Film da 10 pieno

soggettivi e oggettivi...

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  1. MrBlù
     
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    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 2/2/2010, 01:19)
    si chiamavano SFIC, acronimo di Snob Froci Intellettuali Comunisti :D

    bei-tempi-quelli :lol::lol::lol:
     
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  2. bragut
     
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    CITAZIONE (Cerutti Gino @ 1/2/2010, 23:50)
    Cmq capiamoci perche' va sempre a finire cosi':non capolavoro non e' uguale a film brutto. Un progetto difficile, lungo, rimandato ha dato vita a un film che rispecchia cio' che era Leone in quel momento: quasi un testamento cinematografico di un maestro stanco, travolto da un mondo che non capisce e che si rifugia in un Arcadia cinematografica forse mai esistita. Un destino comune, nonostante i background completamente diversi, ai personaggi con cui il tardo Visconti si raccontava: il sorriso di De Niro potrebbe seguire Tadzio sulla spiaggia e Dirk Bogarde potrebbe addormentarsi al Lido sotto l'effetto dell'oppio.
    Opere importanti, personali, fondamentali per inquadrare la carriera di questi registi: ma non capolavori.

    Ben detto, aggiungo anche un eccesso di manierismo e delle musiche talmente "alla Morricone" che il Maestro si è quasi fatto il verso da solo. Lo so che alzerò un vespaio e rischierò la scomunica, ma è così che la penso. Morricone è un grande ma è anche un autore di musiche ingombrante, estremamente narciso ed egocentrico, interessato più che altro a marchiare a fuoco un film col proprio nome e con il proprio stile invece che mettersi al servizio del regista e del suo film. L'opposto di Rota, per esempio, che come un chirurgo riusciva ad estrarre le musiche dalla psiche e dal cuore di Fellini, senza calare dall'alto un pezzo che spesso è talmente bello da essere "ingombrante" nell'economia della scena (come fa Morricone).

    CITAZIONE (Alexeleven83 @ 2/2/2010, 01:19)
    si chiamavano SFIC, acronimo di Snob Froci Intellettuali Comunisti :D

    non sono ghei

    non sono intellettuale

    non sono comunista

    forse, solo un pochino snob...

    quindi niente club per me.
     
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    CITAZIONE (bragut @ 2/2/2010, 11:00)
    Ben detto, aggiungo anche un eccesso di manierismo e delle musiche talmente "alla Morricone" che il Maestro si è quasi fatto il verso da solo. Lo so che alzerò un vespaio e rischierò la scomunica, ma è così che la penso. Morricone è un grande ma è anche un autore di musiche ingombrante, estremamente narciso ed egocentrico, interessato più che altro a marchiare a fuoco un film col proprio nome e con il proprio stile invece che mettersi al servizio del regista e del suo film. L'opposto di Rota, per esempio, che come un chirurgo riusciva ad estrarre le musiche dalla psiche e dal cuore di Fellini, senza calare dall'alto un pezzo che spesso è talmente bello da essere "ingombrante" nell'economia della scena (come fa Morricone).

    Io non ho mai avvertito questa eccessiva presenza delle musiche di Morricone, bensì le ho sempre trovate (nei film più importanti) all'altezza della magnificienza
    delle scene che accompagna. In sostanza, un connubio perfetto di immagini e musica.
     
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    Le mie labbra cercano il piacere nei posti più inaspettati

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    Io credo sinceramente che non abbiate notato la grandezza del film di Leone, oppure semplicemente fa comodo far finta che non ci sia, solo facendo questo concordo con Cerruti e Bragut.

    Non è che non si possa mettere in discussione "C'era una volta in America" o qualsiasi altro film di Leone, sta di fatto che per farlo bisogna essere ben armati, qui invece mi sembra che state tentando di affondare un incrociatore con un AK-47..impresa vana insomma :lol:

    Poi si è qui per discutere e tutto è lecito.
     
