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Visto Parnassus, promosso a pieni voti....come ha ben detto il colonnello, un film molto personale e sentito, un autoritratto d'artista folle e sfortunato, ma indomito, che come il suo alter ego Parnassus, demiurgo solitario e malinconico di una compagnia viaggiante, crede ancora nella forza dell'immaginazione come riscatto ad una vita sempre più grigia, piatta e senza slanci...la malinconia di un uomo che sfida il diavolo e ne è sempre (quasi) sconfitto anche quando vince, ma che non rinuncia alla sfida per cullare i propri sogni, anche a costo di sacrificare gli affetti...tranne poi pentirsene in un rigurgito di amore e pietà....è così che per ritrovare e salvare ciò che gli rimane di una lunga vita vissuta attraverso i secoli, si lancia in una nuova sfida col diavolo, coadiuvato dal simpatico imbroglione di Tony (Heath Ledger)...l'inganno come arte della sopravvivenza, come gusto della sfida e come promessa di una vita migliore....
Data l'ora rimando un commento più approfondito a domani, ora come ora ci sono ancora dentro e devo meditarci su ancora un po'..... ma di fronte a tanta meraviglia visiva (che ricorda Il barone di Munchausen, ma anche Meliès. come è stato ben detto dal colonnello, Tim Burton), alla potenza delle immagini, al piacere della narrazione, alla fantasia come ancora di salvezza e spinta propulsiva dell'uomo, vado oltre i limiti, le incongruenze e gli aggrovigliamenti di cui è stato accusato: perché l'atto d'amore verso il cinema e verso chi lo veicola a noi, gli attori, in questo caso l'attore, Heath Ledger (a cui Gilliam dà la paternità del film), le tribolazioni, gli aggiustamenti in corsa e l'arrivo in soccorso di Depp, Farrell e Law che sopperiscono, modificano e al tempo stesso rilanciano il film verso nuovi orizzonti di significati, tutte queste cose fanno passare il resto in secondo piano...non rimane che lasciarsi andare, entrare nello specchio, lasciarsi cullare dalla fantasia e vivere la più straordinaria delle avventure, anche stando seduti su una poltrona...Gilliam questo fa, ed è rimasto l'unico insieme a Tim Burton , prendere o lasciare...io prendo...
Edited by michibaldi - 5/11/2009, 11:20. -
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lo sapevo baldo, lo sapevo. tvb . -
alebia.
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devo ancora vederlo, non vedo l'ora! . -
Willy Wonka.
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CITAZIONE (michibaldi @ 5/11/2009, 03:33)lasciarsi cullare dalla fantasia e vivere la più straordinaria delle avventure, anche stando seduti su una poltrona...Gilliam questo fa, ed è rimasto l'unico insieme a Tim Burton , prendere o lasciare...io prendo...
Io sono sempre pronto a lasciarmi cullare dalla fantasia, ma secondo me gilliam ha fatto un utilizzo migliore della fantasia in altri suoi lavori, per me non si può paragonare il fantasy di Parnassus con quello del Barone o Brazil
Voglio vedere parnassus in originale..ledger è inascoltabile. -
futuregista.
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CITAZIONE (Willy Wonka @ 5/11/2009, 11:46)CITAZIONE (michibaldi @ 5/11/2009, 03:33)lasciarsi cullare dalla fantasia e vivere la più straordinaria delle avventure, anche stando seduti su una poltrona...Gilliam questo fa, ed è rimasto l'unico insieme a Tim Burton , prendere o lasciare...io prendo...
Io sono sempre pronto a lasciarmi cullare dalla fantasia, ma secondo me gilliam ha fatto un utilizzo migliore della fantasia in altri suoi lavori, per me non si può paragonare il fantasy di Parnassus con quello del Barone o Brazil
Quoto assolutamente.
Credo di preferire nettamente i film onirici, surrealistici etc.. etc.. al cinema convenzionale, ma quando il primo non trasmette nulla (come in questo caso) è davvero un delitto.
