Ghost In The Shell

di Rupert Sanders

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    CITAZIONE ([pako] @ 7/4/2017, 13:05) 
    CITAZIONE (novocaines @ 7/4/2017, 11:02) 
    Ma di preciso quale sarebbe il problema della tipa che hanno scelto? [...] a me sembra perfettamente in parte dal punto di vista visivo [...]

    Ho giusto il tempo per postare un'immagine e farti cambiare idea al riguardo. Ti rispondo stasera con calma :)

    Fai pure con calma, però ripeto che se il punto centrale è solo la somiglianza fisica secondo me la questione è un po' futile, soprattutto se posta a prescindere e senza aver visto il film. Mi ricorda tanto quando gli amanti di un personaggio alzano polveroni perché il loro supereroe preferito ha una tutina diversa da quella che si aspettavano, come se questo potesse davvero avere un effetto significativo sulla qualità di un lavoro.
     
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    Scusami ma alcune cose che scrivi mi danno lo spunto per approfondire alcuni aspetti, quindi sfrutto per creare discussione :P

    CITAZIONE ([pako] @ 6/4/2017, 19:33) 
    A me invece quei dieci minuti hanno smontato (e non di poco) le mie aspettative. Una scenografia che, con tutte quelle luci e cartelloni luminosi, sembra fare il verso in maniera quasi maniacale al Blade Runner di Ridley Scott e delle scene d'azione che, come indicato anche da raystorm, sembrano prese pari pari da Matrix? Ma non doveva essere una trasposizione cinematografica di Ghost in the Shell?

    Allora diciamo pure che l'anime di Otomo riprende molto dalle ambientazioni di "Blade Runner", certo riesce a darne una sua interpretazione, ma l'estetica del cyberpunk cinematografico e non molto spesso passa per il capolavoro di Scott. Il film in se mescola elementi di "Innocence" a quelli di "Gits" e lo fa bene, ma è innegabile come non riesca mai a crearsi una impronta stilistica propria ed infatti le parti migliori sono quelle prese di peso dal primo anime di Otomo.

    Ho tirato in ballo Matrix ma spiegandomi male, a quanto pare. Il film di Sanders non ricorda per niente Matrix, sarebbe bello ma non è così, ma purtroppo arriva al cinema dopo la trilogia dei Wachowski e di altri film che dal 1995 ad oggi hanno pescato a piene mani dal mondo di Shirow e Otomo, basti pensare ai cavi nel collo, le intelligenze artificiali, i programmi sezienti, la trascendenza eccetera. Per questo "Gits" al cinema nel 2017 addirittura semplificato rispetto all'opera originale restituisce una generale sensazione di già visto.

    CITAZIONE ([pako] @ 6/4/2017, 19:33) 
    Comunque il flop era per me facilmente prevedibile sin da quando ho visto pubblicate le prime immagini sul web. La presenza della Johansson nei panni di quella che sarebbe dovuta essere Motoko Kusanagi era completamente sbagliata e nonostante lo sceneggiatore, tempo fa, cercasse in maniera del tutto ridicola di giustificare quella scelta ("L’unica ragione per cui arrabbiarsi riguardo la presenza di Scarlett Johansson in Ghost in the Shell è il fatto che non sappiate come funzioni l’industria del cinema [...] circa 10 anni fa Hollywood ha smesso di sfornare grandi star. Ci sono sempre meno attori al giorno d’oggi che significano qualcosa“.) anche le reazioni del pubblico lasciavano infatti ben presagire uno scontento generale.
    Ma davvero non c'era un'altra attrice più verosimile, che assomigliasse al personaggio originale, ed in grado di interpretare quel ruolo???

    In realtà la Johansson ci sta, è inespressiva, come sempre e molto fisica, come sempre. Io avrei preferito però qualcuno di maggiormente longilineo, o counque con il fisico più atletico, ma non ci sta male e nemmeno la scelta di sceneggiatura che la giustifica per una volta non è tirata per i capelli come spesso accade. Il vero problema alla base della scarsa riuscita del racconto filmico sta nella scelta di stravolgere l'antagonista, questo se da un alto è stato fatto per rendere il tutto più comprensibile, ha svuotato drasticamente il contenuto della storia del suo stesso spessore. Anche qui però il film si rifà un po' al manga e un po' al anime, ma di sicuro più al primo che non al secondo (la versione più introspettiva della protagonista è propria del film di animazione più che del manga).