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    Sto topic era partito bene ma ora sta degenerando...prima Leone poi Morricone, mi aspetto un ridimensionamento anche di Kubrick e Hitchcock, tanto per gradire. :D

    Qualche 10 per me indiscutibile:

    QUARTO POTERE
    LADRI DI BICICLETTE
    LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE
    LA GRANDE GUERRA
    IL DOTTOR STRANAMORE
    2001
    APOCALYPSE NOW
    TORO SCATENATO
     
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  6. Frankie00
     
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    Io aggiungo:

    I 7 Samurai
    Blade Runner
    Freaks
     
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  7. Harry Steppenwolf
     
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    Ora è anche il turno di Morricone??? :cry: :cry: Allora avevo ragione quando dicevo che prima o poi finiremo con Kubrick! :rolleyes: Ok, Rota è bravissimo, però non mi sembra il caso di definire la musica di Morricone narcisistica. Solo perché è di spicco e coinvolge moltissimo non significa che sciupi il film: anzi! Si può dire che la sua musica esalta il film. Potreste immaginare Sergio Leone senza Ennio Morricone? Assolutamente no! E' imprescindibile, come lo era Clint Eastwood per la trilogia del dollaro.
    Sì, Morricone è bellissimo da ascoltare, però a rendere magiche le sue musiche è il film eccezionale, migliorato poi dalle musiche stesse.
    E' il connubio immagine/musica(anzi, parlando di Leone: musica/personaggio)a creare una squisitezza artistica, non la sola musica o il solo film.
    Leone lo diceva sempre: "Morricone è il miglior sceneggiatore dei miei film".
    E disse anche che non aveva mai amato Strauss fin quando non vide 2001: Odissea nello spazio.
    Io credo che criticare le musiche di Morricone sia eccessivo, poi beh, de gustibus! Secondo me sono caratterizzanti, si fanno sentire, ma possiamo attribuirgliene un demerito?? :blink:
    Io credo che esaltino il film e i personaggi, non ne prendano il posto, tutto qui.
    Poi ne ho già parlato a proposito del film di Tornatore.
    E' secondo me superfluo prendere un capolavoro(e non negatelo, per piacere, è opinione comune che lo sia!)e sezionarlo criticandone i singoli aspetti, come la musica, gli attori od altro. Certi capolavori vanno visti con una visione uniforme, d'insieme, come organismi unitari.
    Non esistono film perfetti, l'ho detto e lo ripeto, ed è naturale che ognuno abbia i propri gusti. Però alcuni film sono riconosciuti come capolavori e per quanto l'arte sia soggettiva, bisogna quantomeno riconoscere che un film è considerato tale.
    Io ho sempre amato molto Nosferatu: il Principe della notte(amo il cinema di Herzog), ma questo non significa automaticamente che sia un capolavoro. Per me lo è, ma riconosco che non è da considerarsi universalmente tale.
    E per universalmente intendo dire ad unanimità generale(mai totale)della critica. Non esiste poi un film ritenuto da tutti bellissimo o che comunque piaccia a tutti.
    Io credo che essere un po' snob cmq nn guasti, l'importante è non perdere l'amore per il cinema(o più in generale per ciò che si amava), lasciandosi andare troppo.
    Leone, lo ripeto, faceva un cinema che sia amava o si odiava, io personalmente l'ho sempre amato. Ma disconocerlo come se avesse fatto film di serie B è da estremisti.
    Poi è giusto che ci siano divergenze, altrimenti non esisterebbe dialogo. Però insisto, non possiamo proprio sostituirci alla massa. Esprimiamo i nostri giudizi purché restino tali, non si ostenti una verità assoluta di fondo. Non dico che i critici detengano il sapere assoluto circa l'arte(e molte volte non sono affatto d'accordo con loro), ma questo non significa che il mio giudizio vale più di quello di 20 persone, per dire.
    Se un film è considerato un capolavoro, possiamo dire: "per me non lo è". Secondo me il discorso cambia se ci mettiamo in una posizione tale da decidere se è o non è un capolavoro, in senso universale. Non ne abbiamo i mezzi, imho.
    Un esempio? Pasolini. A me proprio non piace(anche se ne ho visto uno soltanto: "uccellacci e uccellni"). Ho letto le critiche e devo constatare che è senz'altro un bel film(anche più che bello, è un film molto profondo nel trattare alcune tematiche), ma a me proprio non piace.
    Ma davvero non me la sento di dire che è non è un capolavoro. Non sono ossessionato con il principio d'autorità, è solo che mi sembra ingiusto sostituire con il mio giudizio quello di centinaia di persone. Posso non condividere la sua idea di fare un cinema non per tutti, posso dire che per me è un film che non attira molto lo spettatore, ma alla fine resta cmq una pellicola di un certo livello.
    Illuminante a questo proposito è a mio avviso il post di raystorm: non si può cercare di affondare un simile capolavoro senza argomentazioni valide! -_-
    Voglio dire, qui non state mettendo in discussione il fatto che vi sia piaciuto, state mettendo in discussione il fatto che è un capolavoro, mentre è comunemente considerato tale! Non posso uscirmene e dire: "Quarto potere fa schifo" o anche "Quarto potere è sopravvalutato". Potrò muovere critiche alle tematiche del film, affrontate in maniera superficiale(sto scherzando, ovviamente, è solo un esempio, non prendetemi alla lettera! :lol: ), oppure ai personaggi, o alla scarsa caratterizzazione degli stessi... per quanto possa valere il mio giudizio(ripeto, un pizzico di umiltà ci vorrebbe sempre quando si tenta di parlare in maniera oggettiva di un film pluri-acclamato), almeno ho l'onore di aver motivato la mia affermazione. Non posso muovere critiche minori ad un'opera colossale o addirittura esprimere direttamente giudizi senza averne proposta alcuna e pretendere di parlare in maniera oggettiva! In tal caso potrei solo dire: "Quarto potere non mi piace perché non mi ha coinvolto o perché proprio non è il genere di film che mi piace e lo ritengo antiquato"(so che le opere di un certo calibro non invecchiano mai, ma sui gusti non si discute).
    Detto questo, non pensate minimamente che Quarto Potere non mi piaccia! :ph34r:
    @Munny Edwards: Mi piace molto anche la tua lista.
     
