Robocop

di José Padilha

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    CITAZIONE (Gugs92 @ 24/10/2013, 18:19) 
    Mai visto l'originale anche se la storia mi ha sempre molto incuriosito ! Questo lo vedrò :)

    ma Lei scherza... VADI immediatamente a vedere l'originale! :)
     
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  2. Gugs92
     
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    Immaginavo che la mia mancata visione avrebbe generato scalpore :P ! Nelle prossime settimane colmerò questa lacuna ;)
     
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    CITAZIONE (Gugs92 @ 25/10/2013, 10:38) 
    Immaginavo che la mia mancata visione avrebbe generato scalpore :P ! Nelle prossime settimane colmerò questa lacuna ;)

    eh ma scusi, Lei mi sta parlando di un film CULt, mica di una tarantinata qualsiasi.... :)
     
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    con il Lei scherzavo... cimancherebbe :D
     
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  5. Gugs92
     
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    Avevo capito che era uno scherzo ;). Anche se in effetti dovrei realmente colmare questa lacuna :P

    @roxy: hai MP
     
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    Il nuovo robocop mi ricorda Raiden di MGS
     
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  9. Torrance
     
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    Sono partito prevenuto anche se emozionato dato che a distanza di 27 anni tornavo al cinema a vedere Robocop; Sono uscito dalla sala assolutamente SODDISFATTO; ottimo lavoro.

    P.S. Vivo o morto tu verrai con me gif
     
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    CITAZIONE (Torrance @ 7/2/2014, 06:50) 
    Sono partito prevenuto anche se emozionato dato che a distanza di 27 anni tornavo al cinema a vedere Robocop; Sono uscito dalla sala assolutamente SODDISFATTO; ottimo lavoro.

    P.S. Vivo o morto tu verrai con me gif

    Ah si? Beh è una bella cosa, in realtà Robocop nel 2014 mi sembra fuori tempo, ma se lo hanno svecchiato allora ben venga
     
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  11. marsellus wallace
     
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    delusione cocente, tanta tecnologia e nessuna anima. mi rivado a rivedere per la decima volta il Paul Verhoeven che fu per ripulirmi da sta cosa.
     
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  12. thecage
     
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    a tratti sembra un B-movie. Recitato da cani e scritto peggio. Si salvano dal torpore generale Oldman e Keaton ma non basta. Si limita a citare qua e là il film originale senza andare oltre. Voto 4.5
     
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    Robocop – Il passato sconfigge il presente

    Il nuovo “Robocop” appartiene a quella serie di rifacimenti teoricamente impossibili di titoli culto come ad esempio “La Casa”. Il remake del film horror diretto da Fede Alvarez è andato oltre ogni rosea previsione, non solo svecchiando un classico senza scendere a compromessi con gli stilemi odierni del genere, ma riuscendo a modernizzarne forma ed estetica, che nel frattempo erano decisamente cambiati nel ventennio che lo separava dal capostipite. Il regista brasiliano José Padilha, oggi come ieri Alvarez, accetta la sfida analoga di dirigere la nuova versione di “Robocop”, ma al contrario di quanto successo con “La Casa”, qui le disfunzioni affossano anche i pochi pregi della pellicola. Il nuovo tutore della legge è oggi umano più di quanto il suo corpo non voglia far credere, vive di emozioni e conserva tutti i suoi ricordi. Nel film precedente il poliziotto umanoide era l’ultimo viatico per la redenzione dei crimini di un’intera città/generazione, ed era necessario per farlo che la macchina fosse mescolata all’uomo. Oggi invece è lo strumento di marketing perfetto per promuovere altri prodotti. Se l’uomo vuole una ibridazione di sé per avere l’illusione della sicurezza, allora è giusto consegnargliela, se la preferisce colorata allora la si vernicia (illuminante in questo senso la decisione dell’aspetto che dovrà avere in base agli studi di settore). Quindi la pellicola di José Padilha diviene metafora della macchina produttiva moderna, interessata maggiormente a piazzare gadget e recuperare gli investimenti in home-video, trasformando in esercizio propedeutico alla vendita d’altro il corpo del cinema, che deve essere visibile e comprensibile a tutti, ed essere politacamente corretto. Ma il vero colpevole di questo Grand Guignol cinematografico è la sceneggiatura incapace di coesione tra gli argomenti che contiene, dimostrandosi così se trattare l’argomento del libero arbitrio, il conflitto uomo-macchina o la libertà d’informazione, scordandosi completamente di dare al film un catalizzatore, leggasi cattivo, che riesca ad unire tutti i fili e dare un senso al sacrificio di Alex Murphy. Se non altro alla fine si può confermare con estrema lucidità l’impossibile rifilmabilità delle opere di Paul Verhoeven.

    Film 5
     
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    Dovevo scrivere una cosa su questo film in modo molto generico per un amico, purtroppo dovevo consegnarlo entra stamane e mi sono dimenticato (di finirlo) per non buttarla proprio via la metto qui, parla poco del film, ed è troppo lunga.


    Se è vero che i film invecchiano come il vino, o almeno alcuni, Robocop rappresenta un validissimo esempio a favore della tesi.
    L'evoluzione di un film, il suo cambiare pelle non è qualcosa di oggettivo, misurabile o rintracciabile, non ha gli stessi effetti su tutti, e per far di tutta l’erba un fascio si può fare, al massimo, un discorso generazionale. Per molti della mia, di generazione –anni 90- nell’infanzia Robocop è stato quel fenomeno che è stato per tutti, almeno a chi era concesso vedere film del genere nei passaggi televisivi. Era uno di quel film che alimentava il mito delle metropoli americane, era una grande epopea moderna in cui anche un bambino poteva riconoscersi in anni dove la paura per il crimine si imparava presto dai media.