    CITAZIONE ([pako] @ 6/4/2017, 19:33) 
    L'intenzione ultima di modificarne addirittura la trama per renderla più "appetibile" al pubblico non ha davvero alcun senso. A questo punto perchè non fare un film con una sceneggiatura originale anzichè cercare di scopiazzare (malamente) quanto già realizzato in passato?

    Questa cosa è deleteria anche secondo me, certo che un film non poteva avere la delirante ossessione narrativa intimista tipica orientale, ma nemmeno rendere tutto così a prova di stupido, film dello stesso genere come ad esempio "Matrix" stanno a dimostrare che si possono affrontare argomenti complessi con confezioni semplici.


    CITAZIONE ([pako] @ 6/4/2017, 19:33) 
    Prendere un film così famoso per un determinato gruppo di persone che si aspettano una fedele riproposizione di quanto ben conoscono e stravolgerlo in questa maniera significa darsi esattamente la zappa sui piedi. Io ho adorato GITS e mi aspetto di vedere GITS non un film che vuole fargli il verso.

    La verità è che tu hai adorato il film di Otomo e questo non vuol dire aver adorato "Gits", semplicemente adori una delle sue trasposizioni. Questo film avrebbe dovuto abbracciare maggiormente il manga e rielaboralo in maniera maggiormente personale così da proporre qualcosa maggiormente in linea con i tempi. Con il mix che hanno fatto ci si ritrova con un misto che si lascia guardare ma che ha poca personalità, infatti non è un caso che tra le parti migliori troviamo quelle con Kitano che da la sua personale interpretazione al capo della sezione 9.

    CITAZIONE ([pako] @ 6/4/2017, 19:33) 
    Sono quasi contento che anche questo film abbia ottenuto un incasso così basso. Spero a questo punto che la finiscano di cercare di riproporci delle emerite vaccate spacciandole per trasposizioni cinematografiche. Ne ho davvero le tasche piene di tutte queste stronzate. Abbiamo degli Anime eccezionali (Akira, Appleseed, Ghost in the Shell...) Facciamoci andar bene quelli e teniamoceli ben stretti senza sperare che qualcuno ci voglia mettere le mani sopra dato che nel 99% dei casi il risultato sarà un'emerita minchiata.

    Da un lato concordo con te, però potrei dire la stessa cosa dei film tratti dai fumetti, dato che non parliamo di prodotti di caratura certamente eccelsa, anzi non sono poi molto migliori, ne molto peggiore di questo "Ghost in the shell" (a parte alcuni titoli come il recente "Logan").
     
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    CITAZIONE (novocaines @ 7/4/2017, 15:36) 
    CITAZIONE ([pako] @ 7/4/2017, 13:05) 
    Ho giusto il tempo per postare un'immagine e farti cambiare idea al riguardo. Ti rispondo stasera con calma :)

    Fai pure con calma, però ripeto che se il punto centrale è solo la somiglianza fisica secondo me la questione è un po' futile, soprattutto se posta a prescindere e senza aver visto il film.

    Scarlett Johansson. Una cosplayer nei panni del maggiore Motoko Kusanagi.