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  8. bragut
     
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    CITAZIONE (Harry Steppenwolf @ 2/2/2010, 15:26)
    E' secondo me superfluo prendere un capolavoro(e non negatelo, per piacere, è opinione comune che lo sia!)e sezionarlo criticandone i singoli aspetti, come la musica, gli attori od altro. Certi capolavori vanno visti con una visione uniforme, d'insieme, come organismi unitari.
    Non esistono film perfetti, l'ho detto e lo ripeto, ed è naturale che ognuno abbia i propri gusti.

    dissento in maniera assoluta. Per me l'esercizio critico è la colonna portante della mia passione cinematografica. Mi pongo sempre domande, verifico continuamente le mie certezze e cerco il più possibile di mantenere uno spirito analitico che vada oltre l'amore per un singolo film o autore. Ecco perché C'era una volta in america è un film bellissimo, che amo vedere e rivedere, di cui ricordo a memoria intere parti; ma questo , per fortuna, non inficia il mio spirito critico. Se rilevo delle cose che secondo me valgono la pena di essere messe in discussione prendo carta e penna e vengo qui sul forum ad esporle per confrontarmi.

    Il tuo discorso è, a mio parare, pericoloso perché mette davanti l'amore incondizionato per un film o regista. E l'amore è irrazionale, parziale, alle volte fuorviante e spesso mette fuori dalla porta ogni possibile dibattito poiché nega ogni presunto difetto.

    Non è una questione di gusti, ma di forma mentis. Io non mi faccio scrupoli a discutere anche di Kubrick e Fellini - i miei registi preferiti in assoluto - dei quali non amo la totalità delle loro opere. Solo uno stupido o un fedele devoto (che alle volte coincidono) può ritenere infallibile un Maestro del cinema o, più in generale, un artista qualsiasi.
     