Delitto! Delitto!. -
Sixx^.
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ehehehhehe lo sapevo... . -
.CITAZIONE (futuregista @ 5/11/2009, 14:22)CITAZIONE (Willy Wonka @ 5/11/2009, 11:46)Io sono sempre pronto a lasciarmi cullare dalla fantasia, ma secondo me gilliam ha fatto un utilizzo migliore della fantasia in altri suoi lavori, per me non si può paragonare il fantasy di Parnassus con quello del Barone o Brazil
Quoto assolutamente.
Credo di preferire nettamente i film onirici, surrealistici etc.. etc.. al cinema convenzionale, ma quando il primo non trasmette nulla (come in questo caso) è davvero un delitto.
Delitto! Delitto!
E' lecito che non vi abbia trasmesso nulla, ma non è un assioma: a me ed ad altri ha tramesso e molto, come hai potuto leggere! E con un giorno di distanza, a ripensarci ne sono ancora più convinto!
Questo non significa che lo reputi meglio di Brazil o altri...è semplicemente un'altra storia e un'altra avventura che si nutre e alla fine si giova di tutti i problemi e le traversie che hanno avuto il film e il suo, o per meglio dire i suoi artefici!
Edited by michibaldi - 6/11/2009, 02:10. -
Willy Wonka.
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eheh quando c'è in ballo lo stesso regista e lo stesso genere mi viene un pò da fare i paragoni su certi elementi tipici che usa nei film, comunque ripeto..se il regista non fosse stato Gilliam sarei arrivato anche al 6/7 , certo devo ammettere che dopo I grimm e Tideland si è risollevato un pò con questo parnassus..ma quei due eran proprio brutti brutti.
Tornando al film concordo con chi ha detto che Law è la più debole delle trasformazioni , mentre Depp è fenomenale, pure meglio dei pezzi con Ledger eheh
Questo film mi è piaciuto a spezzoni alcuni li ho adorati ma nel complesso non mi ha entusiasmato.
Quando il brd sarà a prezzi spartani mi aspetta una seconda visione in originale. -
stablok.
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Certo che un film che va da un 2 a un 9,5 va comunque la pena di essere visto, dato che in questo caso l'aspetto personale e interpretativo è fondamentale. . -
jake&elwood.
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CITAZIONE (stablok @ 6/11/2009, 16:27)Certo che un film che va da un 2 a un 9,5 va comunque la pena di essere visto, dato che in questo caso l'aspetto personale e interpretativo è fondamentale.
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leggo qua e la che questa è un opera molto soggettiva e personale di gilliam: io dico, come feci per von traier con Antichrist, che le opere soggettive e personali i registi se le devono tenere a casa loro, perchè il cinema, essendo arte, deve essere mostrata in pubblico, ovvio che può piacere e non piacere, ma questo è un discorso per un opera creata per dimostrare la propria creatività, il proprio estro. Se io artista dico che per me dipingere vuol dire gettare colore su colore e basta, senza darne un senso logico, lo faccio solo perchè piace a me, non siamo in un campo dove poi si pretendano giudizi positivi dalla critica, perchè, se tu artista, non mi dai un minimo do spiegazione, o di conoscenza culturale che ti porta ad una determinata tecnica, per me rimani un ciarlatano che fa finta di essere un artista e che cavalca l'onda
invece, se mi presenti un lavoro che all'inizio mi lascia perplesso, ma che con il tuo estro riesci a dimostrarne il suo valore, li siamo nell'arte, che può pure essere soggettiva e personale, ma è anche capita, a prescindere che piaccia o meno, dal pubblico.