    Già da questa premessa capirete che l'attrice a parer mio è completamente fuori luogo in quella parte. Da quel che ben ne traspare - ed avendone visto solo i primi dieci minuti nello spezzone che ho postato precedentemente - si intuisce come lo spirito originale dell'anime si sia completamente dissolto dando invece risalto (e di questo me ne direte meglio voi che lo avete visto) alla (ri)nascita di un personaggio che sembra ricalcare quanto visto nel primo Robocop. Le scene in cui appare sdraiata sul lettino animata da due alquanto loschi personaggi che agiscono dietro le quinte e che già la vogliono usare come arma all'interno della Sezione 9 sembra la medesima storia utilizzata nel film di Verhoeven.
    Dello spirito (ma sarebbe meglio chiamarlo fantasma/ghost) che anima il personaggio dell'anime - ed ancor prima quello conosciuto nei rispettivi manga - cosa ne è stato? Viene spiegato nel film o si riduce tutto quanto ad un semplice scontro tra buoni e cattivi (si, sto ancora citando Robocop) con l'accettazione finale del protagonista che decide di agire per il bene della società?
    Ma torniamo a parlare di lei. Una Johansson che mal si integra sullo schermo dando vita ad un automa (di nome e di fatto visto come si muove) e che del personaggio al quale si rifà non ha praticamente nulla. Scene che ricordano in tutto e per tutto quanto già visto nella trilogia di Matrix (inutile cercare di affermare il contrario dai) con scene girate al rallentatore e camminate lungo le pareti in una stanza affollata di persone. Un'attrice che in quella tuta aderente mostra tutte le sue curve ma mal celando un aspetto che non avevo notato in precedenza (è sproporzionata. Ha le gambe cortissime!!!). Attrice dai lineamenti caucasici e che nulla c'entrano col ruolo assegnatole. Non riesco a comprenderne i motivi. E' da settimane che ci provo ma a parte il fatto che possa servire da specchietto per le allodole richiamando alla memoria un'interpretazione simile (il Lucy di Luc Besson) altre motivazioni non me ne sovvengono.
    Perchè non chiamare quella Rinko Kikuchi conosciuta in film quali Babel, Pacific Rim e 47 Ronin ad esempio? Sarebbe stata una scelta azzeccatissima secondo me per quella parte.
    Già con un volto simile sarei stato maggiormente invogliato alla visione. Così invece non credo lo vorrò nemmeno vedere quando uscirà in blu-ray.
    Altro personaggio: Batou. L'ex militare dotato di un corpo cybernetico compagno di Motoko nella Sezione 9 qui interpretato dal ragazzone danese Johan Philip Asbæk (guarda caso recitava anche in Lucy, che coincidenza, eh?) Un altro attore completamente fuori posto. Sembra gigioneggiare e godere delle sue trovate (nello spezzone impedisce al terrorista di innescare la sua bomba a mano) quando invece nell'anime era inflessibile; quasi senza espressione.

    CITAZIONE (raystorm @ 7/4/2017, 15:58) 
    CITAZIONE ([pako] @ 6/4/2017, 19:33) 
    Sono quasi contento che anche questo film abbia ottenuto un incasso così basso. Spero a questo punto che la finiscano di cercare di riproporci delle emerite vaccate spacciandole per trasposizioni cinematografiche. Ne ho davvero le tasche piene di tutte queste stronzate. Abbiamo degli Anime eccezionali (Akira, Appleseed, Ghost in the Shell...) Facciamoci andar bene quelli e teniamoceli ben stretti senza sperare che qualcuno ci voglia mettere le mani sopra dato che nel 99% dei casi il risultato sarà un'emerita minchiata.

    Da un lato concordo con te, però potrei dire la stessa cosa dei film tratti dai fumetti, dato che non parliamo di prodotti di caratura certamente eccelsa, anzi non sono poi molto migliori, ne molto peggiore di questo "Ghost in the shell" (a parte alcuni titoli come il recente "Logan").