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  9. futuregista
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 2/2/2010, 11:23)
    Non è che non si possa mettere in discussione "C'era una volta in America" o qualsiasi altro film di Leone, sta di fatto che per farlo bisogna essere ben armati, qui invece mi sembra che state tentando di affondare un incrociatore con un AK-47..impresa vana insomma :lol:

    Sante parole -_-
     
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  10. Harry Steppenwolf
     
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    CITAZIONE (bragut @ 2/2/2010, 17:16)
    CITAZIONE (Harry Steppenwolf @ 2/2/2010, 15:26)
    E' secondo me superfluo prendere un capolavoro(e non negatelo, per piacere, è opinione comune che lo sia!)e sezionarlo criticandone i singoli aspetti, come la musica, gli attori od altro. Certi capolavori vanno visti con una visione uniforme, d'insieme, come organismi unitari.
    Non esistono film perfetti, l'ho detto e lo ripeto, ed è naturale che ognuno abbia i propri gusti.

    dissento in maniera assoluta. Per me l'esercizio critico è la colonna portante della mia passione cinematografica. Mi pongo sempre domande, verifico continuamente le mie certezze e cerco il più possibile di mantenere uno spirito analitico che vada oltre l'amore per un singolo film o autore. Ecco perché C'era una volta in america è un film bellissimo, che amo vedere e rivedere, di cui ricordo a memoria intere parti; ma questo , per fortuna, non inficia il mio spirito critico. Se rilevo delle cose che secondo me valgono la pena di essere messe in discussione prendo carta e penna e vengo qui sul forum ad esporle per confrontarmi.

    Il tuo discorso è, a mio parare, pericoloso perché mette davanti l'amore incondizionato per un film o regista. E l'amore è irrazionale, parziale, alle volte fuorviante e spesso mette fuori dalla porta ogni possibile dibattito poiché nega ogni presunto difetto.

    Non è una questione di gusti, ma di forma mentis. Io non mi faccio scrupoli a discutere anche di Kubrick e Fellini - i miei registi preferiti in assoluto - dei quali non amo la totalità delle loro opere. Solo uno stupido o un fedele devoto (che alle volte coincidono) può ritenere infallibile un Maestro del cinema o, più in generale, un artista qualsiasi.