    Nella pre-adolescenza il modellino di ED 209 in stop motion e tutti gli altri effetti speciali non erano già più spendibili come grande intrattenimento e apparivano così invecchiati da far quasi tenerezza e non producevano altro effetto che una precoce nostalgia per l’infantile ingenuità che ci aveva fatto emozionare e tenere incollati allo schermo a suo tempo.

    cpe6




    Dopo esser stato vino e poi aceto, oggi robocop è diventato liquore, è un’altra cosa. Il modellino in stop motion non è più un decrepito esempio di pessimo effetto speciale, è vintage, Paul verhoeven non è più solo un mestierante o un bravissimo mestierante di Hollywood, è sempre più considerato Autore e trova sempre più spazio nei corsi di cinema. Lo si guarda con quella malinconia che non molto tempo fa era a solo appannaggio dei fan più affezionati, che non hanno mai smesso di amarlo e che non hanno mai provato l’effetto invecchiamento di robocop –per loro è sempre stato un film cult-.

    A robocop è concesso l’onore dello studio più approfondito sul testo e sul linguaggio. Si è detto tutto, ma soprattutto si è detto di più, molto di più. Prima di scoprire quanto si fosse detto ho avuto la fortuna di vedere per la prima terza volta robocop qualche anno fa. C’è un elemento che allora e ancor di più oggi, dopo la visione del remake, mi ha molto colpito. Il sangue.

    Non ricordavo ci fosse tutto quel sangue, o forse sì, lo ricordavo, ma non mi era sembrato così tanto o comunque un qualcosa di così anomalo da ricevere attenzione. Oggi lo è.


    Non sono così sprovveduto da non essermi reso conto della demonizzazione del sangue nei film, di come nel mainstream sia praticamente impossibile trovare una goccia di sangue, ma forse lo sono abbastanza da non essermi reso conto degli effetti di questo cambiamento, di aver pensato che non fosse importante.

    Il sangue è diventato di nicchia, è uno sfizio che possono concedersi gli horror già destinati a un divieto ai minori e autori come Tarantino. Nolan nella sua trilogia di Batman uccide un sacco di persone senza versarne una goccia per rimanere nel PG-13 e se deve farlo Nolan credevate non dovesse Padilha?

    fw2n




    Ma è davvero così importante il sangue? Si e no, ci sono talmente tante di quelle differenze tra il remake e l’originale che guardare allo spargimento di emoglobina pare assurdo.
    Impossibile battere i territori del rapporto uomo macchina come conflitto oggi, da blade runner a terminator 2 il cinema ha esaurito il suo interrogarsi sul rapporto tra il sentimento umano e la fredda logica della macchina, così impossibile cercare di battere questi territori che a provarci poteva uscire uno splendido anacronismo. Il nuovo robocop (giustamente) non ci prova neanche e il segno più evidente è che alla nuova macchina(?) non è dato il tormento dei ricordi che riaffiorano, della scoperta della parte umana rimasta latente. Una scelta e una libertà che slega il remake dall’originale molto più profondamente di quanto sembri.

    Nell’originale il conflitto tra uomo e macchina si ripercuoteva e si palesava in una Detroit distopica dove non c’era traccia di essere umano virtuoso, la moglie e il figlio di Murphy erano ombre di un passato che ricordava di aver vissuto e anche il finale speranzoso non riscattava il pessimismo di un mondo così nero. Nel nuovo robocop tutto questo non c’è più.

    Tra i tanti fraintendimenti sui remake il peggiore è quello che ci sia una via giusta da seguire a priori, no non c’è, se ci fosse, e prendiamo per assurdo che sia quella più gettonata dell’ aggiornamento, il nuovo Robocop sarebbe un bel film o almeno sarebbe un film giusto. Non lo è. Non c’è nulla di sbagliato a fare un remake –è sbagliato un sistema che si basa su remake e sequel, non il singolo film- ma c’è molto di sbagliato in questo Robocop 2014, anzi c’è di peggio, non c’è nulla di interessante. E’ l’ennesimo goccia del vaso traboccato di quel filone mainstream che ha rinunciato alla sua dimensione più nera sostituendola con una che non sa uscire da quella seriosa o da quella sarcastica.

    plsc




    Ecco è assurdo guardare al sangue e ancora più assurdo sarebbe provare nostalgia per i fiotti a ogni sparo. Non si vuole farne un elogio. Eppure da quando non c’è più, il cinema mainstream non ha smesso di essere violento, ha solo smesso di essere crudo, di essere cattivo, ha perso uno dei suoi colori e tante delle sue sfumature.
     
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  15. Film Reel
     
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    Qualche fresco germoglio di idea c'è, ma citazioni sbattute in faccia, riferimenti musicali buttati lì, una sceneggiatura mediocre e senza ritmo e delle interpretazioni poco sentite, non rappresentano un terreno fertile per il loro sviluppo e tutto muore abbastanza in fretta. Fra altri 27 anni forse andrà meglio.

    Onestamente salvo solo Keaton. Mi riservo di dare un commento più approfondito a breve.
     
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78 replies since 29/4/2008, 19:54   8255 views
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