    Scusami se tra tutti i tuoi interventi scelgo proprio questo ma se dovessi commentarli tutti starei qui fino a domani mattina (se vuoi approfondirli ulteriormente sono comunque sempre a disposizione).
    Quando ho scritto i miei pareri, nella pagina precedente, ti giuro che stavo per citare anche i film dei supereroi ma avevo paura di risultare logorroico e quindi ho deciso non non parlarne; anch'io la penso esattamente come te ed infatti, se andiamo a ripescare le mie recensioni presenti su questo Forum al riguardo dei primi film usciti al cinema tratti dai fumetti Marvel ti accorgerai delle numerose critiche che gli avevo mosso.
    Purtroppo sperare che le scelte dei produttori cinematografici rispecchino in toto le trame e i tratti caratteristici dei personaggi ai quali fanno riferimento è una cosa che - purtroppo - non ha alcuna prospettiva. Devono sempre metterci le mani ed incasinare ogni cosa. Le età dei componenti degli X-Men, ricordo, erano quasi tutte sbagliate. Le coppie storiche createsi durante le numerose avventure cartacee sono state conseguentemente stravolte in regola a non so quali motivazioni (Rogue che ha un flirt con Iceman... ma quando mai? Banshee che da istruttore degli allievi della scuola di Xavier diventa qui un ragazzino che deve imparare a gestire i suoi poteri... Quicksilver completamente sbagliato - lo abbiamo però visto col suo aspetto reale solo in Age of Ultron - e tante altre cose che non sto qui a citare)...
    Anche in questo caso c'è comunque una cosa che accomuna tutti questi progetti. Il materiale originale. Storie superlative, introspettive e con personaggi ben delineati, con personalità uniche che vengono falciati nel nome del consumismo. Per cercare di fare cassa si buttano alle ortiche tanti di quei dettagli (che poi dettagli in realtà non sono) creando minestroni dal retrogusto amaro che non riescono ad accontentare ne i fans di vecchia data (che conoscono ed apprezzano le storie originali e che come tali le vorrebbero rivedere) ne tanto meno il pubblico occasionale che si reca in sala attirato forse da dei trailer fuorvianti ma ai quali non arriva poi alcuna sensazione mancando di un'anima vera e propria.

    Edited by [pako] - 8/4/2017, 01:20
     
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    Secondo sarebbe necessario che per un momento separassi la creazione e le scelte adottate per trasporre il film con la protagonista in sé. Ghost in the Shell è un'opera che venti anni fa ed in 80 minuti riesce a fare un discorso articolato sull'evoluzione, dal darwinismo più basilare al transumanesimo più spinto che trova grandissima rilevanza ai giorni d'oggi, anticipando quindi tantissimo argomenti che avrebbero pervaso la società soltanto decenni dopo. Se davvero tu ti aspetti una cosa del genere da un cazzo di film hollywoodiano del 2017 va bene, però mi stupisco tanto perché sembra quasi tu non abbia idea di come funzioni il mondo del cinema al giorno d'oggi. Quindi se vuoi ridimensiona le tue aspettative se vuoi ancora guardare lavori di questo genere, è davvero insostenibile continuare a lamentarsi di ciò che vi viene messo sul piatto se poi non si ha voglia di alzarsi e cucinare ciò che si vuole. Se non vuoi guardare il film non farlo, nessuno ti obbliga, proprio come nessuno ha l'obbligo di riportare sullo schermo un lavoro identico ad un altro soltanto per evitare di fare disastri, i pessimi lavori si fanno da sempre e non hanno mai danneggiato nessuno se non chi ha preso l'iniziativa del progetto, sono destinati ad essere dimenticati oppure a ritornare venti anni dopo per soddisfare i desideri morbosi di qualche fanatico.

    Ritornando su Scarlett continuo a ripetere che il solo aspetto fisico è semplicemente una tua pretesa, e continua a non avere rilevanza per me, la questione discussa prima è un argomento molto più pregnante per limitare l'interesse. Il personaggio di Motoko è stato reinterpretato diverse volte, e già questo dovrebbe bastare ad eliminare qualsiasi modello standard a cui ispirarsi, e la storia dei tratti caucasici per me è al limite del ridicolo. Il disegno di Oshii non vedo come possa rimandare ad una specifica localizzazione geografica, se si vogliono degli occhi a mandorla soltanto per avere una coerenza con la storia mi sta bene, però quantomeno pretendo che poi si abbia la capacità di notare le differenze tra un volto giapponese o cinese o coreano, filippino, thailandese, vietnamita e così via, altrimenti mi sembra evidente che sia soltanto una di quelle becere forme di moralismo tirate in gioco soltanto per portare avanti qualche fantomatica protesta sociale (e non mi riferisco in particolare a te ma a quelle stupidaggini sullo sbiancamento anale che mi fanno tanto ridere).
    Per il resto a me il film non interessa, ho visto il trailer solo perché croix89 ha fatto a riguardo un video molto divertente (mantra da ripetere: le produzioni cartacee giapponesi comunemente chiamate manga, e non fumetti, o le loro controparti animate chiamate anime, e non cartoni, non devono osare di arrivare al cinema, quello è il posto dei Simpsons e Iron Man 6 lol) e visto che non ho proprio più voglia di guardare film doppiati al cinema possono tranquillamente bruciare proprio tutti quanti.
     