    Non mi sono spiegato bene. Non voglio dire che bisogna amare irrazionalmente un'opera, senza esaminarla, dico soltanto che alle volte è inutile considerarne e criticarne i singoli aspetti. Se ci sono scelte non condivisibili è ovvio, il punto è che non si può considerare solo da un punto di vista strettamente critico una pellicola, dopotutto siamo cinefili, non critici! Io credo che la prima cosa sia valutare un'opera nel complesso, non suddividerla in parti esattamente. Ammetto di essere un po' acritico con alcuni film che amo particolarmente, però non sto dicendo che esistono film perfetti. C'era una volta in America ha i suoi difetti, però valutandolo nel complesso è un capolavoro. E' proprio questo che stavo discutendo in precedenza: il fatto che sia stato messo in discussione.
    Io credo proprio che si tratti di gusti, invece: io posso dire se un film mi piace o meno, credo. Non posso dire "non è un capolavoro" quando è ampliamente riconosciuto come tale. E' questo il punto del mio discorso.
    I gusti c'entrano, eccome. Da spettatori sono la prima cosa che conta. La disamina critica è necessaria, ma quello che voglio dire è che io cmq preferisco valutare un'opera nel complesso.
    La parte che hai quotato non voleva esprimere irrazionalità, lungi da me, volevo soltanto chiarire che è inutile criticare capolavori prendendone singoli aspetti. Ci sono film che sono al di là dei meri aspetti tecnici e che vanno esaminati in maniera più attenta, cercando di capire a fondo cosa il regista voglia esprimere. Non si può criticare un film dicendo che un attore secondario non è stato scelto bene e che la musica sembra tronfia.
    Il mio punto di vista(qui rientriamo nella soggettività assoluta perché il mio criterio di valutazione corrisponde a quello di una comunissima persona senza alcuna competenza specifica in ambito cinematografico)è che parlando di capolavori non si possono giudicare in base ai singoli aspetti, ma bisogna darne un giudizio complessivo, una visione più d'insieme. Specialmente quando si tratta di una critica. Come si fa per esempio a dire che 8 1/2 è brutto perché dura un po' più del previsto? Era questo che volevo dire.
    Poi per quanto riguarda l'amore verso il film, beh, nel mio caso mi lascio coinvolgere ma non esistono film perfetti: i film di Leone, di Kubrick o di Fellini sono indirizzati ad un certo tipo di persone, non a tutti. Ossia: c'è anche chi non amerebbe il cinema cervellotico di Kubrick, tanto per fare un esempio. Non si tratta di ignoranza, ma di gusti. Non esista un tipo di cinema in grado di soddisfare ugualmente tutti.
    Non voglio essere acritico, ma qui si tratta d'altro: qui sto contenstando il fatto che capolavori universali o ottimi registi vengano messi in discussione senza a mio avviso portare avanti argomentazioni sufficienti per simili affermazioni. E' questo che intendevo.
    Per me il parere soggettivo deve necessariamente esserci.
    Come ho sottolineato, nessun film è esente dai difetti, se non altro perché Tarantino fa una cinema differente da Coppola e ognuno è libero di preferire il tipo di cinema che più aggrada il suo modo di essere. Il punto è che i difetti non minano un capolavoro, specialmente quelli minori.
    Posso ad esempio dire che Apocalypse Now ha una visione un po' troppo americanizzata dell'orrore e della guerra; che 2001 non si lascia seguire facilmente da tutti; che c'era una volta in america - pur da illustra summa di tutto il cinema leoniano - ha perso in alcuni tratti l'epicità di altri suoi film; e così via...
    Condivido l'atteggiamento critico ed il voler mettere in discussione i film, però quello che dico è che non bisogna essere troppo presi dalla critica: il cinema deve essere per me innanzitutto amato, non criticato. Da non addetto ai lavori mi sento più vicino ad una posizione d'amore verso il cinema, ma non per questo parlo di amore incondizionato.
    E poi, dulcis in fundo, sono d'accordo con l'essere critici, ma non con lo snobismo, come quando si mette in discussione in maniera oggettiva un capolavoro.
    Fin quando si tratta di mettere in discussione un capolavoro, di esaminarlo e di trovare anche difetti è okay, imho; ma quando si mette in discussione lo status di capolavoro di un film è un altro discorso. La dolce vita è un capolavoro, tanto basta. Posso non condividere alcuni aspetti o anche trovarne difetti(sempre rispettando però l'organicità di un capolavoro: mai giudicare un'opera solo in base a minori dettagli, questa è la mia idea, sbagliata o giusta che sia), ma a prescindere resta un capolavoro.
    Dire che C'era una volta in America sia sopravvalutato mi sembra un po' troppo spinto. Dopotutto non è mica stato eletto miglior film di tutti i tempi: in America non gode di grandissima fama, tanto per fare un esempio. I film che io ritengo sopravvalutati sono ben altri. Ma di fatto resta una mia idea.
     
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  11. Cerutti Gino
     
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    CITAZIONE (raystorm @ 2/2/2010, 11:23)
    Non è che non si possa mettere in discussione "C'era una volta in America" o qualsiasi altro film di Leone, sta di fatto che per farlo bisogna essere ben armati, qui invece mi sembra che state tentando di affondare un incrociatore con un AK-47..impresa vana insomma :lol:

    Macche' incrociatore, e' un barcone pieno di gente :P

    Mi sa che e' ora di ritirarci, si e' andati in loop: ultimo, speriamo.

    CITAZIONE (Harry Steppenwolf @ 2/2/2010, 17:52)
    La dolce vita è un capolavoro, tanto basta. Posso non condividere alcuni aspetti o anche trovarne difetti(sempre rispettando però l'organicità di un capolavoro: mai giudicare un'opera solo in base a minori dettagli, questa è la mia idea, sbagliata o giusta che sia), ma a prescindere resta un capolavoro.

