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MANDRAKE80.
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Visto lo scorso week-end.
Che dire, l'ho trovato un verdone "atipico" e forse più maturo, che tratta temi attuali in maniera per nulla banale. Credo sia il film "meno comico" che il regista romano ha fatto, certo ci sono le solite scenette improbabili che inserisce in tutti i suoi film, recitate da altrettanto improbabili personaggi (per fare un esempio i tizi in discoteca), ma stavolta calati per bene nel contesto della storia. Secondo me lo scopo di Verdone stavolta è più quello di narrare una storia reale che far ridere lo spettatore, anche se le risate non mancano. Azzeccati tutti i personaggi, brava la Chiatti ma bravo soprattutto Carlo a darle un ruolo che esalta in pieno le sue doti, non solo recitative. Gli altri calati perfettamente nella parte, il fratello cocainomane, la sorella egoista, l'assistente sociale "visionaria", più tutti i personaggi minori che però entrano benissimo nel meccanismo ideato da Verdone.
Film piacevolissimo e consigliato a tutti.
Ah, piccola chicca (forse), per i malati come me
(piccolo spoiler che non spoilero tanto non rovina un evenutale visione, anzi...)
Quando Verdone si trova dentro l'autobus ed incontra le sue vecchie amiche africane che gli danno il numero di telefono, si vedono due personaggi che parlano di calcio e che alla fine interagiscono con la scena. Il più anziano dei due "dovrebbe" essere un caratterista utilizzato da verdone fin dai primissimi film e se non sbaglio amico dello stesso Carlo. Dico dovrebbe perchè mi sembra di averlo riconosciuto, ma non ne sono sicuro al 100% perchè non so come controllare. Il personaggio in questione è il tizio che guida la macchina in questa indimenticabile scena, minuto 1,30:
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Io, Loro E Laradi Carlo Verdone |