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    CITAZIONE (novocaines @ 8/4/2017, 11:11) 
    Se non vuoi guardare il film non farlo, nessuno ti obbliga, proprio come nessuno ha l'obbligo di riportare sullo schermo un lavoro identico ad un altro soltanto per evitare di fare disastri, i pessimi lavori si fanno da sempre e non hanno mai danneggiato nessuno se non chi ha preso l'iniziativa del progetto, sono destinati ad essere dimenticati oppure a ritornare venti anni dopo per soddisfare i desideri morbosi di qualche fanatico.

    Il richiamo del brand GITS è per me molto accattivante. Era impossibile che nominandolo non avessero di conseguenza attirato la mia attenzione. Partendo da questo presupposto trovo alquanto saccente il tuo consiglio/accusa di tenermene alla larga. Se io voglio fare un biopic su un Gandhi mi aspetto che nel film si parli della sua vita così per come tutti la conoscono (più o meno romanzata che sia ma di quello si deve parlare) e non di vedere un film con una storia completamente inventata dai produttori; a meno che non sia dichiaratamente indicato non mi aspetterei mai di vederlo scendere in campo lanciando bombe a mano sulla folla.

    CITAZIONE (novocaines @ 8/4/2017, 11:11) 
    Se davvero tu ti aspetti una cosa del genere da un cazzo di film hollywoodiano del 2017 va bene, però mi stupisco tanto perché sembra quasi tu non abbia idea di come funzioni il mondo del cinema al giorno d'oggi. Quindi se vuoi ridimensiona le tue aspettative se vuoi ancora guardare lavori di questo genere, è davvero insostenibile continuare a lamentarsi di ciò che vi viene messo sul piatto se poi non si ha voglia di alzarsi e cucinare ciò che si vuole.

    Ti rispondo nuovamente come ho appena fatto ricordandoti stavolta che un regista/sceneggiatore/produttore io non sono. Se voglio vedermi un film devo quindi, per forza di cose, adeguarmi a ciò che mi viene proposto. E se tu mi vuoi propinare un film che dall'incipit, dal titolo e dal cast rimandano ad uno specifico soggetto mi aspetto che sia attinente a ciò che conosco se no, come già detto, fatti un film tutto tuo e non millantare cose che poi non vuoi o che non sei in grado di fare.
    Probabilmente (da fan quale sono) le mie aspettative sono sempre alte a maggior ragione se tu, come nel caso di questo GITS, mi avevi esplicitamente avvisato del fatto che questo era "un film fatto per tutti i fanboy" (parole del produttore rilasciate in una recentissima dichiarazione).

    CITAZIONE (novocaines @ 8/4/2017, 11:11) 
    Ritornando su Scarlett continuo a ripetere che il solo aspetto fisico è semplicemente una tua pretesa, e continua a non avere rilevanza per me [...] Il personaggio di Motoko è stato reinterpretato diverse volte, e già questo dovrebbe bastare ad eliminare qualsiasi modello standard a cui ispirarsi, e la storia dei tratti caucasici per me è al limite del ridicolo.

    Sarà anche ridicolo come affermi ma io una nanetta che in nome del mainstream mi interpreta, sgambettando al rallentatore su un muro, un personaggio che in origine nanetta non è mai stato (in nessuna delle sue interpretazioni) non ce la vedo affatto.
    Se poi tu sei uno di bocca buona e che si fa andar bene tutto quello che gli viene rifilato allora si: siamo su due piani completamente diversi e non credo che, su questo discorso, riusciremo mai a trovare un punto d'incontro.