    A prescindere ? Ma che e', una certificazione CEE ?
    Scusa, ma hai un'idea della critica cinematografica simile a quelle delle tavole della legge scritte su pietra: come nelle altre discipline artistiche (anzi, molto di piu' per la natura stessa del cinema) i giudizi si evolvono, cambiano e addirittura si capovolgono. Ti do' un consiglio: vai in biblioteca e prova a leggere libri di cinema degli anni '60 o '70. Che siano saggi, enciclopedie o monografie non importa: per esempio il dizionario di Georges Sadoul, per citare uno degli studiosi piu' famosi del secolo scorso. Dopo una trentina di capolavori sconosciuti del cinema muto e altrettanti del cinema sovietico dell'anteguerra, forse ti verra' il dubbio che le categorie estetiche non sono cosi' immutabili come credi.
    Nel mio piccolo, io che non sono ne' storico ne' critico, negli ultimi 25 anni ho assistito a un numero di sdoganamenti e rivalutazioni superiore quello dei lifting di Simona Ventura: un po' figli del postmoderno, la maggior parte per puro spirito mercantile. Meglio vendere 100 capolavori o venderne 1000 ? Mo' ci penso, intanto gli mettiamo il bollino blu ;)

    CITAZIONE (bragut @ 2/2/2010, 11:00)
    non sono ghei

    non sono intellettuale

    non sono comunista

    forse, solo un pochino snob...

    quindi niente club per me.

    Io manco snob :(
    Gruppo ufficialmente sciolto, compagni: mi sembra di essere Occhetto alla Bolognina :cry: :cry: :cry:
     
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  12. nicbaker
     
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    CITAZIONE (Cerutti Gino @ 2/2/2010, 22:37)
    A prescindere ? Ma che e', una certificazione CEE ?
    Scusa, ma hai un'idea della critica cinematografica simile a quelle delle tavole della legge scritte su pietra: come nelle altre discipline artistiche (anzi, molto di piu' per la natura stessa del cinema) i giudizi si evolvono, cambiano e addirittura si capovolgono. Ti do' un consiglio: vai in biblioteca e prova a leggere libri di cinema degli anni '60 o '70. Che siano saggi, enciclopedie o monografie non importa: per esempio il dizionario di Georges Sadoul, per citare uno degli studiosi piu' famosi del secolo scorso. Dopo una trentina di capolavori sconosciuti del cinema muto e altrettanti del cinema sovietico dell'anteguerra, forse ti verra' il dubbio che le categorie estetiche non sono cosi' immutabili come credi.
    Nel mio piccolo, io che non sono ne' storico ne' critico, negli ultimi 25 anni ho assistito a un numero di sdoganamenti e rivalutazioni superiore quello dei lifting di Simona Ventura: un po' figli del postmoderno, la maggior parte per puro spirito mercantile. Meglio vendere 100 capolavori o venderne 1000 ? Mo' ci penso, intanto gli mettiamo il bollino blu ;)

    Io avevo già abbandonato la discussione perché mi ero accorto che eravamo entrati in Loop :D però qui tocca quotare, il cinema è un'arte particolare, che si "muove" e "invecchia" e poi "ringiovanisce" molto più rapidamente delle altre, questo perché è in continua evoluzione, ognuno qua dentro, con un scarto di 5-6 anni, al massimo, ma proprio massimo di una decade, saprebbe storicizzare una qualsiasi pellicola, anche 2001: Odissea nello spazio, nella sua universalità, si porta dietro, nei vestiti, nelle acconciature, i segni degli anni 60. Insomma un'arte che così in fretta si evolve, tanto da "segnare" in poco tempo i film - basti pensare a Matrix- incontra gusti che altrettanto in fretta cambiano, come dice Gino basta prendere in mano i libri di qualche decade fa, per trovare, che so, La tragedia della miniera di Pabst tra i primi 10 film più belli della storia del cinema, oggi probabilmente non si trova più neanche tra i primi 1000. Ecco perchè, Capolavoro assoluto della storia del cinema è un'etichetta che, a torto, ci piace mettere su più di un film, personalmente lo faccio anche io, con 2001, 8 e mezzo e Quarto Potere, Apocalypse Now etc. ma sbaglio sapendo di sbagliare, la mia è un'enfatizzazione, esagero perché so che così rendo meglio l'idea e perché in cuor mio spero davvero che queste pellicole vengano ricordate anche tra 300 anni.
    E comunque esiste un altro fenomeno, la rivalutazione :woot:

    Scusate la digressione in OT
    CITAZIONE (Cerutti Gino @ 2/2/2010, 22:37)
    CITAZIONE (bragut @ 2/2/2010, 11:00)
    non sono ghei

    non sono intellettuale

    non sono comunista

    forse, solo un pochino snob...

    quindi niente club per me.

    Io manco snob :(
    Gruppo ufficialmente sciolto, compagni: mi sembra di essere Occhetto alla Bolognina :cry: :cry: :cry:

    :lol: :lol: neanche io mi ritrovo in nessuna delle categorie.
     
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  13. Cerutti Gino
     
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    CITAZIONE (nicbaker @ 2/2/2010, 23:14)
    E comunque esiste un altro fenomeno, la rivalutazione :woot:

    A me il termine ispira faccine esattamente contrarie :cry: :sick: :( :angry:

    Un po' e' anche colpa di quel pistola che hai in firma, diciamolo :lol:
     
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    Stiamo in loop e stiamo pure divagando...

    Concludo dicendo che secondo me in ogni tipo di arte il "capolavoro" non si ottiene necessariamente con la somma di parti perfette, si può fare anche con parti bellissime+un panetto di anima.
    E' questo il caso di C'Era Una Volta contrapposto, per esempio, e solo a livello personale, a un 2001. L'ho detto. :D
    Per gettare subito acqua sul fuoco dico che 2001 può essere tranquillamente un 10, ma non è un mio 10 :)

    E che:

    CITAZIONE (bragut @ 2/2/2010, 11:00)
    Morricone è un grande ma è anche un autore di musiche ingombrante, estremamente narciso ed egocentrico, interessato più che altro a marchiare a fuoco un film col proprio nome e con il proprio stile invece che mettersi al servizio del regista e del suo film

    Nel caso dei film di Leone le musiche di Morricone non sono ingombranti, sono semplicemente belle ed epiche. Potrà essere vero per altri film di altri registi musicati da Ennio, ma mi stupisce che "tiri dentro" i film di Leone in questo discorso perché so che sai (ma può essere che mi sbagli, può essere che nei "libri sul cinema dove forse rimarrà solo Il Buono Il Brutto Il Cattivo" che leggi te non lo dica :P :D ) che Leone e Morricone lavoravano a braccetto sulla partitura musicale, non c'è una sola musica di Morricone che non sia stata approvata o addirittura suggerita/fischiettata da Sergio.


    CITAZIONE (bragut @ 2/2/2010, 11:00)
    non sono ghei

    non sono intellettuale

    non sono comunista

    forse, solo un pochino snob...

    quindi niente club per me.

    CITAZIONE (Cerutti Gino @ 2/2/2010, 22:37)
    Io manco snob :(
    Gruppo ufficialmente sciolto, compagni: mi sembra di essere Occhetto alla Bolognina :cry: :cry: :cry:

    CITAZIONE (nicbaker @ 2/2/2010, 23:14)
    :lol: :lol: neanche io mi ritrovo in nessuna delle categorie.

    Anche loro dicevano esattamente così :lol:
    Però poi lo hanno rivendicato, anzi, rivalutato, visto che eravamo in tema :lol:
     
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  15. MrBlù
     
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    alle-volte-alcuni-interventi-che-vorrebbero-difendere-una-pellicola-mettono-in-condizioni-di-vantaggio-gli-altri :lol::lol:
    Ecco...in-questo-caso-mi-girano-un-pò-le-bolas :P troppo-facile-cosi ;)
     
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188 replies since 24/5/2005, 16:30   5257 views
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