e uno che fa solo opere "personali" non lo posso definire un artista, in quanto l'arte è nata per essere ammirata da tutti, bella o brutta che sia, compresa o incompresa, ma va fatta per tutti, non per se. -
.CITAZIONE (metaljack @ 7/11/2009, 13:46)io dico, come feci per von traier con Antichrist, che le opere soggettive e personali i registi se le devono tenere a casa loro, perchè il cinema, essendo arte, deve piacere al pubblico a cui viene mostrata
questa è bella! quando mai l'arte è stata mirata al compiacimento del pubblico? e poi, il pubblico è sempre lo spettatore medio, che per la maggior parte dei casi non capisce una sega di arte.
poi, seguendo il tuo discorso, Fellini ad esempio doveva evitare di fare Amarcord perchè è un film personale... bah. -
MrBlù.
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questa-è-un'opinione-facilmente-confutabile-metal,ti-basti-pensare-alla-scutura-o-alla-pittura
artisti-come-Dalì-o-Magritte,che-dipengevano-visioni-strettamente-personali,per-smentirti-da-solo.
L'arte-non-è-solo-nella-mano-di-chi-la-compone,ma-anche-nell'occhio-di-chi-la-sà-comprendere.. -
.CITAZIONE (metaljack @ 7/11/2009, 13:46)leggo qua e la che questa è un opera molto soggettiva e personale di gilliam: io dico, come feci per von traier con Antichrist, che le opere soggettive e personali i registi se le devono tenere a casa loro, perchè il cinema, essendo arte, deve essere mostrata in pubblico, ovvio che può piacere e non piacere, ma questo è un discorso per un opera creata per dimostrare la propria creatività, il proprio estro. Se io artista dico che per me dipingere vuol dire gettare colore su colore e basta, senza darne un senso logico, lo faccio solo perchè piace a me, non siamo in un campo dove poi si pretendano giudizi positivi dalla critica, perchè, se tu artista, non mi dai un minimo do spiegazione, o di conoscenza culturale che ti porta ad una determinata tecnica, per me rimani un ciarlatano che fa finta di essere un artista e che cavalca l'onda
invece, se mi presenti un lavoro che all'inizio mi lascia perplesso, ma che con il tuo estro riesci a dimostrarne il suo valore, li siamo nell'arte, che può pure essere soggettiva e personale, ma è anche capita, a prescindere che piaccia o meno, dal pubblico.
e uno che fa solo opere "personali" non lo posso definire un artista, in quanto l'arte è nata per essere ammirata da tutti, bella o brutta che sia, compresa o incompresa, ma va fatta per tutti, non per se
Sei talmente sicuro di quello che hai scritto che per un momento ci stavo credendo pure io. -
wizard89.
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CITAZIONE (metaljack @ 7/11/2009, 13:46)leggo qua e la che questa è un opera molto soggettiva e personale di gilliam: io dico, come feci per von traier con Antichrist, che le opere soggettive e personali i registi se le devono tenere a casa loro, perchè il cinema, essendo arte, deve essere mostrata in pubblico, ovvio che può piacere e non piacere, ma questo è un discorso per un opera creata per dimostrare la propria creatività, il proprio estro. Se io artista dico che per me dipingere vuol dire gettare colore su colore e basta, senza darne un senso logico, lo faccio solo perchè piace a me, non siamo in un campo dove poi si pretendano giudizi positivi dalla critica, perchè, se tu artista, non mi dai un minimo do spiegazione, o di conoscenza culturale che ti porta ad una determinata tecnica, per me rimani un ciarlatano che fa finta di essere un artista e che cavalca l'onda
invece, se mi presenti un lavoro che all'inizio mi lascia perplesso, ma che con il tuo estro riesci a dimostrarne il suo valore, li siamo nell'arte, che può pure essere soggettiva e personale, ma è anche capita, a prescindere che piaccia o meno, dal pubblico.
e uno che fa solo opere "personali" non lo posso definire un artista, in quanto l'arte è nata per essere ammirata da tutti, bella o brutta che sia, compresa o incompresa, ma va fatta per tutti, non per se
ahahahahahahahahahahah.