    Edited by [pako] - 8/4/2017, 12:04
     
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    Tralasciando il fatto che continui a parlare senza aver visto il film, quindi palesemente a vuoto, io non voglio accusare nessuno od essere saccente, chi mi conosce sa bene che la presunzione è una cosa che disprezzo parecchio, sto cercando di capire di preciso qual è il tuo punto di vista. Se tutto ciò che ti hanno mostrato di questa nuova trasposizione non ti convince a cosa devi adeguarti? Se vuoi vai al cinema con aspettative ridimensionate e dopo discuti su tutto quello che non va oppure lasci perdere e aspetti il prossimo anime di cui hai parlato prima.
    Non capisco per quale assurdo motivo se io decidessi di fare un film su GitS dovrei essere costretto a fare un film grandioso, se non sono in grado esce una merda, non incasso nulla e cambio mestiere, sono pretese inutili. L'unica mia esperienza simile che mi viene in mente e che ti posso citare è stata con Oldboy, adoro il film di Park mentre il remake è uno di quei pochi film che vorrei tanto non aver mai visto, ma non per questo penso che la sua realizzazione sia stata una sciagura, è un brutto film come tanti, che non rivedrò mai più e che se possibile sconsiglierò sempre a favore dell'originale. Se poi pensi che io mi faccia andare bene tutto non è un problema, al momento le mie capacità di giudizio mi portano a guardare sempre film che riesco più o meno ad apprezzare e per me è un ottimo traguardo. L'unica cosa che volevo mettere in chiaro è che io posso capire l'amore per un lavoro e il desiderio di rivederlo risplendere, ma se parti così prevenuto è anche abbastanza improbabile che tu possa riuscire a goderti qualcosa. Se come hai scritto tu il film non ha avuto successo evidentemente i tuoi dubbi sono fondati e la prossima volta si proverà a fare di meglio, ciò non toglie che chiunque sia liberissimo di sperperare i propri soldi come meglio creda, magari fanno successo, non è mica un caso che la prossima settimana esca l'ottavo capitolo della saga di F&F. Nonostante ciò a me non interessa proprio per nulla, credo di aver visto soltanto il terzo nella mia vita, mi va benissimo così e più che prendere in giro i miei amici che non vedono l'ora non faccio nulla, so che non sono film indirizzati a me e li evito tranquillamente.
    E poi a me piace The Neon Demon quindi è chiaro che non ci capisca nulla. :P
     
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    CITAZIONE (novocaines @ 8/4/2017, 12:34) 
    Tralasciando il fatto che continui a parlare senza aver visto il film, quindi palesemente a vuoto, io non voglio accusare nessuno od essere saccente, chi mi conosce sa bene che la presunzione è una cosa che disprezzo parecchio, sto cercando di capire di preciso qual è il tuo punto di vista. Se tutto ciò che ti hanno mostrato di questa nuova trasposizione non ti convince a cosa devi adeguarti?

    Sono dell'idea che bastino anche pochi minuti di film per capire molte cose soprattutto avendo a disposizione del materiale (un film precedente) col quale fare un paragone. Se in dieci minuti, con un incipit così, sei riuscito a storpiare tutto (compreso cast e location) non credo sia necessario doverne guardare altri settanta per intuire dove andrai a parare.

    CITAZIONE (novocaines @ 8/4/2017, 12:34) 
    L'unica cosa che volevo mettere in chiaro è che io posso capire l'amore per un lavoro e il desiderio di rivederlo risplendere, ma se parti così prevenuto è anche abbastanza improbabile che tu possa riuscire a goderti qualcosa.

    Non ero affatto partito prevenuto ed infatti, se ci fai caso, la maggior parte dei post ed aggiornamenti presenti in questo Topic li ho scritti io. Segno inequivocabile del mio interesse e delle speranze che riponevo in questa produzione.

