenalina a regola d'arte! questo è cinema!! . -
.(oddio, se ci pensi, levati i fast and furious e i marvel che rimane??)
I F&F li leviamo a prescindere, vista la loro ripetitività
Diciamo che non rimane molto ma di sicuro abbiamo:
La trilogia di Bourne
I Batman di Nolan
Casino Royale
Godzilla
Pacific Rim
Zombieland
Super 8
ci metterei anche Jack Reacher e il trittico Shaun, Hot Fuzz e The World's End (più Scott Pilgrim).
e soprattutto Dredd che si mangia a colazione tutti i tanto osannati Marvel senza se e senza ma.. -
.colori supersaturi, fotografia da spavento, regia impeccabile, la storia si, ci si poteva lavorare meglio su, però caxxo, questa è pura adrenalina a regola d'arte!
Su questo non ci piove, il problema è che secondo me non fa ciò che un film action dovrebbe fare, ovvero intrattenere... a me ha annoiato, e non poco!e soprattutto Dredd che si mangia a colazione tutti i tanto osannati Marvel senza se e senza ma.
Ma da noi arriverà mai doppiato?
Edited by terrys3 - 24/5/2015, 23:40. -
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Sinceramente non lo so e poco mi importa. Ma, come dicevo non molto tempo fa, è assurdo che non sia stato distribuito, vista l'enorme mole di melma che ci riversano addosso settimana dopo settimana.. -
.(oddio, se ci pensi, levati i fast and furious e i marvel che rimane??)
I F&F li leviamo a prescindere, vista la loro ripetitività
Diciamo che non rimane molto ma di sicuro abbiamo:
La trilogia di Bourne
I Batman di Nolan
Casino Royale
Godzilla
Pacific Rim
Zombieland
Super 8
ci metterei anche Jack Reacher e il trittico Shaun, Hot Fuzz e The World's End (più Scott Pilgrim).
e soprattutto Dredd che si mangia a colazione tutti i tanto osannati Marvel senza se e senza ma.
bè si, ci rimane qualcosa! solo che questi titoli li considero più "di livello" (a parte godzilla e pacific rim) ad un "normale" action movie, nel quale inserisco fury road.
Purtroppo Dredd mai visto, spero sempre in un'edizione italica..... -
.(oddio, se ci pensi, levati i fast and furious e i marvel che rimane??)
I F&F li leviamo a prescindere, vista la loro ripetitività
Diciamo che non rimane molto ma di sicuro abbiamo:
La trilogia di Bourne
I Batman di Nolan
Casino Royale
Godzilla
Pacific Rim
Zombieland
Super 8
ci metterei anche Jack Reacher e il trittico Shaun, Hot Fuzz e The World's End (più Scott Pilgrim).
e soprattutto Dredd che si mangia a colazione tutti i tanto osannati Marvel senza se e senza ma.
D'accordo con te e ci metterei anche il gran ritorno di Walter Hill che con Bullet to the Head, per quanto non sforni di certo un capolavoro come ai bei tempi, da una bella e sonora lezione di regia a tanti presunti registi action degli ultimi anni, e ovviamente tutto il cinema action recente del sudest asiatico che fa il culo anche a quasi tutti questi, che sono comunque validi o molto validi (mi mancano però Dredd, Godzilla, Pacific Rim, Jack Reacher, Hot Fuzz, The Word's End e Scott Pilgrim)!
I Fast 'n' furious nemmeno li conto!
D'accordo con te anche sulla Marvel compresi i tanto assurdamente osannati Avengers e Iron Man, che intrattengono ma non si elevano dall'aurea mediocritas della casa. (Ben altra cosa erano i Raimi e in parte specie per il secondo, Singer). Fortunatamente non mi sono mai impelagato più di tanto su questi film e non mi aspetto più nulla.
@metaljack: aggiungo una cosa sull'ultimo Mad Max (che non ho ancora visto nonostante sia un fan della vecchia saga): ma come, prima lodi sperticatamente il film parlando di regia impeccabile, fotografia da spavento ecc.....e poi lo derubrichi a normale action e non action di livello? Delle due l'una eh! Molto dubbioso!. -
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mi sarò espresso male, dire "action normale" non vuol dire decubricarlo, ma associarlo ad un genere diverso da un, ad esempio, cavaliere oscuro, o un casinò royale. Saranno anche action, ma di sottogeneri diversi, poi se mi dici che max e batman sono lo stesso genere, rimango un pò perplesso.... . -
.mi sarò espresso male, dire "action normale" non vuol dire decubricarlo, ma associarlo ad un genere diverso da un, ad esempio, cavaliere oscuro, o un casinò royale. Saranno anche action, ma di sottogeneri diversi, poi se mi dici che max e batman sono lo stesso genere, rimango un pò perplesso....
No, action normale e non di livello vuol dire action normale e basta. Non è questione di sottogeneri. Si parlava di qualità e basta! Io non l'ho visto, ma se prima parli di regia pazzesca e fotografia superlativa, doti che lo elevano da tutti gli action degli ultimi tempi, e poi di fronte alla replica pertinente di Donnie, lo riconduci nell'alveo della normalità nel senso di non un film di livello rispetto a quelli citati, non c'era solo Batman, ma anche tanti altri di vari sottogeneri, allora qualcosa non mi torna!
Qui non si apparenta Batman a Mad Max, anche se poi a ben vedere non ci son tante differenze nella base di partenza: un (anti)eroe solitario che ha subito l'uccisione dei propri familiari!. -
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la mia voleva essere, diciamo, una "differenziazione" di action, ma non volevo sottovalutare ne gli uni ne gli altri, dire solo che sono film diversi, tutto qui. Confermo la regia impeccabile di miller per il suo max, quindi continuiamo questa discussione quando lo vedrai, così il raffronto sarà più completo . -
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Mad Max Fury Road – Ritorno all'immagine
Il nuovo film di George Miller è un capolavoro, sgombriamo subito il campo da subito qualsiasi dubbio a riguardo, potrebbe anche non chiamarsi Mad Max e il risultato sarebbe comunque il medesimo, dato che dopo moltissimo tempo il cinema ritrova il racconto visivo nella sua più pura incarnazione. Una trama scarna e lineare, trova il proprio contrappunto contenutistico nelle immagini che si fanno metafora del racconto e incessante sublimazione dello sguardo. Una pellicola scandita da una colonna sonora perennemente straziata dai suoni del metallo, che distruggendosi si mischia alla polvere del deserto e in mezzo a questo lucidissimo rumore di fondo, ci viene ricordata l'importanza del set reale, ove gli spazi assumono nuovamente il proprio ruolo ed i corpi la giusta consistenza materica. La macchina da presa può concedersi finalmente il campo lungo (un miracolo), quasi dimenticato nella miscela sintetica dell'immaginario digitale che l'occhio è abituato a codificare. Accanirsi contro la sceneggiatura di questa pellicola, porta alla ovvia bocciatura sonora dell'opera, ed allo stesso tempo però, verrebbe evidenziata la miopia con cui oggi ci si approccia all'arte cinematografica (dando peso alla sola qualità di scrittura del testo). George Miller con questo suo nuovo film sottolinea come sia indispensabile conoscere il mezzo cinematografico per poterlo apprezzare/decodificare, non si tratta più solamente di analizzarne il racconto (questo vorrebbe dire godersi una minima parte dell'insieme), ma anche le immagini, i suoni, le scenografie, i costumi, le interpretazioni, il montaggio e tutte le parti che sommate assieme creano lo spettacolo. “Mad Max Fury Road” non è un film anarchico, o definibile “cinema video game” (è comodo sottrarsi all'analisi nascondendosi all'ombra di certe affermazioni), ma estremamente calcolato in ogni sua parte per riuscire a guidare lo sguardo fuori dalle contingenze logiche, in modo che la mente accetti la mancanza totale di verosimiglianza con il mondo reale, seppur da quest'ultimo ne prenda le basi per poi riscriverne le regole. Ancora una volta la distopia descrive un futuro disastroso, ancora una volta l'uomo ha tessuto il velo del proprio destino nel peggiore dei modi, ma appena Furiosa (Charlize Theron in uno dei personaggi per cui sarà per sempre ricordata), accende i motori della sua cisterna e si mette in marcia, fa la sua comparsa la speranza di un cambiamento e noi con dimentichiamo l'ossessiva ricerca di plausibilità di quanto gli occhi stanno vedendo. Da novello Alice nel paese delle meraviglie, lo sguardo inizia a rimanere incredulo di fronte a quel vortice di eventi che non lasciano tregua. La pellicola non concede attimo perché l'attenzione si tolga da essa, pena la demolizione dello spettacolo perché il deserto/set Milleriano si regge sulla necessità di portare la mente tra la polvere dove si muovono i corpi ed i rottami, allo stesso tempo sottolinea la pochezza con cui negli ultimi tempi abbiamo piegato lo spirito critico riducendo le capacità di analisi alla mera superficie ed all'esecuzione del contenuto, senza chiederci più se quanto passava davanti stavamo vedendo contenesse al suo interno almeno una idea. “Mad Max Fury Road” è un concentrato di idee (una su tutte il chitarrista/motivatore), da qualsiasi punto di vista lo si guardi, musiche, montaggio, regia, fotografia e via di questo passo, l'elenco sarebbe lungo ma a comprovare questo è il disorientamento che esso crea, che mai come in questo caso è positivo dato che risveglia dal torpore lo sguardo ormai sterilizzato da produzioni fin troppo settoriali e tutte simili tra loro. Estenuante ed emozionante, la fuga per la conquista della libertà non mette in difficoltà solamente i personaggi ma anche chi guarda, costretto finalmente a ricordare come il cinema deve andare oltre confini del soggetto, che il racconto deve essere fatto di immagini e suoni (e Mad Max potrebbe non avere dialoghi ed essere comunque assolutamente fruibile), ed è giusto chiedere e pretendere anche questo da un film, perché su questi pilastri esso si fonda, fin dai tempi del bianco e nero, del muto e del primo viaggio sulla luna di Melies. Il cinema deve essere un mondo altro ogni volta che le luci si spengono, perché l'oscurità della sala dovrebbe sempre contenere una magia, perché dobbiamo voler vedere qualcosa che non sia sempre e solamente semplice mestiere svogliato e privo di energia.
Film: 9. -
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Bellissime parole ray, mi hanno ricordato tanto quello che io avevo scritto di tempo fa su Blackhat e sopratutto quello che tu avevi scritto su Blackhat, attaccato da molti per la debole sceneggiatura tralasciando tutto quello che di buono ci fosse.
Non vedo l'ora di recuperarlo..