    CITAZIONE ([pako] @ 6/4/2017, 19:33) 
    Abbiamo degli Anime eccezionali (Akira, Appleseed, Ghost in the Shell...) facciamoci andar bene quelli e teniamoceli ben stretti senza sperare che qualcuno ci voglia mettere le mani sopra dato che nel 99% dei casi il risultato sarà un'emerita minchiata.

    Io, oggi più che mai, resto della mia opinione. Posso quindi solo augurarmi che grazie a tutto questo tamtam mediatico la gente si sia accorta dell'esistenza di questi anime e abbia quindi voglia di avvicinarsi anche al materiale originale e che, senza fisime assurde (oddio... è un cartone animato!) possa invece apprezzarne la storia e l'anima intrinseca di queste inimitabili opere :)
     
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    Ma assolutamente, non pensare che non capisca la frustrazione di vedere sputtanato un lavoro, semplicemente penso sia meglio lasciar scorrere senza prenderla troppo male, alla fine io sono sicuro che solo le cose meritevoli riescano a resistere tempo, e Ghost in the Shell ne è sicuramente una prova.
    Sulla repulsione generale che possano creare certi generi, soprattutto gli anime, ormai ho rinunciato a controbattere dc, se qualcuno che si beve qualunque cosa che arrivi dalla Disney o altre case più conosciute da noi rifiuta di guardare i film di Miyazaki perché non gli piacciono 'quelli giapponesi' senza averne mai visti sticazzi, peggio per lui e la sua stupida vita.
    E in ogni caso sono sicuro che qualcuno dopo aver guardato questa rivisitazione di Motoko andrà a recuperare anche quelle originarie, almeno questo è un piccolo traguardo.
     
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    CITAZIONE ([pako] @ 8/4/2017, 13:00) 
    Io, oggi più che mai, resto della mia opinione. Posso quindi solo augurarmi che grazie a tutto questo tamtam mediatico la gente si sia accorta dell'esistenza di questi anime e abbia quindi voglia di avvicinarsi anche al materiale originale e che, senza fisime assurde (oddio... è un cartone animato!) possa invece apprezzarne la storia e l'anima intrinseca di queste inimitabili opere :)

    Sai, io non credo che con tutto questo tamtam mediatico la gente rispolveri gli anime, per il semplice fatto che sono un prodotto di nicchia e lo sono non per il pubblico occidentale, ma anche per quello degli anime stessi.
    E' difficile sinceramente approntare paragoni tra il manga di Shirow e questo film, ma di fatto non lo tradisce nella forma ma ne alleggerisce la sostanza, potremmo dire l'esatto contrario di quanto fatto da Oshi nel anime.

    Poi questa pellicola è assolutamente godibile, quindi non capisco perchè vi stiate accanendo così tanto a riguardo :lol:
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 10/4/2017, 23:13) 
    Poi questa pellicola è assolutamente godibile, quindi non capisco perchè vi stiate accanendo così tanto a riguardo :lol:

    Perché non l'hanno visto.. :P
     
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    A me è piaciuto e pure tanto!e vi dirò di più, dopo aver visto il film, mi sono guardato una versione animata che sta su Netflix,e continuo perché mi piace, quindi grazie al film ho scoperto ghost in the shell, perché era una delle tante cose che conosci ma che uno poi non approfondisce.😁😁😁😉
     
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    Ghost in the Shell – La forma del guscio

    Il punto di partenza a cui fa riferimento il regista Rupert Sanders (“Biancaneve e il cacciatore”), sono gli esperimenti cinematografici di Rodriguez e Snyder, capaci con “Sin City” e “300” di trasportare il racconto a fumetti con una maniacale ossessione riguardo la forma dello stesso, in una visione cinematografica al limite del plagio estetico, più che del sentito omaggio. Scegliere delle opere di partenza il cui contenuto era scarno per mettere in risalto l’estetica del tratto, contribuirono al successo della migrazione su celluloide delle stesse (anche se in seconda battuta questo genere di adattamento ha mostrato il suo essere efficace come esperimento isolato, non è un caso che entrambi i seguiti di questi titoli abbiano fallito proprio dove gli originali fecero gridare al miracolo). La versione cinematografica dell’anime “Ghost in the Shell” riesce, proprio come i titoli appena citati, nell’impresa di trasformare il contenuto animato (non un fumetto questa volta), in una pellicola con attori in carne e ossa riproponendo in chiave aggiornata quell’estetica cyberpunk che ha inghiottito gli sguardi di almeno due generazioni di spettatori e addetti ai lavori. Dove il lavoro di Sanders differisce da quello degli altri due registi sta nella necessità, non propriamente in fase di regia ma di sceneggiatura, di sfoltire un racconto per renderlo filmabile e comprensibile da un pubblico ben diverso da quello della controparte animata. Qui che l’esperimento si assume il suo rischio maggiore, anche perché al contrario dei fumetti di Miller dove la forma vince sulla sostanza, l’anime diretto da Oshii di contenuti ne ha fin troppi. “Ghost in the Shell” è una pellicola di fantascienza dall’impatto estetico fortissimo, il bagliore dei neon contrapposto al grigiore dei bassifondi rimane impresso per molto tempo a visione terminata, ma a minare l’intera riuscita del racconto sta non tanto nel aver sfoltito con l’accetta molti dei temi trattati nell’originale, ma nell’arco narrativo scelto per la protagonista principale, il maggiore, interpretato dalla diva sci-fi per eccellenza Scarlett Johansson. Se tematiche, uno stile narrativo complesso e decisamente troppo orientale (questo va sottolineato dato che l’originale animato è un cult in Giappone e per noi è stato una rarità a cui pochi appassionati hanno avuto accesso per molti anni), erano un ostacolo per una fruizione globale e non ristretta a una cerchia di spettatori, a deludere è la scelta di riciclare lo stereotipo dell’eroe tradito, che dopo aver scoperto la verità sul suo passato diventa di conseguenza nemico da combattere, da parte di coloro che fino a quel punto erano amici. Questa scelta disinnesca una carica visiva e produttiva potentissima, che nonostante la spettacolarità (alcune sequenze riprese di peso dall’anime regalano i momenti migliori della pellicola), non riesce a trovare un intreccio originale per la protagonista che si trova al centro delle vicende. “Ghost in the Shell” purtroppo è una pellicola con una forma esemplare mel rispetto del materiale di partenza, ma purtroppo nella sostanza sembra il remake cyberpunk del primo Jason Bourne cinematografico, il che rende il film perfettamente godibile a qualunque tipo di sguardo, ma allo stesso tempo lo riduce ad un bellissimo e dimenticabile esercizio stilistico, o per essere più diretti l’ennesima occasione mancata.

    Film: 6

    http://raystormcineblog.altervista.org/gho...rma-del-guscio/

    Edited by raystorm - 20/4/2017, 15:34
     
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    Due sole precisazioni a quanto hai scritto: GITS è tratto da un manga di Masamune Shirow ancor prima che dall'omonimo anime mentre il regista che ne diresse il primo film non era Katsuhiro Otomo ma Mamoru Oshii :)
     
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    CITAZIONE ([pako] @ 20/4/2017, 15:30) 
    Due sole precisazioni a quanto hai scritto: GITS è tratto da un manga di Masamune Shirow ancor prima che dall'omonimo anime mentre il regista che ne diresse il primo film non era Katsuhiro Otomo ma Mamoru Oshii :)

    Hai ragione ho sbagliato, chissà poi perchè Otomo.
    Il film è tratto dal anime non dal manga, per questo non faccio menzione dell'originale cartaceo.
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 20/4/2017, 12:43) 
    [...] la scelta di riciclare lo stereotipo dell’eroe tradito, che dopo aver scoperto la verità sul suo passato diventa di conseguenza nemico da combattere, da parte di coloro che fino a quel punto erano amici [...] nella sostanza sembra il remake cyberpunk del primo Jason Bourne cinematografico

    Alla faccia degli spoiler!
    Beh, devo comunque ringraziarti. Raccontando questa cosa hai definitivamente smorzato ogni mio possibile interesse al riguardo di questo film :lol:
     
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53 replies since 17/4/2008, 09:53   900 views
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